S.
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La mia storia disegnata male
Il primo è un omaggio alla vita del padre e al suo rapporto lui, a tecnica mista, strutturato ad incastro tra presente e passato, storia raccontata e storia vissuta. È l'opera che ho amato di più tra le sue, e lo trovo molto intenso e toccante.
Il secondo è una sorta di racconto di (de)formazione sull'adolescenza dell'autore disegnato, appunto, volutamente male, in cui lo stile mima i contenuti caotici tra abuso di droghe, ansie, paure, conflitto sociale, malattia psichica etc. Divertente e tragico insieme. Una sorta di Zerocalcare "d'autore".
Detto ciò, trovo Gipi sempre interessante, anche se le prime opere mi sembrano più dirette e meno pretenziose. Non ho letto quello di cui parli tu, che immagino sia l'ultimo, mi sono fermato a Una Storia che era bellissimo da leggere e guardare ma non mi ha lasciato tantissimo.