Confessioni, non intervista…
1) Perché si chiama Skill e non direttamente Skin?
Perché mi piaceva il binomio e l’assonanza Skill/Skin.
E’ un gioco tra carnale e abilità. L’abilità della carne, o l’estensione di queste abilità.
Mi sento tanto Marzullo
2) Ma la copertina fatta dal tuo amico ed apparsa sul blog del Bittanti, non era piú ficcante (=copyright altrui)?
Tristezza!
La risposta è stata: “Così ci tagliamo fuori una parte di lettori”.
Troppo aggressiva, troppo specialistica.
3) I piani alti ti hanno chiesto di mettere una scena nella doccia? I, Robot ti ha copiato?
Vuoi mettere l’effetto che ha fatto quella scena sulle lettrici.
Mi serviva un pretesto che fosse ricorsivo, sia per descrivere il personaggio che per il finale in cui il cerchio si chiude esattamente dove viene aperto.
Un bieco stratagemma letterario.
E poi ho sempre sognato di infilarmi con un venitrenne sotto la doccia ;-)
4) é vero che uno scrittore finisce sempre per mettere un po' di 'lui/lei' in tutti i personaggi? Nei miei, rigorosamente a metá, sono tutti pazzi suicidi, mi devo preoccupare?
Preoccupati!
I miei personaggi sono stereotipi, ognuno di loro rappresenta un meccanismo.
Skin la passione, Kina l’obsolescenza programmata del mercato videoludico, Akenaton la stabilità, i giocatori giovani la merce di mercato (leggi videogiochi), Taz il mercato videoludico…
Dio è la Id.
In questa prospettiva lo scrittore si limita a narrare… Forse.
5) te ce la vedi la signora a venirmi ad attendere sotto casa in Scozia?
Non sottovalutare le ire del MOIGE.
Per finire.
E’ vero sicuramente c’è il già scritto e il già scritto si chiama Rollerball.