Autore Topic: E se avvessero ragione?  (Letto 20994 volte)

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Offline Shogun

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E se avvessero ragione?
« Risposta #75 il: 17 Feb 2003, 22:02 »
Dear Sandman,

concordo con te sul fatto della corrente di pensiero che influenza in maniera inequivocabile l’idea, il design concettuale del futuro che ci attende.

Qui però non stiamo parlando di una semplice “variatio”. Non si tratta della mongolfiera (C64) alla quale fa seguito il primo biplano (PSX) soppresso a sua volta dal concorde (Xbox).

Ciò che entra in gioco qui è l’eresia primaria, la terra in moto attorno al sole…

Non si tratta di stabilire con cosa l’uomo possa volare. Si tratta si decidere se l’uomo possa o meno volare. Una volta appurato questo semplice concetto tutto fluisce di conseguenza e il fatto di poggiare il mio soffice deretano su un F16 piuttosto che su una mongolfiera non è più un elemento discriminante, non è il semplice "media" che può modificare in maniera sostanziale la mia esperienza di “volo”.


TK,

Fabio "Shogun" Ravetto

Offline Sandman

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E se avvessero ragione?
« Risposta #76 il: 17 Feb 2003, 22:24 »
Citazione da: "Shogun"
non è il semplice "media" che può modificare in maniera sostanziale la mia esperienza di “volo”.




Ricordati che il discorso di qui sopra riguarda anche e soprattutto le idee; le idee che servono per inventare una macchina o per fare da base a un gioco o a un libro. Non ho mai parlato di media o fatto distinzioni specifiche perchè tutta nasce dalle idee. Può essere l'idea di una mente geniale che odia la matematica...o può essere il risultato di un'applicazione fallita che funziona in un altro ambito o ancora un'idea fallata che viene riutilizzata da qualcun altro in un progetto che finalmente la mette a frutto. Con questi tre esempi abbiamo coperto quasi un secolo di "radici" di idee che hanno, tramite un effetto domino, inserito elementi importantissimi nella vita di questo secolo. E parlando dell'esperienza...le persone sono comunque vincolate al loro punto di vista...estraniandoci da questo siamo in grado di capire gli altri, ma è attraverso il punto di vista che vediamo le cose che ci riguardano, che siano serie o divertenti come un gioco. Il punto di vista di un ragazzino, di un adulto o di un vecchio cambiano l'esperienza. Ma queste sono tutte categorie...anche l'adulto disilluso può capire di essere solo se stesso e non far parte della massa grigia di adulti disillusi. Tutto questo per dire che l'esperienza di un qualcosa dipende anche da noi stessi oltre che dall'oggetto di tale esperienza.
Alessandro "Sandman" Casini
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Offline M@tty

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E se avvessero ragione?
« Risposta #77 il: 17 Feb 2003, 23:47 »
sono contento che il mio topic abbia riscosso tanto successo, ma speravo fossero presenti meno off-topic.

Dove le possibili variabili/varianti che incontriamo in un gioco moderno iniziano a costituire un limite(in immediatezza e simili)? Questo non accadeva nel videogame "di prima" a causa della sua limitatezza.
Da questa risposta si avrà anche quella alla domanda iniziale(più alcuni varianti che non desidero analizzare ora)!
Continuate

Offline Shogun

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E se avvessero ragione?
« Risposta #78 il: 18 Feb 2003, 01:06 »
Perfetto Sandman,

io però non sto mettendo in discussione la qualità delle idee, la loro quantità e nemmeno la loro interazione… La mia tensione mira invece alla primogenitura, al moto di quel tassello che, come un domino, innesca il parto, la creazione, l’evoluzione e la raffinazione di un concetto primevo.

In questo contesto deve essere inquadrato il mio discorso e in questa ottica io tratteggio e limito il media che mi trovo di fronte. Perché se è vero che quello di cui fruiamo oggi è infinitamente più raffinato di quanto prodotto in passato è anche vero che molte delle odierne intuizioni, degli elementi e dei tratti caratteristici erano stati già accennati nell'alba dei tempi con la grande discriminante che, prima di allora, tutto quello che si aveva di fronte era materia informe e non plasmata.

Ciò detto non discuto i processi cognitivi che portano alla formazione e alla creazione ideale e nemmeno la bontà dei procedimenti creativi.

Di questi però preferisco isolare i tratti salienti e gli elementi discriminati, per poi tentare un esame a ritroso per vedere, risalendo al passato, quali sono stati gli elementi propulsori di una idea e quali invece l’hanno resa più confortevole.


TK,

Fabio "Shogun" Ravetto

Offline Sandman

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E se avvessero ragione?
« Risposta #79 il: 18 Feb 2003, 01:14 »
Citazione da: "Shogun"
Perché se è vero che quello di cui fruiamo oggi è infinitamente più raffinato di quanto prodotto in passato è anche vero che molte delle odierne intuizioni, degli elementi e dei tratti caratteristici erano stati già accennati nell'alba dei tempi con la grande discriminante che, prima di allora, tutto quello che si aveva di fronte era materia informe e non plasmata.



Le note sono solo 7 in fondo. Detto questo non penso che sia possibile realisticamente risalire alle note originali alla base della sinfonia della cultura, della tecnica e della storia umana, ma tale ricerca, dando inizio a mille riflessioni si rivela estremamente produttiva anche se rivolgiamo il risultato di tali pensieri nell'ottica della costruzione del futuro. Non e' male per una riflessione che non arriva neanche vicina all'obbiettivo originale che si prefigge...ma le persone spesso si danno mete proprio per arrivare da altrove...lontano sia da dove volevano arrivare che da dove non volevano arrivare. In altre parole nell'inesplorato.
Alessandro "Sandman" Casini
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Offline Nemesis Divina

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E se avvessero ragione?
« Risposta #80 il: 18 Feb 2003, 20:32 »
rispondo random cominciando con due aforismi d'alta scuola:

non rispetto gli altri per cui non pretendo rispetto.

libertà è poterla negare agli altri.

MUAHAHAHHA!!!


Sul fatto che parlo di cose che non conosco questa è una cosa vecchia fra Fabio e me, semplicemente ho candidamente ammesso che la prima console che ho comprato è stata PSX. Che poi videogiochi dai tempi di Galaga è un'altro discorso (e Fabio 'giustamente' dice che giocare da un amico o in sala giochi non conta molto...).

Per parlare di cose di cui non si conosce nulla, non è nemmeno tanto difficile, basta simulare le condizioni generale nella propria testa, ma è d'obbligo un processore cerebrale prestante.

Non ho nulla contro quelli che amano giocare vecchi titoli, benchè la percentuale di titoli realmente validi in senso assoluto sia minore rispetto a quella amplificata dal ricordo.
Le cose hanno rotto il cazzo! Digitale 100%

Offline SniperREX

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E se avvessero ragione?
« Risposta #81 il: 18 Feb 2003, 23:59 »
Farò una rivelazione sconvolgente  :shock: , la PSX è stata la mia prima vera console (se si eccettua un comodato di un mese di un Megadrive).

Come me credo che in tanti provengano dal mondo degli home-computer, C-64 e Amiga 500  8)

Cmq giocare da un amico o giocare con la propria console, è sì leggermente diverso, ma è sempre videogiocare.

Simulare, è solo un'approssimare artificiosamente la realtà.

D'accordo sull'ultimo punto, che il vecchio mitizzato VG, spesso (e sottolineo spesso, non sempre) è peggio di come ce lo si ricordava.

Gli occhi del fanciullo non sono identici a quelli del giocatore navigato. Credo che sia difficile provare il contrario, tutti cambiamo nel tempo.
See You Space Cowboy" from Cowboy BeBop
  Vi "SniperREX" Tran Duy

Offline m y t o y b o x

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E se avvessero ragione?
« Risposta #82 il: 19 Feb 2003, 01:42 »
Citazione da: "Nemesis Divina"
rispondo random cominciando con due aforismi d'alta scuola:

non rispetto gli altri per cui non pretendo rispetto.

libertà è poterla negare agli altri.

MUAHAHAHHA!!!


Sul fatto che parlo di cose che non conosco questa è una cosa vecchia fra Fabio e me, semplicemente ho candidamente ammesso che la prima console che ho comprato è stata PSX. Che poi videogiochi dai tempi di Galaga è un'altro discorso (e Fabio 'giustamente' dice che giocare da un amico o in sala giochi non conta molto...).

Per parlare di cose di cui non si conosce nulla, non è nemmeno tanto difficile, basta simulare le condizioni generale nella propria testa, ma è d'obbligo un processore cerebrale prestante.

Non ho nulla contro quelli che amano giocare vecchi titoli, benchè la percentuale di titoli realmente validi in senso assoluto sia minore rispetto a quella amplificata dal ricordo.


Non credo Nem, in passato la quantità di titoli degni di nota e' enorme...ti posso assicurare che l'amplificazione del dolce ricordo non fa aumentare piu' di tanto il corposo numero di buoni giochi...

E poi aho! In sala nun se poteva gioca a Chrono trigger ^__^

ciao
iccardo
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E se avvessero ragione?
« Risposta #83 il: 19 Feb 2003, 02:08 »
Citazione da: "Sandman"
E pensare che io ci tengo a rimanere indefinito nella mia individualita'...

quoto felice di sapere che siamo almeno in due a pensarla così :wink:
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 "Una gioviale scossetta elettrica, trasmessa dalla sveglia automatica incorporata nel modulatore d'umore che si trovava vicino al letto, destò Rick Deckard."