Autore Topic: [PS] Rockman X3  (Letto 3352 volte)

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Offline EGO

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[PS] Rockman X3
« il: 02 Ago 2005, 03:51 »
A volte capita che un'impressione troppo fugace possa rivelarsi scorretta. Questo è esattamente il caso di Rockman X3, un gioco che, se attraversato troppo di fretta e con il pensiero rivolto agli altri episodi può apparire stanco, sforzato e poco divertente, ma che col tempo e l'esperienza si rivela invece molto valido.

C'è da dire che X3 non cerca di conquistare il giocatore con la varietà: infatti esso soffre di un design degli avversari che raggiunge livelli di ripetitività assolutamente vergognosi per una saga dove l'unica costante sembravano essere gli elmetti con i piedi e gli occhioni della serie classica. Eppure Rockman X3 è stracolmo di creature tutte uguali, con un utilizzo dei robot armati di mazze chiodate che oltrepassa la soglia del ridicolo e del sopportabile; oltre ad essi ci sono dei robottoni che sparano laser e questi due tipi di nemici, resistenti oltre il lecito, si ritrovano in molte, troppe occasioni lungo tutti i livelli, soffocando la ricchezza di bestiario che da sempre è un vanto di Rockman.
Questa ripetitività, comunque imperdonabile, viene in parte mitigata dall'assoluta bellezza dei Maverick, esaltata dalla superiore risoluzione e dalla più calda saturazione dei colori della versione PlayStation. Il livello di dettaglio grafico, già imponente sulla console Nintendo, raggiunge in questo port altezze stratosferiche, ed anche la fluidità delle animazioni e la varietà dei fondali non sono da meno, a prescindere dalla presenza del chip C4 che permetteva alla cartuccia prestazioni superiori alla norma. Nel campo della grafica 2D, Rockman X3 rimane un punto di riferimento, nonostante provenga dall'era dei 16-bit.

Se già la grafica cerca di allontanarsi dalla fredda sinteticità di quella della versione Super Famicom, il sonoro è davvero ciò che contraddistingue questo port dall'originale. Le musiche sono le stesse, ma sono state completamente riarrangiate con una superiore varietà e qualità di strumentazione, al punto da offrire un feeling radicalmente diverso. Il rifacimento non è sempre positivo: in certi casi i toni abbastanza smorzati perdono l'incisività e il ritmo secco dei più sintetici motivi originali, ma indubbiamente risulta più facile apprezzare le più grezze melodie della cartuccia dopo aver ascoltato le nuove versioni, e così una colonna sonora che sembrava troppo "dura" rivela la melodicità tipica della serie di Rockman.

A livello di gameplay nulla è stato toccato: una risposta ai comandi non sempre precisissima non inficia troppo il divertimento, e si deve anzi riconoscere che laddove questo succede, di solito è perché è il gioco stesso a presentare situazioni poco gestibili. Il respawn ossessivo ed incondizionato dei nemici usciti dallo schermo due millimetri prima ed un'abbondanza di salti non molto clementi tradiscono una generale lassità nel design dei livelli, così come l'assurda disposizione di alcuni power-up o certi pattern di attacco nemico, davvero impossibili da assecondare senza un impegno decisamente stressante per il giocatore.

Rimane il fatto che Rockman X3, come tutti i suoi simili, è un gioco piacevole e divertente. La varietà di situazioni, di segreti e di strade alternative è decisamente superiore a quella dei suoi predecessori e offre ampi spazi alla rigiocabilità. Per una volta, poi, il port è stato fatto come si deve sotto il profilo tecnico, con caricamenti rari e brevi. Completano il quadro una serie di filmati sicuramente granulosi e certamente non esaltanti, ma non brutti e, per merito di chissà quale divinità del Videogioco, liberi dall'afflizione di qualsiasi tipo di doppiaggio (in realtà, essendo il gioco disponibile solo in giapponese, forse il guadagno non è enorme, ma fa piacere vedere che non si sia cercato a tutti i costi di riempire il CD di paccottiglia). Insomma, se Rockman X3 deludeva le aspettative su una console di cui sfruttava i chip fino all'osso, paradossalmente riesce a soddisfare su una macchina che potrebbe manipolare ben altro. Ci sono volte in cui persino Capcom riesce a migliorare un gioco invece di limitarsi a riproporlo identico, e questa è una di quelle volte.