Ho notato che si è parlato del film di Moore nel topic sugli Oscar, ma mi sembra giusto dedicargli un thread tutto suo.
In questi giorni è uscito a noleggio il DVD, così ho potuto finalmente vedere questo stupendo documentario. Moore è straordinario nell'illustrare con sarcasmo e lucidità il rapporto morboso che lega da sempre gli statunitensi con le armi. Una simbiosi, forse addirittura una malattia, che attraversa trasversalmente la società americana a tutti i livelli. Descrive un popolo nato nel sangue, un popolo persguitato da una paura tanto inspiegabile quanto radicata nel profondo.
Il regista analizza metodicamente ogni aspetto del fenomeno, guidato dalla più elementare delle domande: perché? Un quesito che rimane sostanzialmente senza risposta, con la sola consapevolezza che gli avvenimenti contemporanei continuano ad alimentare un sentimento di minaccia e debolezza, con un conseguente aumento della violenza e un'impennata nelle vendite di materiale bellico (acquistabile addirittura nei supermercati). Lo stesso governo, del resto, non fa che alimentare questa spirale perversa, un climax di tensione che da una parte permette ad un presidente mediocre di ottenere consenso, dall'altra di distogliere lo sguardo della popolazione dalle problematiche sociali in favore di minacce "più grandi".
Questi e mille altri temi sono racchiusi nei 115, preziosissimi minuti di Bowling a Columbine. Una film da vedere assolutamente, ora come non mai.