Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1954446 volte)

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Offline Gaissel

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Re: Il lavoro
« Risposta #19485 il: 21 Mar 2021, 20:54 »
Ah giusto: evitare acquisti domani per supportare la causa. Sembra poco ma è un gesto importante.
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Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19486 il: 21 Mar 2021, 23:50 »
Perfetto, qua al sud già prima lavoravi di più, ora lavorerai ancora di più risultando ancora meno (semmai passasse sta cosa anche da queste parti).  :yes:

si potrebbe provare ad iniziare a fare qualcosina per cambiare le cose, senza subirle passivamente.
far passare l'idea a certe aziende e a certi padroni che no, non è che mi puoi mettere a pecora quando e come vuoi 🙂



come ad esempio esempio la ribellione dei riders.

https://ilmanifesto.it/riders-il-26-marzo-e-sciopero-non-per-noi-ma-per-tutti/

e come ad esempio la questione Amazon

www.ilpost.it/2021/03/21/sciopero-amazon-italia/amp/


Ma questo può valere per le multinazionali. Qui dalle grandi spa alla più minuscola delle srl hai contratti part time di 4/6 ore e ne lavori 8/10 o full time ma con straordinari non retribuiti. Figuriamoci accorciando la giornata. Andrai a lavoro il quinto giorno o sarai costretto smart a casa.  :no:

Offline Tetsuo

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Re: Il lavoro
« Risposta #19487 il: 05 Apr 2021, 21:04 »
non sono d'accordo.
dal grande al piccolo bisogna che cambi qualcosa nella testa in primis dei lavoratori tutti, che diventano conniventi col datore.

Offline naked

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Re: Il lavoro
« Risposta #19488 il: 05 Apr 2021, 22:12 »
Racconti di fine ottocento.

Sei stato costretto a lavorare in qualche cotonificio quando eri piccolo?

Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19489 il: 06 Apr 2021, 11:06 »
Ma a chi vi riferite mi sono perso.
La realtà meridionale è dell'800 sì, dove hai contratti di 4 ore ma lavori 10. Hai contratti di tirocinio mascherato da full time, ritenute d'acconto per mesi, lavoro a nero a non finire, partite Iva fasulle e chissà quante ne scordo. Con alla fine tu che devi ringraziare il datore di lavoro per il lavoro che ti sta concedendo.
È un anno che ci sono dentro anche io e non ne posso parlare, ma è una cosa assurda e sono esasperato. E non me ne posso andare via per colpa della pandemia.
Diminuire le giornate di lavoro? Ci andrebbero a nozze i pezzi di merda quaggiù. Semplicemente perché si prenderebbero tutte le agevolazioni, i contratti sarebbero di meno ore ma lavoreresti lo stesso di più. Dalla spa più grossa alla dita a socio unico che ha 2 dipendenti.
Solo le multinazionali alla Gamestop hanno le mani legate sul fronte ore di lavoro in busta paga (anche se fanno altri tipi di imbrogli). Tutto il resto sarebbe il solito schifo.
« Ultima modifica: 06 Apr 2021, 11:08 da Devil May Cry »

Offline Giobbi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19490 il: 06 Apr 2021, 11:13 »
beh, non mi sembra un buon motivo per non ridurle

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19491 il: 06 Apr 2021, 11:32 »
@Devil: Realtà che conosco bene, purtroppo, e dalla quale sono scappato anni fa. Sento ancora parlare di creare posti di lavoro al sud perchè il problema (o uno dei principali problemi) è la mancanza di lavoro. Sempre e solo questo.
Invece si dovrebbe fare qualcosa per arginare la diffusa illegalità in tutti gli ambiti.
La mia esperienza l'ho raccontata, almeno in parte, anni fa ma si riassume in: "assunto" da studio grafico (piccolo, eravamo solo io e la proprietaria), senza un contratto e per soli 400€ al mese (che all'inizio potevano pure andare visto che cominciai come stagista). E a me andò pure bene perchè, tranne rari casi, si apriva e si chiudeva con gli orari dei negozi e c'era un bel rapporto con la titolare. Titolare che doveva lottare a sua volta con almeno 2 o 3 studi che lavoravano completamente in nero (lei pagava le tasse e fatturava tutto), più una marea di ragazzini che facevano i grafici col passaparola.
In questa situazione non mi sento neanche di condannare la mia titolare per non avermi fatto un contratto perchè non sarebbe riuscita a reggere (tra l'altro pochi mesi dopo che me ne andai io chiuse lo studio e se ne andò all'estero).
Questo quando ti va bene. Quando ti va male ti ritrovi, come successo a mio fratello, di lavorare in un forno per 800€ al mese (in busta 1300) dalle 11 di sera alle 12, 13, 14, 15 durante le feste. O nel supermercato per 4/500€ rimanendo spesso oltre la chiusura, a volte fino alle 22-23.
Un ragazzo che conosco, una ventina d'anni, sta ancora in coma perchè lavorava come muratore in nero e gli è caduto mezzo solaio sopra ed il suo datore di lavoro, per evitare rogne, lo ha preso e portato a casa, invece di andare direttamente in ospedale. Ora c'è un processo in corso perchè non si è potuto far finta di nulla vista la gravità ma neanche immaginate quanta gente si infortunia e dice che è caduta e così via.
E poi una marea di ragazzini che lavorano nelle officine, in campagna, come operai, nei ristoranti e che guadagnano poche decine di euro a settimana senza un contratto, neanche di apprendistato.
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Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19492 il: 06 Apr 2021, 11:40 »
Beh, te ne potrei raccontare a centinaia, visto che per un anno e mezzo ho lavorato su uno studio di diritto del lavoro e il mio migliore amico è un consulente del lavoro, ma quando poi ci finisci nel vortice, è estenuante. Tutto è ovviamente iniziato con la pandemia quando eravamo costretti a lavorare in Cig full time, pena licenziamento. Cosa sopportata per 3 mesi senza vedere un euro ma con promesse varie. Da lì sono scoppiato ed è iniziato il calvario che dura da un anno.

Citazione
beh, non mi sembra un buon motivo per non ridurle

Come già detto sopra, si possono anche ridurle, ma qua i datori di lavoro ci andrebbero solo a nozze e per il lavoratore non cambierebbe nulla: lavorerebbe lo stesso monte ore di lavoro, non accetterebbero mai di avere lo stesso monte stipendi ma meno ore di manodopera e/o più gente da assumere. Già una persona fa il lavoro di 4 per risparmiare manodopera, figurati in queste condizioni. Mi viene da ridere per non piangere. :D
Es: 32 ore lun-gio? se ne fa 40 venendo anche il venerdi. Oppure, 7x5? ne continui a fare 8x5 (senza considerare gli straordinari non retribuiti).

Offline atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #19493 il: 06 Apr 2021, 11:40 »
È poi un circolo vizioso.
A chi appena è trattato un po' meglio viene fatto notare quanto è "fortunato" ed è un orribile gioco al ribasso.

Parliamo comunque di un mercato del "lavoro" malato, non è a quel contesto che si riferiscono queste proposte.
Se aderissero le realtà descritte da @Devil May Cry (e lo farebbero) per i lavoratori non cambierebbe nulla, con il danno però di sperperare risorse. Niente di nuovo.

Offline DrKoopa

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Re: Il lavoro
« Risposta #19494 il: 06 Apr 2021, 11:43 »
Non c'è bisogno di andare al sud per beccare ste situazioni eh, anch'io avrei da raccontarne direttamente dalla Capitale.

Offline Vitoiuvara

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Re: Il lavoro
« Risposta #19495 il: 06 Apr 2021, 11:51 »
Aò, ma bravi loro cazzo.
Io se sgarro mezz'ora di straordinario mi becco i Nas, la Dicos e la Swat.
E nonostante questo, mi son beccato due vertenze. (vinte entrambe risparmiando un sacco di soldi, ma comunque...).

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19496 il: 06 Apr 2021, 12:02 »
Vito va a zone. Anche al sud ci sono aree dove le condizioni sono migliori però l'andazzo quello è: fottere, fregare il sistema, cercare quanto più possibile di fare nero, spremere i lavoratori quanto più possibile e così via.
In questo contesto davvero non sai chi è peggio di chi. Un datore di lavoro, come il mio di prima per esempio, che deve lottare contro chi fa nero totale (pensate pure a parrucchieri ed estetisti che hanno una frotta di "colleghi" che fanno tutto in nero, vengono direttamente a casa tua, ecc) è praticamente costretto a diventare parte dello schifo alimentando il circolo vizioso.
Rispetto ad anni fa ora è cambiato che quasi tutti ti fanno i contratti o i voucher ma poi nella sostanza le cose non cambiano così tanto.
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Offline Vitoiuvara

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Re: Il lavoro
« Risposta #19497 il: 06 Apr 2021, 12:12 »
Vito va a zone. Anche al sud ci sono aree dove le condizioni sono migliori però l'andazzo quello è: fottere, fregare il sistema, cercare quanto più possibile di fare nero, spremere i lavoratori quanto più possibile e così via.
In questo contesto davvero non sai chi è peggio di chi. Un datore di lavoro, come il mio di prima per esempio, che deve lottare contro chi fa nero totale (pensate pure a parrucchieri ed estetisti che hanno una frotta di "colleghi" che fanno tutto in nero, vengono direttamente a casa tua, ecc) è praticamente costretto a diventare parte dello schifo alimentando il circolo vizioso.
Rispetto ad anni fa ora è cambiato che quasi tutti ti fanno i contratti o i voucher ma poi nella sostanza le cose non cambiano così tanto.

Ecco, mi sembra un quadro più completo.
A cui aggiungo, come dicevo qualche post fa, che farcela facendo il preciso è praticamente impossibile.
Quindi ti devi piegare ai compromessi e, quando cominci, è difficile trovare il senso della misura.
Io sono proprio cambiato rispetto anche solo a qualche anno fa.
Ho scoperto di non essere tutelato quando serve e c'ho proprio meno voglia di fare quello senza macchia.

Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19498 il: 06 Apr 2021, 12:14 »
Aò, ma bravi loro cazzo.
Io se sgarro mezz'ora di straordinario mi becco i Nas, la Dicos e la Swat.
E nonostante questo, mi son beccato due vertenze. (vinte entrambe risparmiando un sacco di soldi, ma comunque...).


Sei stato sfigato, sicuramente. La mia ex azienda è un anno che ha gente in cig e li fa lavorare lo stesso, e come qualcuno si è ribellato (tipo me) o ha alzato la voce è stato licenziato/fatto fuori. Loro (intendo azienda) come tanti altri. "Ti vorremmo assumere ma abbiamo dipendenti in cig, va bene uno stage/tirocinio/nero/vattelapesca"? Risposta standard di uno dei colloqui fatti.
Il coltello dalla parte del manico lo tengono sempre loro, non se ne esce più.


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Non c'è bisogno di andare al sud per beccare ste situazioni eh, anch'io avrei da raccontarne direttamente dalla Capitale.


Roma è sempre meridione, eh. In ogni caso più scendi e più peggiora la situazione.

Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #19499 il: 06 Apr 2021, 12:33 »
La ristorazione/hotellerie è TUTTA così, salvo rarissime eccezioni.

E sopravvive di compromessi, non ci guadagna, sopravvive.

Perché quando si pensa ad un ristorante si pensa solo al cucinato, mai alle norme HACCP.

Sono 1-2 ore di media al giorno di pulizia: banchi, attrezzature, celle, pensili, magazzino, mattonelle, cappa di aspirazione, dentro i frigoriferi, dentro i mobili.

Lavaggio stoviglie e pavimento.

Quando compri e lavori qualcosa e lo metti sottovuoto devi scrivere la data di produzione, data di scadenza, lotto di produzione.

Controllo e registrazione delle temperature di tutti i frigoriferi da 1 a 3 volte al giorno.

Stoccaggio merci.

Solo così hai perso una persona al giorno e ancora non hai iniziato a cucinare. Non a somministrare pasti, proprio a cucinare.


Quindi non si deve per forza andare al Sud o nel Centro, che di ristorazione ce n'è tanta  pure al nord.


Edit: Il ragionamento va inteso come le aziende non possono e non vogliono considerare questi fattori come lavoro in più: 2 persone per 20 coperti bastano, perché per cucinare e basta, bastano. Ma non viene mai considerato tutto il resto. Ergo, una diminuzione delle giornate di lavoro è una grande inculata.
« Ultima modifica: 06 Apr 2021, 12:48 da Ryo_Hazuki »