Però, rileggendo, afferma di creare malumori e poi di punire chi si oppone.
Effettivamente siamo un po' ai limiti, ma in un'azienda così grossa, dove fino a qualche anno fa alcuni dipendenti avevano delle belle agevolazioni, se vuoi cambiare devi, giocoforza, creare malessere.
Ma non nel senso che "devi" di "dovere" ma nel senso che se devi effettuare cambiamenti probabilmente toccherai agi di alcuni dipendenti, causando malessere.
Torno al discorso sigarette:
Immaginate una casa e a distanza di 200-300 metri un'altra casa (casa A e casa B), in un contesto ristorativo.
In Casa A ci sono dei dipendenti che lavorano e ogni tanto (anche in pieno servizio) fumano nelle vicinanze di una porta. I dipendenti rientrano che puzzano di fumo e a degli ospiti che pagano n€ a notte, di primo mattino non vogliono che sentano puzza di fumo.
I dipendenti lanciano mozziconi di sigaretta in giro senza curarsi di buttarli nel posacenere, sanno che non è zona adibita per gli ospiti e se ne fregano.
Una mattina il GM decide di informare i propri Capi Servizio che da quel giorno tutto i dipendenti dovranno andare a fumare solo a Casa B, perchè quella zona deve essere mantenuta pulita e in ordine casomai dovessero passare ospiti o dirigenti e, soprattutto, i dipendenti non rischieranno più di puzzare di fumo.
In questo caso c'è una situazione che genera malessere, un reparto sempre efficiente che si romperà i coglioni perché l'altro avrà il caposervizio dell'altro reparto che sarà il primo a fumare in zona vietata, dopo aver avvisato i dipendenti.
Dipendenti che inizieranno a lamentarsi perché adesso dovranno fare 300metri per fumare o non fumeranno o fumeranno meno.
Hai creato il malessere.
Al primo che vedi fumare togli le mance di un mese(cosa mai avvenuta, l'altro reparto era anarchico).
Hai dato la punizione esemplare.
L'unità d'intenti serve per dare l'esempio ed evitare che qualcuno "scappi".
C'è stata la volta del: "se viene un controllo della finanza e vede i caffè fatti ci fa la multa, da domani i dipendenti lo bevono in mensa"
Altro malessere creato:"lavoro già 13-14 ore al giorno e devo pagarmi il caffè?" (Alla macchina non lo pagavano, in mensa si, 50 centesimi)
Ci sono state le volte in cui si era davvero oberati di lavoro e mi sono messo a farli io i caffè per i miei ragazzi, chiudendo un occhio, ma la regola era quella.