Jonathan Blow ha ribadito che Braid potrebbe arrivare su PSN se Sony avesse da parte un-portatore sano di cervello-uno in grado di fargli una telefonata.
Esce fuori (mi era davvero sfuggita, nonostante abbia seguito con una certa attenzione il gioco) che Blow ha provato a offrirlo a Sony ricevendo in risposta uno svettante dito medio. Ora, io capisco che queste cose succedano, basta guardare LBP e la storia del rifiuto di Nintendo, ma pensavo che il PSN avesse come obiettivo e punto di forza esattamente l'attenzione a questo tipo di titoli. Come cazzo hanno fatto a farselo sfuggire? E qualcuno, dopo i 60mila download, è stato appeso per le palle o no?
In ogni caso, ho letto qui
http://www.gamasutra.com/php-bin/news_index.php?story=19748un paio di cose interessanti sui lacci e lacciuoli dietro la pubblicazione si un gioco per il DD. Si tratta della XBLA, ma non c'è alcun dubbio che il discorso sia estendibile per molti aspetti anche al PSN.
Capisco anche che nel pubblicare giochi "indipendenti" ci voglia molta attenzione alla QA, ma non è che magari stanno creando una replica in miniatura del mercato da scaffale nel tentativo di tagliare fuori i negozi, piuttosto che creare un ambiente in cui sia più facile trovare qualcosa di creativo? Invece di rendere "libera" PS2, non è che forse si poteva tentare di farlo con una sezione, non dico tutto, il PSN? Magari sfruttando anche il flash player della console e la possibilità di usare un mouse e tastiera?