Sistema: PS2
Publisher: Capcom
Developer: Capcom Digital Studio
Versione: Usa
MaximoSe non erro
Maximo è stato il primo gioco della generazione a 128 bit a proporre il remake [re-immagination] di classici del passato [nella fattispecie
Ghost'n Goblins], cosa che ha generato un vero e proprio trend: mi vengono in mente lo scialbo
Shinobi [aridatece
Revenge of Shinobi], il bello senz'anima
Rygar, il tecnicamente eccelso ma discusso
Panzer Dragon Orta, o il
Contra spirits-wannabe
Shin Contra… E molte sono le cose a venire… speriamo bene.
Maximo è un arcade/adventure con forti connotati platform il cui gameplay è così hardcore, da avere in pratica scoraggiato molta gente che conosco ad andare avanti oltre i primi 2 livelli. Eh già, in "tempi moderni" in cui i giochi in ossequio alle esigenze mass-oriented del mercato si fanno più morbidi [sono più facili], permissivi [salvi quando vuoi e ti danno 100 vite] ed accondiscendenti [ti fanno fare 9 tutorial], Capcom Digital Studio se ne esce con un gioco in cui chi sbaglia paga, e di tasca sua... al limite della frustrazione. Ammetto di averci impiegato 5 mesi per finire il gioco: prima di spanciarvi dalle risate vi invito a lasciarmi spiegare che il livello di coattività del gioco era così elevato da indurmi a lasciarlo perdere e a riprenderlo in mano successivamente... a più riprese, sarà successo una ventina di volte prima di finirlo. Ogni volta lasciavo incazzato il gioco, ma tempo dopo tornavo a riprenderlo in mano... C'era qualcosa che mi spingeva a farlo, qualcosa che non so descrivere... ah forse ci sono... la voglia di dimostrare a me stesso e al gioco che ero capace. Ammettiamolo, quanti giochi negli ultimi anni hanno saputo generare una sensazione del genere? A me personalmente pochini.
Il fatto è che il gameplay di
Maximo è in se perfetto: un tasto per saltare, un paio per i colpi di spada, uno per parare, uno per abbassarsi. Stop. Ok, ci sono numerosi power-up e varianti, ma le basi pure e dure di
Maximo non vengono tradite... Nessuna combo provata a caso che ti salva in extremis, nessun boss che dopo 3 colpi cade... Mi dispiace, ma tutto in
Maximo dipende da te: vuoi salvare? Meritatelo, vuoi semplicemente continuare? Colleziona 50 anime ed otterrai un gettone da barattare con la Morte [nemica/amica di Maximo], vuoi arrivare in fondo al livello? Nessuno salterà quelle piattaforme traballanti al posto tuo...
Ma passiamo ad altro: più che un puro remake 3d di
Ghost'n Goblins,
Maximo ne è un figlio bastardo, le vicende [trascurabili visto il genere] non hanno niente a che fare con sir Arthur [probabilmente primo sex-simbol ursino della storia dei videogame], eppure molti sono gli elementi ereditati di peso dal genitore: il sistema delle armature [da quella casual a quella pettinata], alcuni motivetti musicali, i forzieri, alcune location e lo stesso senso dell'umorismo che, ammettiamolo, in un gioco che parte da un cimitero non guasta mai. Discrete e del tutto funzionali le doti estetiche del prodotto: buoni modelli poligonali dei personaggi, livelli ben arrangiati ma tutt'altro che ricchi, ottima fluidità, carini alcuni effetti, niente più. La cosmesi di
Maximo può essere sintetizzata in una parola: adeguata. Diverso il discorso per il sonoro: i motivi musicali [alcuni dei quali riarrangiamenti di quelli di
Ghost ‘n Goblins] sono splendidamente ruffiani ed incalzanti. Una segnalazione negativa per la telecamera ballerina [ma ho visto di peggio, ho visto
Kingdom Hearts].
Ci troviamo di fronte ad un prodotto che non ha mai promesso a nessuno di essere rivoluzionario o di voler mettersi in diretta concorrenza con i campioni del genere [anche se vi dirò la verità, tolta la grafica l'ho preferito a
Jack & Dexter], Capcom Digital Studio voleva creare un bel "giochino", di quelli all'antica, e secondo il sottoscritto è riuscita nel suo intento... Date una possibilità a
Maximo, fidatevi se la merita, ma badate: questo è un gioco per molti ma non per tutti. E non dite che non vi avevo avvisato...
Voto: 8
Immagini: http://www.capcom.com/maximo