Autore Topic: Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?  (Letto 23188 volte)

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Offline Giobbi

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #15 il: 10 Giu 2006, 12:25 »
Citazione da: "atchoo"
Citazione da: "Giobbi"
**** in che senso? In genere uno prova videogioco quindi posta suo parere.. che c'entrano le "realtà editoriali"?

Nel senso che anche noi, nel nostro parere, saremmo influenzati dal modo di operare delle riviste, delle "opinioni dall'alto". Così ho capito io, almeno.


Boh, difficile credere riviste "opinioni dall'alto"... chessò.. vista la corsa degli "operatori del settore" alle postazioni wii all'E3?
 :D

Credo questo dell'"alto" sia un problema tipico della mentalità italiana (e di alcuni altri paesi).

No, non credo mie opinioni sui videogiochi (chessò.. il fatto che RE4 non sottintenda meccaniche di gameplay sufficientemente articolate) dipendano da riviste etc.*. che in genere non leggo o trovo altamente idiote/poco approfondite.

* O meglio non in misura maggiore di quanto questo sia "normale" nell'evoluzione individuale (non si vive nel nulla).

Offline Il_Simon

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #16 il: 10 Giu 2006, 13:39 »
Citazione da: "AIO"
E arrivi il punto di tale questione. Parli di quello che Videogiochi fa di solito con i titoli destinati al cosiddetto pubblico "casual". Allora Videogiochi è stata "comoda" con banalità tipo GTA San Andreas, i seguiti di Prince of Persia, Tomb Raider Legend. Con un'esperienza unica nel suo genere come Shadow of the Colossus, ecco che invece scatta la presunzione del critico d'arte che non vuole scrivere banalità. Credo che l'unico vantaggio di giudicare Colossus un titolo di serie B stia nell'autocompiacimento del recensore.

Quando si analizzano questioni come queste, un minimo di realismo non sarebbe male altrimenti si rischia di passare per paranoici. Vogliamo guardare i fatti, per cortesia? I fatti sono, per esempio, che SOTC, come ha già scritto Giobbi, non è stato valutato come un titolo di serie B. Un altro fatto è che il recensore non ha 12 anni e fa questo lavoro a tempo pieno (in altre parole, ci mangia): ti sembra che "l'autocompiacimento del recensore" possa compensare in un colpo solo a) la probabile incazzatura del pubblico di VG che aspettava l'arrivo di SOTC come la venuta del Messia, e quindi l'automatica perdita di lettori perchè "oh, Tomb Raider ha preso più di SOTC, scandalo" e b) l'incazzatura di SCEE che ha in SOTC il suo prodotto di punta per PS2 nella stagione primaverile e vede che l'unica rece negativa è quella di Videogiochi? In sintesi, il recensore scrive ciò che ha scritto, consapevole di far incazzare pubblico e inserzionisti, per soddisfare il proprio ego? Mi sembra un ragionamento che forse può fare un ragazzino di 14 anni che scrive recensioni a tempo perso sul proprio blog, francamente. O al limite un critico sessantenne che lavora per una testata seguita da milioni di utenti e che nessuno schioderà mai dalla propria poltrona.

Un'altra cosa: quale metro di giudizio viene adottato per definire banalità i titoli da te citati? San Andreas, per dirne una, ha un thread chilometrico su questo forum, zeppo di post entusiasti. Qual è il problema? A te non piace, ad altri sì. E' così difficile da accettare? E' tanto difficile accettare un parere (motivato) diverso dal tuo?

Se mi concentro su un unico punto non è perché non legga il tuo post, ma è perché parti da basi completamente distorte. La tua convinzione, o ciò che esce dai tuoi post, è che chi scrive di videogiochi non metta in campo un minimo di professionalità, scriva per autocompiacimento o per soddisfare un non meglio precisato "mercato" che gli impone di redigere i testi in una certa maniera (non si capisce, ad esempio, perché un Gunny non possa esprimere su Videogiochi gli stessi concetti che esprimeva su Ring? C'è qualcuno che gli punta una 357 alla testa?). "Le riviste di videogiochi influenzano il videogiocatore". Maddeche? Non c'è la benché minima correlazione fra il giudizio della critica e quello del pubblico, facilmente quantificabile esaminando le vendite.

Giuro AIO, io mi sforzo di comprendere il tuo punto di vista, ma non ci arrivo. Limiti miei, probabilmente.  :wink:

Offline atchoo

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #17 il: 10 Giu 2006, 14:56 »
Citazione da: "Il_Simon"
"Le riviste di videogiochi influenzano il videogiocatore". Maddeche? Non c'è la benché minima correlazione fra il giudizio della critica e quello del pubblico, facilmente quantificabile esaminando le vendite.

Se si parla di ambito forum una minima correlazione la vedo eccome. Vediamo quanti TFPers hanno acquistato Fifa o altri titoli blockbuster che in genere la critica boccia? Spesso si arriva all'opposto: che si evitino per inezie buoni giochi (i famosi 80% delle riviste).

Può quindi essere vero che le riviste di videogiochi influenzino il videogiocatore che le legge. Ma sono anche problemi suoi. :)

Offline Giobbi

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #18 il: 10 Giu 2006, 15:58 »
Citazione da: "atchoo"
Vediamo quanti TFPers hanno acquistato Fifa o altri titoli blockbuster che in genere la critica boccia? Spesso si arriva all'opposto: che si evitino per inezie buoni giochi (i famosi 80% delle riviste).



Mah,
Vedo la cosa + "in parallelo".. ovvero l'utente che approfondisce in un certo modo sarà più attratto da TFP che dal forum console war: il mitico Fifa su Xbox ha 1000 poligoni in più!


A me ad esempio una cosa che piace di TFP é il risultare sostanzialmente anti-hype, mentre non reggo approcci alla PSM/Xbox magazine.

Poi ieri leggevo dal barbiere "Oggi" e..  :shock:
Mi sono ricordato del perché disattivata antenna TV non sentivo affatto il bisogno di risistemarla.

Offline Neophoeny

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #19 il: 10 Giu 2006, 16:23 »
Io ormai non mi fido più di nessuna rivista. Leggo perché sono curioso e perché mi interessano anche le opinioni degli altri. Ma so che molte volte queste opinioni non corrispondono alle mie.

Offline Il_Simon

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« Risposta #20 il: 10 Giu 2006, 17:19 »
Citazione da: "atchoo"
Se si parla di ambito forum una minima correlazione la vedo eccome. Vediamo quanti TFPers hanno acquistato Fifa o altri titoli blockbuster che in genere la critica boccia?

Eddai, Atchoo.
"Numero massimo di utenti in linea: 68".
Parliamo di una microrealtà, totalmente irrilevante (sotto questo punto di vista, eh) in un panorama dove FIFA fa quasi 200.000 copie di sell-in.

Offline atchoo

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« Risposta #21 il: 10 Giu 2006, 17:23 »
Citazione da: "Il_Simon"
Eddai, Atchoo.
"Numero massimo di utenti in linea: 68".
Parliamo di una microrealtà, totalmente irrilevante (sotto questo punto di vista, eh) in un panorama dove FIFA fa quasi 200.000 copie di sell-in.

Ma TFP è un esempio. Guarda anche Nextgame.it, Multiplayer.it, Everyeye, ecc. ecc.

Sono poi d'accordissimo con te sul fatto che sia totalmente irrilevante.

Dicevo semplicemente che se si analizza il ristretto sottoinsieme "mondo forum" (che neppure vuol dire "appassionati": ci sono anche amanti dei videogiochi che non seguono forum, non è mica obbligatorio! ^^) la correlazione esiste. E, credo, è il target di persone a cui si riferiva AIO.

Offline Il_Simon

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« Risposta #22 il: 10 Giu 2006, 17:27 »
Citazione da: "atchoo"
Ma TFP è un esempio. Guarda anche Nextgame.it, Multiplayer.it, Everyeye, ecc. ecc.

Su EveryEye c'è un'intera sottosezione dedicata ai giochi di calcio di EA. Su Multi ce n'è una dedicato a The Sims, che è un'altra serie di blockbuster non particolarmente adorata dalla critica.

Offline atchoo

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« Risposta #23 il: 10 Giu 2006, 17:31 »
Citazione da: "Il_Simon"
Citazione da: "atchoo"
Ma TFP è un esempio. Guarda anche Nextgame.it, Multiplayer.it, Everyeye, ecc. ecc.

Su EveryEye c'è un'intera sottosezione dedicata ai giochi di calcio di EA. Su Multi ce n'è una dedicato a The Sims, che è un'altra serie di blockbuster non particolarmente adorata dalla critica.

Azz, mi hai fregato! Ho scelto l'esempio sbagliato! :D

Effettivamente non ho mai seguito il forum EveryEye...

Comunque eravamo d'accordo già prima. Io cercavo più che altro di capire il punto di vista di AIO, in attesa che si spieghi meglio lui.

Offline Il_Simon

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #24 il: 10 Giu 2006, 17:32 »
Citazione da: "atchoo"
Azz, mi hai fregato! Ho scelto l'esempio sbagliato! :D.

Chiaramante mi sono ben guardato dal dire che la sottosezione è quasi deserta e che sarà probabilmente frutto di un accordo di marketing. ;)
(auto-lol)

Offline AIO

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #25 il: 10 Giu 2006, 18:47 »
Rispondo ad atchoo, rimasto sul tono di discussione da me sperato:

Citazione
Quando si parla di approfondimenti, spesso e volentieri, ci si allontana da quello che è "gioco giocato". Per questo, generalmente, le retrospettive poco mi interessano. Il punto è che i videogiochi sono giochi. Chissene frega del loro impatto nella storia videoludica se poi non mi fai capire il perchè di questo impatto.

Hmm.. in parte comprendo il punto di vista, ma niente impedisce all'approfondimento di far capire il perché di tale impatto. Con tutte le interessanti conseguenze del caso.

Citazione
Sulla questione voti: penso che molti ti abbiano frainteso nel momento in cui hai utilizzato il termine "tecnicismo". Tutti noi, io almeno, abbiamo pensato ai vari AA, anisotropico, frame rate, ecc. ecc. (e Famitsu, nelle quattro righe che dedica ad ogni titolo, dubito si soffermi su questi aspetti). Ma anche un semplice voto, secondo te, subordina la recensione ad un semplice "consiglio per l'acquisto". Ho capito bene?

Colgo l'occasione per spiegarmi meglio (e questo vale anche per Simon):
il "consiglio per l'acquisto" è il naturale, comprensibile obiettivo dell'editoria specializzata. Ma ciò a mio parere è qualcosa di molto distante da una critica del videogioco. Il problema del voto è un altro: spesso la recensione finisce per essere un contorno.

Citazione

**** in che senso? In genere uno prova videogioco quindi posta suo parere.. che c'entrano le "realtà editoriali"?

Le realtà editoriali offrono un servizio al lettore, influenzandone il giudizio; non credo nella loro autorevolezza perché forzate nel seguire da vicino, mese per mese, l'andamento del mercato.
In sintesi: meglio il diario di Oblivion by Macca su TFP che una recensione a caso del titolo Betsheda. Se poi fosse corredata da making of del titolo in questione, forse mi verrebbe anche voglia di giocare.

Citazione
Io penso che per "tecnico", AIO intendesse "tecnico/commerciale". Comunque dipendono dal voto semplicemente perchè una massa di pecoroni, sprovvisti di alcun senso critico, scelgono i giochi in base a quel numero. Davvero è colpa delle riviste?

Non solo delle riviste, chiaramente; ma sarebbe ottimo cercare di eliminare le cause di tali conseguenze. Secondo il mio parere, influenzati "dall'alto" o "dal voto" lo siamo tutti, me compreso ovviamente; se ce ne rendiamo conto siamo liberi di pensare con la nostra testa, di confrontarci con gli altri e di trarre migliori conclusioni.

Citazione
Per quanto riguarda, AIO, la questione "Videogiochi non scrive esattamente per il suo pubblico" sinceramente non la capisco, in luce a quando poi auspichi di
Citazione
Citazione:
esprimere qualcosa di veramente incondizionato e sfaccettato
facendo poi riferimento a Colossus. Il recensore è stato, secondo te,
falsamente incondizionato tanto da andare contro il pubblico di Videogiochi? Non può semplicemente aver scritto quello che pensava?


Guarda, non proprio; riassumendo la "questione Videogiochi":
- mi pare che non abbia capito il suo pubblico (un pubblico adulto) nel non aver premiato Colossus (se non in serie B manco tra i primi tre del campionato, permettetemi). Vista l'esagerata importanza data al voto, Videogiochi è consapevole di aver considerato un migliore acquisto un GTA visto e stravisto rispetto a un'esperienza mai vista prima. (Simon stesso parla di impressione - ipotetica? - da parte di Sony come "recensione negativa").
Questa disparità mi suggerisce conclusioni del tipo "in GTA puoi fare tutto, in Colossus c'è poco da fare: ha più chance di piacere al pubblico GTA".

Citazione
La tua convinzione, o ciò che esce dai tuoi post, è che chi scrive di videogiochi non metta in campo un minimo di professionalità, scriva per autocompiacimento o per soddisfare un non meglio precisato "mercato" che gli impone di redigere i testi in una certa maniera (non si capisce, ad esempio, perché un Gunny non possa esprimere su Videogiochi gli stessi concetti che esprimeva su Ring? C'è qualcuno che gli punta una 357 alla testa?). "Le riviste di videogiochi influenzano il videogiocatore". Maddeche? Non c'è la benché minima correlazione fra il giudizio della critica e quello del pubblico, facilmente quantificabile esaminando le vendite.


Sarai d'accordo che i contenuti di Videogiochi non siano esattamente gli stessi di Ring.
Come ho già detto nel topic di Retro Gamer, io credo che i recensori scrivano in buona fede. Questo proprio perché cerco di non fermarmi alle prime impressioni. Mi pare di aver sempre parlato di "impressioni" da parte mia, e di "cercare il confronto". Do per scontato che per te è possibile una vera critica del videogioco in una realtà editoriale.

Citazione
Mi sembra un ragionamento che forse può fare un ragazzino di 14 anni che scrive recensioni a tempo perso sul proprio blog, francamente. O al limite un critico sessantenne che lavora per una testata seguita da milioni di utenti e che nessuno schioderà mai dalla propria poltrona.

Ed è brutto che una rivista in cui riponevo la mia fiducia possa a volte dare questa impressione. Ti ricordo comunque che non ho parlato soltanto dei "problemi di Videogiochi" ma del modo di intendere il videogioco.

Citazione
Un'altra cosa: quale metro di giudizio viene adottato per definire banalità i titoli da te citati? San Andreas, per dirne una, ha un thread chilometrico su questo forum, zeppo di post entusiasti. Qual è il problema? A te non piace, ad altri sì. E' così difficile da accettare? E' tanto difficile accettare un parere (motivato) diverso dal tuo?

Perché banalità? Quale "metro di giudizio"?
Non mi sono spiegato? San Andreas è giunto all'ennesimo capitolo, il sapore rimane lo stesso. Non è che "non mi piaccia": lo trovo ormai insipido.
Comunque, io non accetterei secondo te che San Andreas piaccia ad altri. Complimenti per il tono provocatorio. Quello che voglio evidenziare è che pare che le realtà editoriali premino un vg dai gusti facili, per tutti, prevedibile, anche nelle testate pensate per un pubblico adulto. Perché il controsenso è che è molto più facile che un minorenne si diverta con San Andreas (VM 18) che con Shadow of the Colossus. Di questo fatto ed altro ancora si potrebbe parlare in un approfondimento.

Citazione
Io ormai non mi fido più di nessuna rivista. Leggo perché sono curioso e perché mi interessano anche le opinioni degli altri. Ma so che molte volte queste opinioni non corrispondono alle mie.

L'autorevolezza di una rivista viene a perdersi in un mondo informatico in cui puoi trovare molti utenti in grado di confrontare le proprie esperienze. Tra creatore e fruitore, il recensore svolge un ruolo di intermediario, ma che viene ritenuto troppo autorevole.
Sarebbe bello veder emergere una realtà editoriale che accorci il passo e ci dia le opinioni in materia videoludica di chi crea e di chi vive il videogioco. Sono convinto che la qualità generale dei videogiochi migliorerebbe.

Considero i videogames un'immane perdita di tempo, un veicolo di fuga dal reale, nonché un pericoloso generator

Offline Cryu

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #26 il: 11 Giu 2006, 02:52 »
Ho letto tutto il 3D.
Vorrei dire qualcosa, ma non ho capito nulla del filo logico.

L'accusa a VG qual è?
Di premiare San Andreas perchè piace a tanti suoi lettori e di bastonare SOTC per lo stesso motivo? o_O

Piuttosto, che diventino rossi per non aver recensito Hulk Ultimate Destruction, che roccia di brutto :D
"non e' neppure fan-art, e' uno screenshot di un gioco, ci sono mesi e mesi di sudore di artisti VS uno scatto con un filtro instagram sopra."
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Offline Il_Simon

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« Risposta #27 il: 12 Giu 2006, 18:36 »
EDIT: ma chi me lo fa fare, mi chiedo io?

(Cristià, è l'ultima volta che il posto dell'aperitivo lo sceglie Lux. Ho digerito la pasta due giorni dopo O____o)

Offline Luv3Kar

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #28 il: 12 Giu 2006, 19:10 »
Citazione da: "Cryu"

Di premiare San Andreas perchè piace a tanti suoi lettori e di bastonare SOTC per lo stesso motivo? o_O


Il succo è che siamo ancora qui a discutere del 9 a San Andreas e del 7 a Shadow of the Colossus. E giustamente sono le riviste l'ambiente asfittico, non i forum.
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Offline AIO

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Noi e i VG: troppo influenzati dalle realtà editoriali?
« Risposta #29 il: 13 Giu 2006, 12:04 »
Citazione da: "Cryu"
Ho letto tutto il 3D.
Vorrei dire qualcosa, ma non ho capito nulla del filo logico.

L'accusa a VG qual è?
Di premiare San Andreas perchè piace a tanti suoi lettori e di bastonare SOTC per lo stesso motivo? o_O


Hm, cerco di essere schematico, avendo scritto troppo e di getto si è perso il ragionamento.

- Noi e i videogames: siamo influenzati dai pareri delle realtà editoriali?

Chi legge recensioni lo è per forza di cose; i produttori di videogames, dal canto loro, prendono in considerazione tali giudizi sui loro prodotti.

- E' sbagliato considerare "critica del videogioco" il giudizio nella recensione?

Secondo me sì, perché una rivista o un sito che sia è strettamente legato ad un'analisi obiettiva nel minor tempo possibile; la critica dev'essere universale, alla portata di tutti, ma esprimere un punto di vista il più possibile slegato da queste pressioni forzate, di tempo e di andamento del mercato.

- Perché è importante Videogiochi?

Perché è la rivista più autorevole in materia videoludica in Italia, pensata per un pubblico adulto.
Citazione
Il succo è che siamo ancora qui a discutere del 9 a San Andreas e del 7 a Shadow of the Colossus. E giustamente sono le riviste l'ambiente asfittico, non i forum

Sarai d'accordo che il parere di Videogiochi (sono costretto a generalizzare per via dell'anonimato - a proposito, per un parere sulla questione riporto le spontanee considerazioni di un collaboratore: http://idv.splinder.com/post/7877804 ) sia molto più autorevole di un forum qualunque.
Visti i post degli insider, giungo alla conslusione che Videogiochi non sia consapevole di favorire il videogioco figlio di un mercato stereotipato rispetto a produzioni che offrono qualcosa di veramente nuovo nel panorama videoludico. Per cui mi è parso emblematico Shadow of the Colossus, ma anche per dire Katamari Damacy.
Titoli che tra l'altro soddisfano le esigenze di un pubblico adulto, abituato ai cliché dei videogames, e che sono piaciuti a chi smanetta con i videogames da almeno tre generazioni di console.

Per questo credo che l'autorevolezza di Videogiochi in Italia, e nel resto del mondo di Edge o Famitsu, di Gamespot possa essere messa in discussione: in base alla premiazione di un mercato che fatica a proprorre qualcosa che non sia un seguito.
Se poi le communities, asfitticamente come fa notare Luv3kar, calcano la mano su questi voti, sull'aspetto tecnico e poco sulle loro vicissitudini virtuali (portavo l'esempio positivo degli articoli che leggiamo su TFP, ma è chiaro che tutto il mio discorso è stato arginato a una sola questione) credo che la causa di tale approccio al videogioco sia dovuta in parte considerevole alle realtà editoriali.

Considero i videogames un'immane perdita di tempo, un veicolo di fuga dal reale, nonché un pericoloso generator