A dire il vero, nella parrocchia che frequentavo fino a poco più di 20 anni fa, uno dei preti già aveva adottato la formula “non abbandonarci alla tentazione”, e se era lui a dire Messa, la “imponeva” ai fedeli pronunciandola più forte nel microfono durante la recitazione comune del Padre Nostro.
Ero convinto che l’avessero ufficializzata da tempo.
Comunque non ci vedo niente di male nel mantenere quei piccoli tocchi di Dio abramitico che ti pone qualche sfida, nella vita. Chi cavolo ha detto che Dio ti deve fare la vita più facile possibile? Allah ti impone come minimo periodi di digiuno ed astinenza, Yahweh ti dà una lunga lista di cose da non mangiare.
Sembra quasi che i rammolliti genitori ed educatori moderni vogliano creare un Padre Nostro a loro immagine e somiglianza. Cioè, una divinità che ogni tanto gira gli occhi nella tua direzione e dice “vediamo un po’ come se la cava se si ritrova nella situazione X e Y” non mi sembra in contrasto con l’idea del Dio-genitore che ti ama.
Ovviamente pour parler eh, questa notizia non modifica la mia vita di una virgola. Anche se, a giudicare dalle cose che dico quando - non so - qualcuno mi mazzuola a Soul Calibur senza lasciarmi muovere, pare che io sotto sotto consideri ogni anche piccola difficoltà come una sfida di Dio...