Qualcosa che devo recuperare uscito nell'ultimo anno/anno e mezzo?
Non ti sei perso tantissima roba, a mio avviso. Il 2017 è stato un anno un filo più moscetto, dal punto di vista anime, rispetto all'ottima media di prodotti d'eccellenza che ha caratterizzato i tre/quattro anni precedenti.
Di sicuro valore ci sono stati:
Little Witch AcademiaSebbene indubbiamente prodotto in maniera sentita (esplode i contenuti espressi in nuce negli omonimi ONA e OAV), non è il miglior Trigger di sempre, un po' lontano dal tono generale e dalla cifra stilistica che hanno reso famoso lo studio, ma pur sempre un prodotto carico di creatività e godibile. Di sicuro meglio del precedente Kiznaiver, che, al di là della stilosissima presentazione estetica, era fastidiosamente velleitario e astrusamente banale.
Per inciso, dalle premesse, mi pare decisamente più 'Trigger-come-piace-a-me' Darling in the Frankxx, ma, se vuoi recuperare il 2017, Little Witch Academia resta un anime da vedere.
Made in AbyssDeliziosamente arcano e delicatamente viscerale. La cifra narrativa della favola viene presa in prestito per suggerire, attraverso un'affascinante lore di sottofondo, contenuti antropologici/naturalistici non banali e tutt’altro che solari (alcuni passaggi sono quasi leopardiani, per non dire nichilisti, a dispetto di una rappresentazione generalmente 'studioghibliesca', che tradisce, però, particolari inquietanti).
Youjo SenkiPremesse narrative tanto assurde quanto inquietanti aprono il sipario su un conflitto mondiale alternativo, carico di sfumature esoteriche e dieselpunk, che si rivela essere una folle metafora kafikiana sulla controversa natura umana e sulla sua (im)possibilità di riscatto, nonostante la 'metamorfosi'.
Piacevolmente spiazzante.
Ballroom e YoukosoL'ho preso in considerazione solo perché era griffato Production IG, stava lì su Prime Video e incuriosiva la mia compagna, che ha praticato per lungo tempo danza moderna (sebbene non da sala). Iniziato a vedere con queste premesse un po' da scazzo, abbiamo finito per trangugiato in tre tranche, con tanto di occhione umido in più di un'occasione, da parte di
entrambi .
Bei personaggi tridimensionali, che ti entrano subito dentro, storia incalzante, regia potentissima nel suo volutamente malcelato agire da narratore inaffidabile
(ho trovato delizioso come venisse mostrata la passione e l'entusiasmo di ogni singolo passo dal punto di vista dei personaggi, quasi stessero facendo coreografie da fine di mondo, per poi spostarsi su Sengoku o altri coprotagonisti che ci 'rivelavano' come, tecnicamente, si trattava in realtà di un ballare così così)
, animazioni di un dinamismo commovente e la lista dei pregi potrebbe continuare ancora per molto… da vedere.
… poi ci sono altre serie da guardare come divertissement:
ID-0Serie sci-fi visivamente gradevolissima (il character design di Renge Murata basta da solo a sollazzare le pupille), diretta dal veterano degli anime fantascientifici Goro Taniguchi. Ci sono belle idee, forse troppe e presentate in maniera talvolta un po' caotica/monca, tanto che risulta piuttosto labile la linea di demarcazione tra contenuti funzionali a dare spessore all'universo immaginario e mere sovrastrutture buttate nella mischia per rendere più barocca la rappresentazione. Resta comunque una visione piacevole.
Mahoutsukai no YomeFantasy cupo e romantico, ben condotto e con aspetti originali. Sono a digiuno del manga pubblicato da Star, ma trovo l'adattamento anime gradevole, anche se non mi fa impazzire, forse per questione di gusti personali, forse perché mi dà l'idea che su certi aspetti non 'affondi la lama sino in fondo'. Su tematiche analoghe apprezzerei più un possibile adattamento anime di The Promised Neverland.
Garo: Vanishing LineBello spin-off di Garo, con toni più 'pulp' e weirdi rispetto al solito. Sembra più un videogiocone di Grasshopper liberamente ispirato al personaggio creato da Keita Amemiya. Offre una nuova prospettiva sulla serie e finalmente spezza con i caratteri gotici flamboyant di Amemiya, che, per quanto assai curati e visionari, dopo oltre un decennio di reiterazione di Garo cominciano a stancare.
InuyashikiSeguo il manga edito da Panini e trovo che, sebbene le premesse siano originali, già iniziano a fare capolino i limiti narrativi di Oku che flagellavano Gantz (agili e d’impatto le mini-storie che si susseguono a ritmo incalzante, introducendo/eliminando personaggi in rapida successione, ma la visione d'insieme resta povera e confusa, con il rischio, anche in questo caso, che non si vada a parare da nessuna parte alla fine della fiera). L’adattamento anime è ben fatto, comunque, e può incuriosire soprattutto chi è a digiuno del manga.
KakeguruiAnime sadico e piuttosto pazzo, che cattura attraverso personaggi assolutamente sopra le righe e un’ombra 'pervy', vagamente malata, che aleggia costantemente sulle situazioni. Non ha la carica esilarante di un Prison School né quel delicato mix ironico-introspettivo-surreale di un Bakemonogatari, favorendo un taglio più caustico e talvolta graffiante, ma proprio per questo di indubbia personalità. Non seguo il manga edito da J-Pop e la visione dell'anime non mi ha stimolato a intraprenderne la lettura, ma è una serie che si lascia guardare bene, con un'estetica interessante e molto curata.
The ReflectionA mio avviso niente di che e, visto dopo le due stagioni del bellissimo Concrete Revolutio, fa proprio tristezza come anime 'supereroistico'. Stile visivo accattivante e design dei personaggi piuttosto originale, ma tutto il resto è modestissimo. Lo segnalo solo come oddity, da guardicchiare se uno si vuole togliere la curiosità di vedere come Stan Lee si è confrontato con il settore anime.
… infine a livello di ontinuazione di serie precedenti:
Kekkai Sensen & BeyondSeconda parte dell'adattamento di Blood Blockade Battlefront, sempre ottimamente realizzato, weirdo e travolgente. Se ti sei perso la prima, recuperala e poi prosegui. Grande spettacolo, trovate originali in ogni dove, bei personaggi e ottimo bilanciamento tra parentesi action scoppiettanti e drama. Insomma, tutto quello che c'è da aspettarsi dall’anime tratto da un manga di Yasuhiro 'Trigun' Nightow. Ottimo anche per ingannare l’attesa dell’imminente ritorno di Gungrave sulla console Sony
.
Jigoku Shoujo: Yoi no TogiNuova stagione (la quarta se non ricordo male) di Jigoku Shoujo. È sempre un bel vedere e le storie sono interessanti. Se già seguivi le serie precedenti, vale la pena, altrimenti meglio recuperare la primissima stagione, che ancora oggi resta un ottimo horror psicologico.
Shingeki no Kyojin seconda stagioneSe ti interessava la prima e non segui il manga, credo che puoi procedere tranquillo con la visione. Ci sarebbe anche la seconda stagione di Berserk, purtroppo sempre realizzata con 3D cel-shadoso dimmerda da ONA di seconda categoria, però l’opera originale è così potente che solo vederne alcuni passaggi tradotti in animazione potrebbe valere il prezzo del biglietto per i fan del manga.