Guarda, non ci si può fare niente.
Pensa che, analogamente, il prof. Sergio Raistano ha scritto un libro sulla Storia del Fumetto per conto della UTET (rinomata editrice di libri accedemici), in cui pur senza parlarne male ha scritto un saggetto di poche centinaia di pagine con una quantità ENORME di errori, refusi, imprecisioni e gaffe che dimostrano palesemente l'ignoranza del professore a riguardo, oltre al fatto che l'opera avrebbe intenzione di essere esaustiva ed enciclopedica, pur trattando un campo vasto, variegato e in alcuni casi bisognoso di una conoscenza molto approfondita e trasversale.
Risultato: sdegno degli addetti ai lavori, dei lettori e amatori, e lettere di lamentela e petizioni di ritiro dell'opera (visto il carattere accademico del libro, che quindi potrebbe male educare studenti di tale argomento).
Risposta del professore: che volete, due/tre errori sono fisiologici, per il resto ci ho messo tutto il mio impegno e cmq sono professore stimato da anni. (della serie: "chemmefrega ammè").
E ringraziare che non era volto a screditare il fumetto, ma a incensarlo.
Quindi la professionalità in questi casi viene usata come alibi per dire in libertà quel che si pensa, spacciando opinioni personali e discutibili come realtà osservabili. Poco da fare. Sta nello spirito critico di chi legge, superare questi ostacoli.