Ieri ho fatto la mia eperienza con North. Giocare con questo tipo di opere non è esattamente il termine corretto (l'unico momento di gameplay è infatti la parte più debole di tuttoil progetto).
Non ho trovato un topic quindi posto giusto due righe qui.
E' sostanzialmente il gioco dell'immigrato/rifugiato politico. Tende a metterti a disagio ad ogni passo e in effetti ci riesce. Il messaggio è un po' manicheo, ma un certo tipo di "arte" politico-sociale non può cercare le sfumarture per definizione, pena la perdita d'intensità del messaggio.
Tutto sommato North mi ha lasciato qualcosa, anche se più che il messaggio (che come dicevo ho trovato in alcuni momenti un po' stucchevole) è la messa in scena audiovisiva a colpire e disorientare. In certi frangenti mi pareva di essere proiettato ll'interno degli incubi Daliani de Un Chien Andalou. Non escludo che proprio il corto di Bunuel sia stata l'ispirazione visiva di certi passaggi.
Secondo merita una visione.