Ri-posto qui la mia "rece" di questa micidiale serie pagana.
Semplicemente eccezionale.
Rome è una nuova serie della Hbo, di cui si è appena conclusa la prima stagione: dato che segue il corso storico del regno di Giulio Cesare potete immaginare in che modo.
Soggetto scritto, tra gli altri, dal windsurfaro John Milius di conanbarbariana memoria, primi tre episodi diretti da Michael Apted (Gorky Park) poi rimasto in veste di creative consultant, attori inglesi, comparse italiane, girato a Cinecittà.
Premesso che reputo il Gladiatore una mezza schifezza, devo dire che questa serie ha tirato fuori il romano in me come poco altro prima d'ora.
La ricostruzione storica, che non offre "sorprese" dal punto di vista narrativo, si affianca alle vicende di due personaggi immaginari, due legionari (te pareva). Il primo Titus Polo, ha seri problemi di esuberanza e istinti ultraviolenti, il secondo Lucius Ferinus è piagato da una moglie cornificatrice e da un istinto che lo porta ad assecondare, malvolentieri, il volere degli dei quanto quello dei suoi comandanti.
La recitazione del cast è sensazionale. Le facce sono tutte "in parte" (aspettate di vedere Bruto: la fisionomia è una scienza esatta ) e una volta fatta l'abitudine all'accento cockney degli attori si ride sempre meno (probabilmente perché una parte di me non dimenticherà mai i Romani di Asterix).
La ricostruzione storica è ineccepibile, più approfondita e spietata di quella dell'insipido Gladiatore: basta vedere la curata mimica dell'annunciatore del Foro, le crocifissioni (ahia), le scene di sesso con i servi che sventolano gli amanti sudaNti, i graffiti osceni, le statue pagane e i sacrifici pagani. Ad essa si affianca una rivisitazione in chiave "moderna" di tutti i personaggi storici salienti presenti nella prima stagione: Cleopatra, Bruto e Cesare soprattutto pur venendo proposti per l'ennesima volta nell'ennesima salsa, sono restituiti in parte con incredibile complessità (Bruto) in parte con un certo spirito iconoclasta (di Cleopatra viene accentuata la tensione sadomasochista, di Cesare la megalomania eccetera).
Altro gran personaggio è Titus Polo: se i Soprano ci ha fatto prendere in simpatia un ciccione che rovina la vita della gente, in Rome Titus si macchia di crimini davvero atroci, che non ci aspetterebbe da un protagonista di una serie televisiva, risultando comunque accattivante nella sua disumanità (aspettate di vedere la puntata con Cleopatra).
Ottimo lavoro anche per quanto riguarda il linguaggio: tutti i personaggi vengono in un modo o nell'altro coinvolti in situazioni formali quanto informali, e tutti in un modo o nell'altro passano dall'esprimersi correttamente al pronunciare bestemmie, volgarità e imprecazioni di ogni genere. Un approccio, diciamolo, piuttosto Tarantiniano, su cui non viene mai calcata la mano e che anzi contribuisce a rinvigorire la credibilità e l'attendibilità di quanto raccontato.
Nota conclusiva per sottolineare i due IMMENSI e unici difetti di questa serie:
1) le battaglie fanno SCHIFO, anche perché non ci sono, il che considerato il personaggio Cesare (uno che nelle mischie ci si buttava, o perlomeno le cariche le guidava) attenua di parecchio l'intensità degli eventi e la dimensione eccezionale di questo personaggio così ben restituito (nella foto sotto).
2) la prossima serie la filmano l'anno prossimo a marzo e sarà trasmessa nel...2007?
? ma che è? Guerre Stellari?
Bah. Anche così resta comunque da vedere e rivedere: davvero una grandissima serie. Se ci fossero state battaglie decenti avrebbe spodestato persino i Soprano.