Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1954781 volte)

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Offline Ivan F.

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Re: Il lavoro
« Risposta #18675 il: 10 Dic 2018, 10:55 »
Nei giorni scorsi, in uno dei parcheggi gestiti dall'azienda per la quale lavoro, mi sono capitate due richieste di rimborso.
1 - Una signora ha smarrito il biglietto, per uscire ha dovuto acquistare lo specifico biglietto perso (che costa la bellezza di 40 euro), ma vuole essere rimborsata, facendo leva su due aspetti: comportamento sgarbato della mia collega (che nega), assenza di cartelli dove viene specificato l'importo del biglietto perso. Al danno si aggiunge la beffa: nel periodo natalizio le prime due ore di sosta sono gratuite.
2 - Una signora ha acquistato l'abbonamento settimanale lunedì-venerdì, ma un giorno lo scorda a casa. Entra dunque con il biglietto standard, pensando di farsi aprire all'uscita sfruttando l'emergenza. La mia collega le chiede invece di pagare il biglietto (o di fare un nuovo abbonamento), che ora la signora vuole farsi rimborsare.
Cosa fareste?
Fermo restando che io seguirò questo schema, che posso applicare in maniera particolarmente favorevole:
Spoiler (click to show/hide)

1 - Ha perso il biglietto, mi spiace se è vero, ma deve pagare.
Morale: Non ci si può far carico di tutti i mali del mondo, purtroppo.
2 - Se si presenta con l'abbonamento le si garantisce il rimborso.
Morale: Alcuni problemi si possono risolvere con il buonsenso.

Ma il diagramma chi l'ha progettato?
Perché è fantastico  :yes:

La sezione in basso in cui c'è il ritorno ciclico su "Sei un coglione" è magnifica.
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Offline atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #18676 il: 10 Dic 2018, 11:04 »
Certo. Se fossi stato presente io nel presidio, probabilmente avrei pure ristampato un biglietto delle 8 del mattino (orario in cui il parcheggio è *vuoto*) alla signora che l'aveva perso. Non avrei derubato il Comune di nulla (i soldi vanno al Comune), che ora si vedrà pure arrivare una gatta da pelare sotto forma di richiesta di rimborso.

Per l'abbonamento, come ho scritto prima e come ha fatto notare @Alle (che immagino abbia avuto un'esperienza simile), un problema (non mio, suo e del Comune 8)) è il fatto che l'abbonamento settimanale è generico.
Considerate anche che ogni settimana ci sono cento abbonamenti settimanali, che entrano e, soprattutto, escono a tutte gli orari possibili e immaginabili. È davvero giusto ricorrere a lungo termine al buonsenso?


Ma il diagramma chi l'ha progettato?
Perché è fantastico  :yes:

La sezione in basso in cui c'è il ritorno ciclico su "Sei un coglione" è magnifica.

Condiviso da un mio amico su Facebook. :)
Farei solo una piccola modifica, impedendo a chi è un coglione di poter dare la colpa a qualcun altro. Se sei coglione sei coglione. :)

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #18677 il: 10 Dic 2018, 11:36 »
Ma non ci sono procedure aziendali per casi come questi? Siccome penso che casi del genere siano piuttosto frequenti immagino ci dovrebbe pure essere un vademecum dell'azienda che ti dica cosa fare.
A queste latitudini poco o nulla è lasciato a tua discrezione. Per esempio, nel mio lavoro capita spesso di avere gente a cui viene assegnato il posto vicino alle uscite di emergenza ma non può starci (ci sono varie categorie che sono escluse, ad esempio i bambini sotto i 16 anni), oppure persone che vogliono cambiare posto o ancora persone a cui viene chiesto di mettere la valigia in stiva ma che si presenta a bordo col suo bagaglio. In tutti questi casi (e mille altri) noi sappiamo esattamente come comportarci.
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Offline atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #18678 il: 10 Dic 2018, 11:44 »
Io ho chiesto il vostro parere per capire come vengono percepiti problemi di questi tipo da terzi. Dall'interno, in presenza di procedure specifiche, non hai una visione "pulita".
Prima non c'era una procedura vera e propria perché il parcheggio aveva un sistema vecchio, fatiscente, con il quale non eravamo nelle condizioni di poter essere intransigenti (io non lo sarei neppure ora, ma i soldi non sono miei).
Ora la procedura c'è ed è stata rispettata: se perdi il biglietto compri "biglietto perso" (se no che ci sta a fare?), se lasci a casa l'abbonamento generico (quindi non verificabile) o ti paghi il biglietto con il quale entri o parcheggi da qualche altra parte.
Se poi a uno non sta bene va da chi incamera i soldi: il Comune.

Offline Ivan F.

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Re: Il lavoro
« Risposta #18679 il: 10 Dic 2018, 11:57 »
Per l'abbonamento, come ho scritto prima e come ha fatto notare @Alle (che immagino abbia avuto un'esperienza simile), un problema (non mio, suo e del Comune 8)) è il fatto che l'abbonamento settimanale è generico.
Considerate anche che ogni settimana ci sono cento abbonamenti settimanali, che entrano e, soprattutto, escono a tutte gli orari possibili e immaginabili. È davvero giusto ricorrere a lungo termine al buonsenso?

Hai ragione, in effetti.


Citazione
Farei solo una piccola modifica, impedendo a chi è un coglione di poter dare la colpa a qualcun altro. Se sei coglione sei coglione. :)

Se consideri attentamente il flusso, una volta che l'affermazione è stata raggiunta ("Sei un coglione"), quella rimane. A quel punto puoi rimanere un coglione con il moccolo in mano (cfr. ciclicità della coglioneria) oppure un coglione con il problema risolto. A me sembra corretto.
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Offline atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #18680 il: 10 Dic 2018, 12:03 »
Uhm... Io vedo che, arrivato a "Sei un coglione", hai ancora la possibilità di incolpare qualcun altro.
Io invertirei "Sei un coglione" con "Puoi dare la colpa a qualcun altro?", dando una piccola sistemata alle frecce.

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #18681 il: 10 Dic 2018, 12:16 »
Io ho chiesto il vostro parere per capire come vengono percepiti problemi di questi tipo da terzi. Dall'interno, in presenza di procedure specifiche, non hai una visione "pulita".

Allora ti assicuro che la visione che segue la procedura a me risulta "pulitissima". Hai perso il biglietto? Paghi. Hai dimenticato l'abbonamento? Paghi. Pure in autostrada è così, no (pure peggio, se ben ricordo, perchè ti viene fatto pagare il tragitto più lungo possibile)? Poi ci può stare che uno chieda al customer service di intervenire (e lì poi saranno cazzi loro e delle loro procedure), fornendo le adeguate prove, ma intanto paghi.
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Offline atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #18682 il: 10 Dic 2018, 13:16 »
Me lo assicuri tu che hai a che fare con procedure specifiche e meno elastiche. :)
Infatti sei l'unico che ha ragionato al 100% "da procedura", mentre gli altri hanno parlato di buon senso quando non di cambiare parcheggio (tanto non ce ne sono altri! ;D)

Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #18683 il: 10 Dic 2018, 14:25 »
Però scusami, se bastasse solo presentare un abbonamento per avere un rimborso, basterebbe farselo prestare da qualcuno.
Se dici che esistono generici, ti attacchi al cazzo, buonsenso fino ad un certo punto.
Se acquisto io e lo lego alla mia targa,  ho tutti i diritti di avere un rimborso che una distrazione può capitare, ma se è generico poi diventa troppo facile fare i furbetti. Anche se dimostrassi di averlo comprato con la mia carta, cmq potrebbe utilizzarlo un altro in qualsiasi momento. No?

Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #18684 il: 10 Dic 2018, 14:27 »
Ah, lo schemino è fantastico. :D

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Re: Il lavoro
« Risposta #18685 il: 10 Dic 2018, 14:33 »
Premesso che non ho mai perso un abbonamento (ottima autogufata), se l'abbonamento non è nominale è un bel problema. A meno che la signora non possa dimostrare di avere l'abbonamento e di averlo pagato lei (tipo con bancomat o carta di credito).

In tigella veritas

Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #18686 il: 10 Dic 2018, 14:53 »
E torni a quello che dicevo su: se non è legato alla targa, che ci vuole a farsi prestare un abbonamento per chiedere il rimborso? Certo se lo fai sistematicamente è sgamato, ma chi acquista con carta di credito non è automaticamente anche la persona che usa il parcheggio. Magari l'ha acquistato la moglie per il marito, la madre per il figlio, ecc.
L'unica cosa che deve essere chiara è la regolamentazione al momento in cui si acquista il biglietto: vuoi dietro ai biglietti stessi o da qualche parte affisso, devono esserci le indicazioni che in caso di biglietto perso ti fotti.

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Re: Il lavoro
« Risposta #18687 il: 10 Dic 2018, 15:00 »
Beh dai, metti assieme il pagamento (se c'è), magari un'occhio alle registrazioni delle telecamere per vedere se la signora è una che parcheggia sempre o se fa la furba... qualcosa lo si può mettere insieme.

Comunque il fatto che non sia nominale è abbastanza assurdo.
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Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #18688 il: 10 Dic 2018, 15:06 »
Sì ma ci vuole praticità. Non è che Atchoo o chi per lui si può mettere a guardare le registrazioni per vedere se fare un rimborso di 10 euro. Parlassimo di milioni di euro, qua sono 4 spicci. Le questioni vanno risolte tàtà. Per questo se esiste un abbonamento generico e l'hai perso, stavolta ti arrangi, poi la prossima volta si vede se l'hai trovato. I regolamenti stanno per questo.
Che poi è pure strano "lasciarlo a casa", ste cose tendenzialmente si tengono in auto, quindi, da paese di furbetti come siamo, non fatico a credere che l'abbia prestato ad un parente per poi dimenticare di riprenderselo. Sai quante ne avrà viste Atchoo così.

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #18689 il: 10 Dic 2018, 15:44 »
Io parto dal principio che intanto paghi. Se il parcheggio funziona in quel modo ed atchoo non ha i mezzi per verificare al volo entrate e uscite non vedo altra soluzione. Poi se esiste un customer service ti rivolgi a loro e cerchi di avere il rimborso.
Se la signora sale su un treno senza biglietto o abbonamento non penso che si metta a fare storie al controllore. O lo fa ma il controllore le fa lo stesso la multa o le fa pagare solo il biglietto se la signora ha la premura di dirglielo appena salita sul treno. Di certo non viaggia gratis sulla fiducia.
Non vedo perché dovrebbe essere differente in un parcheggio.
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