Autore Topic: [review] Red Eye  (Letto 945 volte)

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Offline fulgenzio

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[review] Red Eye
« il: 04 Ott 2005, 00:30 »
RED EYE di Wes Craven

Paradossi della cinematografia americana: hai una buona idea per un thriller (quella di ambientarlo a bordo di un aereo) e, guarda un po', due case produttrici ci si buttano sopra contemporaneamente. Ovvio risultato è l'uscita contemporanea di pellicole, almeno in potenza, molto simili. Stavolta a contendersi il botteghino sono FlightPlan (con una rediviva Jodie Foster) e Red Eye che ha, in primis, l'arduo compito di dimostrare al mondo che la appannata stella di Wes Craven, che col precedente Cursed ha toccato davvero il fondo della sua carriera artistica, è ancora brillante. L'obbiettivo è centrato a metà, ma tutto sommato Red Eye, oltre alla splendida locandina, ha anche qualche carta da giocare. A bordo di un volo notturno verso Miami, la bella Rachel McAdams (eterna promessa del cinema americano che il nostro Virzì aveva scoperto e "mostrata in tutto il suo splendore" in My Name is Tanino), che odia viaggiare in aereo, si ritrova seduta accanto al tenebroso, Cillian "Spaventapasseri" Murphy (che da qui alla fin della sua carriera sarà sempre prima scelta di ogni ufficio casting alla ricerca di un ruolo da cattivo/sadico/psicopatico) conosciuto al terminal dell'aereoporto. Tutto procede tranquillamente, fino a quando l'uomo non le rivela minacciosamente di essere in missione per eliminare il vice segretario alla sicurezza interna, e che, se lei non collaborerà, suo padre, a casa, verrà ucciso da un killer. Carl Ellsworth , sceneggiatore di matrice televisiva (Buffy, Xena) dà un'occhiata ai film di Hitchcock, un'altra a produzioni "claustrofobiche" di recente fattura (Cellular, Phone Booth) e si mette al servizio di un regista che finalmente, dimostra di essere ancora capace di spaventare ed inquietare con pochi, semplici, mezzi a disposizione. Nonostante alcune cadute di stile e numerose incongruenze, che però saltano all'occhio dello spettatore solo alla fine del film, Red Eye dimostra in maniera palese che si può confezionare un prodotto dignitoso anche senza scritturare costose star od utilizzare effetti speciali superspeciali. La durata minima del film, meno di 80 minuti effettivi, fa sì che non ci si perda di pompose lungaggini e, a volte anche a dispetto di una evidente mancanza di credibilità, si giunga subito al punto: persone "normali" alle prese con una situazione "atipica". Funzionali e quasi perfetti gli interpreti: Rachel McAdams è carina e credibile nel ruolo di "vittima designata" fragile ma volitiva al tempo stesso; Murphy, stavolta un po' troppo imbranato per essere un killer senza scrupoli, ha dalla sua uno sguardo agghicciante e vagamente satanico che lo aiuta in più di un momento. A monte Craven utilizza il poco tempo a disposizione per curare alcuni dettagli apparentemente marginali, ma necessari ed efficaci a dare sostanza al film (la cicatrice della protagonista, il messaggio scritto sul vetro del bagno dell'aereo, il cameo allungato di Brian Fox, il punto "debole" di Murphy, il ruolo di alcune comparse sull'aereo) e a renderlo via via intenso, divertente, sardonico, emozionante e confeziona quello che resta sì un thriller psicologico di caratura non eccezionale, ma assolutamente godibile e meritevole di essere visto. Peccato per l'incipit, onestamente tirato per le lunghe e per aver banalizzato la parte finale del film che, pur guadagnando in azione e ritmo, perde parecchio quanto a credibilità e pathos. Nel complesso, visto anche il recente e disastroso Cursed, un discreto b-movie da parte di un regista che in molti davano già per finito.

in sala dal 21 ottobre
ANCHE UN TANUKI PUO’ SORPRENDERE UNA TIGRE CHE DORME.

Offline Gold_E

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[review] Red Eye
« Risposta #1 il: 22 Ott 2005, 14:24 »
A me non è piaciuto per niente!Sinceramente sono riuscito a trovare veramente poco di positivo in questo film.Si salvano solo le prove dei 2 protagonisti, per il resto, il film non mi ha messo addosso nessuna tensione o senso claustrofobico, ne tanto meno paura...E poi dai,


Spoiler..


un killer professionista che si fa malmenare in quel modo da una ragazza,sinceramente l'ho trovato davvero ridicolo....
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Le sue emanazioni azzerano il potere, le azioni e la volontà di chi lo attacca. Chi resta colpito fisicamente da Requiem vede la propria morte riportata a zero, e continua a riviverla ogni volta.

Offline Getter

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[review] Red Eye
« Risposta #2 il: 22 Ott 2005, 14:47 »
Wes Craven non è più lui, quanto lontani sono i tempi di L'Ultima Casa a Sinistra, Le Colline hanno gli Occhi e Il Serpente e l'Arcobaleno :cry: .
Voi siete sicuri di essere nel giusto, tuttavia non volete che la pensino tutti come voi. Non c’è verità senza gli scemi. (Don DeLillo)