A me ad esempio mi pare una splendida sentenza.
ma una splendida sentenza in 'ottica cattolica' (nel senso che ti sembra il papa abbia fatto bene il suo dovere nel qual caso) o in senso assoluto?
Perchè se in senso assoluto mi viene da domandare come allora tu ti possa definire un bastione dell'eticità e dell'importanza di un recupero morale della società, visto che tecnicamente non sei cattolico (oppure mi son perso qualcosa di nuovo
).
Insomma, in base a questa sentenza non puoi elaborare principi etici come uomo e cittadino in quanto privo di fede.
Se poi il discorso si basasse sul concetto di fede nella sua totalità si potrebbe aprire una discussione importante, ma è il Papa, dubito dunque affronti un tale argomento a prescindere da quella che lui professa (e che tra l'altro considera l'unica e vera)
Io il papa l'ho criticato rarissimamente, l'ho fatto una volta e ho bastonato al contempo assai più i suoi detrattori (circa la questione "La sapienza"), ho commentato solo il virgolettato, che come dice answer lo trovo di una gravità fastidiosa, come se una madre o un padre che non battezza il figlio potessero a priori compiere il loro dovere da 'cittadini e genitori di serie B' (in quanto una madre quello deve fare, amare il figlio ed educarlo, che per me significa tirarlo su infondendogli un'etica)
Sulla questione che il Papa non è che debba essere seguito proprio alla lettera in tutto quello che dice e pensa da un cristiano che non fossero encicliche o altre occasioni di 'enunciazioni di fede' non so, non ho un'opinione precisa, ma penso (e mi piace pensare anche) che debba essere così invece, e probabilmente lo pensi anche tu, altrimenti dovrei pensare che giustifichi 2 milioni di papa boys che vanno a incontrare e festeggiare il papa e poi quando il intervistano in materia sessuale ti fanno capire con sorrisini e silenzi imbarazzati che il 90% di loro non ha rispettato o non intenderebbe rispettare il principio di castità prima del matrimonio.
Il papa da un vero cristiano va ascoltato come costante faro morale e di fede in ogni sua esternazione domenicale, ecco perchè viene riposta una forte analisi e dibattito ad ogni sua frase, tanto dai credenti quanto (e soprattutto) dai suoi detrattori. Proprio perchè tutti comprendono la 'pesantezza' di queste parole in termini di risonanza sulle coscienze. Altrimenti nei limiti di una normale dialettica o critica si esce dalla sua guida, ma si viene considerati eterodossi o nei casi peggiori eretici, cmq non cattolici, e giustamente. Spesso in nome di un credo più fomentato e acceso si disconosce la sua figura, si finisce eretici per 'troppo amore di Dio' spesso, un pò come successo ai lefebriani, ma è anche giusto, se il papa venisse disconosciuto nella sua 'infallibilità' in atti come questo potremmo anche smettere di avvertire l'esigenza di una figura quale il 'successore di Pietro'.
Cmq almeno personalmente, l'attenzione perenne riposta nelle parole del papa la valuto sull'esperienza di credenti dei miei genitori, che certo non attendono 'l'enciclica' (quante ce ne sono, una all'anno?) per riaffermare la loro comunanza di fede col papa, sicuramente non sanno nemmeno cosa sia un dogma (come atto papale e come termine in sè), quanto piuttosto ad esempio sul quel che il papa dice nell'Angelus domenicale.