Autore Topic: [PS2] Agressive Inline  (Letto 2285 volte)

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[PS2] Agressive Inline
« il: 09 Ott 2003, 13:08 »
Sistema: Playstation 2   Publisher: Acclaim Developer: Z-Axis   Versione: Usa


Agressive Inline




Tony Hawk è stato uno dei giochi più importanti della fine degli anni novanta, lo testimoniano 3 cose:
1. Il volume di vendite che ogni release del franchise ottiene per tutte le piattaforme esistenti nel creato.
2. Il fatto che Mr. Hawk [quello in carne ed ossa, non il pupazzo su schermo] abbia firmato con la Activision fino al 2015.
3. Il fatto che dal suo esordio siano usciti centinaia di titoli più o meno direttamente influenzati [trick-game?] la stragrande maggioranza dei quali non può competere con il signor Falco per questioni attinenti l'aspetto tecnico, stilistico, ricreativo o per semplici motivi di carisma od originalità... o almeno questo fino all'avvento di Agressive Inline, primo [se non erro] trick-game dedicato ai pattini in linea.


[Agressive Inline: cosa c'è di buono] Il gioco è strutturato come i cliché del genere impongono: modalità carriera, facciamoci un giro, tutorial e poco altro. Sotto il sole niente di nuovo dunque. Ma la cosa importante non è cosa si fa, ma il come si fa.
Stage enormi, dispersivi, solitamente molto ispirati [a parte quello orrendo nella fabbrica delle macchine], stracolmi di aree segrete e di punti in cui mettere alla prova e concatenare le diverse possibilità evolutive dei nostri atleti. Atleti che nella modalità carriera sono ora liberi di scorrazzare senza l'assillo del tempo; inoltre visto il tipo di sport praticato hanno costantemente le mani libere, di conseguenza possono volteggiare su pali e lampioni, mettersi in coda a mezzi in movimento [Airblade?], procedere di spalle e compiere anche balzi prodigiosi attraverso i quali raggiungere zone altrimenti inaccessibili o per concatenare tra loro cascate di trick.
Rispetto allo stereotipo, l’approccio è meno tecnico e decisamente più dinamico e selvaggio. Approccio che viene incentivato anche e soprattutto dalla struttura stessa degli stage. Ciascuno di essi prevede un numero di obiettivi sensibilmente superiore alla media, molti dei quali saranno disponibili solo in seguito a certe azioni o a certe condizioni [intervenire su particolari del fondale, interagire con i numerosi PNG presenti nello stage, aver prima assolto le condizioni imposte da goals precedenti e via di questo passo]. Ultimo particolare degno di nota riguardo agli obiettivi di ciascuno stage è che per passare alla location successiva è necessario completarne una percentuale piuttosto bassa. Questo di fatto riduce la frustrazione e lascia piena libertà al giocatore sul come affrontare ed impostare la carriera.
Ultima segnalazione per la particolare mossa attraverso la quale poter salvare in extremis il pattinatore destinato a spaccarsi la schiena in seguito ad errori nella valutazione del punto di atterraggio. Un espediente escogitato proprio per salvaguardare il continuo e la dinamicità dell'azione.
Fra le altre cose belle di AI, troviamo la grafica fluida, nonostante il buon numero di poligoni messi a video, e la vastità delle ambientazioni. Spesso queste sono ricoperte da texture assai colorate e di buona qualità. Da segnalare poi in particolare l'effetto "bagnato" che ricopre alcuni pavimenti [ho gradito], la buona caratterizzazione ed animazione dei personaggi e l'ondeggiamento delle loro parti "penzolanti" [ai fan di Dead or Alive segnalo che alle pattinatrici balla il seno, e che a volte si intravedono le mutandine]. Completano l'elenco del bello che c'è in AI, la longevità assicurata dai tanti obbiettivi da raggiungere e dall'alto numero di zone segrete da sbloccare, e la presenza dei Sublime nella soundtrack.


[Agressive Inline: cosa c'è di male]
Partiamo dalla grafica: la versione PS2 [l'unica che ho visto] è così densa di scalette e flickerii da far venire in mente la preistoria della programmazione. Di fatto la buona realizzazione ne esce deturpata irrimediabilmente, ed è un peccato. I modelli dei personaggi meritavano più poligoni. Gli effetti sonori sono pochi e mal arrangiati e così il parlato. La colonna sonora è tra le più anonime e peggio assortite che abbia mai sentito in un gioco del genere. Infine non so quanto i giocatori abituati ad un imprinting fortemente "classico" potranno godere delle nuove possibilità evolutive offerte dall'approccio particolare che AI richiede. Si corre purtroppo il rischio di giocarlo come un trick-game qualsiasi senza neanche minimamente accorgersi della freschezza latente nel gameplay.

[Agressive Inline: conclusioni] Dal confronto tra le buone qualità di AI e la sua metà oscura, emerge un prodotto nel suo complesso buono, che ha dalla sua un carisma, uno stile e delle novità tali da renderlo di fatto l’unica vera alternativa a Tony Hawk Pro Skater.
E scusate se è poco.


Voto: 8.5








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