Approposito di
GLOW che spiace sia troncata anche se la terza l’ho seguita a fatica ma che cosa non era Alison Brie nella prima stagione di
Community, sit-com del 2010??
Con quei superocchioni e il personaggio candido. Non so chi l’ha vista ma la scelta finale del protagonista approvata al 100%..
La serie l'ho trovata molto divertente per quanto mi sembra che volevano farsi vedere brillanti e divertiti nel farla però da risultare un pò troppo forzati.
Anche per i temi che sono quelli che ora sono comuni (razzismo, sessualità contorte, ecc..) sembrano molto scelti a tavolino, sulla base di cosa si discuteva in quei giorni sui social di nuovo e cool.
Però sono tutti simpatici, le storie reggono e almeno una puntata (quella del paintball, of course) che è da mettere in una ipotetica top 100 delle migliori puntate di una serie tv di sempre (DAVVERO).
Vista la prima stagione di Friends.
Ok chi mi aveva detto, come Vito, di un altro livello rispetto ad How Met Your Mother, aveva ragione.
Però come tutte le cose arrivate prima normale che rispenda di più.
E' straordinario lo spessore delle battute, dei tempi comici.
Puntate intere attorno ad un tavolo a chiacchierare e non un filo di noia.
Magari sit-com da un numero di puntate così alto ora le trovo un pò stancanti, ma sono i tempi che cambiano.
Mi sto recuperando la seconda stagione di Friends. Sempre meglio, si vede hanno fatto la quadra su certe debolezze della prima. 6 attori fantastici (ecco, forse Ross è quello che recita peggio..), battute meravigliose, un assedio continuo al talamo (che gestisce anche quando piangiamo, quindi occhio).
Una delle sit-com più belle di sempre e una delle più importanti.
La roba Ross-Rachel per ora è sicuramente bella ma da quello che ho capito durerà una vita.
Friends terza serie.
E' la serie perfetta per lasciarla scorrere su Netflix, lasciarla andare, tanto è sempre perfetta, ben fatta, ben recitata (apparte un pò Ross..) e funziona alla grande.
E tanto so che tutti noi amiamo Phoebe.
Friends quarta stagione.
Stagione tutta per Jennifer Aniston, tra scazzi amorosi e lavorativi. Spettacolare personaggio ed attrice (che effettivamente è quella che dopo la serie a lavorato di più degli altri 5, no?)
Friends quinta stagione. Peggiore della quarta (per ora, apice assurdo) ma di poco in fondo. Las Vegas sicuramente non vale Londra, mi spiace Phoebe.
Sempre sulle sit-com la settima di
Friends. Che dire. Ecco loro davvero era incredibile come avessero trovato la formula e l'alchimia perfetta, quasi algebrica. Battute e ritmo talmente ben oliati che anche a vederci uno schema, non puoi fare a meno di ridere. Magari si perde la spontaneità (però è anche vero, che se anche di poco, le storie si complicano di più) delle prime stagioni ma rimane davvero un must delle serie tv.
Mi sono visto la prima di The Shield su Prime. La tipica serie dove si mette due gruppi di persone completamente diversi, che volenti o nolenti, devono condividere insieme. E' una bellissima stagione la prima, anche perché credo che sia tra le prime che non fa vedere personaggi tagliati con l'accetta che si vedevano nella maggior parte delle sere fino a quel momento (si parla del 2002), quantomeno in ambito poliziesco. Anzi qui i buoni corretti sono quasi antipatici nelle loro polverose certezze. Però rimane la curiosità che succederà quando si inizieranno a sporcare (cosa penso inevitabile). Vedremo.
Andando sulle serie di 40 minuti la seconda stagione di
The Shield conferma che è veramente una grande serie. Stagione con una narrazione verticale pesante rispetto alla prima che però riesce anche ad essere anti-climax in maniera intelligente. Poi è veramente ben fatta, con tanto di marchio di fabbrica docu-registico (telecamera a mano e via) che ti fa entrare nell’azione subito. Anche le storie settimanali sono degne di note, partendo dallo spunto di mostrare qualcosa a schermo di “forte” per farti entrare subito nel feeling delle indagini. Serie pensata e ragionata ottimamente, è un recupero che si dovrebbe fare, anche se non piacciono i polizieschi, che
The Shield è moooolto di più.
Altra da 40 minuti è
Downtown Abby, che ho visto la prima. Inglese come una cartolina dove si mostra la regina bere il the alle 5, è una serie curiosissima perché in sè sarebbe una soap opera però recitata e diretta come quel tipo di prodotto si sogna. Certo, ha un problema che a volte non riesce ad essere equilibrata nei toni, almeno in questa prima stagione presentando certe storie settimanali (quelle che si concludono in una puntata) a volte ridicole, di poco conto, che ne percepisci il poco valore salvate solo dalla recitazione degli attori.
Comunque rimane una serie molto bella, ripeto, praticamente una trasposizione a puntate di un libro apocrifo della Austen, ma ambientato all’inizio del ‘900, quindi con il plus che si mette sotto la lente anche quello che stava cambiando nelle vite dei servitori e non solo nella nobiltà.