Si non ci credo che non riescano più a condensare in due ore i film. Io ormai me li guardo tutti a casa e li spezzo in due tre giorni. Anche se molti film a casa perdono moltissimo.
In due ore?
Vi ricordo che siamo cresciuti con capisaldi e capolavori assoluti della durata di 90 minuti! :D
Io volevo scriverlo 90 minuti nel mio post ma sono stato magnanimo :D
Robocop = 1h e 42. Non serve aggiungere altro.
Io il 20 e di pomeriggio che 3h di film alla sera non ho più il fisico :hurt:
Ah, beh, facile che io ci vada di mattina.
#vecchianza ma anche #NessunoInSala
L'ho visto anch'io.
La cosa che mi viene da dire subito è il marchio che Nolan ha inciso sul personaggio è ancora indelebile.
Questo Batman è il suo Batman, con il suo attaccamento alla realtà, il suo appoggio al buio, la sua Gotham reale, sporca ed grigia.
Forse dovrà passare ancora un pò di tempo prima che si rinventi una nuova formula cinematografica di Batman e questo si nota soprattutto nel villain che, non faccio spoiler, ma è sempre quella roba lí che ormai abbiamo visto nelle altre pellicole con il pipistrello o ispirate a lui.
Aspettiamo il cambio generazionale degli sceneggiatori, dai.
Inedito invece è il tanto spazio dato al Batman investigatore, il detective dei comics omonimi.
Quindi un tributo ai film alla Seven, con i messaggi ed gli indizi lasciati sulla scena del crimine e lo stretto rapporto con il nostro eroe.
Ecco, tutta quella parte lí l'ho trovata un pò moscia, i delitti non sono cosí fantasiosi, gli indizi sono incapibili se non hai lí uno accanto che ha lo zio che raschia i pavimenti (è un esempio..........) e all'ennesimo dialogo di Batty e Gordon su quel maledetto tetto uno pensa all'episodio dei Simpson in cui si mostra il nuovo Star Wars che è tutto dibattiti parlamentari, solo che qui invece ci sono spiegoni di intricati intrichi politici pieni di nomi, fatti, luoghi che uno smette di ascoltare, aspetta che finiscono quando sono in comodo e si passi alla prossima scena.
Certo, per me bisogna essere magnanimi con questi film, vivono in limiti ristretti, in costrizioni produttive che non possiamo sapere, sono progetti in cui troppe cose sono in ballo per risultare "spontanei".
Quindi a me basta che quando si arriva al succo, lo spremuto sia buono.
E personalmente questo film lo fa, raggruppa belle scene, in cui sono stati spesi bei soldi e molto bene.
Penso
al funerale con quel campo sterminato di ombrelli neri, a come l'acqua entra nello stadio, a quei piccoli tocchi che valgono tanto come la parrucca rossa di Selina nella fotografia seppiata al club. Ah, nel montaggio iniziale si percepisce il sudore buttato dentro.
E ci mostra un percorso dell'eroe molto interessante, soprattutto come si svela alla fine il rapporto con il villain di turno e come il nostro si metta in discussione, che ha un certo punto bisogna smetterla di gridare "ONESTÀH, ONESTÀH" e diventare un mammifero placentato adulto.
Detto tutto, piú o meno.
Pattinson non mi è piaciuto, poco espressivo, con sto mento imponente che esce dalla maschera, probabilmente deve ancora abituarsi ai nuovi panni oscuri che indossa.
L'enigmista
influencer come rivisitazione molto gratuita e banalotta.
Però ci sta. Se un Dario Moccia dicesse di andare a sparare in piazza per salvare il Lucca Comics, altro che 507 persone risponderebbero.
Ma infatti, è più investigativo il film che non il personaggio in sé. Anche perché è più detective Alfred di Batman, che si limita a risolvere indovinelli.
Peraltro la traduzione "Giace continuamente" non funziona proprio, era meglio "Giace perennemente", visto che perenne conservava il senso mentre continua lì in mezzo stride e basta.
Per me non si può dire non sia un buon film, ma la sensazione è di Cavaliere Oscuro spuntato nella caratterizzazione, nel carisma del casting, nel ritmo e nello spettacolo. Due scene iconiche Batman tra le fiamme che incede a visuale ribaltata. Scazzottata al buio tra le smitragliate.
Ma su tre ore è un po' poco.
La parte sul detective colpisce pure me, praticamente per tutto il film
Viene portato a spasso dall'Enigmista, che dissemina indizi per essere trovato, e buona parte del lavoro la fa Alfred, quindi detective proprio no, casomai il film stesso si piega ad una dinamica thriller, e va bene, ma francamente è una dinamica fotocopia di Seven, senza però la medesimal'intensità visiva. Boh, mi è parso ben fatto, ma molto poco coraggioso nell'intraprendere una "sua" strada, al contrario del Cavaliere Oscuro
Vabbé ma se vogliamo porla così anche i Batman di Nolan erano derivativi del cinema di Michael Mann:
Non lo vedo necessariamente un male se poi significa dare un'impostazione unica alla tua visione del personaggio. In questo senso per me non è neanche quello il lato interessante, ma il modo in cui sono riusciti a rendere Gotham protagonista. Il modo in cui il plot svela la ragnatela di relazioni che non dialogano solamente con Batman in termini ideali (come avveniva nei film dedicati al personaggio finora) ma rendono credibile e vivo il contesto in cui si svolge l'azione. Non è un caso che il personaggio che a livello di sceneggiatura e recitazione mi sembra spiccare sia il Pinguino di Farrel, vero centro nodale degli intrecci della rete di Ghotam.
In questo senso piuttosto che essere esclusivamente un thriller procedurale lo vedo proprio come un aggiornamento neo noir del personaggio (con tanto di voice over). Onestamente ho apprezzato abbastanza proprio questo aspetto che dona unicità alla trasposizione, unito ad un aspetto visivo mediamente eccellente (stesso DOP di Dune non per caso) con scelte di regia non banali (penso all'inizio, all'inseguimento o allo scontro al buio).
I suoi difettoni sono più che altro:
- Pattinson davvero non adatto alla parte, fino a quando deve fare il Wayne depresso ci sta ancora ancora, ma considerando che questo è un film dove al centro è proprio Batman non penso che abbia davvero il fisico per rendere decentemente il personaggio. Fighissima l'idea di volerlo rendere spettrale con le sue apparizioni dall'ombra ma vedersi uscire quella figura mingherlina causa l'opposto dell'effetto terrorizzante che vorrebbe avere. Anche il costume per me non aiuta, a questo punto potevano puntare su qualcosa di più alieno alla Arkham Asylum
- nonostante la durata enorme il film sembra non riuscire a caratterizzare adeguatamente i personaggi per dare la giusta tensione narrativa a certi passaggi. Sembra dare per scontato che debba essere l'intertestualità a colmare le lacune, ma io credo sempre nell'indipendenza della trasposizione per cui non sono convintissimo. I passaggi incriminati per me sono soprattutto
la love story con Catwoman, che è abbastanza improvvisa e tirata con i capelli, mancano proprio dei passaggi chiave prima del bacio, e il momento del pacco bomba ad Alfred che vorrebbe farci soffrire pur avendo visto il personaggio 2 volte prima di quel punto (e onestamente senza una recitazione e una caratterizzazione che lascino il segno, sorry Serkis ma non puoi competere con Caine)
- l'ultimo atto totalmente frettoloso e che porta ad un finale abbastanza tirato per i capelli, davvero per un film così lungo sembra che manchino dei pezzi lato montaggio
allagamento di Gotham che non viene mai vissuto, ci sono due scene di raccordo e poi improvvisamente si arriva al teatro dello scontro finale, con Batman che abbandona l'idea della vendetta nel corso praticamente di una scena tanto che ci hanno dovuto infilare il voice over didascalico alla fine per poter far arrivare il messaggio, pessimo esempio di tell don't show
in questo senso sembra che volessero forzare un'evoluzione del personaggio che poteva rimanere benissimo aperta per il sequel, al posto di affrettarla in questo modo
E torniamo a quello che abbiamo detto subito, cioè che non è stata trasmessa una nuova visione del pipistrello ma un pastrocchio senz'anima di boh e boh.
Avrei preferito un Batman veramente novello che prende schiaffi, ha lividi ovunque, volto tumefatto, ma intelligenza sopraffina, invece che questo.
Invece abbiamo un Batman
Che bussa alla porta dei nemici invece di presentarsi inquietante alle loro spalle, che ha le vertigini, che si fa infinocchiare da uno youtuber, passeggia sulla scena del delitto come un cosplay, e chissà cosa mi sono già scordato che la mia mente ha rimosso
Se mi devi trasmettere l'intelligenza di un personaggio e le sue doti qualità di detective poi, non dico fammelo come Sherlock, ma manco che il maggiordomo è più scaltro. ^^'
E tu ti lamenti davvero di Marta? Eddai Cristiá
Grazie al superpotere dell'uscita anticipata dal lavoro - "ho un impegno improcastinabile" -, sono riuscito a vederlo a un orario compatibile con la mia vecchianza, e pure prima della prevista mattinata di domenica 13.
Allora, com'è 'sto film?
Oggettivamente lungo.
Tre ore di atmosfera cupa, umida, corrotta, fradicia, e metteteci dentro tutti gli aggettivi grunge-emo-dark tra la fine degli anni '80 e la metà degli anni '90, tutti gli aggettivi che potete dedurre anche dai videoclip dell'epoca che magari non avete vissuto direttamente ma di cui abbiamo documentazione storica, qui li trovate.
Li trovate tutti: per tre ore.
Sono tre ore pesanti?
No. Ma sempre tre ore sono, e se il caposaldo a cui questo film attinge a piene mani dura un'ora e tre quarti (https://www.imdb.com/title/tt0109506/), qualche dubbio sulla loro necessità è legittimo.
Magari servono a dipanare per bene la trama, queste tre ore?
Mica tanto. La trama si riduce a pochi passaggi chiave, peraltro più raccontati che mostrati, e ci si chiede quanto servano all'economia della storia.
Appunto, la storia.
Ecco, per quanto la sceneggiatura spinga durissimo sul versante investigativo, faccio presente che un diversissimo caposaldo che non c'entra niente ma a cui chiunque voglia raccontare di investigazioni farebbe meglio a dare un'occhiata, ebbene quel caposaldo investigativo dura meno di due ore (https://www.imdb.com/title/tt0073802/).
Serviranno per caratterizzare i personaggi, queste tre ore.
Insomma. Parlano tutti poco, si muovono ancora meno, e agiscono senza che allo spettatore sia concessa una scena preparatoria, senza una motivazione interiore forte.
Ma allora, cosa c'è in queste tre ore?
Atmosfera.
Tanta atmosfera.
Una fotografia a sprazzi superlativa, e tre scene d'azione da manuale.
Ma attenzione: non è un numero buttato a vanvera. Sono proprio tre, le scene d'azione.
Esattamente come tre sono le ore di durata complessiva.
E, spoiler:
Le tre scene d'azione sono già state anticipate dai trailer.
Ora, che si tratti di un'opera "autoriale", c'è poco da discutere. Le scelte fatte convergono verso un'idea di Batman che non ha tensioni interne. Il film è uniforme, il mantello del regista-sceneggiatore s'insinua in ogni spazio artistico e non ci sono forti voci discordanti. Il debito maggiore rimane quello del montaggio, ma personalmente dubito con questa sceneggiatura si sarebbe potuto tirare fuori qualcosa di migliore.
E Pattinson? C'azzecca con Batman?
Valutando come si sia voluto rappresentarlo, e quindi relativamente a questa opera, la risposta è: sì.
Come Batman, qui ci sta; è come Bruce Wayne che non c'entra manco per lo zigomo.
Ma tanto il film si intitola "The Batman", mica "giovane ricco ereditiero filantropo fascinoso con una segrata seconda identità di vigilante in maschera".
Non so quale Batman cerchiate, e non so se qui lo treverete; ma so che quel che volevo dire l'ho qui scritto, ed è tempo dei titoli di coda.
Probabilmente temeva che avrebbe spostato l'attenzione dal villain principale del film a quello iconico della scena, visto anche per pochi minuti.
Difatti io odio Nolan & i supereroi, & mi piacciono Begins & Dark Night ^__^
il terzo no, è un film di merda a prescindere da Batman