Autore Topic: Das ist Krautrock!  (Letto 8164 volte)

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Offline Yota

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Das ist Krautrock!
« Risposta #30 il: 13 Set 2006, 10:31 »
Può darsi. I primi due dei Coldplay li ho ascoltati, e non mi sono sembrati nulla di speciale... men che meno innovativi. Ho il sospetto che forse possa mancare a te una manciata di gruppi da ascoltare :wink:
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Offline Jello Biafra

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Das ist Krautrock!
« Risposta #31 il: 13 Set 2006, 10:40 »
Boh, Parachutes non lo vedo tanto rivoluzionario... Pop acustico come se ne fa da millenni. E' un bel disco (vabbè, un discreto disco) ma se i Coldplay sono rivoluzionari i Royal Trux cosa sono, marziani?

Offline baku.nin

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Das ist Krautrock!
« Risposta #32 il: 13 Set 2006, 13:04 »
magari i Coldplay finiscono per essere assai più influenti di gruppi magari più meritevoli (Royal trux ad esempio) proprio perchè appunto più noti al grande pubblico, quindi quello che dice gatsu non è molto sbagliato...

...il problema poi è voler disegnare la scena Rock Inglese (la migliore al mondo assieme alla americana) sui placebo, gli U2 e i Coldplay senza citare non so, Queen, Pink floyd, Genesis, Hawkwind, Jethro Tull, Clash, David Bowie, Marc Bolan & T.Rex, The Who etc...insomma glie ne dobbiamo grazie per cose ben migliori :wink:

i francesi cmq hanno cose molto interessanti sul piano metal (gaz se seguissi ancora con continuità la scena metal degli ultimi 2/3 anni te ne saresti accorto :wink: ) ed hanno una florida scena progressive monitorata con costanza dalla grande etichetta Musea; certo la grandeur che millantano in politica, economia ed altri campi dell'arte se la sognano nel rock, ma non sono disperati come tipo -non so- gli Spagnoli...che da anni vanno avanno ancora avanti a suon di "Ehi, ma te li ricordi gli Heroes del Silencio?" ahaha (forti i Mago de Oz però....)

ahh, rivendico con orgoglio, visto che si parla di kraut rock, quindi quasi del tutto scena progressiva, che dopo gli irraggiungibili inglesi, e la seminale e oscura scuola tedesca, un pò come per il cinema Come le facevamo noi Italiani certe cose nei '70, non le faceva nessuno.... :evil:
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Offline El Significo

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« Risposta #33 il: 13 Set 2006, 13:15 »
Citazione da: "Gatsu"

 Poi oh, può starti sul cazzo che vendano bene o che siano "commericali", ma detto questo negarne l'importanza mi sembra sbagliato.

Non è una discriminante per me (e odio l'utilizzo improprio che si fa del termine "commerciale"....), se uno fa i soldi tanto meglio per lui!
Il punto è che i Coldplay hanno costruito una carriera riciclando lo stereotipo pop creato dai primi (es.High and Dry, toh) Radiohead (lì però era davvero perfetto e non così ruffiano).
Per il resto è un continuo autofagocitarsi che li porta a produrre dischi pochi guizzi tutto noia.
Anche i NKOTB hanno creato un seguito infinito, inutile che ti dica che, però,  non li ritengo particolarmente "groundbreaking".

Offline Floyd

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« Risposta #34 il: 13 Set 2006, 20:49 »
Citazione da: "Gatsu"
Citazione da: "Floyd"
per nomi inglesi grandi non intendevo sting (che comunque a me i police piacciono peraltro..), ma gente come i clash o i soft machine (tanto per spararne due diversissimi a caso..)

per quanto riguarda l'industristria musicale, non so cosa intendi esattamente per "nascere l'industria discografica pop", ma credo che l'industria musicale "pop" (intesa come largo consumo di musica non classica protetta da diritti d'autore)  sia nata in america con le produzioni musicali professionali su vasta scale di tin pan alley e con la formazione delle prime associazioni di difesa dei diritti alla fine dell'800.

i rockers inglesi (immagino tu intenda robba come i franz ferdinand o gli artic monkeys)  sono più noti in italia semplicemente perchè è il maggiore referente rock d'europa (anche per via dell'inglese) e quindi ne siamo maggiormente influenzati a livello distributivo e mediatico


Uhmm. In realtà credo che abbiano delle oggettive qualità musicali. Per quanto non mi stiano simpatici hanno cagato una lista di band mostruosamente importanti nel corso della storia, molto più di altre nazioni (l'america vince ma solo perchè è più grossa). Non so, mi vengono in mente alcune band a caso in generi completamente diversi: Iron Maiden, Cure, Black Sabbath, Beatles, Joy Division, Placebo, Coldplay (perchè, volete dirmi che non hanno avuto un impatto DEVASTANTE sul pop moderno?), U2, Radiohead, Smiths... Vado avanti? Se poi andiamo un attimo nell'underground non finiamo più.

Mi sembra abbastanza evidente che gli inglesi con la musica ci sanno fare più dei francesi, per dire.


stavo semplicemente facendo un discorso di notorietà e di distribuzione, non tenendo conto della qualità. Come ho detto prima credo anche io che il rock inglese abbia prodotto (e continua a produrre) nomi di rilievo..

Offline ZionSiva

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« Risposta #35 il: 13 Set 2006, 22:25 »
Ma in effetti i Coldplay stesso citano continuamente i loro ispiratori, in particolare gli Echo and the Bunnymen. I Radiohead sono per un gruppopop/rock nato in quel periodo un influenza quasi automatica, ma rispetto, per dire, al primo dei Muse i Coldplay mi son sempre sembrati piuttosto personali. Non suonano "nuovi", questo mi sembra ingenuo (ma non mi stupisce che si dicesse cio' uno dei Maiden, chissà se calcolava l'alternative rock negli anni '70/80), ma sono molto riconoscibili e hanno una capacità impressionante di scrivere melodie memorabili sul serio (A Rush of Blood in the Head è uno dei pochi album degli ultimi anni che resterà nel tempo per le canzoni, e non solo per il mood o per l'attitudine o altro). Poi non son sempre esaltanti anche perché son spesso lagnosi, ma bisogna sapersi lagnare con stile :lol:
Per quanto riguarda la scena inglese è vero che hanno soprattutto capacità straordinarie di industria, ma hanno anche una tradizione notevole di musica popolare. Non avranno quella classica, e neanche quella Jazz, ma la musica popolare è fondamentale e loro (come anche in Irlanda non a caso) l'hanno sempre considerata importante. In Italia non lo facciamo neanche oggi ^__^''
Del Krautrock invece non so praticamente una mazza quindi continuo a prendere appunti :P
~~porcelina, she waits for me there
with seashell hissing lullabyes and whispers fathomed deep inside my own~~~~  What's So Funny 'Bout Peace, Love and Understanding?  Wag the dog.

Offline Jello Biafra

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Das ist Krautrock!
« Risposta #36 il: 26 Nov 2006, 11:03 »
Riuppo codesto saporito topiccone perchè ho trovato finalmente qualcosa dei Popol Vuh e dei NEU!.

Dei primi ho In Den Garten Pharaos e Hosianna Mantra. Per ora (li ho ascoltati un pò di volte) non riescono ad entrarmi dentro, pur essendo obiettivamente due grandissimi dischi.

I NEU! invece.
I NEU! inevce mi hano fatto pensare "ma dove diavolo sono vissuto sino ad oggi?"
Hallogallo è qualcosa di incredibile, Negativland idem ed anche gli episodi più rumoristi e minimali hanno quell'angoscia, quella carica espressiva che solo i più grandi hanno.
Gli altri due dischi dei NEU! li devo ancora sentire per bene però.

Cmq un dankenshen al tonypiz, a baku.nin, a floyd e a tutti quelli che hanno elargito preziosi consigli. Ora, mein liebe, rimetto su NEU! 1...

Offline baku.nin

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Re: Das ist Krautrock!
« Risposta #37 il: 07 Nov 2009, 20:55 »
 

Il loro primo disco. A volte mi domando perchè questa scena si sia ritagliata più la nomea di "corrieri cosmici" che non "corrieri d'Oriente"

Come i migliori Popol Vuh, gli Agitation Free guardano a est (e a sud), ma si fermano prima, forse. Influenze mediorientali: Giordania, Egitto, Mediterraneo. Suoni caldi e bordoni (sintetici) dilatati, come quelli che ti aspetteresti in un lungo viaggio solitario fra bazar e deserti, alla ricerca di quell'unico Santone che può ridare senso alla tua vita ormai alla deriva.

Notevoli le influenze (30 prima però) di quel blues Maliano e ribelle che negli ultimi anni sta avendo una buona riscoperta grazie ai portabandiera Tinariwen (da me assai stimati). Capolavoro.
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Offline Jello Biafra

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Re: Das ist Krautrock!
« Risposta #38 il: 10 Nov 2009, 00:33 »


Il loro primo disco. A volte mi domando perchè questa scena si sia ritagliata più la nomea di "corrieri cosmici" che non "corrieri d'Oriente"

Come i migliori Popol Vuh, gli Agitation Free guardano a est (e a sud), ma si fermano prima, forse. Influenze mediorientali: Giordania, Egitto, Mediterraneo. Suoni caldi e bordoni (sintetici) dilatati, come quelli che ti aspetteresti in un lungo viaggio solitario fra bazar e deserti, alla ricerca di quell'unico Santone che può ridare senso alla tua vita ormai alla deriva.

Notevoli le influenze (30 prima però) di quel blues Maliano e ribelle che negli ultimi anni sta avendo una buona riscoperta grazie ai portabandiera Tinariwen (da me assai stimati). Capolavoro.

Gran disco, e usci cosi perchè gli Agitation Free avevano fatto un tour in Tunisia e a Malta (se non ricordo male) rimanendo fulminati dal folk di quelle zone.
Cmq dato che hai riportato su il thread approfitto per consigliare i Guru Guru. Praticamente Stooges+Grateful Dead+Can ma waaaay more ironic.

Offline baku.nin

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Re: Das ist Krautrock!
« Risposta #39 il: 15 Gen 2010, 04:09 »
EDIT
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Offline Jello Biafra

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Re: Das ist Krautrock!
« Risposta #40 il: 27 Ago 2015, 16:55 »
Riuppo questo sapido thread perché ultimamente sto di nuovo in fissa con le cose kraute e anche perché a rileggerlo, dopo quasi dieci anni, mi fa troppa tenerezza. Non capisco però come si sia passati da Klaus Dinger ai Coldplay...

Comunque: sto facendo un mega ripasso dei Popol Vuh, e che meraviglie!

Tutte le loro fasi sono incredibili, quella elettronico-esoterico-spirituale (Affenstunde e In Der Garten Pharaos), quella classico-psichedelico-spirituale (Hosianna Mantra e Seligpreisung), quella folk-etnico-spirituale (Das Hohelied Salomos, Einsjager und Siebenjager, Letze Tage-Letze Nachte), quella ambient-spettrale-colonna sonora-spirituale (Aguirre, Nosferatu, Herz aud Glas).

Ogni disco è intriso di pura bellezza, di una musicalità purissima, di una capacità incredibile di coniugare fisicità (soprattutto quando entrano nel gruppo i chitarristi Conny Veit e Daniel Fischeler) e spiritualità.

L'organo MASTODONTICO che innalza un muro sonoro invalicabile attorno al sintetizzatore di Vuh, la chitarra acquatica e psichedelica che avvolge tra le sue spire il rigore neoclassico delle partiture di Hosianna Mantra, il fascino arcano ed ancestrale dell'intreccio tra voci e chitarre di Letze tage-Letze Nachte (la canzone) non trovano rivali nella musica popolare dell'epoca.

Preparatevi perché da qui ai prossimi giorni questo thread lo ripescherò spesso! :)
« Ultima modifica: 27 Ago 2015, 17:15 da Jello Biafra »

Offline nodisco

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Re: Das ist Krautrock!
« Risposta #41 il: 19 Gen 2022, 21:53 »
Preparatevi perché da qui ai prossimi giorni questo thread lo ripescherò spesso! :)
"Le ultime parole famose"  :D

Offline Jello Biafra

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Re: Das ist Krautrock!
« Risposta #42 il: 20 Gen 2022, 11:07 »
Preparatevi perché da qui ai prossimi giorni questo thread lo ripescherò spesso! :)
"Le ultime parole famose"  :D

ah ah ah! Vabbè, dai solo solo sette anni dall'ultimo post, poteva andare peggio!

Offline nodisco

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Re: Das ist Krautrock!
« Risposta #43 il: 20 Gen 2022, 12:59 »
Comunque visto che il thread è stato rispolverato segnalo che la label tedesca Die Kosmischen Kuriere ha recentemente ristampato i primi due album del "supergruppo" The Cosmic Jokers:
https://www.discogs.com/release/21383947-The-Cosmic-Jokers-The-Cosmic-Jokers
https://www.discogs.com/release/19010698-Cosmic-Jokers-Galactic-Supermarket
Sono dischi un po' controversi perché furono pubblicati dal titolare dell'etichetta discografica Rolf-Ulrich Kaiser senza nemmeno dirlo ai musicisti che vi avevano suonato, e pare che Klaus Schulze e Manuel Göttsching non l'abbiano presa tanto bene.
Non posso dire nulla perché li ho ordinati ma non mi sono ancora arrivati e non li ho mai sentiti, vado sulla fiducia. A Julian Cope piacciono   ;)
 

Offline Prikaz 227

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Re: Das ist Krautrock!
« Risposta #44 il: 20 Gen 2022, 18:28 »
Mannaggia, la bibbia di Cope che hai citato nel topic Dance non si trova se non a prezzi folli.  :no:
Ne Shagu Nazad!