Ultimamente, visto che sono obbligato a stare al passo con le scan di One Piece, mi sto recuperando un pò di roba.
Consiglio questo Phantom Stalker Woman del '93. Storia horror parecchio scorrevole e inquitante. Mi è piaciuta un sacco la figura del "mostro" e di come effettivamente basta un indirizzo per essere rovinati (Fratelli D'Italia docet....). Consigliato, si trova in inglese, però volentieri comprerei il volumino, se un giorno lo ristampano.
La figura del mostro del manga di Mochizuchi, è tratta dalla
Kuchisake-onna [donna dalla bocca spaccata] un tipico yokai giapponese. È una donna che è stata mutilata da suo marito e ritorna come uno spirito malizioso e vendicativo. Le voci di presunti avvistamenti iniziarono a diffondersi nel 1979 circa, intorno alla Prefettura di Nagasaki, si diffusero presto in tutto il Giappone, causando il panico in molte città nipponiche, insospettabilmente. Vi sono persino notizie di scuole tra le prefetture di Osaka e Nagoya che permisero ai bambini di tornare a casa solo in gruppi e scortati da insegnanti per motivi di sicurezza.
Anche la polizia aumentò le loro pattuglie durante le notti a fine 79/80, ed infine, numerosi avvistamenti vennero inclusi in molti rapporti anche in Corea del Sud. La leggenda vuole che questo yokai in origine fosse una donna ossessionata dai ragazzi e dai bambini, durante una delle sue cacce notturne, fu colpita da un'auto e morì poco dopo, sul ciglio della strada. La donna dopo essere stata colpita a gran velocità, strisciando la sua faccia sull'asfalto, la sua bocca era strappata da un orecchio all'altro. Alcune varianti vogliono che sia stato il marito ad investirla.
Come tutti sappiamo, gli spiriti dei morti uccisi in maniera particolarmente violenta - mogli maltrattate, prigionieri torturati, nemici sconfitti, - spesso non riposano molto bene in Giappone. Si veda Juon.
Uno di questi spiriti è proprio quello della Kuchisake-onna, il fantasma di una donna che è stata mutilata, e che torna nel mondo dei vivi, per vendetta. Il suo nome
"Donna con la bocca spaccata" deriva dal profondo, sanguinante squarcio che le attraversa il viso, facendola sorridere orribilmente da un orecchio all'altro. Lo yokai appare di notte, davanti ai viaggiatori solitari, coprendosi l'orrenda bocca con una mascherina di stoffa, un ventaglio o anche un fazzoletto. Secondo la leggenda, i bambini che camminano da soli di notte sono quelli più in pericolo. In realtà tutti i maschi e non solo in Giappone, possono incontrare una donna che indossa una mascherina anti-smog, il che, pensandoci, non è uno spettacolo così insolito in Giappone...poiché le persone le indossano per proteggere gli altri dal raffreddore o dalle malattia contagiose come raffreddore o influenza sono numerose. Nei periodi "influenzali" tutti ne hanno una.
Anche questo aspetto ha aumentato moltissimo la popolarità della leggenda.
A me a Kyoto, mentre scattavo foto alle geishe di notte, escono apposta dalla scuola per farsi catturare dalle macchine fotografiche, ho notato una ragazza con lunghi capelli neri, un cappottino giallo-ocra ed una mascherina, che veniva verso di me da un vicolo un po' buio, dietro c'era un parco. Niente di incredibile o spaventoso insomma, ma mentre arrivava verso la mia direzione, ho notato che aveva alzato un braccio, e da lontano lo agitava, forse aveva bisogno di aiuto, perché ricordo che aveva ripreso il passo spedito verso di me, tenendo il braccio alzato, come se mi dicesse
"aspettami, devo dirti una cosa". Io però mi sono allontanato a passo piuttosto spedito e non me ne sono mai pentito.
Ripensandoci, era chiaro che era una ragazza uscita da un locale, ce ne sono molti in quella zona, forse era solo un po' brilla, ed era chiaro che avesse una mascherina per lo smog, che di notte a Kyoto è fastidioso permette di respirare male...però...insomma. Non è che ci tenessi poi così tanto a verificare cosa volesse e chi fosse.
La leggenda poi parla chiaro, la donna fermerà il bambino/uomo e chiederà a questi:
"Sono carina?" Se il bambino/uomo risponderà di no, egli verrà ucciso brutalmente con un paio di forbici, in faccia. Se invece il solitario viaggiatore risponderà di sì, la donna si toglierà la mascherina, rivelando la sua bocca mostruosa, tagliata da un orecchio all'altro, chiedendo
"Che ne dici di adesso?" Se il bambino/uomo risponderà che non è mostruosa, verrà tagliato a metà. Se invece il bambino/uomo risponderà che lo è, allora la donna gli taglierà la bocca esattamente come la sua.
La leggenda racconta che è impossibile scappare da questo yokai, poiché la donna riapparirà semplicemente di fronte alla vittima fino a quando non riceverà una risposta esauriente. Quando la leggenda è riapparsa, sono emerse anche le voci degli anni 70th su come fuggire. Alcune fonti affermano che la Kuchisake-Onna può anche essere confusa dalla vittima se questi risponde alla sua domanda con risposte ambigue, come
"Sei nella media" o
"Così così". Incerta su cosa fare, lo spirito darà alla persona abbastanza tempo per scappare mentre è persa nei suoi pensieri. Che robe i giappi.
Un'altra via di fuga è dirle che si ha un impegno precedente; la Kuchisake Onna perdonerà le sue brusche maniere e si scuserà, perché anche gli spiriti, sono educati, alla fin fine. In alcune varianti del racconto, può essere distratta da frutta o da caramelle se le vengono lanciate addosso. Ella raccoglierà la frutta o i canditi, dando così alla vittima la possibilità di scappare. La leggenda però specifica che se ne avrà la possibilità, correrà verso la nostra direzione. Un altro modo di sfuggirle alla donna si verifica se il bambino le chiederà la stessa cosa "E io sono bello secondo te?"; si confonderà e se ne andrà.
Questa favola saiko-horaa (società mostruosa) detta anche leggenda urbana è piuttosto diffusa, comunque, con la coda nell'occhio, vidi la ragazza entrare in un locale, tanto brutta non poteva essere.
O magari si?