E' una spiegazione abbastanza ragionevole e che può essere modificata solo mettendoli a contatto con delle realtà più stabili e tranquille. Certo ci vorranno anni e anni...
Mi sembra un discorso un po' utopico, per vari motivi.
Prima di tutto, perché sono popolazioni che hanno nel DNA l'individualismo e il "razzismo". Appena caduta la Yugoslavia hanno iniziato a scannarsi e frantumarsi in piccoli stati. In quel caso il principio di autodeterminazione si è rivelato dannoso, almeno sotto un dittatore c'era una convivenza relativamente tranquilla. Questo insegna che se usi solo la carota senza il bastone, probbilmente ti mozzicano pure la mano e il braccio.
In secondo luogo, se l'esempio di stabilità e civiltà dovremmo essere noi, la cosa mi fa parecchio ridere. Il modello che hanno in Italia è quello di un popolo di furbetti che si fregano a vicenda nella consapevlezza che finché non la fai troppo grossa non rischi granché. Siamo talmente irrispettosi della nostra terra che è naturale che gli stranieri arrivino qui e la trattino come una baldracca da depredare.
La soluzione è un sensato e pragmatico punto di incontro tra il cieco pregiudizio leghista/di estrema destra, che fomenta solo l'odio ed è figlio ell'ignoranza, e la mollezza invertebrata di girotondini ed espropriatori da supermarket vari. Ormai si è capito che la pietas non paga quando ti trovi davanti gli scarti delle galere altrui. Bisogna garantire i diritti a quelli in regola e non discriminarli assolutamente, in modo che si sentano valorizzati nel loro essere onesti. Al tempo stesso punire con severità e rispedire a casa con voli charter e barconi vari tutti i criminali. Inutile fare i magnanimi: meglio un po' di severità adesso (ma una severità "giusta"), piuttosto che trovarsi tra 30 anni un'Italia in cui ci si ammazza a vicenda per esasperazione e odio razziale.