Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1951938 volte)

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Offline RBT

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Re: Il lavoro
« Risposta #19530 il: 13 Apr 2021, 21:48 »
Bisogna capire la storia del dipendente. Quante situazioni del genere già passate nella stessa azienda senza premio finale (promozione o bonus)?

In Italia, in base alla mia esperienza, se ne approfittano con sti giochetti.

Io sono il primo a dire si, ci sto, ma se dopo più di una volta non arriva nessun vantaggio per me, che puó anche essere del tipo siamo costretti a licenziare ma a te ti lasciamo (e poi sta a me decidere se non trovo di meglio), ma dovrebbe essere più una promozione o bonus monetario/aumento di paga, allora li mando a fanculo e cambio azienda (cosa fatta e sono finito in UK).

Adesso in UK sono in una situazione simile, ma ci sono pure passato già e ho ricevuto benefici medio/enormi, indi ci sto a continuare il "gioco".

Ovvio più vai avanti e più potenzialmente la posta in gioco si alza come la delusione in caso di insuccesso....quindi non escludo presto potrei mandarli a fanculo! (Faccio riferimento ai miei post di inizio Gennaio qui dentro)

:)
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Re: Il lavoro
« Risposta #19531 il: 14 Apr 2021, 10:08 »
Non ne parliamo. Io mi sono fatto 10 mesi da stagista con stipendio da fame e però ero l'unico designer dell'azienda (quindi stagista di chi?) e, di fatto, quello che usciva era roba mia. Alla fine sono stato assunto, sempre stipendio da fame ma un po' meglio e varie promesse di bonus, promozioni e di diventare responsabile del design. Dopo 9 anni, di bonus non ne ho mai visti (l'azienda si è sempre rimangiata le promesse, anche quando le cose andavano molto bene ed i prodotti realizzati dal mio team ricevevano apprezzamenti), la mia posizione lavorativa non è cambiata perchè facevo tutto io ma i meriti se li prendeva qualcun altro e sono riuscito solo a guadagnare un po' di più (avevo uno stipendio decente ma molto al di sotto di quanto sarebbe dovuto essere e delle responsabilità che avevo) e a farmi cambiare il contratto in quadro (ma a livello monetario non cambiava nulla).
E qui in UK non è che sia andata tanto meglio perchè ero commis chef ma gestivo la mia sezione che, quando me ne sono andata, è stata fortemente ridimensionata perchè gli altri che mettevano in quella sezione non riuscivano a gestirla da soli.
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Offline eugenio

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Re: Il lavoro
« Risposta #19532 il: 14 Apr 2021, 14:53 »
TFP Link :: https://www.tuttoandroid.net/news/2021/04/13/nuovi-centri-distribuzione-amazon-veneto-883490/
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Sono già aperte le candidature per posizioni manageriali, tecniche e di supporto, mentre a breve verranno aperte anche quelle relative agli addetti alla logistica. Amazon promette paghe a partire da 1.550 euro, con ulteriori benefit come sconti e una assicurazione privata. Per maggiori informazioni sulle località in cui saranno aperti i nuovi centri di distribuzione vi rimandiamo al comunicato stampa ufficiale.

Offline RBT

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Re: Il lavoro
« Risposta #19533 il: 14 Apr 2021, 23:30 »
Non ne parliamo. Io mi sono fatto 10 mesi da stagista con stipendio da fame e però ero l'unico designer dell'azienda (quindi stagista di chi?) e, di fatto, quello che usciva era roba mia. Alla fine sono stato assunto, sempre stipendio da fame ma un po' meglio e varie promesse di bonus, promozioni e di diventare responsabile del design. Dopo 9 anni, di bonus non ne ho mai visti (l'azienda si è sempre rimangiata le promesse, anche quando le cose andavano molto bene ed i prodotti realizzati dal mio team ricevevano apprezzamenti), la mia posizione lavorativa non è cambiata perchè facevo tutto io ma i meriti se li prendeva qualcun altro e sono riuscito solo a guadagnare un po' di più (avevo uno stipendio decente ma molto al di sotto di quanto sarebbe dovuto essere e delle responsabilità che avevo) e a farmi cambiare il contratto in quadro (ma a livello monetario non cambiava nulla).
E qui in UK non è che sia andata tanto meglio perchè ero commis chef ma gestivo la mia sezione che, quando me ne sono andata, è stata fortemente ridimensionata perchè gli altri che mettevano in quella sezione non riuscivano a gestirla da soli.

Non trovavi di meglio in altre aziende? Io mi sarei messo a mandare cv come non ci fosse un domani.
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Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19534 il: 16 Apr 2021, 12:04 »
Ho trovato. Sto bene come sto anche se il goal era tornare in Italia con un lavoro e un ottimo stipendio che per ora, causa covid, è tutto congelato.
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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #19535 il: 26 Apr 2021, 16:50 »
Mai come ora ho l'istinto di mettere le mani addosso a qualcuno, mandare tutto in vacca e dare le dimissioni.

Abbiamo riaperto, ridotti all'osso, lavorato come muli, 100 ore di lavoro in 7 giorni (2 week-end diversi) e da giovedì scorso al prossimo riposo lavoreremo almeno 10 giorni consecutivi.
Chiuderemo una "semplice" settimana da 6 giorni con 80 ore lavorate.

L'azienda anziché stare zitta e ringraziare con non li meni, rompe perché i formaggi della selezione (che nemmeno sono in menù) non sono buoni e "bisogna crescere".

Recensione che denota quanto i clienti vedano quanto dobbiamo crescere.




Poi se gli dici che non puoi lavorare tutte quelle ore ti dicono "sei stato 6 mesi a non fare un cazzo, non lamentarti".

Ma vaffanculo va'.

Offline Tetsuo

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Re: Il lavoro
« Risposta #19536 il: 27 Apr 2021, 00:49 »
ahah che bello, sul progetto che sto seguendo le cose stanno cambiando molto in corso d'opera e mi stavano quasi per chiedere un extra impegno (già lo metto giornalmente) inquadrando diversamente il ruolo a partire da mese prossimo.
= più presenza di orari, più filoni progettuali, più stress

Ho già messo le mani avanti con un simpatico "no way, man.."

e un "suka*" scritto in carattere bianco su sfondo bianco



*tra l'altro già le ore in più che sto facendo dal mese scorso non me le riconoscono economicamente, quindi chettelodicaffare 🥳

Olè ci siamo quasi eh
ancora un passettino
per mandarli tutti a fare in culo 🙂
si decide in 3 giorni 🥳

Offline Gaissel

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Re: Il lavoro
« Risposta #19537 il: 27 Apr 2021, 01:22 »


Il mio Yearbook 2022 - 2021 - 2020 - 2019 I miei Awards 2018
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Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19538 il: 27 Apr 2021, 09:02 »
@Ryo_Hazuki è il motivo per cui ho un po' paura a tornare in Italia e resto qui anche se vorrei mollare tutto e tornare al mio paesino pugliese.
Qui una situazione del genere, almeno per quella che è stata la mia esperienza, non esiste. Ma proprio che non è contemplata. Può succedere qualche volta che fai gli straordinari ma, siccome te li pagano sempre, un buon manager evita quando può di farli fare. Si preferisce piuttosto chiamare qualche cuoco esterno affiliato ad agenzie perché evidentemente il ristorante ha qualche vantaggio fiscale nel farlo. Pure in Germania in gelateria era così: se il lavoro lo richiedeva veniva gente pagata a ore a dare una mano.
E non è un discorso di umanità perché questi pensano solo e soltanto ai soldi.
La cosa che mi ha più stupito è che quando inizi un lavoro la prima cosa che ti chiedono è se hai vacanze prenotate o bisogno di giorno di ferie per il prossimo anno. Ricordo ancora quando dovevo chiedere ferie a Rovigo e dovevo andare dal boss che ti guardava e ti valutava con lo sguardo per decidere se concedertele o meno.
Per la maternità stessa cosa: non ho mai sentito nessuno lamentarsi perché tizia o caia andava in maternità. Al massimo un "che palle che perdiamo tizia!".
In soldoni: sono stato male in questi giorni perché si era aperta una possibilità di lavoro da cuoco proprio nel mio paesino pugliese. Poi ho pensato a tutte queste cose e ho deciso che finché dura sto lavoro qui resto in UK.
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Offline Tetsuo

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Re: Il lavoro
« Risposta #19539 il: 27 Apr 2021, 10:49 »
Peppe, stai lì finché puoi e ti senti di stare e non ti puntano una pistola.

perché qui è un mettertelo sotto la coda non appena possibile, tante aziende più o meno grandi sono in mano a dei cagnacci che guardano solo al soldo.
soldo che però finisce guarda caso sempre e solo nelle loro tasche.

alla peggio parlate benissimo inglese, cambiate nazione.

My 2 cents  🙂
« Ultima modifica: 27 Apr 2021, 10:52 da Tetsuo »

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Re: Il lavoro
« Risposta #19540 il: 27 Apr 2021, 12:35 »
Assolutamente. Sarebbe un grandissimo errore. Stai lontano da sto paese di merda, specie il meridione. Non farti prendere dalla nostalgia e tornaci solo in vacanza per goderne le bellezze.

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19541 il: 27 Apr 2021, 13:09 »
Raga' manco da casa da quando ho 18 anni. Ne ho 43 ora. Torno e vedo mia madre sempre più vecchia, mia nonna non so per quanto ancora starà tra noi, i miei nipoti che diventano grandi, i miei amici che diventano sempre più distanti perchè non condivido quasi più niente con loro. Sono morti amici, parenti, persone che conosco e io sempre qua, distante da tutto. Ho una casa che non posso usare e mi tocca buttare uno stipendio qui per 40 mq. E non voglio essere io lo stronzo che vende per quattro spicci (perchè non c'è mercato) la casa che era dei miei trisnonni e che mio nonno voleva prendessi io perchè sapeva che l'avrei tenuta e mantenuta.
Ci è successa sta cosa brutta del parto quest'anno e ci siamo resi conto di quanto soli siamo qui. Non è vivere, è tirare a campare. E allora cominci a pensare che forse puoi tirare a campare anche giù e che semplicemente si tratta di scegliere per cosa farlo: qui si sacrifica la vita privata, giù il lavoro. Lo so, sono una marea di pippe e alla fine pure io scelgo sempre razionalmente.
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Re: Il lavoro
« Risposta #19542 il: 27 Apr 2021, 13:13 »
Il problema è che non si può tirare a campare senza lavoro. In Italia superati una certa età sei lavorativamente morto. Se trovi un lavoro con tutte le sicurezze del caso allora si, se devi passare al precariato assolutamente no.

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19543 il: 27 Apr 2021, 13:16 »
Lo so e per questo sto qua. Poi però stai 6 mesi chiuso in casa, i tuoi pochi "amici" se ne tornano nei loro paesi, e i pensieri ti vengono. Spero si riprenda presto a viaggiare.
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Re: Il lavoro
« Risposta #19544 il: 27 Apr 2021, 15:47 »
Ecco la situazione del settore matrimoni in Italia, oggi. Serena Ranieri è il Presidente di Federmep, un'associazione nata in tempo di Covid per aiutare il settore (e lei è davvero una persona pulita e in gamba). Se queste sono le sue parole, significa che siamo veramente alla frutta.

https://www.facebook.com/serenaranieriweddingplanner/posts/10225734236972436

Citazione
‼️ Parliamoci chiaro:
ci stanno prendendo in giro pensando di concedere la riapertura delle nostre attività a loro condizioni così da scongiurare il rischio di ulteriori ristori.
Pare che il governo abbia intenzione di far ripartire gli eventi di ogni natura – non si sa quando - a condizioni inaccettabili, a cominciare dal passaporto vaccinale.
Come possono pensare che si tengano eventi a cui sono ammesse solo le poche persone già immunizzate?
Come possono pensare che i partecipanti debbano sottoporsi a tampone due giorni prima? E se a risultare positivo è lo sposo o la sposa, che facciamo, rinviamo?
Sanno, gli esperti al governo, che non adottare protocolli e norme chiare e ragionevoli darà il via ad eventi non organizzati, questi sì occasioni di focolai?
Ci dicano quanti contagi si sono registrati la scorsa estate a seguito dei purtroppo pochi matrimoni ed eventi che si sono tenuti. Non ci stiamo a passare per gli untori d’Italia, e non ci stiamo ad esser presi in giro.
Sappiano che il giochino è stato scoperto e che pretendiamo chiarezza, trasparenza e sostegno. Abbiamo dimostrato responsabilità, ricevendo in cambio ipocrisia e lontananza dalla realtà.
Veniamo ai fatti:
ieri ho partecipato a un incontro con il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini. Nonostante nei mesi scorsi, ancora priva di incarichi governativi, avesse dimostrato disponibilità a sostenere le nostre richieste, l’esito dell’incontro di ieri è stato spiazzante.
Dopo aver ascoltato le nostre proposte ci ha sostanzialmente detto che i nostri eventi ripartiranno – non si sa ancora quando - molto probabilmente con il green pass, e ponendo altre obiezioni di natura sanitaria accompagnate da incomprensibili paragoni con altri Stati.
Al termine dell’incontro ci è stato comunicato che sarebbe stata inviata una nota stampa del ministero o un post sui social. Né l’uno né l’altro sono usciti. E il motivo è evidente: il governo dei tecnici domina sulla politica, la teoria sull’economia reale.
E l’economia reale dice le nostre attività sono ferme di fatto da 14 mesi e che non riprenderanno a breve se non ci comunicano una data certa per la ripartenza.
E l’economia reale ci dice in questi 14 mesi i pochi ristori che sono arrivati (quando sono arrivati) servono a malapena a coprire parte dei costi fissi e/o delle tasse e delle imposte che comunque lo Stato ci chiede. Una sorta di partita di giro, ma soprattutto una presa in giro.
Si riempiono la bocca di Costituzione, e poi la violano bellamente negandoci il diritto di lavorare, o, dall’alto dei loro scranni pensando di ammansirci con qualche misera concessione.
Vogliamo ristori per sopravvivere e vogliamo tornare a lavorare.
In sicurezza. Siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità, i governanti si prendano le loro.
L’ora del dialogo è finita.