Apro questo topic per parlare di uno dei mangaka che più ammiro dello sconfinato panorama giapponese.
E per scoprire chi di voi lo conosce...
Trattasi di un autore ignobilmente dimenticato da TUTTE le case editrici italiane e non certo per rigor di logica.
Junji Ito, classe 1963, autore di innumerevoli storie "saiko-horaa" caratcee ha firmato in 12 anni di pubblicazione opere come TOMIE, UZUMAKI, KAKASHI, OSHIKIRI, LONG DREAM, LOVESICK DEAD...per citare le più note, dalle quali sono stati poi tratti i relativi film cinematografici più o meno di successo.
Nei suoi innumerevoli lavori a fumetti ha fornito le più svariate interpretazioni in matrice orrorifica delle più terrificanti pulsioni umane sulla paura e sull'ignoto, Ito è riuscito a far convergere nelle sue opere un campionario tale di morbose paure da guadagnarsi il titolo di "Re del brivido giapponese" i manga di Ito sono disegnati in maniera stupefacente il CAR ricorda solo marginalmente lo stile adottato da Minetaro Mochitzuchi (Dragon Head - Phantom Stalker Woman) ovvero : nessun filtro di distorsione, nessuna "anatomia improbabile" nessuna visione tipica dei manga "occhioni" , nessun volto rubicondo e tondeggiante fà capolino dalle pagine di ITO impestate di dolore e paura.
Il suo stile è uno stile di disegno netto, votato al realismo più cupo e asfissiante.
Ito disegna e narra orchestrando in maniera angosciante la sua visione delle paure "più bizzarre" alcune tratte presino da suoi incubi...e il lettore precipita in un incubo insieme all'autore.
Le macabre storie di Ito sono senza speranza e senza il canonico happy-end conclusivo come in ogni novella horror che si rispetti insomma.
Tutte colme di atroci tinte horror/macabre
Ito nel tratto è molto sicuro di sè..eppure non ha uno stile freddo ha un range emozionale in grado di conquistare e da subito, l'autore traccia con delicatezza i volti femminili adoperando un suo distintivo segno che sfiora un tale realismo a volte che lascia letteralmente sbigottiti. Eppure i volti delle donne di Ito fanno anche una innaturale e pavida paura, eccessivamente perfetti nelle loro sofisticate forme spesso accompagnate da sguardi vitrei che si perdono nel vuoto.
"Ito crea bellezza e morte in un’unica figura, la giovane Tomie, capace di ossessionare a tal punto qualunque essere umano di sesso maschile le si avvicini da spingerlo alla follia, fino a raggiungere le battute finali di ogni storia che la vede protagonista in maniera tragica e sanguinosa, con macabre pile di cadaveri che vanno accumulandosi lungo l’incedere della narrazione… all’interno delle quali spesso e volentieri si può ritrovare anche il corpo della stessa Tomie".
Le più terrifcanti novelle grafiche di Ito sono edite in piccoli volumi che racchiudono brevi e sfuggenti storie dell'orrore autoconclusive...un universo angosciante di innaturali paure giapponesi ma non solo.
Forse è possibile pargonare solo marginalmente le opere indigeribili di Maruo a quelle di Ito sebbene diametralemente opposte come contenuti molto più "soft" rispetto a quelli di Maruo nel loro orrida esposizione i manga di Ito.
ITo è un maestro nello spavantare con un "semplice" manga con un film è impresa relativamente facile ma con un fumetto la cosa diventa cosa ardua.
Eppure Ito a volte paralizza il lettore.
Storie come "le teste volanti palloncino" o "Le sculture senza testa" o "Flesh colored blood" sono davvero allucinanti...avessi uno scanner vi darei una comprova di quanto affermo possedendo alcuni volumi.
Un Maestro del brivido.
DA SCOPRIRE ASSOLUTAMENTE !!!!
the man