Autore Topic: Una vera chicca  (Letto 3454 volte)

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Offline alessandrac

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Una vera chicca
« il: 15 Mar 2005, 16:01 »
Vi scrive l'Associazione Famiglie Cattoliche "San Carlo Borromeo", un ente
morale che da diversi anni si occupa delle più drammatiche piaghe della
nostra società. L'Associazione "San Carlo Borromeo" ha condotto una lunga e
vittoriosa serie di battaglie per la catechesi dei tossicodipendenti, ed è
promotrice di diverse iniziative umanitarie nel Terzo Mondo, concernenti l'
evangelizzazione dei negri in Botswana. Il ruolo che si propone la
 "Borromeo"  è esemplificato nel motto di Lattanzio "Moralitas ubi primum":
per tale motivo, abbiamo ritenuto opportuno effettuare un collegamento a
"Internet", con lo scopo di coniugare il messaggio cristiano con le più
moderne tecnologie.
Con tristezza e sconforto, possiamo constatare che i cosiddetti "videogame"
occupano una  parte sempre più ampia del tempo libero giovanile. Gli effetti
deleteri di questi giochi elettronici sono ben noti: istigazione alla
violenza, incapacità in chi ne fa  uso di discernere il Bene dal Male,
messaggi immorali che possono spingere le menti deboli alla criminalità. A
questi effetti "morali" si aggiungono inoltre quelli concreti: epilessia,
sonnolenza, nervosismo, collassi cardiaci sempre più frequenti, nonché
scarsi rendimenti nella vita scolastica. In uno studio condotto dallo
psichiatra americano Fred Wertham jr, si evince che "il 27 % dei ragazzi in
possesso di un Playstation abbandona gli studi prematuramente: un dato
esemplare, se confrontato con l'8 % di coloro che  non la possiedono". Si
nota inoltre che il 33 % dei giocatori abituali finisce per  entrare in una
gang giovanile, e che la miopia e l'astigmatismo colpiscono in maniera più
virulenta soprattutto chi usa i videogiochi. Il 45 % di chi ha  giocato a
"Combattimento mortale" e "Male residente" tende a trascurare la sua diocesi
di appartenenza. Il 72 % delle ragazze che adoperano i videogiochi tendono
perdono la verginità prima dei sedici anni; di queste, solo il 15% si
congiunge in matrimonio con chi le ha deflorate.
Sono statistiche che parlano chiaro. I videogiochi sono uno dei gravi
flagelli che opprimono questa  società.
L' Associazione Famiglie Cattoliche "San Carlo Borromeo" non può restare
insensibile al grido di preoccupazione che attanaglia tanti genitori in
ansia, che improvvisamente non riescono più  a riconoscere l'umanità dei
propri figli, ridotti a pallidi e sparuti fantasmi. Milioni di giovani
virgulti, speranza delle loro madri, della loro Patria, e di  Dio
onnipotente e misericordioso, sprecano gli anni più proficui della loro
esistenza di fronte al monitor, prodigandosi in massacri "virtuali" anziché
curare il proprio intelletto, il loro corpo, la loro anima! Questi sono gli
effetti funesti del progresso? Ciò che Sant'Anselmo definiva "ancilla
moralitatis" deve trasformarsi in carnefice? E' per questo che, con l'aiuto
e  il sostegno di noti esponenti della religione, della politica, della
cultura, della scienza medica, stiamo preparando una proposta da presentare
all'attenzione del Parlamento, riguardante il divieto assoluto di
importazione dei videogiochi sul territorio nazionale.
Poiché ci sono concrete speranze che il nostro progetto vada in porto, ci
rivolgiamo a voi, ragazzi, che continuate a perseguire il vostro demoniaco
intento! Abbandonate la strada della perdizione, prima che anche la legge
civile dichiari illegale ciò che già è tale agli occhi di nostro Signore!
Tornate agli studi, agli  onesti passatempi sportivi, al caloroso abbraccio
delle vostre madri, al tempio di  Gesù che  tutto vede e tutto può
perdonare!
Con affetto

Associazione Famiglie Cattoliche "San Carlo Borromeo"
"Agnus cum leo iacebit, sed iactura pauce durabit"

Offline Duffman

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Una vera chicca
« Risposta #1 il: 15 Mar 2005, 16:04 »
Ancora gira 'sta roba? ^^'
Ma non è quel famoso pro-troller delle mie parti?

EDIT: Ovvio che si. A scanso di equivoci, ripeto: è una consapevole e studiata trollata. Non mi ci fate sopra commenti disperati sulla forma d'arte oppressa dal volgo.

Ulteriori info sul personaggio:
LINK EDITATO PER SICUREZZA, se volete info fate una veloce ricerca su ciro ascione e l'ass carlo borromeo.
Duffman ci dà di nuovo dentro FORTE E CHIARO,
in direzione del problema. Ma un po' meno. OOOHHH YEAH!!!  online: DuffmanTFP

Offline ZionSiva

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Una vera chicca
« Risposta #2 il: 15 Mar 2005, 16:10 »
~~porcelina, she waits for me there
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Offline alessandrac

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Una vera chicca
« Risposta #3 il: 15 Mar 2005, 16:11 »
Certo che sì, ma fa morire dal ridere, sopratutto la parte sulla verginità femminile.
Dei veri geni

Offline ZionSiva

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Una vera chicca
« Risposta #4 il: 15 Mar 2005, 16:13 »
Cari ragazzi,
un'ennesima testimonianza dei danni irreparabili che i giochi elettronici
operano sulle vostre giovani menti è dato da un rapporto del già citato
Centro Ricerche del Minnesota per gli Studi sulla Devianza Giovanile.
Speriamo vivamente che questa seria e rigorosa ricerca medica (effettuata,
tra l'altro, da uomini di scienza laici) possa gettare nuova luce sui rischi
ai quali vi esponete quotidianamente.

"L'oggetto della nostra analisi è stato il videogioco "Super Fratello Mario
64", che fin dal titolo si rivela profondamente inquietante. Il "Super
Fratello", infatti, allude in maniera beffarda al "Grande Fratello" del
romanzo di George Orwell "1984". Il protagonista di questo gioco, l'
idraulico Mario, subdolamente entrato nell'immaginazione comune dei
preadolescenti, non è altro che uno stravolgimento in chiave erotica di
Michele il Topo di Walt Disney. Stessa uniforme, stessa altezza, stessa voce
stridula; ma, mentre Michele il Topo rispecchiava in maniera onesta le
esigenze del "periodo di latenza", Mario è piuttosto l'alfiere di una
sessualità contorta. Mario, infatti, è dotato di un inquietante paio di
baffi, e il movente di ogni sua impresa è il raggiungimento della "preda"
sessuale. Fin dall'inizio, lo vediamo entrare in un castello (evidente
simbolo uterino); appena entra nel castello / utero, Mario incontra un fungo
parlante di nome Yoshi. Il castello / utero è quindi già abitato dal fungo /
fallo, che testimonia in tal modo un rapporto sessuale già consumato; il
culmine dell'ambiguità si raggiunge però nella voce infantile del fungo /
fallo (già iniziato alle esperienze erotiche, quindi già presente nell'
utero, quindi già iniziato alle esperienze erotiche) che si contrappone all'
aspetto pienamente "maturo" di Mario, il quale però è ancora all'inizio
delle sue "imprese" amorose. Tutta questa profonda ambiguità corrompe in
maniera devastante, soprattutto nelle menti più deboli,  l'immagine di una
sessualità sana e volta alla procreazione. I continui ammiccamenti sessuali
di "Super Fratello Mario 64" sono presenti anche nell'arredamento interno
del castello, un rosso - porpora che allude ora ai tessuti damascati delle
case di tolleranza, ora alle pareti interne di una vagina. A un certo punto
Mario varca un dipinto ed è trasportato in un'altra dimensione: questa è un'
audace rilettura del mito di Alice in chiave maschile, com'è dimostrato dal
saggio del noto psicologo junghiano Hans Vergerus "Alice e il fallo"
(illuminante, tra l'altro, in quanto chiarisce molti punti oscuri sulla
pedofilia di Lewis Carroll). Non a caso, Mario incontra presto delle "bombe"
giganti, sulle quali deve saltare per farle scoppiare. L'evidente dicotomia
bombe / testicoli fa sconfinare il gioco nell'esplicita pornografia, oltre
che nel cattivo gusto. C'è da notare che l'opera di distruzione che l'eroe
porta a compimento nei confronti delle bombe - testicoli rinvia direttamente
a un'idea di sessualità edonistica, per cui il testicolo (sede del seme
riproduttivo) viene fatto esplodere, e Mario persegue un ideale di
accoppiamento "infecondo" (plagiato dai sotterfugi del fungo - testicolo).
Un'indagine condotta su un campione di quaranta bambini dagli otto ai dodici
anni ha dimostrato in maniera lampante che i suddetti bambini tendono a
identificare Mario con il fallo (operando perciò uno slittamento - e una
proiezione simbolica del super Io - che li spinge a rimuovere la figura di
Yoshi). Interrogati infatti sul nome con il quale sono abituati a chiamare
il loro organo riproduttivo, i ragazzini hanno risposto per la maggior parte
"Mario" (il 60 %). I rimanenti bambini hanno invece dato il nome del proprio
genitore, o di un loro caro amico. Un solo ragazzino ha risposto "Yoshi"; su
di lui sono state condotte accurate indagini, ed è venuto alla luce il fatto
che il suo giocattolo preferito era la Barbie e che da grande avrebbe voluto
diventare un giardiniere. Tutti i bambini, inoltre, durante i test ai quali
sono stati sottoposti, hanno dimostrato una forte aggressività e
irrequietezza, dovuta senz'altro allo stress psico - fisiologico causato da
"Super Fratello Mario 64". E' perciò  palese l'effetto deleterio che il
suddetto gioco opera sulla psiche infantile, alla quale viene proposto un
modello di sessualità negativo e distorto."

Si tratta, come potete vedere, di dati SCIENTIFICI. Quindi, anche se
continuate a rinnegare il Signore, ascoltate almeno la voce della medicina.
Forse un giorno, persuasi dalla ragione, vi avvicinerete anche alla Fede. E
ricordatevi che ogni minuto sciupato in un inutile partita ai videogiochi è
come una ferita nel costato di Gesù; ricordatevi che i vostri joistich sono
come dei chiodi conficcati nella Sua carne.

Associazione Famiglie Cattoliche "San Carlo Borromeo"
Via delle Cento Fontane 33, Afragola (NA)
"Agnus cum leo iacebit, sed iactura pauce durabit"






X'-D
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Offline El Mariachi

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Una vera chicca
« Risposta #5 il: 15 Mar 2005, 16:14 »
Citazione da: "Duffman"
Ancora gira 'sta roba? ^^'
Ma non è quel famoso pro-troller delle mie parti?

EDIT: Ovvio che si. A scanso di equivoci, ripeto: è una consapevole e studiata trollata. Non mi ci fate sopra commenti disperati sulla forma d'arte oppressa dal volgo.

Ulteriori info sul personaggio:
http://members.tripod.com/~aereo/entra.htm

Io avevo trobvato anche un articolo del Fulco
http://www.lastampa.it/redazione/news_high_tech/archivio/0307/ngreligione.asp
Chi vive sperando... muore cagando." Sergente Lo Russo, isoletta dell'Egeo che non conta un ca##o, 1941

Offline alessandrac

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« Risposta #6 il: 15 Mar 2005, 16:19 »
Ma a questi il Klito di Carlotti gli fa una pippa  :lol:

Offline pedro

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Una vera chicca
« Risposta #7 il: 15 Mar 2005, 16:40 »
Citazione da: "Duffman"
Ancora gira 'sta roba? ^^'
Ma non è quel famoso pro-troller delle mie parti?

EDIT: Ovvio che si. A scanso di equivoci, ripeto: è una consapevole e studiata trollata. Non mi ci fate sopra commenti disperati sulla forma d'arte oppressa dal volgo.

Ulteriori info sul personaggio:
LINK ELIMINATO

POP-UP a manetta con Explorer e antivirus aziendale in berserk.
Meno male che abbiamo i firewall...
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline Duffman

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« Risposta #8 il: 15 Mar 2005, 16:44 »
Citazione da: "pedro"
Citazione da: "Duffman"
Ancora gira 'sta roba? ^^'
Ma non è quel famoso pro-troller delle mie parti?

EDIT: Ovvio che si. A scanso di equivoci, ripeto: è una consapevole e studiata trollata. Non mi ci fate sopra commenti disperati sulla forma d'arte oppressa dal volgo.

Ulteriori info sul personaggio:
LINK ELIMINATO

POP-UP a manetta con Explorer e antivirus aziendale in berserk.
Meno male che abbiamo i firewall...


Pop up eliminati automaticamente ed antivirus che para in scioltezza. Meno male che avete un firewall finto ^^

Elimino, ad ogni buon conto.
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in direzione del problema. Ma un po' meno. OOOHHH YEAH!!!  online: DuffmanTFP

Offline pedro

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Una vera chicca
« Risposta #9 il: 15 Mar 2005, 16:59 »
Citazione da: "Duffman"

Pop up eliminati automaticamente ed antivirus che para in scioltezza. Meno male che avete un firewall finto ^^
Elimino, ad ogni buon conto.

Eh, potessi mettere almeno Firefox... ma "No, è una minaccia alla sicurezza aziendale".

O_o
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Offline greven

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« Risposta #10 il: 15 Mar 2005, 19:54 »
Che personaggio assurdo... :lol:

Offline vikingus

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« Risposta #11 il: 15 Mar 2005, 20:14 »
Citazione da: "ZionSiva"
Interrogati infatti sul nome con il quale sono abituati a chiamare
il loro organo riproduttivo, i ragazzini hanno risposto per la maggior parte
"Mario" (il 60 %). I rimanenti bambini hanno invece dato il nome del proprio
genitore, o di un loro caro amico. Un solo ragazzino ha risposto "Yoshi"; su
di lui sono state condotte accurate indagini, ed è venuto alla luce il fatto
che il suo giocattolo preferito era la Barbie e che da grande avrebbe voluto
diventare un giardiniere.

Questo pezzo mi ha davvero piegato in due dalle risate.
Che poi è falso.Io il mio lo chiamo Ernesto.Perchè,voi no? :lol:  :lol:
[XO] Live Tag: vikingus | [Ps4] nick: TFP_vik | Steam/Origin ID: Dario_vik  |
'L'ho preso durante la prossima patch.'   #teamNOippopotamo

Offline slataper

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Una vera chicca
« Risposta #12 il: 15 Mar 2005, 21:36 »
:D  :D

Eccovi un classico del complottismo surreale:

I Puffi, il più grande progetto mediatico per convertire ai principi del marxismo-leninismo le giovani generazioni occidentali.

Citazione
Per molti anni il cartone animato "Il villaggio dei Puffi" è stato trasmesso dalle televisioni di tutto il mondo con un enorme successo, creato nel 1958 da un autore di cartoni animati di origine belga, Pierre Cuillford (detto Peyo, nato nel 1928, morto nel 1992) ha per molto tempo monopolizzato i palinsesti, diventando negli anni ottanta un vero fenomeno cult per i giovani telespettatori.
Il target a cui erano diretti i puffi comprendeva quella fascia di età 5-12 che nell'età successiva al boom demografico ed industriale costituiva una larga fetta della platea televisiva, soprattutto nei paesi occidentali.
Il cartone animato narrava la storia e le vicende degli abitanti di un villaggio, i puffi, delle strane creature blu comandate da un grande vecchio chiamato Grandepuffo.
I modelli di comportamento trasmessi dal cartone animato erano pregni di messaggi che richiamavano esplicitamente al marxismo-leninismo, inoltre numerosi messaggi subliminali inseriti nelle varie puntate trasmettevano un'idea di utopico mondo governato dalle regole del socialismo reale.

Probabilmente,
i Puffi sono stati un tentativo mediatico di indottrinamento politico a favore del modello di vita comunista e sovietico in particolare.
E' difficile definire chi sia stato l'artefice di ciò, sicuramente la tattica comunicativa ricorda lo stile dell'intelligence sovietica che dai tempi dello Zar con i "Protocolli dei Savi anziani di Sion" aveva dimostrato di sapere utilizzare molto bene i mezzi di comunicazione per i propri scopi.
Lo scenario geopolitico e geostrategico degli anni ottanta aveva fatto emergere tutte le pecche del modello socialista, i ragazzi del sessantotto adesso erano genitori e le nuove generezioni di bambini erano molto più facili da raggiungere con la TV che non con altri mezzi.
Il crollo del regime sovietico non era previsto dagli analisti di entrambe le parti non prima di venti o trenta anni e ancora non era iniziata l'era Gorbaceviana di disgelo.
Con quale scopo sono stati creati i Puffi è davvero un mistero, molto azzardato sostenere che il cartone animato fosse un lento attacco alle basi del sistema capitalista per penetrare nelle menti delle future classi dirigenti occidentali instillando idee socialiste.
Daltro canto è vero anche il fatto che le teorie sulla comunicazione (Teoria dell'ago ipodermico-proiettile magico e Teoria della coltivazione) erano ancora fortemente legate alla Scuola di Francoforte; da ciò sicuramente non può che nascere un sospetto........................


Questa è solo la premessa, il resto è ancora meglio.
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Offline Nemo

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Una vera chicca
« Risposta #13 il: 15 Mar 2005, 21:43 »
Il puffo quattrocchi/Trotzky. Incredibboli.

Perché non lanciamo il contest dietrologico? Penso ne verrebbero fuori delle belle.

Offline guren no kishi

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Una vera chicca
« Risposta #14 il: 16 Mar 2005, 12:48 »
Citazione da: "alessandrac"
fa morire dal ridere, sopratutto la parte sulla verginità femminile.
Dei veri geni


quoto.
anche se più che mettermi a ridere io ero così: :shock: