Autore Topic: Libano Mon Amour  (Letto 11734 volte)

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Offline Dr. Alby

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Libano Mon Amour
« Risposta #90 il: 31 Lug 2006, 17:52 »
La giustificazione dei civili utilizzati come scudi è un po' la stessa da quando gli USA bombardavano le campagne ele città vietnamite. Se la mia bomba intelligente sbeglia, non è colpa mia, ma del mio avversario che usa i civili come scudo. Riconosco la parziale diversità del conflitto, in quanto nel primo caso si trattava quasi di canonico scontro campale, mentre qui si parla di lotta ad un gruppo terroristico, che ha nel suo codice genetico lo sfruttamento di assembramenti urbani per lo sviluppo delle proprie azioni belliche. Ma proprio da questo punto vorrei partire ed invitare tutti ad una breve riflessione.
Israele può contare su una macchina bellica considerata il miglior esercito al mondo. Precursore mondiale nello sviluppo di tattiche antiterroristiche, l'esercito israeliano ha da sempre affrontato il rpoblema del terrorismo interno (comprendo in questo termine anche le attività svolte nei territori occupati e lungo i confini) attrverso campagne terrestri, condotte porta a porta. Un'attività in cui la macchina bellica israeliana eccelle a tal punto da aver ideato un proprio tipo di arte marziale, il Krav Maga, oggi utilizzato anche dai militari statunitensi ed inglesi in quanto considerata il miglior strumento di difesa personale per il combattimento corpo a corpo.
Fino a non molto tempo fa infatti, gli interventi israeliani contro gli obiettivi terroristici vantavano una precisone quasi chirurgica. Ovvero, non si ricorreva tanto ai bombardamenti quanto più ad interventi "lampo", condotti via terra, che coinvolgevano sì la popolazione civile, ma con effetti sicuramente meno letali. Qui è il nodo della questione: a mio giudizio la campagna che Israele sta conducendo in Libano è molto più "statunitense" nell'approccio tattico. Sembra di rivedere il copione iracheno: 15 - 20 gg di bombardamenti (chi coio coio) e poi invasione con truppe di terra. Ma questa è una tattica che produce buoni effetti in una guerra "campale" e canonica, cioè condotta contro obiettivi militari. In una guerra di quartiere è molto meglio agire via terra, con azioni di polizia piuttosto che di esercito. Condizione che, non a caso, gli Usa si sono ben presto trovati a d affronatre.
Ma veniamo al punto: se l'obiettivo è smantellare le installazioni logistiche di Hezbollah, questa non è a mio parere la via migliore per farlo. O meglio, la è se si vuole nel contempo fomentare tensione con la popolazione civile al fine di generare un inasprimento dello scontro.
1) Vero è che Israele ha invitato la popolazione civile ad abbandonare il sud del libano ma;
2)Altrettanto vero è che Israele non si è in alcun modo adoperato per allestire campi profughi e fornire assistenza agli sfollati supportando il governo libanese. Ancora, non fosse stato per Cama, non avrebbe acconsentito alla crezione di alcun corridoio umanitario;
3)Tra le vittime vi sono persone che, causa indigenza, non hanno potuto abbandonare le proprie abitazioni. Se l'obiettivo è fondamentalmente logistico, ovvero colpire installazioni di Hezbollà, in primis non sgancio un missile su ogni camion che passa per strada e su ogni palazzo di fronte al quale un camion si ferma...se no grazie al cazzo, ogni pretesto è buono per sganciare un confettino. Piuttosto, sarebbe indicato, nel caso si volgia perseguire la via del bombardamento, intervenire prima supportando, con mezzi, lo sgombero dei civili, dato che (mi ripeto) se l'obiettivo è logistico, in 3 giorni Hezbollà non è i ngrado di smontare un'installazione missilistica e acricarla su un camion dell'ONU, ovvero, magari il terrorista scappa confondendosi tra la folla, ma l'installazione la distruggi e soprattutto puoi insediare lì una forza armata che aiuti la polizia libanese ad evitare che i terroristi si reinsedino lì.
apire tu non puoi, tu chiamale se vuoi intercettazioni..

Offline acciarone

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Re: Libano Mon Amour
« Risposta #91 il: 27 Ago 2006, 10:01 »
Citazione da: "acciarone"
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/07_Luglio/13/libano.shtml


Mmmh.
israele minaccia tempi lunghi. ergo, tempo due settimane, è tutto finito.
certo che questa incursione, perlomeno per quanto mi riguarda, arriva abbastanza inaspettata. sicuro è che il Libano da quando ci sono gli islamici "protegge" o non persegue gli hezbollah. E' la solita connivenza araba. che grandissime palle!


sui tempi avevo visto giusto, settimana più settimana meno.
Questa è stata la prima guerra che Israele non ha vinto e questa cosa la pagherà a carissimo prezzo. Hezbollah, ovviamente, non disarma, e si fregia di un riconoscimento internazionale che è molto di più di una vittoria. Olmert ha veramente calato le braghe. A casa questo somaro.
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Offline Gunny

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Re: Libano Mon Amour
« Risposta #92 il: 31 Ago 2006, 16:53 »
Citazione da: "acciarone"
Questa è stata la prima guerra che Israele non ha vinto e questa cosa la pagherà a carissimo prezzo.


Il prezzo più alto, credo, lo stiamo per pagare noi.
Questa missione in Libano NON S'AVEVA da fare. Se tutto va come temo, di qui a X mesi succede una carneficina, cade il governo e Berlusca torna in cattedra.
Sono veramente sconfortato.

Offline mimir

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Re: Libano Mon Amour
« Risposta #93 il: 31 Ago 2006, 18:19 »
Citazione da: "Gunny"

Il prezzo più alto, credo, lo stiamo per pagare noi.
Questa missione in Libano NON S'AVEVA da fare.


Non capisco, poi, come possa questa sinistra "rallegrarsi" di come si sta preparando l'intervento Italiano (che **questa volta** non è guerra, chissà poi il perché :roll:), sembra che si stia organizzando una scampagnata.
Non perdetelo il tempo ragazzi, non è poi tanto quanto si crede;
è così fragile la giovinezza, non consumatela nella tristezza.

Offline l'Amico

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Re: Libano Mon Amour
« Risposta #94 il: 31 Ago 2006, 18:29 »
Citazione da: "Gunny"
Citazione da: "acciarone"
Questa è stata la prima guerra che Israele non ha vinto e questa cosa la pagherà a carissimo prezzo.


Il prezzo più alto, credo, lo stiamo per pagare noi.
Questa missione in Libano NON S'AVEVA da fare. Se tutto va come temo, di qui a X mesi succede una carneficina, cade il governo e Berlusca torna in cattedra.
Sono veramente sconfortato.


Una piccola riflessione OT : dove sono finiti quelli con la bandiera arcobaleno,
gli amici della pace, quelli che hanno fatto i girotondini con le magliette e
gli slogan "NO alla Guerra!"? Sono persino sparite del tutto le bandiere
arcobaleno appese sui muri fino a poche settimane fa.
Prodino sta facendo quasi peggio di Berluska, non l'avreste mai immaginato, ne'?

Scusate, era solo un piccolo sfogo.
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Offline Seppia

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Libano Mon Amour
« Risposta #95 il: 31 Ago 2006, 18:40 »
beh, a scusante dei pacifisti si potrebbe dire che questa missione ha l'avallo dell'ONU, mentre quella in iraq no.

poi vabbe', lo slogan era "senza se e senza ma", ma sulla coerenza di alcuni ho da tempo smesso di perdere tempo inutilmente :D


ah, comunque concordo col buon ornitoGunny, questa missione e' un grosso affare nero di 40 cm che vola ad altezza chiappe nella nostra direzione...
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline l'Amico

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Libano Mon Amour
« Risposta #96 il: 31 Ago 2006, 18:59 »
Citazione da: "Seppia"
ah, comunque concordo col buon ornitoGunny, questa missione e' un grosso affare nero di 40 cm che vola ad altezza chiappe nella nostra direzione...


Ecco, chi mi spiega perche' stiamo rischiando e cosa, esattamente?
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Offline acciarone

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Re: Libano Mon Amour
« Risposta #97 il: 31 Ago 2006, 21:19 »
Citazione da: "Gunny"
Citazione da: "acciarone"
Questa è stata la prima guerra che Israele non ha vinto e questa cosa la pagherà a carissimo prezzo.


Il prezzo più alto, credo, lo stiamo per pagare noi.
Questa missione in Libano NON S'AVEVA da fare. Se tutto va come temo, di qui a X mesi succede una carneficina, cade il governo e Berlusca torna in cattedra.
Sono veramente sconfortato.


perchè dovrebbe accadere una carneficina ? hezbollah non è così stupido da tirare sugli inutili caschi blu. continueranno a piovere razzi in galilea, Israele continuerà a fare raid oltre confine ed omicidi mirati dei capi rivali e noi (l'occidente) avremo la coscienza in pace....alleluia
sbaglio ?
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Offline Gunny

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Libano Mon Amour
« Risposta #98 il: 01 Set 2006, 00:35 »
Citazione da: "l'Amico"
Citazione da: "Seppia"
ah, comunque concordo col buon ornitoGunny, questa missione e' un grosso affare nero di 40 cm che vola ad altezza chiappe nella nostra direzione...


Ecco, chi mi spiega perche' stiamo rischiando e cosa, esattamente?


Stiamo inviando 2500 sonldati armati alla leggera e (cosa peggiore) con le mani legate dagli orpelli ONU nell'attuale peggior teatro mondiale senza prendere nessuna delle misure che renderebbero efficace l'interposizione attuata. Prima fra tutte, l'estensione dela 'zona salvaguardata' al confine libano-siriano, da dove provengono gli equipaggiamenti di Hezbollah.
La risoluzione non contiene riferimento allo scoglimento di Hezbollah, che in effetti, è nominata una sola volta nell'intero testo approvato, e solo in riferimento al cessate il fuoco preliminare.
Ci si affida, per questa indispensabile operazione, all'esercito di un governo che ha (di nuovo) rifiutato il negoziato diretto con Israele.
La Siria (che a quanto pare gode di ufficiosi diritti di veto) ha rifiutato l'ipotesi di avere caschi blu a garantire la cessazione dei rifornimenti ad Hamas, 'chissà perchè'.
In queste condizioni avremo probabilmente un mesetto o due di tregua in cui Hezbollah, ben protetta dagli scudi umani ('caschi blu' non mi va di chiamarli), si leccherà le ferite e tornerà ad ad essere una minaccia.
A questo punto, ricomincerà la pioggia di razzi Qassam/Al-Fajhr su Israele, senza che i nostri soldati possano fare molto per impedirlo. Israele, che ha la pellaccia dura ed è libera da 'illusioni di moralità' tipicamente occidentali, risponderà senza troppi dubbi, colpendo il nostro personale. Hezbollah credo non veda l'ora di far uccidere dai bombardamenti di risposta qualche casco blu, in modo da concentrare su Israele l'ostilità della comunità internazionale.

A livello organizzativo, invece, la missione è una calamità semplciemente perchè il nostro miserabile esercito è già stremato da due interventi internazionali, e con questo rinuncia del tutto a diventare una forza armata moderna. Usciremo probabilmente da 2/3 programmi chiave per l'ammodernamento (ipotesi mia sulla prima testa a rotolare:ciao ciao, F35) in modo da raggranellare soldi per finanziare la gita in Libano.

http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_8034243544/numero71/article_563557152642744652486873742066_7505023515_0.jsp

La verità è che IMHO l'Italia dovrebbe rinunciare ad avere delle forza armate. Così, davvero, non ha senso averle. Non puoi pretendere la presenza internazionale della Gran Bretagna e spendere in difesa il 25% di quello che spendono loro.
Questa missione è un colossale 'guardate, ci siamo anche noi!', del tipo che ha reso famosa l'Italia dopo la Guerra di Crimea. E' un biglietto da visita politico, preso senza nessuan considerazione militare e senza un vero obbiettivo concreto. Alla Vietnam, per intenderci.
Prepariamo le bare, và.

Offline acciarone

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Libano Mon Amour
« Risposta #99 il: 01 Set 2006, 10:01 »
innanzitutto grazie per i dati che fornisci e la preparazione che sta dietro ogni tuo intervento.

Citazione da: "Gunny"

Ci si affida, per questa indispensabile operazione, all'esercito di un governo che ha (di nuovo) rifiutato il negoziato diretto con Israele.


questo non l'ho capito...che governo ? quello libanese ?

Citazione da: "Gunny"


In queste condizioni avremo probabilmente un mesetto o due di tregua in cui Hezbollah, ben protetta dagli scudi umani ('caschi blu' non mi va di chiamarli), si leccherà le ferite e tornerà ad ad essere una minaccia.
A questo punto, ricomincerà la pioggia di razzi Qassam/Al-Fajhr su Israele, senza che i nostri soldati possano fare molto per impedirlo. Israele, che ha la pellaccia dura ed è libera da 'illusioni di moralità' tipicamente occidentali, risponderà senza troppi dubbi, colpendo il nostro personale. Hezbollah credo non veda l'ora di far uccidere dai bombardamenti di risposta qualche casco blu, in modo da concentrare su Israele l'ostilità della comunità internazionale.



su questo la pensiamo esattamente allo stesso modo


Citazione da: "Gunny"

La verità è che IMHO l'Italia dovrebbe rinunciare ad avere delle forza armate. Così, davvero, non ha senso averle. Non puoi pretendere la presenza internazionale della Gran Bretagna e spendere in difesa il 25% di quello che spendono loro.



caz, L'esercito è l'unica azienda che assume....

Citazione da: "Gunny"

Questa missione è un colossale 'guardate, ci siamo anche noi!', del tipo che ha reso famosa l'Italia dopo la Guerra di Crimea. E' un biglietto da visita politico, preso senza nessuan considerazione militare e senza un vero obbiettivo concreto.


concordo. questa missione serve per metterci il cuore in pace ma non è detto che, in futuro, non risulti utile. In fondo la questione mediorientale andrà risolta e la presenza di interlocutori "terzi" non è detto che sia un male.
Quello che mi fa schifo è che stiamo trattando Hezbollah (come, peraltro, Hamas) come se fossero degli interlocutori politici seri ed affidabili. Di fatto stiamo legittimando il peggio del medioriente.
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Offline Seppia

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Libano Mon Amour
« Risposta #100 il: 17 Set 2006, 14:39 »
articolo che mi pare molto interessante.
leggetelo senza guardare all'autore e ditemi che ne pensate.

Gunny, un parere da tecnico please?

Citazione da: "il foglio"
Il generale Fabrizio Castagnetti, che il ministro della Difesa aveva indicato a fine agosto come responsabile della Cellula strategica dell’Onu per la missione in Libano, è stato silurato dal segretario generale Kofi Annan, che ha preteso una terna di proposte dal governo italiano, nella quale ha scelto il generale Giovanni Ridinò. Naturalmente Annan non sa nulla delle qualità professionali dei militari italiani, ma non gli erano sfuggite le interviste di Castagnetti, nelle quali si chiedeva di razionalizzare la catena di comando, sottraendola alla “elefantiaca burocrazia delle Nazioni Unite” che aveva già portato al fallimento altre missioni militari dei Caschi blu.
Le osservazioni di Castagnetti, purtroppo, erano e restano assai motivate. Assumono anzi una maggiore pertinenza nel caso del Libano, dove l’azione cosiddetta di peacekeeping, in realtà non ha alcun trattato di pace da far rispettare e deve muoversi in un ambiente ostile con un mandato politicamente impreciso. Questa condizione rende particolarmente elevate le responsabilità del comando strategico di New York e di quello operativo sul terreno, ai quali spetta in definitiva di adottare nei fatti le opzioni che non sono state definite sulla carta. Per questo il problema di una forte ed efficace catena di comando, sollevato per tempo da Castagnetti, è fondamentale per garantire la sicurezza delle truppe impegnate. Il governo italiano, che ha la responsabilità di 2.500 uomini, avrebbe dovuto comprendere il rilievo di questo obiettivo e battersi in ogni modo per realizzarlo. Va detto che Arturo Parisi ha cercato di fare, in questo senso, il possibile, ma alla fine ha dovuto accettare l’arrendevolezza di Massimo D’Alema nei confronti dei vertici del Palazzo di vetro. Così alla burocrazia onusiana è stato consentito di vendicarsi su un militare che aveva anteposto l’esigenza di sicurezza delle truppe alla compiacenza diplomatica che gli avrebbe agevolato la carriera. E’ il primo caduto, per fortuna solo metaforico, della missione libanese, abbattuto da fuoco “amico”.
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Libano Mon Amour
« Risposta #101 il: 17 Set 2006, 15:06 »
Dico solo che mi ricorda la storia del mio amico Mazzaroli,Generale degli Alpini,distaccato in Kosovo con l'ONU e silurato,all'epoca,da D'Alema per gli stessi motivi.

Offline Jello Biafra

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Libano Mon Amour
« Risposta #102 il: 17 Set 2006, 15:14 »
Citazione da: "Seppia"
beh, a scusante dei pacifisti si potrebbe dire che questa missione ha l'avallo dell'ONU, mentre quella in iraq no.


No, la differenza era che quella era un guerra d'invasione fuori da qualsiasi legalità internazionale, che ha fatto disastri immensi: l'Iraq è precipitato in un guerra civile devastante, muoiono centinaia di persone al giorno e non se ne vede l'uscita. Il cosidetto "terrorismo internazionale", ha avuto tempo e modo per preparare i due più terribili attentati mai visti sul suolo europeo proprio dopo la "fine" della guerra, quindi non c'è nemmeno la scusa del "eh beh si, ha aiutato nella guerra al terrorismo" (fermo restando che questa guerra al terrorismo è un'immane vaccata, ricorda in modo preoccupante la guerra permanente di orwelliana memoria, fermo restando che il problema del terrorismo esiste e va affrontato).

Alla fine, più che riempirsi la bocca con la storia del dittatore sanguinario, ripetendo a pappardella la lezione imparata dalla tv, sarebbe stato meglio andare a vedere quali erano le vere ragioni della guerra, ovvero il ridisegno del medio oriente in ottica dello scontro euro-dollaro (con la questione energetica in evidenza), la necessità di creare una situazione di guerra (vera o finta che sia) per tenere buona la situazione interna (ed infatti nonostante la DISASTROSA gestione della cosa, l'amministrazione repubblicana è stata riconfermata alle elezioni, e non ha nemmeno dovuto ricorrere a troppi brogli) e, ultimo ma non ultimo, il grande affare della ricostruzione (90 miliardi di dollari in commesse solo per il primo periodo, guardacaso tutti ad aziende americane).

Saddam Hussein era un dittatore, un criminale, senza dubbio, ma ce ne sono tantissimi come lui, e anche peggiori. La gente stava male con lui principalmente per un embrago inumano e terrificante che permetteva al regime ed ai suoi porci gerarchi di vivere nell'oro e al popolo di non avere nemmeno le medicine per curare un'influenza. Se davvero chi era a favore della guerra barzelletta (ma barzelletta un cazzo: la gente, sia soldati americani che civili iracheni sono morti davvero) lo era perchè preoccupato per "le condizioni della gente/non vivono liberi/saddam è un dittatore sanguinario" avrebbe dovuto volere a fine dell'embargo prima e poi quella del regime.

Ma adesso che gli hanno importato la democrazia stanno meglio, anche se la fame c'è più di prima e si muore per strada con le bombe e le autobombe con la stessa facilità con cui si prende un raffreddore.
E, cosa più tragica, ripeto, non se ne vede la fine.

Per quanto riguarda questa nuova missione condivido gli stessi dubbi di Gunny, mi sembra una cosa costosa e inutile. La cosa più pericolosa rimane però un'altra: il riconoscimento di Hezbollah come oragnismo politico internazionale (perchè alla fine questa è stato fatto).

Offline Gunny

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Libano Mon Amour
« Risposta #103 il: 17 Set 2006, 18:46 »
Citazione da: "Seppia"
articolo che mi pare molto interessante.
leggetelo senza guardare all'autore e ditemi che ne pensate.
Gunny, un parere da tecnico please?


"addestriamo dei ragazzi a sganciare napalm sulla gente, ma i loro superiori non vogliono vedere scritto 'cazzo' sui loro aerei. Perché 'cazzo' è una parola oscena"

Offline Seppia

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Libano Mon Amour
« Risposta #104 il: 17 Set 2006, 19:07 »
frase stupenda
"Se vuoi lavorare con i piedi in mostra vai a vendere il cocco in spiaggia"
Cit. Vn Vomo Givsto