Eh, ma gli svedesi sono schizofrenici, in questo. Si chiudono a riccio nel senso di non volere cambiare nulla del sistema, ma nel frattempo continuano ad avere porte spalancate per i rifiugiati extracomunitari (che hanno vita molto più facile di un europeo, e vabbè). Vogliono aprirsi al resto d'Europa, ma non vogliono lasciare monopoli (tipo alcol) e privilegi (ah, davvero uno svedese può stare a casa stipendiato dallo Stato perché è stressato? Bello)
Magari la cosa andava anche bene quando avere una moneta piccola ma forte pagava, e quando gli investimenti in Estonia e Lituania portavano secchi di soldi. Ora però l'Euro ha un peso che gli permette di essere meno soggetto a scossoni e potenziali catastrofi, e io mi chiedo che senso abbia avere la corona e continuare a bearsi di quanto il metodo svedese sia SEMPRE il migliore, anche quando non è palesemente così.
Il problema è, a mio parere, che questo atteggiamento potrebbe portare a un brusco, bruschissimo risveglio. E a quel punto il rischio è che il sistema di welfare e sociale venga additato come la causa di tutti i mali e smantellato. E questa sarebbe la cosa peggiore che possa capitare alla Svezia.
Suppongo sia la contraddizione dei progressisti: quando ottengono qualcosa tendono a costruirci un muro attorno, il che é esattamente l'opposto dello spirito progressista.