In questi giorni mi sono trovato a fare ore grosse di straordinario non pagato, oltretutto sentendomi anche fare pressioni per fare bene e in fretta. Non so se avete presente questo schemetto:
Ecco, sono nell'area "Nope".
Quindi mi stavo dicendo "mai più!", ma in realtà l'aver mostrato buona volontà spesso ha deposto a mio favore nel corso della mia carriera. Quindi, che fare?
Sostanzialmente, prima di imbarcarsi in sbattimenti volontari non richiesti/pagati ha senso farsi due domande:
1 - Che vantaggio ne ho, realisticamente, nel breve e nel lungo periodo?
2 - Che cosa realmente vuole il mio capo da me per questo lavoro?
I possibili vantaggi al punto 1 devono essere chiari e concreti, altrimenti non ne vale la pena. "Così magari vedranno che sono uno che si impegna" non va bene, "Faccio questo straordinario solo se mi accordate una settimana di ferie quando dico io" invece sì.
Il punto 2 invece è fondamentale perchè alle volte ci si prendono delle responsabilità per fare bene il proprio lavoro, ma che chi ci giudica non ha richiesto. Se il mio capo mi dice "Finisci questi 4 disegni entro martedì", non gli interessa un granchè se nel frattempo ho riordinato l'ufficio per il bene di tutti ma per questo ho lavorato 15 ore al giorno. Sarà magari felice, ne sarà impressionato, ma magari anche no. I 4 disegni sono il punto su cui ci valuterà e quello su cui converrà concentrarci.
Detto questo, col cazzo che rifaccio un pitch gratis in tre giorni di weekend.