Allora, come sapete ormai lavoro come assistente di poltrona in uno studio dentistico e mi trovo molto bene, a parte la logorrea drammatica del mio dottore ma ok, pazienza.
Da qualche tempo a questa parte mi sono accorta che lui rimbalzava, rimandava e a volte rifiutava del tutto clienti appartenenti a certe etnie e paesi, in particolare africani. Inizialmente mi sembrava casuale, poi ho visto che c'era una sorta di scienza, visto che io prendevo appuntamenti e poi lui o rimandava o li cancellava. Però ogni volta che arrivava qualcuno di colore per qualche emergenza ok, li visitava e li operava, ma poi era un tutto aprire le finestre "perché hanno un odore particolare e cose di questo genere" ma sempre detto come battuta (del cazzo) ma senza mai destare troppe preoccupazioni.
E continuando a vedere che non venivano persone di colore l'ho un po' affrontato e gli ho chiesto direttamente la ragione. Lui mi ha detto che se può rifiuta la gente di colore perché sono cattivi pagatori, perché non vuole avere guai e perché la sua clientela è prevalentemente alto-borghese e poi lo studio viene visto in modo "diverso". Non si può rifiutare in caso di emergenza come si addice a un medico ma se lui può scegliere preferisce una clientela più selezionata. Ovviamente utilizzava tutte espressioni fuorvianti e generiche per non confliggere in linguaggio ed espressioni, visto che lui NON E' razzista.
Studio suo e regole sue, dice. E io gli dico che mi pare una porcata e che non sono d'accordo.
Poi il problema si presenta in forma diversa il mese scorso. Periodicamente vengono inviate ragazze per il tirocinio presso studi dentistici per fare pratica e prendere l'abilitazione. Il mio medico scopre, dal nominativo, che da noi sarebbe venuta una ragazza marocchina di 24 anni. Giro di telefonate e fa cambiare l'assegnazione. Gli chiedo a muso duro il perché e lui mi dice che i clienti, anche in in questo periodo di prova, non si trovano bene ad avere un'assistente di colore che mette loro le mani in bocca e che in generale vengono viste molto male da persone di una certa età. Dice che le cose stanno così ed inutile fare i finto buonisti per poi perdere clienti, visto che psicologicamente è così e bisogna starci.
Io ci penso qualche giorno e il giorno della chiusura prima delle ferie comunico che se le cose non sarebbero cambiate al mio ritorno mi sarei licenziata perché con un simile incivile non ci voglio lavorare. Non muoio di fame e posso cercare altrove.
Lui dice che ne avremmo parlato alla ripresa.
Ma tu guarda, tanto prima o poi un problema scappa fuori.