Una ragione in più per guardarlo in jap
Amico mio, è un mio brutto limite ma non ce la faccio a vedere un cartone animato in giapponese. Odio le voci giapponesi.
Lo so, non è facile. Capisco l'idiosincrasia, e sarei ipocrita se affermassi di non provare nessun fastidio.
Solo che, dall'altro lato, la mimica e il linguaggio del corpo delle opere orientali sono coerenti col loro modo di parlare.
Per questo il doppiaggio occidentale, più della traduzione scritta, crea uno scarto conflittuale quando vi viene "incollato" sopra. Vale più per il cinema dal vivo che per l'animazione, ovviamente. Tuttavia...
È il solito, ampio e irrisolto discorso del lost in translation, adattamento versus fedeltà.
Non credo ci sia una risposta univoca... Anch'io sono titubante ogni volta.
Ho visto di recente The Farewell, film americano da autrice di origine cinese, recitato in cinese con qualche inserto in inglese. E non il cinese colto e melodioso di molto cinema mainstream, ma quello popolare, grezzo e cantilenante.
Ho provato fastidio per tutto il film. Ho fatto fatica. Alla fine mi sono commosso per l'umanità dei personaggi e delle situazioni, e ho "ringraziato" il cinema di avermi permesso un avvicinamento culturale a questi
musi gialli pigolanti (c'è un razzista in ognuno di noi, ricordiamolo) tanto più forte quanto lo era la distanza linguistica. Col doppiaggio, l'effetto sarebbe stato più tiepido nel bene e nel male.
Insomma nessuna morale, solo l'invito a riprovarci ogni tanto