Autore Topic: [review] The Prestige  (Letto 17154 volte)

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Offline Argaen

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[review] The Prestige
« Risposta #60 il: 04 Lug 2007, 12:12 »
Citazione da: "Wis"
Quali incongruenze?


Non mi riferisco al caso di Tesla, ma a

Citazione da: "Spoiler"

1) le premesse della faida: come ho già detto nelle pagine precedenti del topic, l'incidente iniziale che origina la faida tra i due maghi non sta in piedi: la vasca era dotata di un lucchetto fasullo, per cui non ha senso la perdita di tempo nel rompere il vetro.
Ancora meno ha senso l'ostinazione con cui i Borden affermano di non ricordare quale nodo hanno fatto alla povera crista prima che annegasse, non sta proprio in piedi.

2) svolgimento della faida: con le premesse date dal film (ovvero Angier incazzato con Borden perchè gli ha seccato la donna), non si riesce a capire perchè mai Borden dovrebbe essere incazzato con Angier e guerreggiare con lui anzichè cercare di espiare, facendogli capire che si è trattato comunque di un incidente. In altre parole, Borden NON ha motivo di odiare Angier, e dovrebbe giustificare appieno le sue aggressioni, cercando di riappacificarsi con lui. La carenza di motivazioni solide mina alla base le ragioni della faida.

3) I gemelli Borden: che Borden abbia un gemello è telefonato nel film fin da quando quest'ultimo si trova una donna. Passaggi come "oggi non mi ami?" "si, è vero, oggi non ti amo" "oggi mi ami!" "Si è vero oggi invece ti amo!" sono grossolani e inutili, rovinano del tutto la suspense.

4) Il finale: anche qui un'incongruenza grande come una casa. Il numero di Angier prevdeva che egli riapparisse un'istante dopo la sua sparizione dall'altro lato della sala. Come poteva Angier sapere che Borden si era introdotto nel sottopalco proprio in quel momento? Indi, perchè non è regolarmente riapparso dall'altra parte della sala come da numero?

5) Bilanciamento buoni-cattivi: la caratterizzazione dei personaggi è  povera. Banale quella di Angier, inesistente quella di Borden, che a fine film finisce addirittura per passare come il buono della situazione.



Il punto è che i meriti del film stanno tutti nel romanzo da cui è tratto (che consiglio caldamente, assieme ad altri lavori di priest come il bellissimo The Glamour), mentre i demeriti sono solo a carico di sceneggiatura e adattamento.

Probabilmente sono io ad essere eccessivamente critico (come sempre quando vedo un film tratto da un libro che ho letto, probabilmente l'unico che non mi ha deluso nemmeno un pò è stato fight Club), ma credo che rinunciando ad un pò di spettacolarità e emozioni facili si sarebbe potuto conservare meglio lo spirito del romanzo originale, anzichè banalizzarlo così.

La cosa migliore del film è comuqnue Bowie nei panni di Tesla: non avrei saputo immaginare interprete migliore!
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Offline stone21

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[review] The Prestige
« Risposta #61 il: 04 Lug 2007, 13:43 »
Citazione da: "Argaen"
Citazione da: "Wis"
Quali incongruenze?

Non mi riferisco al caso di Tesla, ma a
Citazione da: "Spoiler"

1) le premesse della faida: come ho già detto nelle pagine precedenti del topic, l'incidente iniziale che origina la faida tra i due maghi non sta in piedi: la vasca era dotata di un lucchetto fasullo, per cui non ha senso la perdita di tempo nel rompere il vetro.
Ancora meno ha senso l'ostinazione con cui i Borden affermano di non ricordare quale nodo hanno fatto alla povera crista prima che annegasse, non sta proprio in piedi.


Il lucchetto non era facile da raggiungere da fuori e dato che il tempo lo teneva il tizio dietro le quinte, ci sta anche che sia l'unico che si affretta per salvare la ragazza. Non ci sarebbe stato il tempo materiale per avvertire i due maghi.

2) svolgimento della faida: con le premesse date dal film (ovvero Angier incazzato con Borden perchè gli ha seccato la donna), non si riesce a capire perchè mai Borden dovrebbe essere incazzato con Angier e guerreggiare con lui anzichè cercare di espiare, facendogli capire che si è trattato comunque di un incidente. In altre parole, Borden NON ha motivo di odiare Angier, e dovrebbe giustificare appieno le sue aggressioni, cercando di riappacificarsi con lui. La carenza di motivazioni solide mina alla base le ragioni della faida.


Anche qui se si ragiona si fa caso al fatto che i gemelli siano sempre in continuo scambio, per cui la risposta vaga è dipesa dal fatto che sia sempre il gemello sbaqgliato quello a cui viene posta la domanda. Difficile ma ci può stare.

3) I gemelli Borden: che Borden abbia un gemello è telefonato nel film fin da quando quest'ultimo si trova una donna. Passaggi come "oggi non mi ami?" "si, è vero, oggi non ti amo" "oggi mi ami!" "Si è vero oggi invece ti amo!" sono grossolani e inutili, rovinano del tutto la suspense.

Non ricordo bene, ma mi sembra che i problemi con la moglie avvengano nel momento in cui la Scarlett comincia a lavorare per Borden.

4) Il finale: anche qui un'incongruenza grande come una casa. Il numero di Angier prevdeva che egli riapparisse un'istante dopo la sua sparizione dall'altro lato della sala. Come poteva Angier sapere che Borden si era introdotto nel sottopalco proprio in quel momento? Indi, perchè non è regolarmente riapparso dall'altra parte della sala come da numero?

Borden va sotto il palco per spiare il nemico e capire il trucco. Cosa che faceva anche Angier ad ogni spettacolo del rivale. Mi sembra anche che ci sia un cambio di scena e comunque Borden viene arrestato perché il compare di angier a vedere la scena.
Angier ricomparirà solo più tardi come il benefattore che ricomprerà l'attrezzatura da mago.

5) Bilanciamento buoni-cattivi: la caratterizzazione dei personaggi è  povera. Banale quella di Angier, inesistente quella di Borden, che a fine film finisce addirittura per passare come il buono della situazione.
Ha ripagato un crimine con un altro , non mi sembra tutto questo stinco di santo.


Nello spolier ho risposto. Mi sono incasinato con i tag. :oops:
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Offline Kintor

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« Risposta #62 il: 04 Lug 2007, 13:50 »
Citazione da: "Luv3Kar"
Citazione da: "Kintor"
La cosa incredibile e soprattutto inspiegabile, però, è che Borden sapesse alloora prima di Angier il potere che offriva Tesla (e nel prefinale si lamenti però di non riuscire a capire come riesca Angier a fare il The Real Transported Man).


Borden aveva assistito ad una dimosrazione di TEsla a Londra, durante una esposizione della scienza. Per cui è possibile che lo abbia conosciuto e che sapesse cosa stava studiando.


Ok, ma allora perché nel prefinale si strappa i capelli perché non riesce ad intuire come faccia Angier a percorrere 50 yards in un secondo?
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Offline Jena_Plisskin

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« Risposta #63 il: 04 Lug 2007, 14:09 »
Citazione da: "Luv3Kar"
Citazione da: "dj-jojo"

In DVD quando esce?


È già uscito. Anche in formato HD-DVD. Blu Ray non so.

In dvd è uscito solo in versione a 1 disco? O esiste anche un edizione speciale a più dischi? Grazie :)
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Offline Wis

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« Risposta #64 il: 04 Lug 2007, 14:39 »
Citazione da: "Spoiler"

1) le premesse della faida: come ho già detto nelle pagine precedenti del topic, l'incidente iniziale che origina la faida tra i due maghi non sta in piedi: la vasca era dotata di un lucchetto fasullo, per cui non ha senso la perdita di tempo nel rompere il vetro.
Ancora meno ha senso l'ostinazione con cui i Borden affermano di non ricordare quale nodo hanno fatto alla povera crista prima che annegasse, non sta proprio in piedi.


Ha senso rompere il vetro perchè non avrebbe rivelato il trucco (che per tutti è sempre stata la cosa più importante). La perdita di memoria a breve termine in seguito ad uno shock è un fatto possibile e già verificatosi in passato.

2) svolgimento della faida: con le premesse date dal film (ovvero Angier incazzato con Borden perchè gli ha seccato la donna), non si riesce a capire perchè mai Borden dovrebbe essere incazzato con Angier e guerreggiare con lui anzichè cercare di espiare, facendogli capire che si è trattato comunque di un incidente. In altre parole, Borden NON ha motivo di odiare Angier, e dovrebbe giustificare appieno le sue aggressioni, cercando di riappacificarsi con lui. La carenza di motivazioni solide mina alla base le ragioni della faida.

Borden non ha nulla da espiare. Prima di tutto non ricorda il nodo, secondariamente, anche se il nodo fosse stato quello 'complesso' La ragazza era d'accordo sin dal principio.
I rischi del mestiere li conoscevano già in partenza. Sarebbe come incolpare l'autore del trucco per fermare il battito cardiaco sul polso se un giorno ci troviamo il braccio con gravi problemi di circolazione.


3) I gemelli Borden: che Borden abbia un gemello è telefonato nel film fin da quando quest'ultimo si trova una donna. Passaggi come "oggi non mi ami?" "si, è vero, oggi non ti amo" "oggi mi ami!" "Si è vero oggi invece ti amo!" sono grossolani e inutili, rovinano del tutto la suspense.

La cosa più triste è il pessimo travestimento di Borden e come il suo 'alter ego' non venga mai inquadrato e non parli mai. Troppo sospetto. Tutto il resto è plausibile e per nulla grossolano (certe frasi si sentono anche tra coppie attuali, purtroppo).

4) Il finale: anche qui un'incongruenza grande come una casa. Il numero di Angier prevdeva che egli riapparisse un'istante dopo la sua sparizione dall'altro lato della sala. Come poteva Angier sapere che Borden si era introdotto nel sottopalco proprio in quel momento? Indi, perchè non è regolarmente riapparso dall'altra parte della sala come da numero?

Angier ha visto Borden (travestito) analizzare la macchina. Io sono convinto che il suo unico scopo fosse di incastrarlo. Lo ha visto entrare nel sottopalco prima di scomparire e ha colto la palla la balzo, non ricomparendo.

5) Bilanciamento buoni-cattivi: la caratterizzazione dei personaggi è povera. Banale quella di Angier, inesistente quella di Borden, che a fine film finisce addirittura per passare come il buono della situazione.

Probabilmente sono banali in confronto con quelli del libro. Per un'opera cinematografica sono dannatamente ben riusciti. Entrambi.
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Offline Argaen

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« Risposta #65 il: 04 Lug 2007, 18:35 »
Citazione da: "Wis"
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Ha senso rompere il vetro perchè non avrebbe rivelato il trucco (che per tutti è sempre stata la cosa più importante).

Ancora più improbabile: Angier vede la donna della sua vita in procinto di  stirare le zampe e non la salva per non svelare il trucco? Gimme a break!

La perdita di memoria a breve termine in seguito ad uno shock è un fatto possibile e già verificatosi in passato.

Un pò tirata per i capelli, se permetti. Resta comunque il fatto che ogni dialogo tra i due viene interrotto convenientemente dopo l'incidente, con Borden che non fa nulla per far valere le proprie ragioni.
Mi rendo conto che ciò sia servito a giustificare un astio che altrimenti, ragionevolmente, non avrebbe avuto motivo di essere (a meno di non ritenere Angier completamente fuori di melone), ma non posso non ritenerlo un buco di sceneggiatura imbarazzante. Che poteva essere evitato mettendo da parte emozioni di facile presa, ovvero senza ricondurre le origini della faida a una questione d'AMMORE!


Borden non ha nulla da espiare. Prima di tutto non ricorda il nodo, secondariamente, anche se il nodo fosse stato quello 'complesso' La ragazza era d'accordo sin dal principio.
I rischi del mestiere li conoscevano già in partenza. Sarebbe come incolpare l'autore del trucco per fermare il battito cardiaco sul polso se un giorno ci troviamo il braccio con gravi problemi di circolazione.


Vedi risposta al punto precedente: quest'argomentazione, per quanto accettabile, non rende comunque il discorso più coerente.

La cosa più triste è il pessimo travestimento di Borden e come il suo 'alter ego' non venga mai inquadrato e non parli mai. Troppo sospetto. Tutto il resto è plausibile e per nulla grossolano (certe frasi si sentono anche tra coppie attuali, purtroppo).

Io non facevo testo perchè avevo letto il libro, ma tutti quelli che erano con me in sala avevano capito della doppia vita del doppio Borden da subito, grazie alle frasette rivelatrici di cui sopra, messe evidentemente per compiacere il pubblico (per fargli cioè dire: cacchio, c'ero arrivato!).

Angier ha visto Borden (travestito) analizzare la macchina. Io sono convinto che il suo unico scopo fosse di incastrarlo. Lo ha visto entrare nel sottopalco prima di scomparire e ha colto la palla la balzo, non ricomparendo.

Ci può anche stare, anche se non c'è indicazione alcuna, nel film, sul fatto che Angier abbia notato Borden, e che abbia agito dunque sull'impulso del momento. Se si ritiene che l'intento fosse di incastrare Borden, la cosa doveva necessariamente essere stata pensata al momento, visto che Angier non aveva modo di sapere in quale serata Borden si sarebbe presentato.

Probabilmente sono banali in confronto con quelli del libro. Per un'opera cinematografica sono dannatamente ben riusciti. Entrambi.

Avremo metri diversi. Questa era stata una delle cose che più mi aveva fatto storcere il naso la prima volta che l'ho visto.

N.B. Non è che ora consideri questo film una ciofeca, beninteso, ma, laddove la prima volta mi era sembrato molto buono (sull'onda dell'esaltazione), l'ho ora un pò ridimensionato, direi un 6 1/2 in totale (con un buon 2 punti  per la  ottima resa visiva dell'atmosfera da romanzo gotico).


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Offline Lenin

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« Risposta #66 il: 04 Lug 2007, 19:16 »
Citazione
Oh, io che Borden avesse un gemello non l'avevo mica capito  :oops:
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Offline dj-jojo

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« Risposta #67 il: 04 Lug 2007, 19:21 »
Citazione da: "Kintor"
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Citazione da: "Kintor"
La cosa incredibile e soprattutto inspiegabile, però, è che Borden sapesse alloora prima di Angier il potere che offriva Tesla (e nel prefinale si lamenti però di non riuscire a capire come riesca Angier a fare il The Real Transported Man).


Borden aveva assistito ad una dimosrazione di TEsla a Londra, durante una esposizione della scienza. Per cui è possibile che lo abbia conosciuto e che sapesse cosa stava studiando.


Ok, ma allora perché nel prefinale si strappa i capelli perché non riesce ad intuire come faccia Angier a percorrere 50 yards in un secondo?


Perchè non pensa che la macchina di Tesla faccia effettivamente sparire le persone (figurarsi poi se si immagina che...si insomma ci siamo capiti  :wink: ).

Offline dj-jojo

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« Risposta #68 il: 04 Lug 2007, 19:22 »
Citazione da: "Lenin"
Oh, io che Borden avesse un gemello non l'avevo mica capito  :oops:

Nemmeno io a dire il vero.
Avevo cominciato a sospettare che avesse un complice (ma non mi era venuto in mente un gemello) solo poche scene prima che si scoprisse...

Offline dave18

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« Risposta #69 il: 04 Lug 2007, 21:07 »
Lenin, occhio che c'è un po' puzza di spoiler.
Forse chi viene qua a leggersi due pareri sul film potrebbe non gradire; anche se sembra che per tutti sia stato banale intuirlo  (io invece sto con te... :oops: ) non mi sembra il caso di rivelarlo così.

Ah, tranquillo, niente rancori, io l'ho già visto!  :wink:

Offline Lenin

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« Risposta #70 il: 04 Lug 2007, 22:44 »
Citazione da: "dave18"
Lenin, occhio che c'è un po' puzza di spoiler.
Forse chi viene qua a leggersi due pareri sul film potrebbe non gradire; anche se sembra che per tutti sia stato banale intuirlo  (io invece sto con te... :oops: ) non mi sembra il caso di rivelarlo così.

Ah, tranquillo, niente rancori, io l'ho già visto!  :wink:


In effetti hai ragione^^

Non ci ho proprio pensato  :oops:

Ho editato, ora tocca a Dj editare il mio quote :)
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Online atchoo

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« Risposta #71 il: 03 Nov 2007, 17:28 »
Visto ieri sera. Molto bello. Ho subito recuperato il topic. :D

Citazione da: "stone21"
Forse un dubbio che rimane è sapere quale dei due fratelli abbia fatto il nodo.

Citazione
A me è sembrato evidente che ci fosse un Borden "buono", quello innamorato della moglie, e uno "cattivo", più ambizioso. Facile quindi immaginare chi volesse sperimentare e chi rispettasse il copione.



Citazione da: "Andrea Rivuz"
L'unico dubbio rimasto fino alla fine, quando però viene fugato dall'ultimissima inquadratura, era che non fosse vera la storia dei "cloni", ma che quello morto annegato fosse il sosia ubriacone che usava nel numero le prime volte.

Citazione
Non credo sia questo il senso dell'inquadratura, visto che un clone era passato per l'obitorio... Comunque ci avevo pensato pure io.


Per tutti: qualcuno si è mai lamentato per il fatto che in Colombo si capisse subito chi era l'assassino? E' una storia raccontata così, se l'avesse cambiata sarebbe stata diversa. Piuttosto io avrei evitato, o almeno ridotto, lo "spiegone" finale, visto che di indizi ce ne erano già tanti.

Aggiungo

Citazione
Io ed un mio amico abbiamo pensato che l'invenzione, che aveva "creato" tanti gatti e tanti cappelli, fosse una sceneggiata di Tesla e assistente per infinocchiare Angier, ma il proseguio della storia chiarisce tutto.


Non sono poi d'accordo con le incongruenze segnalate da Argaen, che semplicemente non ritengo tali.

Citazione
Le frasette rivelatrici SONO la storia. Altrimenti come spieghi il
"Di indizi per svelare il colpo di scena finale ce ne sono stati sventolati in faccia di continuo. Ma a noi in fondo non importava scoprire il trucco, volevamo solo essere ingannati." Se poi il pubblico si compiace è un problema suo: non sono lì per quello, secondo me. Non è un thriller. Certo un presupposto di questo tipo potrebbe essere un facile alibi, ma visto il generale entusiasmo nei giudizi al film direi che non gli si può dar torto.
Il discorso del nodo può essere interpretato con la questione gemelli. Non ce lo vedo il Borden "cattivo" ad andare a scusarsi al funerale, ambizioso e pieno di sè com'era (è l'altro Borden ad essere il "buono" che si salva, non quello che impiccano). Tra l'altro che ragioni avrebbe dovuto avere, visto che aveva utilizzato un nodo "pericoloso", che gli era stato chiesto di non usare? E' Angier che impazzisce, non Borden.
Pure il discorso del trucco non rivelabile regge. Cutter non ha voluto rivelare niente al processo, per esempio. Però Borden pensa subito al lucchetto, quando prova a salvare Angier (ma ovviamente non riesce a salvarlo, visto che i cloni dovevano tutti morire). E' più "incongruenza" il fatto che, per evitare di svelare il trucco, usassero l'ascia calcolando così male i tempi.
Sicuramente l'idea di incastrare Borden è la priorità di Angier. Lo si capisce da come gli parla quando lo va a trovare in carcere. Mi sfugge però come ne potesse essere sicuro. Seconda visione necessaria.
Più che di incongruenze parlerei di "punti oscuri". Quando rivedrò il film cercherò di spiegarmeli (ho già qualche idea). E comunque valgono tutto "il prestigio" del film, a parer mio. :) O magari la penserò come te, chissà.

Online atchoo

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[review] The Prestige
« Risposta #72 il: 03 Nov 2007, 17:48 »
Recupero da un altro topic.

Citazione da: "fulgenzio"
Le magie sono eccessivamene spettacolari, incredibili e ben lontane dalla ricercata pragmaticità del film di Nolan.


Cos'ha di pragmatico la macchina di Tesla?

Offline Xibal

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[review] The Prestige
« Risposta #73 il: 04 Nov 2007, 14:15 »
Citazione da: "Argaen"


Ancora più improbabile: Angier vede la donna della sua vita in procinto di  stirare le zampe e non la salva per non svelare il trucco? Gimme a break!



Ma come gimme a break, se tutto il film e la lotta tra i due si basa sull'ossessione di essere il migliore?Altro che vendetta per la donna morta.
E' il "prestigio" che conta, in entrambi i casi le donne della loro vita vengono, in un modo o nell'altro, sacrificate allo scopo vero.Così come, specularmente, Borden sacrifica un fratello(che non è che un "clone") e Angier alla fine deve sacrificare i cloni per mantenere in piedi la baracca(ma senza mai sapere se sarà quello nella vasca o meno, e quindi anche lui, che non ha fratelli diretti, costretto a sentirsi "sdoppiato" come Borden.Il modo in cui la vicenda è costruita è magistrale secondo me).
E' un film che parla di ossessione pura e semplice, e vi fate le pippe sulla suspence o sui improbabili sorpresoni finali?Non c'è sorpresa, è tutto chiaro sin dall'inizio, anche ai due protagonisti, solo che se ne accorgono solo alla fine, mentre gli spettatori sono testimoni della nascita e progressione della loro ossessione, non investigatori di chissà quale inganno, ed è proprio qui il bello, che come nella vera prestidigitazione il film è girato in maniera tale da disseminare indizi facilmente rinvenibili, così lo spettatore crede di aver scoperto tutto, e invece non si accorge che il vero "prestigio" del film sia nel narrare l'ossessione tra i due protagonisti.
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
"Solo in un teatro delle marionette" (Red Dead Redemption 2)

Offline omotigre

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Re: [review] The Prestige
« Risposta #74 il: 04 Mar 2009, 12:46 »
Segnalo interessante link, che prende in esame le varie tecniche e i riferimenti presenti nel  film  e con una buona riflessione finale.

http://www.marianotomatis.it/index.php?page=articolo&src=theprestige&cap=13
« Ultima modifica: 18 Lug 2013, 16:38 da omotigre »