Allora, dopo una settimana di attesa
Agricola è arrivato venerdì al negozio dove l'avevo ordinato. Ritirato nel pomeriggio e aperto la sera, appena il pargolo si è addormentato.
Il primo impatto è stato un po'
Cosa sono tutti questi
pezzi? Cosa sono tutte queste
carte? Cosa sono tutte queste
plance? Quando mai ne usciamo vivi...? e così via.
Superato l'attimo di smarrimento, ho ingaggiato un lungo corpo a corpo col manuale (mia moglie si è vilmente defilata dopo pochi minuti), e sono andato a letto verso l'una con la vaga convinzione di averci capito qualcosa, ma poco.
Sera dopo, partita di prova. Beh, non è andata affatto male.
Dalla sessione di venerdì, mi ero fatto l'idea che il gioco fosse in realtà più semplice della sua spiegazione, e questo si è dimostrato vero. Come spiegava Robert Pirsig ne "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta", è impossibile capire il funzionamento della moto dalla descrizione delle sue parti, e i boardgame rispettano rigorosamente la regola.
Insomma, la meccanica reale è molto più semplice - ma non banale - di quel che appare dalle infinite distinzioni tra Carte Azione, Carte Turno, Carte Occupazione e via elencando. Senza contare l'occasionale castrone di traduzione, a cui noi videogiocatori abbiamo fatto il callo da decenni: perché me li chiami Bestiame, quando è palese che sono Bovini? Anche pecore e cinghiali sono bestiame, ti pare? A parte questo, in media la traduzione non è fatta male.
Ora, è difficile farsi un'idea precisa da una sola partita, ma per quel che vale ci è piaciuto. Lo scarso peso del caso e la necessità di pianificare bene le cose da fare sembrano per ora i punti di forza del gioco. Credo che ci vorranno svariate partite prima di trovare il coraggio di introdurre le regole avanzate (cioè le carte).
Siete arrivati a leggere fin qui?
In estrema sintesi, quello che volevo dire è: grazie FreeDom