Autore Topic: Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo  (Letto 11691 volte)

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Offline NighTiger

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Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« il: 28 Mar 2005, 01:02 »
Lunedi' 28 Marzo ore 00.42 e 23 sec, 24, 25.... n

mi prendo un attimo di pausa da lavoro, dopo aver constatato che gli utenti 3 hanno un buon servizio grazie a questa nottata che passero' qui'.
Ma non sono qui' per raccontarvi cosa faccio la notte, no. Sono qui' affinche' riesca a capire...
Guardando in rete non posso fare a meno di notare come Nintendo e Sega continuano ad essere le Software e Hardware house per eccellenza, coloro le quali continuano a vedere il videogioco quello che realmente e', un passatempo ludico.
Ma non sono qui' per parlare di schieramenti, no, non lo sono.
Sono qui' per capire.

Molti, forse troppi, amano queste case ed i loro giochi, sopratutto i loro giochi; visto che amiamo il gioco da loro sviluppato, non lo sviluppatore.
Ed allora mi domando come mai il mercato va sempre piu' spostandosi verso il gioco inteso, non piu' come mera esperienza "gioca e guarda" quanto un'esperienza a lungo termine.
Perche' si stanno creando console come PSP la quale dovrebbe farci divertire in metro' o tram durante le nostre "passeggiate" cittadine, perche' devo attendere 10, forse 20, secondi di caricamento di un gioco quando la fermata della metropolitana dura tanto?
Sta realmente cambiando il gioco e le console o sta cambiando il modo di giocare?
Realmente non interessa piu' il divertimento quanto la grafica?
Allora perche' giochi puramente grafici non divertono tanto quanto giochi che di grafica non hanno nulla?
Sono troppo negativo se penso ad una crisi di mercato visto che anche in Giappone ci sono dei problemi?

Offline EGO

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Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #1 il: 28 Mar 2005, 11:43 »
Una vera crisi secondo me è difficile perché di giochi ce ne sono tantissimi e la mancanza di vera informazione e di vera passione permette a qualsiasi prodotto, anche orrendo, di vendere e di essere apprezzato da qualcuno che non ne conosce di migliori. E certo la potenza grafica aiuta a indorare la pillola. La grafica è importante? E' vitale: guarda Super Mario World e pensa a quante persone ha convinto a sborsare i soldi per un SNES. Guarda Wipeout e pensa a quante persone ha convinto a sborsare i soldi per una PlayStation. C'è differenza, vero? Eppure la grafica può accompagnare giochi eccellenti. Il problema è che i giocatori "di professione" rimangono bloccati nella fascia di età classica: se hanno più di 30 anni, è perché hanno cominciato a giocare negli anni '80. Altrimenti non credo che esistano adulti disposti a giocare e rigiocare un gioco per perfezionarsi o per superare punti ostici. Per conquistare il pubblico che non c'era bisognava puntare sullo spettacolo e sulla mancanza di sfida, ed ecco i giochi attuali, più sensazionali e meno punitivi. Poco importa che poi l'acquirente adulto non giochi sul serio, l'importante è che compri.

Il fatto che il gioco sia un'esperienza a lungo termine non è negativo se l'esperienza non è inutilmente allungata. Secondo me l'RPG ha rotto con i suoi level up e punti Exp: ai tempi del NES era pieno di action RPG in stile hack 'n slash, erano divertenti e non duravano troppo. Indubbiamente apprezzo moltissimo l'attuale tendenza di Sega e Nintendo a produrre giochi semplici e relativamente brevi, ma allora pretendo di non dover pagare un Wario Touched 45 euro solo perché c'è scritto sopra Wario e Nintendo, perché sono stufo di strapagare giochi che finisco in due giorni.

I giochi che puntano tutto sulla grafica sono giochi vuoti e non divertenti, questo sì. Ma se un gioco semplice e divertente vuole sfondare, deve adeguarsi al mercato, proponendosi a prezzi più bassi. Perché la gente comunque si fa i conti in tasca e riflette che per spendere 160 euro per un DS e 45 euro per i suoi giochini facili e veloci, tanto vale comprarsi una console portatile con schermo 16:9 e le automobili fichissime e luccicanti, anche se costa un po' di più. Ormai con la massificazione che c'è bisogna entrare nell'ottica non del giocatore di tradizione, ma dell'acquirente che non concepisce il gioco come una passione. Altrimenti non potrai mai capire perché i giochi non divertenti possano vendere, mentre la semplice realtà è che quei giochi riescono a divertire l'utente inesperto, così come noi un tempo ci divertivamo con giochi mediocri perché nessuno ci aveva detto che erano mediocri.

Offline ZionSiva

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Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #2 il: 28 Mar 2005, 22:10 »
Anche io non credo troppo a una crisi del gioco classico: il mercato si espande, ma se i giochi classici non sono più sempre sotto i riflettori comunque ci sono e sono tanti. E spesso vendono un sacco, come la serie di Tony Hawk, Devil May Cry, Ninja Gaiden... hanno un gran bel appeal "cool", ma restano giochi vecchia scuola con la G maiuscola (su DMC ipotizzo che sia così il 3, il primo nun mi fa impazzire).

Riguardo al discorso Sega e Nintendo concordo con Ego, molti giocatori che scrivono nei forum son cresciuti con le due SH, c'è un discorso affettivo molto forte. Ma in fondo son due case diversissime: Sega ha sperimentato e rischiato oltre il buon senso (e si è visto), cercando di trascendere il gioco classico e di espanderlo con risultati alterni, per quanto praticamente sempre affascinanti. Nintendo dal punto di vista ludico ha mantenuto una condotta molto più conservatrice, ma con scelte sempre corrette e molto intelligenti. Inoltre rispetto a Sega è una corporazione decisamente più esperta nel gestire i bilanci, ha praticamente inventato il terribile sistema di gestione delle licenze che oggi usano tutte le case produttrici di console, e ha pure infranto leggi; se non fosse per un'ingordigia davvero esagerata (pur di non dividere i profitti con Sony ha rifiutato la loro collaborazione per un lettore CD, e poi si è visto che idea geniale è stata), sarebbe un colosso, ma comunque resta a galla grazie a freddezza e grandissima capacità di ottimizzazione delle risorse (riciclano i brand di successo praticamente in ogni modo concepibile, è un risparmio pazzesco in spese di production design). L'unico pericolo è che nel loro solipsismo perdano davvero di vista le esigenze del pubblico, ed esagerino con il riciclo in maniera che neanche i fan possono accettare. Nintendo gioca molto con l'affetto dei fan, ma non può tirare troppo la corda (con DS ha avuto un'idea ganza, ma la line up iniziale è anemica, ci sono giochi carini ma obbiettivamente fatti con pochissimo sforzo).

 La speranza è che con Revolution possano davvero rivoluzionare il concetto di VG/gioco/sfida/giocattolo, tanto da spiazzare la concorrenza e attrarre nuovi utenti. E' una speranza da giocatore, per i fan IMHO non ci sono troppi rischi: pur rischiando di restare una casa produttrice di nicchia in tutto e per tutto, finchè potrà Nintendo cercherà di restare autonoma.
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Offline atchoo

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Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #3 il: 28 Mar 2005, 22:34 »
Sono d'accordo con ZionSiva. E concordo pure con i timori che esprime sul futuro di Nintendo.
In più chiedo: che appeal ha, attualmente, Nintendo sul "mercato di massa"? Non troppo tempo fa Mario superò in popolarità Topolino, ma ora? Quanto valgono davvero i suoi brand? E infine: acquistare Nintendo avrebbe la sua convenienza o sarebbero soldi "bruciati"?

Offline Kiki76

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Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #4 il: 29 Mar 2005, 15:00 »
Per quel che mi riguarda Nintendo si limita all'unica politica che gli permette la sopravvivenza:Piccoli passi,mantieni lo zoccolo duro e prova il colpaccio utilizzando strade parallele.
Nel mercato attuale,il solo tentativo di adeguarsi alle spese di marketing\sviluppo dei colossi,la porterebbe al fallimento in breve e il farsi garante della "difference" è in realtà la virtù nella necessità.
Detto questo,bisogna avere il paraocchi per non vedere le enormi difficoltà della macchina videogiochi.
Gli integralisti pontificano sui paragoni tra vg e cinema\musica,mettendo sul tavolo il fatturato annuo e ignorando completamente le enormi spese.
Dove cinema\musica si avvalgono di standard,i vg girano su 50.000 piattaforme diverse,dove c\m consentono il proliferare di nicchie di mercato,i vg le stanno completamente schiacciando.
Vado al cinema e non mi chiedo quanto sia costato produrre Robot,pago i 6\7 euro e stop,coi vg invece devo sorbirmi le lamentele del publisher,che minaccia di farmi pagare il gioco ps3 80 euro,perchè a lui costa troppo lo sviluppo.
I vg sono un gran bel gigante,ma con i piedi di argilla,i cui costi lievitano più del Paneangeli e devono essere ammortizzati sulle spalle del cliente.
Ogni due minuti,salta fuori un nuovo sviluppatore e ne scompaiono due.Anche se hai buone finanze,sbaglia due giochi,fai un azzardo e hai chiuso (o fai da stuzzichino per Ea)
Il mercato pullula di pescecani in cerca di soldi facili,pronti a salire sul carrozzone dell'ultima moda e a spaccarsi i denti sul 20mò clone action 3d.
Si sale e si scende come sulle montagne russe e un sacco di sviluppatori si lamentano di non poter rischiare nulla.
Per quel che mi riguarda,è un mondo ancora profondamente immaturo e acerbo,incapace di resistere ad ogni refolo di vento senza oscillare e ancora lontano anni luce da cinema\musica (più di quel che sembra).
In compenso,siamo lanciati aì 200 orari,decuplicando la potenza,i costi e la pubblicità ad ogni generazione,convinti che la gente dia via anche il c..o per la grafica e la tecnologia.
Ps2 ha comunque venduro meno di Ps1:allora proviamo a levare del tutto la pirateria e ad alzare i giochi ad 80 euro (come si minaccia nella generazione prossima) e vediamo le vendite hardware.
Forse allora ci convinceremo che l'amato casual gamer,non è disposto a svenarsi,semplicemente cambia hobby e si diverte con altro.
E noi a dire:valeva la pena correre così e rompere il giocattolo?
Coniderazione personale.
Ciao!
cribacchino su: www.ludus.it
 "Dove c'è rivoluzione,c'è confusione e dove c'è confusione,un uomo che sa quello che vuole,c'ha tutto da guadagnarci"  "Quando ho iniziato ad usare la dinamite,credevo in sacco di cose,tutte  quante...ed ho finito c

Online Giobbi

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Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #5 il: 30 Mar 2005, 23:45 »
Citazione da: "NighTiger"

Sono troppo negativo se penso ad una crisi di mercato visto che anche in Giappone ci sono dei problemi?


Uhm...

Di fatto aprire forzatamente agli "ascoltatori casuali" ha sfasciato il mercato musicale... visto che tali persone disinteressate (che sono la maggioranza della popolazione, così come lo sono i "casual gamers") saranno le prime ad andare di quantità/pirateria e per stuzzicarle v'é bisogno di esosissime spese di promozione più che di passaparola...

Tra l'altro tali spese di promozione e "creazione Idol occidentale dal nulla" dissanguano le case discografiche, che si troveranno ad investire meno soprattutto sui prodotti "minori" a livello di vendite e quindi "per ascoltatori".

Vedo da tempo videogioco sulla stessa strada accelerata, spero Nintendo o chi per lei riescano ad aprirsi maggiormente al mercato mantenendo però "qualità"*, vedrem...

(* o si crea disaffezione proprio in appassionati e "creatori" di tali prodotti... é dura quando il lavoro svolto per Mario 64 é messo sullo stesso piano o un gradino inferiore a Enter the Matrix.. "chi me lo fa fare?" - [Di faticare nel creare un Mario 64...])

Offline SalemsLot

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Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #6 il: 07 Nov 2015, 14:34 »
I numeri sono impietosi. Escludendo i due fenomeni Wii e DS, ogni console della grande N ha venduto meno della precedente. Il prossimo passo è il fallimento o una roba alla Sega?
http://www.eurogamer.it/articles/2015-11-07-nintendo-e-la-lotta-contro-lirrilevanza-editoriale
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Offline Noldor

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Re: Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #7 il: 07 Nov 2015, 15:03 »
Sei davvero un maestro necromante.
Vuoi condividere le tue identità online o aggiungere qualche TFPer alle tue liste amici? Questo è il topic che fa per te!

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Re: Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #8 il: 07 Nov 2015, 15:28 »
Ma invece la tua adorata MS quanti quattrini ha fatto da quando è entrata nel mercato delle console? :o
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Offline DRZ

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Re: Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #9 il: 07 Nov 2015, 17:02 »
Quando una discussione si instrada verso il "e allora Stalin?!?" merita sempre di essere seguita.

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Re: Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #10 il: 07 Nov 2015, 17:14 »
È questo il tuo contributo alla discussione? In quale modo è migliore del mio?

Io tutto quello che vedo è una MS che continua a perdere quattrini, una Sony fortunata con le home ma che ha gigafloppato con la portatile che non supporta più e una Nintendo in attivo che supporta anche la home che non è andata per niente.

Però certi scienziati urlano nintendoomed perché sì.
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Offline DRZ

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Re: Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #11 il: 07 Nov 2015, 17:18 »
È questo il tuo contributo alla discussione? In quale modo è migliore del mio?

E' mio.

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Re: Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #12 il: 07 Nov 2015, 17:21 »
Ok.
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Offline SalemsLot

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Re: Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #13 il: 07 Nov 2015, 17:24 »
Veramente la prospettiva della discussione era solo Nintendo. Non vedo perché tirare in ballo le altre. Quel grafico secondo me è interessante.
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Offline Scorreggione

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Re: Morte a Nintendo, lunga vita a Nintendo
« Risposta #14 il: 07 Nov 2015, 17:26 »
Ma invece la tua adorata MS quanti quattrini ha fatto da quando è entrata nel mercato delle console? :o

Quando va male Microsoft è per proprio demerito, mica per merito altrui? Senza il lancio discutibile a quest'ora xboxone avrebbe venduto 10 volte tanto ps4, eh.
Nintendo a mio parere ha le migliori esclusive, purtroppo viene meno sul lato multipiattaforma.
Altrimenti non ce ne sarebbe né per Sony né per Microsoft.
"Non è stupido avere un'opinione, è stupido convincersi sia per forza giusta quando la possibilità che sia sbagliata, soprattutto quando tratta argomenti di cui non siamo competenti, è molto alta." (cit.)