Autore Topic: Elezioni in Iraq  (Letto 8133 volte)

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Offline acciarone

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Elezioni in Iraq
« il: 28 Gen 2005, 21:56 »
domani si vota in iraq.
ho fatto qualche breve riflessione liberamente non condivisibile e senza alcuna pretesa di completezza.

1) Nel bene e nel male questa elezione è un test. un test di possibile convivenza con il mondo islamico. Li stiamo valutando e li stiamo anche contando. vediamo chi va a votare e poi vediamo quale branca, tribù, etnia, dovremo in futuro appoggiare. vediamo chi non va a votare e vediamo contro chi dovremo fare la prossima guerra.

2) Se c'è una bassa e generalizzata percentuale di votanti (pochi sciti, pochi sunniti, pochi curdi) potrebbe anche significare che l'islam in sè non ha alcuna voglia o necessità di democrazia.
come è che si diceva? una donna ha bisogno di un uomo come un pesce di una bicicletta. stessa cosa

3) Se le elezioni vanno bene (votano, diciamo tra il 62 e il 65 % degli aventi diritto) i tempi per gli angloamericani per andarsene dall'iraq potrebbero drasticamente diminuire. questo potrebbe anche non essere un vantaggio per gli USA adesso che le elezioni americane sono state fatte e vinte da George W. dunque, perchè fare andare bene il test elettorale iraqeno?

4) Le elezioni vanno male (vota, che so, diciamo tra il 23 e il 29 % degli aventi diritto) che succede ? restiamo a Bagdad per sempre ? Proviamo a esportare la monarchia costituzionale ?

La verità è che non lo so.
Le opinioni di Acciarone non corrispondono necessariamente alle opinioni di Acciarone.

Offline mimir

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Re: Elezioni in Iraq
« Risposta #1 il: 29 Gen 2005, 00:48 »
Citazione da: "acciarone"

4) Le elezioni vanno male (vota, che so, diciamo tra il 23 e il 29 % degli aventi diritto) che succede ? restiamo a Bagdad per sempre ? Proviamo a esportare la monarchia costituzionale ?


Coi cecchini che sparano non è facile trovare la "voglia" di andare a votare.

Non importa quanti andranno a votare, ma il fatto che si voti, che il popolo abbia voce, che si apra il vaso di pandora. Poi gli iraqeni faranno come vorranno, se vorranno di nuovi essere pecore assoggettate alla dittatura* il tiranno lo troveranno facilmente.

* fosse per me non avrei mai aiutato un popolo che non ha lottato per la propria libertà.
Non perdetelo il tempo ragazzi, non è poi tanto quanto si crede;
è così fragile la giovinezza, non consumatela nella tristezza.

Offline Seppia

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Re: Elezioni in Iraq
« Risposta #2 il: 29 Gen 2005, 12:48 »
Citazione da: "mimir"

Non importa quanti andranno a votare, ma il fatto che si voti, che il popolo abbia voce, che si apra il vaso di pandora.



sono totalmente d'accordo.

l'importante é il "mesaggio" che gli usa inviano: siamo venuti un po' alla garibaldina, ci siamo attirati l'odio di molti, ma ora dimostriamo che alla fine le promesse cerchiamo di mantenerle.


speriamo.
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Nofx

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Re: Elezioni in Iraq
« Risposta #3 il: 29 Gen 2005, 13:45 »
Citazione da: "Seppia"


l'importante é il "mesaggio" che gli usa inviano: siamo venuti un po' alla garibaldina, ci siamo attirati l'odio di molti, ma ora dimostriamo che alla fine le promesse cerchiamo di mantenerle.


speriamo.


Beh, oddio, dire "alla garibaldina" è un po' esagerato, almeno Garibaldi l'Italia l'ha "liberata", gli USA, venuti per trovare le armi di distruzione di massa che non hanno trovato, hanno solo reso possibile la morte di moltissime persone e l'ingresso nel paese di numerosi terroristi.
Però almeno le votazioni le hanno organizzate, peccato che chissà quanta gente potrà andarci per via dei pericoli che corrono per andare a votare...i soldati riusciranno a garantire loro la sicurezza ???
Ne dubito fortemente.

Citazione da: "acciarone"
1) Nel bene e nel male questa elezione è un test. un test di possibile convivenza con il mondo islamico. Li stiamo valutando e li stiamo anche contando. vediamo chi va a votare e poi vediamo quale branca, tribù, etnia, dovremo in futuro appoggiare. vediamo chi non va a votare e vediamo contro chi dovremo fare la prossima guerra.


Non ci avevo mai pensato, però è plausibile...
 won't exist anymore ^__^

Offline mystmar

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Re: Elezioni in Iraq
« Risposta #4 il: 29 Gen 2005, 14:48 »
Citazione da: "Seppia"
Citazione da: "mimir"

l'importante é il "mesaggio" che gli usa inviano: siamo venuti un po' alla garibaldina, ci siamo attirati l'odio di molti, ma ora dimostriamo che alla fine le promesse cerchiamo di mantenerle.
speriamo.


posto che la libera espressione del popolo e' sinonimo di democrazia, non vedo nessun tipo di democrazia in un regime rimosso da chi gli ha sempre fornito le armi e ora le stesse e piu' potenti armi le usa per imporre il proprio di regime.

"siamo venuti un po' alla garibaldina" mi sembra un tantino riduttivo, le migliaia di morti civili avrebbero preferito un arrivo un po' meno garibaldino. Forse.

Offline l'Amico

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Elezioni in Iraq
« Risposta #5 il: 29 Gen 2005, 18:19 »
In parte sono daccordo con Mystmar.
Gli americani hanno fatto un altro macello, bombardando a casaccio
con la pretesa di "liberare". Gli USA hanno questo brutto, pericoloso
difetto,voler liberare chi non vuol o non deve essere liberato.
Ma Fahrenheit 9/11 l'abbiamo visto tutti, quindi non mi dilungo.
Ancora non posso credere che il presidente cowboy abbia rivinto le
elezioni, ma da un popolo di guerrafondai cosa dovevamo aspettarci?
Cmq io PERSONALMENTE non avrei attaccato l'Iraq, anche se avesse
avuto le armi chimiche. Sopratutto se quelle armi gliele ho vendute io.
Scusate ma...allora gli USA possono attaccare con questo pretesto
QUALSIASI stato della terra. Anche noi.
Secondo me dovrebbero cominciare a starsene a casa loro.
Secondo me hanno causato anche TROPPI danni (Vietman, Cambogia,
Panama, Corea, un paio di volte l'Iraq, ecc ecc...).
Gli americani si stanno attirando l'odio di tutto il mondo, la situazione
precipitera' prima o poi. Spero di sbagliarmi.
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Offline acciarone

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Elezioni in Iraq
« Risposta #6 il: 29 Gen 2005, 19:32 »
Citazione da: "l'Amico"
In parte sono daccordo con Mystmar.
Gli americani hanno fatto un altro macello, bombardando a casaccio
con la pretesa di "liberare". Gli USA hanno questo brutto, pericoloso
difetto,voler liberare chi non vuol o non deve essere liberato.
Ma Fahrenheit 9/11 l'abbiamo visto tutti, quindi non mi dilungo.
Ancora non posso credere che il presidente cowboy abbia rivinto le
elezioni, ma da un popolo di guerrafondai cosa dovevamo aspettarci?
Cmq io PERSONALMENTE non avrei attaccato l'Iraq, anche se avesse
avuto le armi chimiche. Sopratutto se quelle armi gliele ho vendute io.
Scusate ma...allora gli USA possono attaccare con questo pretesto
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Secondo me dovrebbero cominciare a starsene a casa loro.
Secondo me hanno causato anche TROPPI danni (Vietman, Cambogia,
Panama, Corea, un paio di volte l'Iraq, ecc ecc...).
Gli americani si stanno attirando l'odio di tutto il mondo, la situazione
precipitera' prima o poi. Spero di sbagliarmi.


per cortesia mi piacerebbe che la discussione rimanesse orientata sulle elezioni. peraltro credo che l'argomento USA vs Resto del Mondo sia troppo complesso per essere affrontato solo via web.
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Offline BIOblio

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Elezioni in Iraq
« Risposta #7 il: 29 Gen 2005, 19:49 »
Ritengo queste elezioni l'ultimo tentativo per l'amministrazione americana (e coalizione che l'appoggia) per dare un senso a tutto ciò che ha scatenato in Iraq. Il risultato sarà davanti gli occhi di tutti, a breve, sono  curioso e preoccupato.
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Offline Gargoyle

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Elezioni in Iraq
« Risposta #8 il: 29 Gen 2005, 21:25 »
Come andranno le elezioni di domani è una cosa difficile a prevedersi. Personalmente, auspico (e credo) che siano un totale insuccesso, con percentuali di votanti inferiori al 30% (che è un po' la soglia minima di credibilità per ogni elezione). Spero che vadano così perchè in tal modo sarebbe manifesto l'insuccesso americano di normalizzare (e controllare) l'Irak: certo, la scarsa affluenza sarà dovuta anche alla paura di rappresaglie, ma ciò significa solamente che l'amico Bush ed il cosiddetto "presidente" Allawi, di fatto un uomo di paglia, non hanno il controllo del paese e non sono in grado di permettere ai cittadini irakeni di usufruire di un loro diritto (peraltro piuttosto ipocrita). Intendiamoci, non c'è bisogno di aspettare le elezioni per scoprire questo, basta accendere un tg per sentire della carneficina quotidiana della resistenza irakena e dell'esercito di occupazione statunitense, ciononostante erano state indicate queste elezioni un po' come il termine ultimo per rendere gestibile la situazione. Un eventuale insuccesso elettorale rendebbe la situazione ancora piu' difficile per l'occupazione statunitense. Comunque andranno, si altereranno i rapporti tra i gruppi etnico-religiosi sunnita (minoritario, ma ha sempre dominato il paese) e sciita, con conseguenze che non mi sono del tutto chiare.
Non posso che augurarmi che queste elezioni mostrino come l'essere la superpotenza mondiale non sia sufficiente a piegare il mondo ai propri voleri.
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Offline pedro

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Elezioni in Iraq
« Risposta #9 il: 29 Gen 2005, 22:30 »
E io che pensavo che poter votare fosse sempre un'opportunità da non sprecare.

Non si finisce mai di imparare.
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline acciarone

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Elezioni in Iraq
« Risposta #10 il: 30 Gen 2005, 08:58 »
Citazione da: "BIOblio"
Non dedico molto tempo e risorse mentali su questa faccenda, quindi non approfondisco la questione almeno in questa sede; rimango tuttavia dell'idea che gli USA ed alleati hanno mentito sulle vere cause della guerra (le armi di distruzione di massa); la guerra è un abominio di per se figuriamoci se fatta sotto mentite spoglie; non c'è quindi il movente per questa guerra o perlomeno non è quello che i potenti vogliono far credere; forse c'è in gioco la sopravvivenza dell'umanità come nei migliori cartoon giapponesi o il nuovo ordine mondiale? Non ce lo hanno detto, quindi cosa devo pensare? L'odio generale è aumentato inesorabilmente come l'entropia dell'universo; i poveri soldati sono di nuovo "cannon fodder". Nessun iracheno ha chiesto questo intervento; nessuna strumentalizzazione politica mi può togliere dalla testa che queste elezioni NON sono ne libere ne democratiche. Quando accadrà che spenderemo queste ENORMI risorse che vengono spostate di qua e di là in un bel programma di salvaguardia di questa nostra bellissima terra? Non impareremo mai a non farci del male a vicenda. Lo dico senza falsi moralismi.


per cortesia. mi piacerebbe che il topic rimanesse incentrato sulle elezioni non su quello che c'è stato prima o su quello che sarà il mondo nei prossimi 20 anni. Grazie.
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Offline melaQuit

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Elezioni in Iraq
« Risposta #11 il: 30 Gen 2005, 11:58 »
Personalmente, ritengo le elezioni iraquene un fatto molto più inerente alla propaganda statunitense che non alla vita politica irachena.

La storia ci insegna che il processo "dittatura rovesciata - libere elezioni" è sempre scaturito da moti interni ad un paese, ovvero dalla volontà di un popolo di cambiare radicalmente e a costo della vita le sorti della sua nazione, vedi la Romania di quel cialtrone di ciausescu.

In Iraq le cose non sono andate esattamente così.
Queste elezioni sono frutto della volontà americana, conseguenza di un atto di guerra americano, e finalizzate a far fare bella figura all'america.
In base a questo presupposto, perchè dovrei vederle come un evento positivo?
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Offline BIOblio

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Elezioni in Iraq
« Risposta #12 il: 30 Gen 2005, 12:42 »
Per acciarone: ho modificato il mio post per rispetto del topic che hai aperto, in quanto poteva essere fonte di OT, chiedo di modificare (se è possibile) anche il tuo reply di conseguenza in quanto riporta il post che ho modificato.
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Offline KEFKA

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Elezioni in Iraq
« Risposta #13 il: 30 Gen 2005, 15:27 »
sembra un  gioco ormai. Ok la democrazia bla bla bla, non dimentichiamoci  però che tra la "liberazione" dell'Iraq fino ad oggi ci sono stati più di 100.000 morti. 100.000. ragazzi 100.000 morti. Però cazzo, si va a votare, la democrazia è libertà, dopo gli iracheni potranno tagliarsi i baffi e vivere "felici". Per me questa messa in scena è stata fatta solo per giustificare le barbarie commesse dai cowboy d'America. E per fare propaganda.
Se fossi Iraqueno oggi mi barricherei in casa, col cazzo che andrei a votare. Non sarei martire? me ne sbatto, intanto non muoio per far dichiarare a Bush: "avete visto? ora in Iraq c'è la democrazia!".
E poi (questo non c'entra col topic am tant'è) VIA i nostri uomini da Nassirya, che le sorvegliassero i cowboy le centrali enel...ops i cowboy sono a sorvegliare i pozzi di petrolio  :roll:

Offline ferruccio

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Elezioni in Iraq
« Risposta #14 il: 30 Gen 2005, 16:01 »
Solo un pensierino piccolo piccolo da scuola elementare: bastano le elezioni per garantire la democrazia?
E allora Mozart?