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[P]lay => Play => Topic aperto da: Drone_451 - 07 Nov 2018, 17:23

Titolo: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 07 Nov 2018, 17:23
Thread ufficiale dedicato alla prima console Sony nel momento della sua riedizione mini per il suo 25ennale.


(https://i.postimg.cc/L888sRxT/ps1.jpg) (https://postimg.cc/4mjgLCk7)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 09 Nov 2018, 11:37
Medal of Honor - 1999 Semplicemente il miglior FPS su Playstation. Dreamworks all'opera con distribuzione EA. Uno dei precursori degli FPS di genere bellico che per continuità temporale colloco tra Wolfenstein 3D (1992) e Return to Castle of Wolfenstein (2001) anche se Medal of Honor differisce dalla saga Wolfenstein in quanto privo della componente esoterica.

Episodi della campagna ben studiati in modo da non essere ripetitivi inframmezzati da immagini richiamanti il periodo. Effetti sonori curatissimi. Purtroppo il primo 3D è generalmente invecchiato male e MoH non fa eccezione, oggi sarebbe un po'deludente da rigiocare anche per un appassionato della saga.

Rating A
Replay Value C



(https://i.postimg.cc/7YvzbCzN/MOH.jpg) (https://postimg.cc/t75JM421)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Laxus91 - 09 Nov 2018, 14:31
Quindi è possibile due parole a titolo volendo?
Se si appena ho tempo farò mente locale su qualche titolo
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Giobbi - 09 Nov 2018, 22:58
Final Fantasy Tactics
(https://i.postimg.cc/PrWmTGmx/fftacticswlpr06-1600x1200.jpg) (https://postimg.cc/56tHSRKd)

Per me il miglior videogioco mai creato, per altri solo il miglior jrpg strategico a turni

Matsuno ricrea il suo tactics ogre in salsa squaresoft con il risultato di un titolo che mantiene le proprie premesse complesse ma apre verso il job system della saga di Sakaguchi

Fantastiche anche la trama e le musiche

Figlio di una Squaresoft che all'epoca non sbagliava un colpo o quasi capace di realizzare molti dei titoli che sicuramente finiranno in questo thread e sono il simbolo della sintesi quantità-qualità della prima console Sony.
Che mai si ripeterà sulle successive.

Ah in Europa avevano pensato bene di non farlo uscire all'epoca.
Poi si sono in parte ripresi con la solo discreta versione psp, un po' un pasticcio in realtà nonostante i filmati aggiornati.

Comunque al contrario di molti titoli della prima playstation graficamente si lascia vedere e giocare anche oggi, ha solo gli ambienti in 3D con visuali fissa ma ruotabile, quindi evita l'effetto Xenogears, mentre i personaggi sono sprite 2D

Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Ifride - 09 Nov 2018, 23:16
Che bellezza :cry: :cry:

E hanno fatto morire un brand così...square vaff...
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Ivan F. - 09 Nov 2018, 23:24
(https://i.postimg.cc/02wcf2NJ/072-B9-CD2-02-A0-4-EBC-981-A-3-C2-CA8389-E38.png)

XI, in Occidente Devil Dice, uno dei giochi a cui ho giocato più a lungo in vita mia. Spiego brevemente: sei un diavoletto che cammina sui dadi, rotolandoli sul piano di gioco. E devi creare gruppi di dadi adiacenti con stesso numero (da due 2 a sei 6) per farli scomparire.

Diabolico, dovete credermi.

La dinamica di XI era virtualmente perfetta, perché la regola era rigida, ma si prestava a mille declinazioni. Potevi giocare in modalità Battaglia a tempo, con più diavoletti che puntavano al punteggio migliore. Oppure alla modalità Puzzle, in cui liberare il piano con un numero di mosse.

Due opposti, eppure funzionavano entrambi perfettamente.

A fine anni 90, Devil Dice mi stregò quando, conclusa la modalità Puzzle (vado a memoria, occhio!), scoprii che proseguiva con un milione di livelli generati... Boh! Casualmente? O dal demonio stesso?

Quanti ne ho completati? Credo 990mila, perché non l’ho mai finito, ma ancora oggi la “sensazione” di giocare a XI me la ricordo. Quando un gioco vi ha segnato, ve la ricordate, la “sensazione”.

Non so se oggi su schermo sia ancora presentabile, ma come gioco è IMHO il miglior puzzle di sempre. E chi non lo gioca si merita i dadi deodoranti di Parappa The Rapper.

(https://i.postimg.cc/BnfNw987/BA84-C0-D5-7-A4-A-4104-BBFB-0834-A7-BEF217.jpg)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: mog_tom - 10 Nov 2018, 06:20
Forse non tutti sanno che...

Final Fantasy Tactics era un'aspirazione di Sakaguchi sin dai primissimi Novanta. Il nostro infatti, benché la cosa non sia immediatamente apparente dalla verve delle sue opere, è sempre stato uno sfegatato di strategici. Compresi i Fire Emblem.

Poi Matsuno e soci entrarono in Square, e Hironobu stese loro ogni sorta di tappeto rosso, pur dovendo abbandonare il suo progetto per FFT e passare poco tempo a supervisionare il progetto...

Mi manchi, Saka.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Giobbi - 10 Nov 2018, 08:22
Sì del tappeto rosso lo sapevo
Mi sembra invece che al contrario in SE attualmente ci siano degli "io io io" attanagliati alle poltrone che quindi fan più scappare i nuovi che altro, manca una visione illuminata dalla quale si sono salvati forse quelli di Octopath partendo da progetti evidentemente considerati "minori"
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Nemesis Divina - 10 Nov 2018, 09:27
VALKYRIE PROFILE


Per me le anime di PSone sono questi quattro giochi:

Final Fantasy Tactics
Vagrant Story
Symphony of the Night

e Valkyrie Profile

Il resto bello, magari pure bellissimo, ma nel mio cuore non trova posto.

(https://imgix.ttcdn.co/i/product/original/0/108111-0f041d5b1d12409f8fbd34ebaad75b86.jpeg?q=100&auto=format%2Ccompress&w=1000)


Valkyrie Profile rappresenta una commistione unica di sapori ludici: il platform 2D, il combattimento strategico a turni, l'esplorazione e l'interazione con i personaggi, le storie e il mondo.
Grafica curatissima, un mood nichilista e tragico, personaggi indimenticabili. Tutto assolutamente bellissimo.

Per i posteri, mi limito a lasciar giù qualche screenshot e una recensione che scrissi per una rivista ormai defunta (in occasione di Lenneth, ma va bene uguale).

(https://static.giantbomb.com/uploads/scale_super/0/8381/2932216-vp93.jpg)

(https://static.giantbomb.com/uploads/original/0/8381/2932204-vp83.png)

(https://static.giantbomb.com/uploads/original/0/8381/2932186-vp61.png)

TFP Link :: https://youtu.be/0TboHUqrpio?t=94


Citazione
Più che una mossa commerciale, la riedizione di Valkyrie Profile ha il sapore di un atto dovuto. Nato su PSone nel 1999 e distribuito con parsimonia anche sul suolo americano, il gioco non ha mai raggiunto il Vecchio Continente e, sebbene manchi ancora l’annuncio di un’edizione europea, l’assenza di lockout territoriale su PSP assicura all’utenza nostrana la possibilità di godere di una delle opere più belle e al tempo misconosciute di sempre: un RPG giapponese ma non per questo tradizionale, creato dai padri di Star Ocean e condotto con piglio innovativo in ogni sua componente.

La principale caratteristica di Valkyrie Profile: Lenneth, saltando a più pari l’enorme qualità della storia e la sua brillante narrazione, è la positiva unione di fasi di gioco complementari, seppur molto diverse fra loro. Da una parte regna l’indagine del mondo virtuale, che si esprime attraverso la visita delle numerose ambientazioni e dei relativi abitanti, dall’altra l’esplorazione di dungeons apre il sipario su una struttura platform che aumenta il piacere della scoperta e rende possibile l’evasioni degli scontri o, quantomeno, permette di decidere qual è il momento migliore per affrontarli.

Il combattimento vero e proprio è un’ulteriore gemma di spirito pionieristico, con i quattro tasti di PSP deputati al controllo di altrettanti membri del party. La pressione di un tasto attiva il personaggio relativo ed è nella combinazione degli attacchi e nella tipologia degli stessi che si scopre la profondità del battle system di Lenneth. In relazione all’arma equipaggiata si possono effettuare da uno a tre attacchi di varia natura: colpi che proiettano in aria, affondi, attacchi da tergo o alle gambe. Con una buona tempistica è possibile sfondare la difesa nemica e, se i colpi a segno sono di sufficiente numero e portata, si rendono disponibili coreografici colpi speciali, distintivi per ognuno dei protagonisti.

Parimenti basilare è la fase gestionale, trascorsa interamente fra i menu, dove si spendono i punti esperienza per apprendere nuove abilità e dove si organizza il party in relazione alle forze nemiche del caso. Fondamentale è la possibilità della protagonista di alterare gli oggetti e mutarli in altra cosa: ogni permutazione costa un certo numero di materialize point ma questa è spesso l’unica via per ottenere armamenti superiori. Scatta dunque la molla del collezionista che impone la trasformazione degli oggetti più esotici, nella speranza di ottenere preziosi item in cambio.

Ogni Capitolo della vicenda, ispirata alla mitologia nordica, si articola su svariati Periodi. La visita di locazioni e dungeon esaurisce la loro limitata disponibilità e, consumati tutti i period point, il capitolo termina inderogabilmente. Fra un capitolo e l’altro la valchiria protagonista del titolo viene giudicata e ricompensata per i suoi servigi ed è inoltre in questa fase che bisogna affidare alcuni dei propri guerrieri al regno degli Aesir, dove combatteranno la battaglia celeste sotto i comandi di Odino. Offrire il guerriero migliore penalizza il party ma agevola l’esito finale della guerra divina incrementando, al contempo, la disponibilità di materialize point e sbloccando alcune vicende chiave della storia.

Le varie e molteplici componenti del gioco, sottese da una trama ricca, cupa e intricata, compongono un quadro di rara bellezza, che non ha perso nessuna delle pennellate di classe che lo distinguevano all’epoca della sua uscita a 32bit. Invero, strabilia come l’opera di Tri-Ace sia invecchiata bene, merito del gusto artistico e dell’abile miscela 2D/3D che ne distingue l’estetica.

Cavillando per trovare un difetto, non si può che segnalare il gameplay senza compromessi. Valkyrie Profile non è un titolo da affrontare a cuor leggero, l’impegno di ore/gioco è ingente così come abbondante il tempo trascorso in battaglie ingaggiate per il level up più selvaggio. In considerazione della ripetitività degli scontri minori e del tempo abnorme trascorso nella fase gestionale, Lenneth si scopre come un titolo dal quale un casual gamer dovrebbe star ben lontano. Per quanti trovassero però il tempo materiale e la volontà di approfondire ogni singolo aspetto del gioco, sono pronte a dischiudersi le porte di un mondo fantastico, profondo e drammatico come solo le vicende epiche sanno essere.
         
   
Seraphic Gate
Portato a termine il gioco con uno dei due finali effettivi (il terzo corrisponde al game over…), si apre l’accesso al Seraphic Gate, un dungeon popolato da nemici di potenza smisurata che inclinano a dismisura la curva di difficoltà. Per rendere meno assurdo il compito, si può fare appello ad alcuni personaggi di forza ineguagliabile da quelli presenti durante la vicenda principale. Il Seraphic Gate impone d’essere terminato in un’unica sessione giacchè i salvataggi riportano al punto di partenza (senza per questo vanificare tesori e punti esperienza acquisiti). Una sfida ostica, specie in considerazione del fatto che il vero modo di ‘battere’ il Seraphic Gate è trarlo a conclusione per ben dieci volte. Il premio? Una spada. Potente, ma pur sempre una pidocchiosissima spada…
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 11 Nov 2018, 10:27
Recensioni live estemporanee improvvisate e un po' scazzone.
Nella prima parlo anche di PS Classic/Mini e della remaster di Spyro:
Vai con l'infornata PlayStation:

(https://i.ytimg.com/vi/AtHnZoa75Zg/hqdefault.jpg) (https://youtu.be/AtHnZoa75Zg)
[RetroPlay] SPYRO THE DRAGON [PSX] Le Origini del Draghetto Sony (Insomniac 1998) (https://youtu.be/AtHnZoa75Zg)

(https://i.ytimg.com/vi/stBgTmQXpJU/hqdefault.jpg) (https://youtu.be/stBgTmQXpJU)
[RetroPlay] TOMB RAIDER [PSX] Lara Croft e le sue Origini! (Eidos/Core, 1996) (https://youtu.be/stBgTmQXpJU)

(https://i.ytimg.com/vi/x-6wsyqlFQ0/hqdefault.jpg) (https://youtu.be/x-6wsyqlFQ0)
[RetroPlay] RESIDENT EVIL [PSX] Il Survival Horror Ancestrale (Capcom 1996) (https://youtu.be/x-6wsyqlFQ0)

(https://i.ytimg.com/vi/5uaqONOCly4/hqdefault.jpg) (https://youtu.be/5uaqONOCly4)
[One Credit Arcade] TEKKEN 3 - Bruce Lee e Jackie Chan su PlayStation e Sala Giochi! (Namco 1998) (https://youtu.be/5uaqONOCly4)

(https://i.ytimg.com/vi/0z_JbyOnWfU/hqdefault.jpg) (https://youtu.be/0z_JbyOnWfU)
[RetroPlay] [One Credit Arcade] SUPER PUZZLE FIGHTER 2 TURBO - Le Mazzate Rompicapo (Capcom 1996)  (https://youtu.be/0z_JbyOnWfU)

(https://i.ytimg.com/vi/hkCZXHK6yWw/hqdefault.jpg) (https://youtu.be/hkCZXHK6yWw)
[Soundtrack] CASTLEVANIA: SYMPHONY OF THE NIGHT [PSX] Michiru Yamane OST (Konami 1997)  (https://youtu.be/hkCZXHK6yWw)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: SalemsLot - 12 Nov 2018, 09:46
Vagrant Story c'è?
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: dave182 - 12 Nov 2018, 10:25
Wipeout 2097

Gioco che ha ridefinito un genere (quello delle corse futuristiche) limando i difetti del primo episodio. Wipeout è stato forse il primo gioco "cool" con una colonna sonora pazzesca (Prodigy, The Chemical Brothers su tutti) design da vendere, sponsor "non da videogiochi" e un feeling dei comandi finalmente accessibile.

(https://www.gamerclick.it/immagini/videogame/Wipeout_2097/gallery_original/Wipeout_2097-5788f724f0dfe.jpg)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Floyd - 12 Nov 2018, 13:12
The Adventure of Little Ralph


(https://i.imgur.com/IUE2PW6.png)

Nell'anno prima del nuovo millennio esce solo in jappo per Playstation il gioco che non ti aspetti: un semplice arcade bidimensionale (il cui sviluppo era iniziato addirittura nel 1991 per X68000) controllato con due tasti, uno per la spada e uno per salto. Ci sono un paio di power up che aggiungono un attacco a distanza per la spada e un animaletto che spara una specie di bomba, ma il gameplay è soprattutto incentrato sul punteggio, con vari oggetti da prendere prima che scompaiano (stile wonderboy) e diverse aree segrete tutte da esplorare. A variare un po' il tutto abbiamo anche nella seconda metà qualche boss battle in stile picchiaduro bidimensionale manco stessimo giocando a power rangers per NES. Graficamente molto ben animato e qualche bel fondale nei livelli all'aperto.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: rule_z - 12 Nov 2018, 13:15
Questo è bello davvero, peccato oggi costi parecchio.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 12 Nov 2018, 13:28
Inavvicinabile, ti chiedono €500/600
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 12 Nov 2018, 13:32
Ai tempi cercavo film in formato Video CD. Il nulla cosmico. Oggi grazie alla rete vedo che seppur rari esistono dei film in questo formato.


(https://i.postimg.cc/PrdPBwt5/IMG-20181112-131906.jpg) (https://postimg.cc/Z0DbN0BG)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Turrican3 - 12 Nov 2018, 13:34
Confermo, se non l'ho buttato da qualche parte dovrei avere Giochi di potere (o comunque uno di quelli della saga con Harrison Ford, chi si ricorda...)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Floyd - 12 Nov 2018, 21:38
Cosi a memoria senza andare su google io mi ricordo le foto su mega console per l'espansione per saturn per vedere i film su videocd, non sapevo ci fosse anche per psx  ;D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 13 Nov 2018, 08:42
Io continuo a spingere forte la trilogia di Jumping Flash. La cui vetta rimane il primo capitolo.

Nato da uno sviluppo dell'infrastruttura del leggendario Geograph Seal per X68000, è un platform tridimensionale con visuale in soggettiva. Qualche ingenuità dovuta al pionierismo dell'idea ma, miracolosamente, tutto si tiene insieme e funziona alla grande. Livelli ricchi di inventiva che propongono una costruzione ambientale che costringe a sfruttare la massimo le abilità del protagonista (la capacità di fare doppi salti) ed una verticalità da brividi.

Secondo me è invecchiato molto, molto bene.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Turrican3 - 13 Nov 2018, 10:03
Cosi a memoria senza andare su google io mi ricordo le foto su mega console per l'espansione per saturn per vedere i film su videocd, non sapevo ci fosse anche per psx  ;D

Ci provo' abbastanza pure Commodore prima di finire a gambe all'aria, ricordo una discreta spinta (perlomeno nelle interviste) per il famigerato modulo MPEG dell'Amiga CD32.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Bilbo Baggins - 13 Nov 2018, 17:26
Scusate, capisco che siamo in un forum di sonary (lo siamo, lo siamo, non negate l'evidenza) ma perchè il doppio thread sulla PlayStation Mini e questo (pure fissato)? Non si rischia di duplicare inutilmente le discussioni?

Vabbè io contibuisco con due titoli:

Kurushi (https://it.wikipedia.org/wiki/Kurushi)

(https://i.ytimg.com/vi/2hd_hzPBBzQ/hqdefault.jpg)

Un puzzle che ho letteralmente adorato, forse anche di più del leggendario Tetris, che ho giocato per ore e ore e ore e ore (e parlando di puzzle, nel mio caso è qualcosa di simile a un miracolo). Cubi come se piovessero che inesorabili avanzavano verso il povero protagonista, che per non finirne schiacciato doveva eliminarli senza pietà. Bello, bello e ancora bello.


Oddworld: Abe's Oddysee (https://it.wikipedia.org/wiki/Oddworld:_Abe%27s_Oddysee)

(http://www.oddworld.com/wp-content/themes/odd/resources/games/classics/abe4.jpg)

Questo gioco non ha bisogno di presentazioni. In pieno entusiasmo per il neonato treddì, recuperava la tradizione 2D con una grafica ancora oggi bellissima e molto ispirata, atmosfere e personaggi sublimi, gameplay solido figlio dalla tradizione dei Prince Of Persia e i Flashback, e tanta, tanta, tanta bravura.

Al netto del recente New N' Tasty, ogni tanto lo rilancio su PSP o Vita (dove ho la versione PSX) solo per far scorreggiare Abe, salutare qualche Mudokon con quel ciao che mi riporta dritto dritto ai pomeriggi spensierati di venti anni fa, e li faccio crudelmente mazzuolare su qualche lama o cadere nel vuoto di qualche botola. Bellissimo!  :cry:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Ivan F. - 13 Nov 2018, 17:52
Credo che l'intenzione di Drone fosse quella di celebrare la console e tutta la softeca PlayStation, e in effetti qui stiamo facendo questo.

Nel topic della PlayStation Mini si parlerà della nuova console, dei tweak e via dicendo.

Qualche discussione sui giochi rischia di duplicarsi qui e lì, Bilbo ha ragione.
Se avete suggerimenti, comunque, ci mettiamo un attimo a sistemare.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: RXZero - 13 Nov 2018, 19:31
Questo è bello davvero, peccato oggi costi parecchio.

E' presente sul PSN Jap volendo, è l'unico modo per averlo legalmente a costo umano...
A questo proposito sono presenti sullo Store giapponese anche altri giochi oggi costosi da recuperare tipo LSD Dream Emulator, Gunners Heaven, Zanac X Zanac, Harmful Park, Panzer Bandit ecc...
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: J VR - 13 Nov 2018, 19:40


Oddworld: Abe's Oddysee (https://it.wikipedia.org/wiki/Oddworld:_Abe%27s_Oddysee)

(http://www.oddworld.com/wp-content/themes/odd/resources/games/classics/abe4.jpg)

Questo gioco non ha bisogno di presentazioni. In pieno entusiasmo per il neonato treddì, recuperava la tradizione 2D con una grafica ancora oggi bellissima e molto ispirata, atmosfere e personaggi sublimi, gameplay solido figlio dalla tradizione dei Prince Of Persia e i Flashback, e tanta, tanta, tanta bravura.

Al netto del recente New N' Tasty, ogni tanto lo rilancio su PSP o Vita (dove ho la versione PSX) solo per far scorreggiare Abe, salutare qualche Mudokon con quel ciao che mi riporta dritto dritto ai pomeriggi spensierati di venti anni fa, e li faccio crudelmente mazzuolare su qualche lama o cadere nel vuoto di qualche botola. Bellissimo!  :cry:
A proposito di Abe, la sapevate questa?
TFP Link :: https://www.rockpapershotgun.com/2011/02/22/blind-gamer-completes-abe’s-exoddus/
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Bilbo Baggins - 13 Nov 2018, 20:13
Credo che l'intenzione di Drone fosse quella di celebrare la console e tutta la softeca PlayStation, e in effetti qui stiamo facendo questo.

Nel topic della PlayStation Mini si parlerà della nuova console, dei tweak e via dicendo.

Qualche discussione sui giochi rischia di duplicarsi qui e lì, Bilbo ha ragione.
Se avete suggerimenti, comunque, ci mettiamo un attimo a sistemare.

La mia era solo un’osservazione. Se mi dite che questo topic lo teniamo per l’orgoglio sonaro (adoooroooo ) e quello della psmini per questioni prettamente inerenti la consolina, il mio cervello freddo, limitato e classificatore può ritenersi soddisfatto
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Bilbo Baggins - 13 Nov 2018, 20:16
A proposito di Abe, la sapevate questa?
TFP Link :: https://www.rockpapershotgun.com/2011/02/22/blind-gamer-completes-abe’s-exoddus/

Impressive
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: rule_z - 14 Nov 2018, 13:39
Questo è bello davvero, peccato oggi costi parecchio.

E' presente sul PSN Jap volendo, è l'unico modo per averlo legalmente a costo umano...
A questo proposito sono presenti sullo Store giapponese anche altri giochi oggi costosi da recuperare tipo LSD Dream Emulator, Gunners Heaven, Zanac X Zanac, Harmful Park, Panzer Bandit ecc...
Gunners Heaven e Zanac X Zanac son riuscito a recuperarli senza pagare una follia per fortuna. Comunque non sapevo fosse sul PSN jap, grazie.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 22 Nov 2018, 09:32
Ma LSD Dream Emulator è Dreams?

----


Mi hanno scritto quelli della PSIO ma io non gli rispondo. Ho cancellato la mail. Non lo voglio. Ne faccio a meno. Non mi serve. No
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 29 Nov 2018, 16:24
Ho fatto un danno

Ho dimenticato di cancellare l'ordine ed ora me l'hanno spedito
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 29 Nov 2018, 16:54
'Zzi tuoi.  :no:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Ivan F. - 29 Nov 2018, 17:07
Stavo cercando di capire cos'era questo PSIO...

Si tratta di questo qui?
Sarebbe il Super Magicom della PlayStation, insomma?

(https://i.postimg.cc/y6npGrGP/PSIO.png)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 29 Nov 2018, 18:44
Carica i giochi da sd
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Ivan F. - 29 Nov 2018, 18:48
Beh, da floppy come il Super Magicom in effetti mi sembrava troppo.

Ora che ci penso, un Super Magicom dovrei ancora averlo. Ma non ho i floppy.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 30 Nov 2018, 09:04
Ce l'ho pure io quell'accrocco per snes.

Sarebbe comodo su ps1 con soli 500 floppy puoi caricare un gioco
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 30 Nov 2018, 11:19
Ehehe tanti anni fa un mio amico aveva il SUPER MAGGGGGICOM e si faceva passare i giochi sa un tizio che aveva tutte le rom. Ricordo che c'era anche il MAGIC DRIVE per MD.  :P
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 30 Nov 2018, 13:33
Visto questa mattina in vendita in un negozio €50
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 02 Dic 2018, 08:40
Sempre fuffa trovo


(https://i.postimg.cc/ZYHr5K5t/IMG-20181202-083807.jpg) (https://postimg.cc/yWJJfKRv)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 02 Dic 2018, 14:07
Mortà!
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Giobbi - 02 Dic 2018, 22:46
Ce l'avevo americano penso, con cover diversa
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Floyd - 02 Dic 2018, 23:44
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=qrKgzobfTUo

Bella lista di mega weirdate (bhe panzer bandits a parte) che manco conoscevo  :D

Dovessi fare una lista io ipotetica di titoli alternativi metterei questi:

Mizzurna Falls
Moon rpg Remix
Twilight Syndrome
Yuuyami doori tankentai
LSD Emulator
Galerians
Elemental Gearbolt
Brave Prove
Boku no Natsuyasumi
Aconcagua
Linda Cube Again
Little Ralph

Alcuni dei quali però che ho solamente giochicchiato in attesa di una traduzione, quindi non sarebbe una lista onesta. Però mi sembrano davvero interessanti  :yes:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 02 Dic 2018, 23:50
Alcuni li conosco bene, comunque è un video spettacolare.
Ebbravo Gekigemu.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Floyd - 03 Dic 2018, 00:10
Rakugaki (Treasure), Ufo (Love-De-Lic, gli stessi di moon rpg remix) Tail of sun e carnage heart (recensiti anche su spc) e ovviamente panzer bandit li conoscevo, gli altri no.  Comunque psx ha una softeca assolutamente incredibile, puoi fare listoni di qualsiasi tipo.

Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: pedro - 03 Dic 2018, 12:14
Stavo cercando di capire cos'era questo PSIO......
Qui c'è tutto: https://www.youtube.com/watch?v=45VDCyX4Qy8
E' il mio prossimo retro-acquisto.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: pedro - 03 Dic 2018, 12:18
Ho fatto un danno
Ho dimenticato di cancellare l'ordine ed ora me l'hanno spedito
Magari mandami un PM. :)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 03 Dic 2018, 13:28
E' in transito dall' Australia (porc.. mi han fregato l'Australia non esiste)

..e Geppy-X?

Chou Aniki

https://youtu.be/8yL9cq2NT_A
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: EGO - 05 Dic 2018, 17:34
Stavo cercando di capire cos'era questo PSIO...

Si tratta di questo qui?
Sarebbe il Super Magicom della PlayStation, insomma?

(https://i.postimg.cc/y6npGrGP/PSIO.png)
Ovviamente richiede una PSX con porta parallela, e io ho buttato la PSX originale anni fa perché non leggeva più i CD e comunque la PSOne è molto più bella.

E ti pareva.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 05 Dic 2018, 19:57
Ovviamente richiede una PSX con porta parallela, e io ho buttato la PSX originale anni fa perché non leggeva più i CD e comunque la PSOne è molto più bella.

E ti pareva.
Miscredente, la PSX è come LAZZARO:
Quando sembra morta tu la metti in verticale e je dici "Alzati e cammina".
Legge tutto.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Bilbo Baggins - 07 Dic 2018, 15:45
Stavo cercando di capire cos'era questo PSIO......
Qui c'è tutto: https://www.youtube.com/watch?v=45VDCyX4Qy8
E' il mio prossimo retro-acquisto.

Ma costa 150 dollari?

Perchè a sto punto meglio una PSP moddata con 120 GB di cartuccione e ci sbatti tutta la softeca PSOne (e te la porti in giro)  :yes:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: pedro - 08 Dic 2018, 12:10
Ma anche no, sono due cose completamente diverse. ^^’
@EGO vabbè, io ho recuperato una PSX già moddata e con la parallela (l’ultima revisione prima dell’eliminazione della porta, ha un lettore CD indistruttibile) su eBay a 25€ 😊
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 08 Dic 2018, 23:00

Ma costa 150 dollari?


Si, australiani
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Giobbi - 14 Dic 2018, 17:03
In quella porta ci andavano anche dei codici mi sa all'epoca, non ricordo per cosa
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 16 Gen 2019, 21:56
Arrivato. €17 di dogana  :hurt:


(https://i.postimg.cc/KjvYP2CZ/IMG-20190116-190014.jpg) (https://postimg.cc/ygtBKwV5)

(https://i.postimg.cc/1tSXz6HV/IMG-20190116-190124.jpg) (https://postimg.cc/t1rpSs89)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 16 Gen 2019, 22:00
In quella porta ci andavano anche dei codici mi sa all'epoca, non ricordo per cosa

This

(https://i.postimg.cc/sxFkz99b/IMG-20190116-215914.jpg) (https://postimg.cc/LYTCBPWV)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Giobbi - 21 Feb 2019, 14:07

Ma dei codici fregava nulla, penso la usassi per far partire qualche gioco giapponese?

Mah strano perché suppongo bastasse la modifica, memoria wipata puff
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 25 Feb 2019, 09:45
Non so che anno fosse, era uno della decade dei 90, quello lo ricordo piuttosto bene.
Ricordo solo quello. Giocavo già giochi brutti. Non so perché, non so spiegarlo, nemmeno ora. Ma quando un gioco è brutto, sporco e possibilmente malfamato, mi attrae inevitabilmente. Più di quelli puliti e perfettini. I più vecchi qua dentro si ricordano forse di quando difendevo con punte di melò, monnezze videoludiche di rara levatura come Cursed Mountain o The Ring per Dreamcast. Non so, ripeto, da cosa dipenda. Forse nei giochi storti vedo qualcosa di diverso, non sono l'unico, senza dubbio. Fatto sta che nemmeno adesso ritengo sia del tutto lecito definirli "monnezze". Deve essere grave. Forse sono giochi con cui riesco a stabilire un contatto, in qualche modo mi affascinano perché, se sapessi programmare, probabilmente non riuscirei mai a fare MGS. Al massimo Mosquito. Ma ne sarei comunque contento. Eccome. Era Natale, un Natale piuttosto strano quello a casa pikman, ogni Natale del resto è strano a casa mia. Ma non tergiversiamo, credo che avessi 2o anni all'epoca. La cosa più strana è che dopo la classica maggnata emiliana, a base di cappelletti in brodo (almeno 3 giri), manzo e bollito, polpettone con doppia farcitura, salse e salsine esageratamente deliziose, mi ritiravo pieno come un uovo nella mia ex-camera. Strano, ogni volta che uso l'espressione "Pieno come un Uovo" penso a Digghy per C64.

Tutti all'epoca avevano le PSX moddate. Non credete mai a chi vi dice "io no, assolutamente..."
O mente, o non giocava, in ogni caso, è un perdente e merita pochi oren o kudos :-* :D
Sì, comunque, dai, evitiamo. All'epoca, tutti copiavano giochi a manetta, e dalla mie parti c'era un giro, specialmente dai negozianti, che lasciava stupiti per quanto si fossero applicati a fottere Sony. Penso di aver giocato a dischi senza la dicitura CD-R tipo 10 anni dopo, quando ti rendi conto che sei anche un po' collezionista dai, alla fin fine, ci scappa qualche gioco originale. Insomma, avevo una pila di giochi esagerata da provare, mentre digerivo la salsa ortaggina di mia madre, una cosa straordinaria, che migliora ogni anno, piglio sto CD. All'epoca il mio spacciatore di giochi favorito faceva le confezioni lui, una cosa triste, ma romantica. Allego foto di repertorio di questo negoziante "Gioca e Divertiti" (All'italiana eh, mi raccomand, basta non pagar :D)
(https://i.postimg.cc/8kbV7B1r/memorie.jpg) (https://postimages.org/)

Insomma, piglio sto cd. Facciamola corta, leggo sopra con il pennarello nero

"KING OF DESTINY"

Mah, penso. Forse è un gioco di ruolo giapponese.
Speriamo.
Inserisco il CD.

Appare il logo SONY...il gioco quindi parte, sospiro di sollievo, mi inculava spesso il ganzo.

A na certa compare una scritta gialla "KING OF CRUSHER"...ero fesso, anche se meno di adesso, e mi rendo subito conto che il titolo era scritto ammerda, al solito. Poi su schermo, accade di tutto. Sfreccia un camion di pompieri che in realtà è il giocattolo di un bambino, parte una musica che mi ricorda l'incontro tra Alberto Sordi con il santone indiano Babà Sho nel film "Sono un Fenomeno Paranormale"
(https://i.postimg.cc/Y9RMB10g/hakaidoku.png) (https://postimages.org/)
Vabbè assurdo raccontarlo a parole, figurarsi viverlo. Da una sala parto esce un'infermiera con un pupo appena sfornato, mi rendo conto che il bambino che ad inizio video si vede è l'uomo che aspetta.
Fa una faccia che è troppo assurda per non cercare di mostrarvela, sorta di Lando Buzzanca orientale con l'aggiunta di Franco Franchi.
(https://i.postimg.cc/rp02YBXB/images-12.jpg) (https://postimages.org/)
Cmq assurdo e siamo solo all'inizio.
Caratteri cubitali again, KING OF CRUSHER. Mi rendo conto che è tutto in jappo. Nessun problema. All'epoca ero ancora più onnivoro di adesso. Faccio partire sto gioco e vedo dei fiori di ciliegio in real life, poi un moscone in grezza grafica posticcia. No, un moscone alieno. Un moscone alieno che svolazza su uno sfondo reale. La grafica è agghiacciante, lo era all'epoca, figurarsi adesso. Il moscone riesce ad entrare nella stanza dove l'uomo, neo padre, vive con la moglie ed il figlio e lo punge a tradimento sul collo. Dopo la smozzicata, l'uomo diventa di varie colorazioni, poi il moscone dice qualcosa, qualcosa che a distanza di anni, scopro che avevo vagamente capito. L'uomo si incazza, e noi assieme a lui iniziamo a sfasciare la stanza, prima il frigo, poi il televisore, nostra moglie scappa col pupo. Che delirio.
(https://i.postimg.cc/sgMXP0XL/hakaiou.png) (https://postimages.org/)
(https://i.postimg.cc/HsDDvZBK/85247-2.png) (https://postimages.org/)
Il moscone alieno ha appunto trasformato l'uomo mite nel King of Crusher ovvero: Il RE della Distruzione. Il gioco finalmente parte, che roba sciancata, telecamera sballata, controlli legnosi, ma sembra almeno giocabile. Scopo? Devi distruggere tutto, beh ovvio, ti chiami "Re della Distruzione". Arrivano i poliziotti ma non puoi far male agli uomini. In qualche modo non si può. Ma non è tutto. Mentre devasti la tua stessa casa, scopri che ci sono due barre, una decresce, l'altra aumenta, una è il tasso di devastazione, l'altra è la vitalità...più distruggi più la barra vitale decresce ma lentamente. Puoi spaccare porte, mobili, armadi, tutto a cazzotti e calci. Ben presto una schermata ci segnala che il livello è finito, indicandoci in tasso di distruzione, il tempo e cose così. Cosa bizzarra una scritta "Ora sei Libero" in inglese.
 
Nel secondo livello ce la prendiamo con il nostro capo, presumo lo sia, sfasciamo tutto l'ufficio. Che questo gioco sia assurdo lo avevo capito, ma persino in grado di muovere alla preveggenza, non me lo aspettavo.
Dopo aver spaccato tutto, una pessima sequenza in FMV, con grafica sempre terribile, ci informa che ora siamo diventati...lupi mannari. O una cosa simile. Sembra più un mostro uscito da Guyer. Adesso l'obiettivo è un parco pubblico, il parco pubblico di Segagawa, località realmente esistente. È una roba biografica?
Sfasciamo distributori di bibite, transenne, alberi, ma stavolta la polizia inizia a spararci addosso, noi non possiamo far del male agli uomini, ma alle cose, è lecito.
(https://i.postimg.cc/Jz0qNmjW/729816-hakaioh-king-of-crusher-playstation-screenshot-being-a-po.png) (https://postimages.org/)
Il gioco procede, ma diventa ancora più delirante, man mano che avanzeremo nel gioco, di zona in zona, aumenteremo anche di dimensione, prima erano le macchinette delle bibite il nostro obiettivo di destroy, poi saranno le case dei giapponesi. E via a rotta di collo, presto diverremo dei...ve lo lascio scoprire ma sarà sorprendente persino vedere i titoli di coda di sto coso che scoprì poi fatto con Net Yaoroze.

Ma è assurdo. Fu un Natale piuttosto strano, ve lo dissi.

Lo voglio rigiocare comunque, voglio spaccare tutto.
(https://i.postimg.cc/dVh276Ks/640full-hakaioh-king-of-crusher-screenshot.jpg) (https://postimages.org/)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 25 Feb 2019, 11:49
Maggico gioco demmé, lo giocai anni fa:

TFP Link :: http://microrece.blogspot.com/2012/12/king-of-crusher-hakai-ou-psx.html
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Turrican3 - 25 Feb 2019, 12:37
Generazione tendenzialmente invecchiata in maniera oscena. :no:

Non stupisce la lunghezza - in confronto - della discussione dedicata allo SNES, laddove un sacco di roba è godibilissima (esteticamente) ancora oggi.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Nookie - 25 Feb 2019, 15:12
Diciamo che lo snes te lo emuli pure su nokia 3310, una rom pesa 2 mega etc etc. Ma ff7 chrono cross vagrant xeno etc etc è roba che si gioca benissimo ancora e graficamente non fa schifo.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: mog_tom - 25 Feb 2019, 17:24
I 32 bit furono un parziale reset del mercato videoludico mondiale, e il CD abbassò molto la barriera d'entrata per gli sviluppatori. Se si aggiunge il fatto che 3D e multimedialità aggiunsero nuovi vantaggi, problemi e gimmick beh, ci si può iniziare a spiegare l'ondata di stranezze che invase Saturn e PSX. Decisamente meno il N64.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Turrican3 - 25 Feb 2019, 19:31
La mia critica non era tanto rivolta a questo o quel progetto bizzarro, quanto a certe (inevitabili?) limitazioni della grafica in 3D di quel periodo, che ritengo il motivo numero uno dell'invecchiamento precoce di un sacco di titoli di quegli anni.

Generazione che naturalmente ha le sue belle perle comunque, chiaro, dico solo che è un po' paradossale che roba arrivata sul mercato prima sia invecchiata molto meglio, almeno dal punto di vista estetico.

Basti pensare al fatto che parliamo di un approccio talmente valido da trovare una sua nicchia commerciale persino oggi (vedi Shovel Knight ad esempio, e non è l'unico), laddove non mi pare ci sia un fenomeno minimamente paragonabile con la grafica di era PSX/N64/Saturn.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 25 Feb 2019, 20:51
Ma già all'epoca c'erano i puristi a cui non piaceva il poligono e rimanevano attaccati al bitmap.
Il poligono era decisamente acerbo ma fortunatamente esistono giochi che, complice un design ed una tecnica ben studiata, rendevano bene e reggono ancora adesso.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: mog_tom - 25 Feb 2019, 21:15
Tutti possono essere come SNESsentials, basta solo:
- aggiornare ogni settimana
- mantenere un formato editoriale
- possedere un Jello

 :D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 25 Feb 2019, 21:47
Tutti possono essere come SNESsentials, basta solo:
- aggiornare ogni settimana
- mantenere un formato editoriale
- possedere un Jello

 :D

Ma non è una gara, o sì? Qua si chiedono ricordi, e ho fornito quelli.
È già tanto averne un paio nel mio caso  ;D
Non facciamo i patetici sui 40 che si mettono ad elencare le formazioni dei Led Zeppelin dai.
@mog_tom
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 25 Feb 2019, 21:49
Maggico gioco demmé, lo giocai anni fa:

TFP Link :: http://microrece.blogspot.com/2012/12/king-of-crusher-hakai-ou-psx.html

Mi ricordo anche di Excalibur 2047, vera merda. Però mi ci ero fissato :D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: mog_tom - 25 Feb 2019, 22:46
Rispondevo a Turrican3, e aggiungerei che il 2D maturo dei 16 bit è ciò che gli indie cercano di raggiungere ancora adesso, perché percepito come sinonimo di "completo", mentre i pochissimi che perseguono il 3D dei Novanta... beh, basta dare un'occhiata a Yo! Noid 2...
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Turrican3 - 26 Feb 2019, 10:23
Il poligono era decisamente acerbo ma fortunatamente esistono giochi che, complice un design ed una tecnica ben studiata, rendevano bene e reggono ancora adesso.

Certamente, l'avevo già scritto.
Dico solo che a mio parere tendenzialmente c'è una *gran* bella differenza con la generazione che l'ha preceduta.

Poi per carità capisco che è un discorso alquanto soggettivo, io ad esempio anche sul 2D sono un po' schizzinoso riguardo il materiale NES come resa (già col PC Engine la faccenda è diversa, e non a caso dato che a dispetto degli 8 bit un sacco di roba la trovo più vicina alla qualità dello SNES)

mentre i pochissimi che perseguono il 3D dei Novanta... beh, basta dare un'occhiata a Yo! Noid 2...

Non l'ho mai sentito onestamente ma ho quasi paura a chiedere a Google. :scared:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 27 Feb 2019, 18:27
Ninja: Shadow of Darkness

(https://i.postimg.cc/4xynK0Rm/ninja-jpg-300x300-q85.jpg) (https://postimages.org/)

Giocai questo robo, pensando di trovare una sorta di The Last Ninja per PSX.
Potrà sembrare incredibile, ma per certi versi lo trovai, sto gioco rispose abbastanza bene. La demo di questo gioco mi fa regalata da una di quelle riviste di cui non leggevo una sola singola pagina, che fosse una, credo si trattasse di PSM. Non le leggevo non perché non mi piacessero, o altro, ma perché le parole o le recensioni, in una rivista che ti regala giochi, è assolutamente inutile, quasi deleterio: non facevo in tempo ad aprire la rivista che il CD già girava nella PSX.
Ricordo che questo gioco, del 98, era un po' fuori tempo massimo, stilisticamente lasciava a desiderare, c'era roba come Tenchu eh.
(https://i.postimg.cc/3x3pR1nq/275569-ninja-shadow-of-darkness-playstation-screenshot-giant-cra.png) (https://postimages.org/)
Ma nonostante questo paragone impietoso, i livelli sembravano giardini pensili, o in questo caso, nihon teien. I colori erano piuttosto sparaflashosi, e carichi, le volumetrie scarne, però lo shinobi blu mi ricordava moltissimo Shadow Warrior o Ryo Hayabusa e l'engine fatto ad hoc funzionava bene, belle certe trasparenze, ottimi gli effetti fumo.
(https://i.postimg.cc/761wf3BB/275571-ninja-shadow-of-darkness-playstation-screenshot-jumping-f.png) (https://postimages.org/)
Si vede piuttosto marcata l'influenza del precedente gioco di Core Design, ovvero Fighting Force, onestamente, l'impostazione è simile. Anche qua si menano orde di gialli, dal classico taglialegna-energumeno, al giapponese, iper-stereotipato. Il nostro eroe spara a raffica i classici kunai, cioè sorta di coltelli da lancio stra-famosi grazie ad anime e manga. In alternativa si può grattonare i nemici con una serie di colpi e piccole combo. Non c'è targeting quindi è piuttosto poco preciso, anzi, ricordo quella tipica poca precisione dei classici brawler-game dell'epoca PSX.
(https://i.postimg.cc/SN33bXdj/275563-ninja-shadow-of-darkness-playstation-screenshot-fighting.png) (https://postimages.org/)
Ninja è un buon mix tra un picchiaduro a scorrimento ed un tradizionale platform game. Saremo al centro di una faida tra due famiglia ninja, e nei panni di un giovane shinobi di nome Kurosawa (...) dovremo attraversare quattro mondi popolati da creature e nemici di ogni foggia. Il gioco è molto lineare ed è diviso in dodici/tredici livelli, ricoperti da ogni classicismo pattern dei platform, boschi/dirupi/distese ghiacciate, boschi, città dimenticate o addirittura tra le nubi.
C'è un'ottima varietà di fondo in sostanza. Nei livelli potremo anche raccogliere da bauli alquanto "Zeldosi" ogni item serve per alleggerire le sfide che il gioco lancia addosso. Proseguendo, si sbloccano diverse robe tipicamente ninjutsu, magie, armi, e diversi item utili allo scopo, tra cui diverse spade.
(https://i.postimg.cc/9XNNy4v1/ninjasod-profilelarge.jpg) (https://postimages.org/)
I livelli di Ninja sono piuttosto variegati, in alcuni è necessario padroneggiare un buon mix tra combattere e saltare al momento giusto e alcuni punti sono davvero difficili. Quella difficoltà tipica dell'epoca PSX, per intenderci, dove ti dovevi attaccare al ciufolo se non ce la facevi con le tue forze e rifare tutto daccapo.
Immaginate lo scontro "emblema" della PSX ovvero il demone in Medievil, la piattaforma che sale e scende, attacchi letali tra cui uno che ti spingeva fuori, poca energia a disposizione e in caso di morte, rifare il livello. Spalmate tutto questo e avrete Ninja. 
(https://i.postimg.cc/2SxtbHmL/Ninja-Shadow-Of-Darkness-ESPITASLES-00756-4.png) (https://postimages.org/)
Ecco, avete presente il tasso di frustrazione presentato in questo gioco. Altro che salvifico "checkpoint" la PSX ci aveva maggiormente abituato a rifare blocchi interi di un gioco, senza tanti appelli. Qua non è poi così tanto diverso, è possibile cadere, essere buttati fuori da ponti, bordi, piattaforme, è possibile essere avvelenati, schiacciati, stirati, e peggio del peggio, è probabile che dovrete combattere a ridosso di zone mortali. Per fortuna, un pratico ventaglio da toccare sarà il nostro checkpoint. 
(https://i.postimg.cc/pXfG40mc/ss6eee8.jpg) (https://postimages.org/)
Alcuni passaggi sono davvero bastardi. Ma temprano e fortificano lo spirito della sfida.
A una certa, il gioco smette di buttarci addosso orde di shinobi di vario colore, agguerriti samurai con un attacco a spinta davvero micidiale, e immancabili kunoichi (ninja donna) veloci e letali e ci piazza scheletri alla Golden Axe, uomini melma, esseri Cthuloidi, fa strano ma ci sta. Alcuni livelli hanno componenti da puzzle solving, si tratta di sbloccare porte, trovare chiavi, mettersi su piattaforme, niente di troppo complicato anche se alcune mappe danno il loro ben da fare. Vi capiterà di fare andirivieni all'eccesso.

Se volete un gioco con un game design funzionale, preciso e d'altri tempi, vale recuperare questo gioco.
Ma attenzione, potreste litigare con la telecamera, maledire la piattezza della storia e dei personaggi, o ancora, definire legnosi i controlli specie in sede di prassi da BEU (Beat tEm'Up). In questo Ninja, non eccelle. Non è come il cugino Tomb Raider, è piuttosto povero anzi, su questo verso.

Citazione
+ Gameplay
+ Fattore Sfida
+ fluido e fisso sui 30fps

- Realizzazione generale piuttosto altalenante
- Imprecisioni di telecamera
- Storia banalissima
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Floyd - 27 Feb 2019, 22:32
Cosa sei andato a recuperare  ;D

L'ho giocato all'epoca ma non mi ricordo più assolutamente nulla  ;D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 27 Feb 2019, 23:22
Ci giochicchiai anche io.. diciamo che per una PSX faceva scena tecnicamente all'inizio, poi mostrava il fianco sia sul gameplay che per i bug.. Un gioco che s'ammosciava insomma.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 28 Feb 2019, 09:51
Chippoke Ralph no Daibōken: The Adventure of Little Ralph
(https://i.postimg.cc/GhsTbXWG/psx-ralph-screenshot.jpg) (https://postimages.org/)
Probabilmente uno dei platform side scroller più belli, colorati, pacioccosi e sconosciuti dell'epoca PSX, mai arrivato NTSC USA figurarsi PAL, completamente inedito, o quasi, scarsamente conosciuto da molti sonari. Io lo giocai grazie ad un passaparola rapido ed efficace, dovuto a qualche acquisto "a naso" di qualche compagno di viaggio che trovò stupendo il chara design del gioco e non si fece troppi scrupoli a recuperarlo a pochi spicci dal mitico Dotonki, uno dei primissimi siti a trattare con gli stranieri in inglese.
(https://i.postimg.cc/Pf47f4k3/hqdefault-14.jpg) (https://postimages.org/)
Adesso mi pare sia un gioco un po' costoso da recuperare, al solito, non come Tombi ma qualche centinaio mi pare costi se non volete andare di emulation. L'avventura del piccolo Ralph si presenta benissimo, fin dalle prime battute ed è perfettamente raccontata nell'efficace intro tutta pennellata in gloriosa pixel-art che NEW Corporation, gli stessi dietro a Boxers' Road, Captain Commando (PSX), Hajime no Ippo VICTORIOUS BOXERS, sanno gestire ottimamente.
(https://i.postimg.cc/WzmGbSK2/8tnu01000000x1t6.jpg) (https://postimages.org/)
E che abbiamo di grazia? Cliché a pacchi.
La NEW Corporation era una piccola società di produzione con sede nella città di Kashiwa, nella prefettura di Chiba, in Giappone. Chiuse i battenti nel 2007, e per quel che ho potuto provare, aveva fatto la sua storia con dignità pur essendo una piccola azienda, riorganizzata internamente numerose volte. Nel 2008 i diritti dei suoi giochi scompaiono nel marasma del mobile gaming, tra acquisizioni e vendite spregiudicate, un significativo cambiamento organizzativo ha pressoché cancellato la posizione esatta di dove siano questi titoli e chi ne possegga effettivamente i diritti. Ma nel caso di Little Ralph Adventure, i diritti sono di Collavier che ha impreziosito sto gioco fornendo qui una guida al gioco piuttosto inaspettata.
(Collavier ha anche altri diritti di giochi di NEW Corporation cmq)
---> https://www.collavier.com/en/ps_ralph/story.html
(https://i.postimg.cc/XNcZDZ06/8tnu01000000x1t3.jpg) (https://postimages.org/)
L'inizio del gioco non può che ricordare per impostazione e scelta narrativa Makaimura, ma con una svirgoltata decisa a Double Dragon, quando il perfido "Piccolo" alias Valgo, di Toriyamesca memoria, cazzotta in pancia la nostra amica maga Lucitia. Ma ci arriveremo, col tempo. Valgo, assieme alla sua teppaglia di demoni ha attaccato la città del nostro eroe, Katuha e più in generale la terra (al solito). Questi immancabilmente gli si para dinnanzi, con tanto di spada sguainata (al solito), ma viene ben presto detronizzato sul nascere e trasformato in un bambino, dopo essere stato protetto dalla sua amica, orfana (al solito) con poteri latenti magici (al solito) che interessano al mega cattivo (al solito) che decide di rapirla (al solito). Ralph anche se "Willowizzato" decide di intraprendere la Quest per fermarli, recuperare la sua amica e tornare alla sua forma originale.
(https://i.postimg.cc/KcB9phfg/8tnu01000000rj1m.jpg) (https://postimages.org/)
Ad inizio gioco, c'è anche lo spirito di una spada che dice cose, quindi suppongo che anche Ralph abbia qualche potere, in caso comunque, evito di dirvelo per sicurezza.
(https://i.postimg.cc/Bv09yv0R/hqdefault-13.jpg) (https://postimages.org/)
A questo punto, il nostro eroe deve attraversare questa autentica festa per gli occhi, una commistione pressoché perfetta di grafica in solido 2D e qualche effetto 3D spalmando il tutto su 7 livelli di genuina maestria platformistica nipponica. Il percorso, alquanto zuccheroso, è pieno di nemici, trappole e zone nascoste, il nostro Ralph armato di spada e corredato di vari poteri magici, ha anche l'assistenza di un piccolo compagno peloso che lo aiuterà a sgomberare la strada, dovrà combattere e saltare a più non posso. Venendo la gioco, "Chippoke" è superbo e c'è moltissimo da dire. I livelli del gioco sono tutti magistralmente interconnessi, a differenza della struttura "a tappe" della maggior parte dei giochi di piattaforme in 2D, questo è un diorama orizzontale e verticale che offre una discreta qualità.
(https://i.postimg.cc/25yvsnfK/Ralf20001.jpg) (https://postimages.org/)
Il gioco è uno spettacolo visivo puccettoso gaudente, che ricorda i primi giochi Square e Treasure, a firmarlo c'è anche un chara design piuttosto bello. Ralph combatte con una spada, e sono presenti mosse segrete e power up di diversa natura, spada di fuoco, spada di vento, IUP, gli immancabili "boots", al solito. Dobbiamo raccogliere frutta, un po' alla Wonderboy, monete d'oro, un po' alla Mario, Clessidre e Cuori alla Castlevania.
L'originalità non è esattamente il punto di forza di questo piccolo gioiellino, ma non conta poi molto a conti fatti, perché qua siamo in ottime mani sempre ammesso che i ricordi non mi tirino un colpo birbone.

Citazione
+ Grafica davvero carina, pixel art d'annata
+ Divertente ed immediato fin da subito, 2 tasti!
+ Musicalmente ispirato e non è poco in un platform

- Purtroppo è corto
- Difficile da recuperare

Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: RXZero - 28 Feb 2019, 09:57
Chippoke e altri giochi più o meno difficili da reperire stanno sul PS Store Jap a tipo 600-700 Yen l'uno, serve una PSN Card Jap come si può immaginare ma è certamente la maniera più economica e legale per recuperare questo e altri titoli :-[
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 28 Feb 2019, 20:02
Appropo' di 2D, una dozzina di anni fa aprii questo thread:

http://www.tfpforum.it/index.php?topic=14054.msg555170#msg555170 (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=14054.msg555170#msg555170)

Dal quelo recupero chicche niente male come Harmful Park, Gunners Heaven, Gradius Gaiden e Panzer Bandit (il Guardian Heroes della PSX, in pratica).

Cmq il 3D primitivo di quella generazione sarà anche invecchiato malissimo (e lo è) ma su di me esercita tutt'ora un fascino magnetico e irresistibile.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 01 Mar 2019, 08:47
Appropo' di 2D, una dozzina di anni fa aprii questo thread:

http://www.tfpforum.it/index.php?topic=14054.msg555170#msg555170 (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=14054.msg555170#msg555170)

Dal quelo recupero chicche niente male come Harmful Park, Gunners Heaven, Gradius Gaiden e Panzer Bandit (il Guardian Heroes della PSX, in pratica).

Cmq il 3D primitivo di quella generazione sarà anche invecchiato malissimo (e lo è) ma su di me esercita tutt'ora un fascino magnetico e irresistibile.
 

Thread interessantissimo quello sul PSX 2D, mio nipote erediterà console e giochi di cui andare fiero. Comunque, voglio le tue schede pure qua, per recuperare parecchia roba XD
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 04 Mar 2019, 12:49
@Mr.Pickman Visto che si parla di ricordi, io l'era PSX la lego principalmente a ricordi musicali. Lasso di tempo 1995-1999, il botto dell'Acid House al termine degli ottanta ha lasciato un cratere fumante nel quale "meticciato stilistico" è il concetto chiave. House e Techno raggiungono i loro massimo punto evolutivo, Drum & Bass, Trip Hop, IDM e Big Beat sono la roba mainstream che va per la maggiore e le colonne sonore dei videogiochi, oramai private dei limiti imposti dalle cartucce, si adeguano.

La nuova onda di design minimale, ultratecnologico e curatissimo (Designers Republic fanno scuola e artwork, menu e pubblicità dei giochi si adeguano) va di pari passo con una nuova consapevolezza musicale che spesso abbandona la chip music del passato per portare i nuovi suoni elettronici dentro i videogiochi e spesso lo fa con grande classe, ispirazione e capacità di costruire un'estetica nuova ed entusiasmante.

Sia quando le OST vengono prese in licenza (i due Wipeout sono i casi più famosi) sia quando vengono composte in casa, i risultati sono sorprendenti ed in grado di definire perfettamente l'epoca.

Dal Gabba e dall'Happy Hardcore di Ridge Racer Revolution alla House totale, soulful e jazzy con tracce prese dal catalogo King Street Record di Ridge Racer Type 4 passando per l'intero scibile Dance di Rage Racer (dove ci sono tracce Trance, Drum & Bass, Breakbeat Hardcore, Progressive House, Big Beat) all'IDM mista Ambient Techno di Ace Combat 3 e molto, moltissimo altro, ci fu, in quell'epoca, una sintonizzazione del videogioco sui gusti musicali e di costume "altri" come mai prima e mai più dopo.

Merito ovviamente di PSX e del suo allargamento del bacino d'utenza.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=JHLQNvFsGJQ
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 04 Mar 2019, 12:51
Ecco, non ho fatto in tempo a scrivere il post che...

TFP Link :: https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2019/03/04/news/e_morto_keith_flint_il_cantante_dei_prodigy-220690593/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 04 Mar 2019, 13:58
Ecco, non ho fatto in tempo a scrivere il post che...

Ommerda.  :no:
Era un Prodigio vero.  :(

PS: Bella pe' repubblica che aveva messo la foto di un comico che lo imitava. Sono cose belle.   :|
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 09 Mar 2019, 12:58
In uno slancio di nostalgia, alquanto "TFP", ho rimesso su questo gioco

(https://i.postimg.cc/HLgbYtgX/Vampire-Hunter-D-Coverart.png) (https://postimages.org/)

Perché ne conservavo un ottimo ricordo.
Non l'avessi mai fatto.

Intendiamoci, l'idea, è pur sempre presa da uno degli OAV più mirabili e romantici mai fatti. Ma mi domandavo, mentre cercavo di dialogare con i controlli, come avessi giocato e finito sta roba tempo addietro.
Definirlo un legno imperiale, è poca cosa. Ma ripensandoci, anche Vampire Hunter D aveva l'impostazione "tank" dei vecchi Resident Evil. Cioè è pur sempre un classico sistema di controllo quadro-direzionale.
Sono morto praticamente al corridoio est, che sarebbe l'equivalente di morire al secondo zombie di Re.
La cosa che più mi ha impressionato è vedermi completamente scoperto, incastrato tra telecamere fisse che non mi facevano nemmeno percepire la profondità, animazioni assolutamente inaccettabili, vi basti pensare che sguainare la spada è penoso oltre ogni dire, talmente lento che i nemici fanno in tempo a colpirti numerose volte. L'assenza persino del tutorial mi ha lasciato basito.

Insomma, in definitiva, anche questo Vampire Hunter D, pur essendo realizzato per come è realizzato, cioè non esattamente in maniera cristallina, mi ha messo dinnanzi ad una amara realtà, specchio deformante e deformoso del giocatore che fui, prima di diventare umano insomma. Come ho potuto giocare (e rigiocare!) sto legno di gioco? Un tempo ero un vampiro, ma poi i giochi casualoni mi hanno iniettato un antidoto?
O sono diventato un vecchiodemmé?

"Ti prego D, riportami mia figlia, è imprigionata dentro un gioco di merda, con collisioni oscene, un game level austroungarico, un penoso sistema dei controllo, un tasso di difficoltà che a paragone Bloodborne è un giro all'asilo di Sif, lo puoi fare? Ti pagherò..."

"Vecchio, prenderò il tuo denaro, e lo userò per vagine umane"
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Ivan F. - 09 Mar 2019, 18:16
Qui dentro sta emergendo una nuova forma morbosa definibile PlaySadoMasochismo.

Ma senza la parte "sado".
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 09 Mar 2019, 18:24
....Sono morto praticamente al corridoio est, che sarebbe l'equivalente di morire al secondo zombie di Re
...
Io riprendendolo sono morto al primo, fai te.. Oggi il contesto è diverso, quando si torna indietro nel tempo bisogna acclimatarsi con i controlli bislacchi di quando il poligono era ancora grezzo..
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 13 Mar 2019, 15:24
Un altro gioco, un altra sofferenza #PlaySadoMasochismo

No, beh quasi, dai :D

Mi sono sempre andato ad impelagare con giochi malfatti, strani o assolutamente geniali, lo sapete, o magari no. Sto gioco comunque fa parte di quest'ultima categoria, trattasi di genio e sregolatezza come pochi. Vi piace Nobi Nobi Boy? Vi garba Katamari? Allora qua impazzirete, letteralmente.

Ai to Yuujou no Neko Monogatari Jingle Cats Love Para Daisakusen no Maki

(https://i.postimg.cc/vZKw20w5/llllll.png) (https://postimages.org/)

Un tempo sto gioco lo chiamavo "Il gioco dei gatti giappo per PSX"...mi ci vollero anni per trovare titolo, autori, e ogni cosa riguardante questo delirio. Anche se Jingle Cats che la stessa Sony pubblicò in Giappone nel 1998, aveva ottenuto un rilascio internazionale, questo è esattamente il tipo di gioco PSX destinato all'oscurità perenne e all'adorazione di un piccolo gruppo che casualmente, o meno, ci si imbatte sopra. 

Cos'è sta roba in poche parole??

Facile, si tratta di un simulatore surreale di animale domestico.
Non è molto simile a vivere con un gatto vero e proprio che gira per casa, eppure sembra perfetto nella sua imitazione. Del resto lo sappiamo: molti rapporti con i nostri cari animali domestici sono più che altro dei puzzle insolvibili. "Vuole mangiare adesso?" "Ma che fa?" "Ma che caz...vuole questo cane che ulula?" "Cos?! Mi ha morso?! Ma cosa"
Il rapporto con le nostre amate bestiole è spesso all'insegna del tentativo, più che altro. Ammesso che non passiate 20 ore sui portali di animali, in quel caso riuscireste a decodificare ogni più piccolo segnale del vostro animaletto, e con indomita perizia, ovviate ad ogni sua esigenza.

Questo gioco è sostanzialmente questo: attraverso il tentativo, impariamo a giocare a questo puzzle a dir poco surreale. Dopo aver selezionato due gattini da un gruppo di otto, ognuno dei quali è una versione a fumetti puccettosa super-kawai di un felino domestico di razza mista, ecco che ci vengono fatti cadere in una casa che sembra uscita da Klasky-Csupo. Le prime battute sono all'insegna del "Ma cosa devo fare esattamente?" Lo scopo di Jingle Cats è accendere l'amicizia felina.
Eh lo so che sembra strano. Ve lo avevo detto. Nel primo livello, capire le poche regole del gioco e le conseguenti predilezioni dei gatti è la base con cui dialogherete per tutto il gioco. Intendiamoci, è un esercizio di sperimentazione costante, apparentemente illogico, più che altro. Non è chiaro insomma cosa diavolo sta succedendo quando la pallina gialla (come il gatto scelto) rotola e niente si muove su schermo. Così come non è chiaro rilevare subito pattern esatti per smuovere i gatti.
I due cats, si aggirano per casa, a volte stanno fermi. "Perché? Provo a fargli un grattino? Li alimento? Li lavo? boh!"
L'intero gioco è visto in grafica bidimensionale: una cucina attrezzata, una camera da letto, un salotto caldo e confortevole, le animazioni sono bellissime, gli FX sono tutti campionati da miagolii autentici. Come minimo. Nel gioco noi siamo solo una mano disincarnata che può interagire con la casa o con i gatti: accarezzarli, raccoglierli, offrire giocattoli come un topo, dar loro da mangiare e cose simili. Provare a raffica le opzioni disponibili, senza un reale coinvolgimento emotivo non porterà quasi a nulla. La prima volta ci volle del tempo per capirlo, ma il vero punto di svolta avviene quando capiamo cosa hanno in comune questi gattini e come manipolare la casa stessa per tenerli insieme, a quel punto, le cose iniziano a funzionare, e piuttosto bene.
Questo è insolitamente vicino all'esperienza di un gattofilo per eccellenza pur sembrando oltremodo bizzarro. Dopo aver sperimentato abbastanza, e aver capito le meccaniche del gioco puzzle, quando il misuratore d'amore micioso diverrà pieno, sarà sufficiente cliccare sull'opzione del cuore piccolo nel nostro menu e se i gatti si amano davvero, goderci la loro prima esibizione on stage.

La nostra ricompensa sarà una delle canzoni più famose di Ian Gillian e dei Deep Purple, ovvero Smoke on the Water cantata in mi-agolio minore.

Ve lo avevo detto :D
 
TFP Link :: https://youtu.be/sEQU8HLBbkw

(https://i.postimg.cc/JzmXFQmY/37409-ingame-Ai-to-Yuujou-no-Neko-Monogatari-Jingle-Cats-Love-Pa.jpg) (https://postimages.org/)

(https://i.postimg.cc/Nj7Mrh3p/images-16.jpg) (https://postimages.org/)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Il Pupazzo Gnawd - 14 Mar 2019, 12:49
Pickman presidente!
Qquesto me lo cerco la prossima settimana che sarò in Giappone. Sperando non sia troppo raro e caro. Mi son già messo l'imagine a disposizione sul cell da mostrare al commesso di turno :)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 14 Mar 2019, 13:20
Jingle Cats, spettacolo :D :D
I Deep Purple Miagolanti sono nella leggenda. :D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 15 Mar 2019, 10:53
Ma voi non avete avuto un'infanzia normale dove giocavate a Tomb Raider sulla PS1?
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 15 Mar 2019, 11:37
Tomb Raider sempre giocato su PC.
Mio primo gioco PSX: Felony 11-79 (ovvero Runabout).
Se no sono strambi non li vogliamo.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 09 Apr 2019, 00:18
Bushido Blade

(https://i.postimg.cc/mrF3krtq/bushido-blade-scus-94180.jpg) (https://postimages.org/)

Scrivendo un robo su Sekiro (appunti sparsi, shibumi, shinobi, iaido e altre cose che praticamente interessano solo a me) mi è tornato prepotentemente in mente questo picchiaduro del 97: Bushido Blade chi se lo ricorda?
Penso di averlo tenuto nella PSX per almeno 4 mesi sfidando e annientando ogni amico in coop locale che riconobbe in me un avversario davvero insuperabile in quanto a pazienza, per sferrare il colpo match-point, non per altre doti combattive. Nell'antico periodo sengoku avrei probabilmente optato per fregare il mio avversario con tanti trucchi bastardi ed infidi, ma il codice Bushido mi avrebbe punito.
Come nella puntata di Ittou Ogami, in cui l'uomo con la prole in carrozzina, affrontava un terribile ronin che si diceva avesse ucciso dozzine di spadaccini con la sua abilità mortale ed innata. Questo formidabile spadaccino combatteva solo sugli specchi d'acqua, che fossero placidi ruscelli o piccoli stagni, non importava. Combatteva solo ed unicamente su questo terreno (la sua baracca era persino a ridosso di un piccolo lago, giusto per non avere problemi o avere imboscate...) Per farla breve la sua tecnica di spada era minore, e così la sua "leggendaria" abilità ma questo ronin usava la lama per riflettere il sole sull'acqua ed abbagliare il suo avversario, poi lo colpiva.
Una volta capito il trucco, Ittou, miracolosamente, si salva dall'affondo mortale e riesce a spingere il sulla terraferma e lo ammazza malissimo, in 1 colpo.

Questa puntata mi ha sempre ricordato moltissimo Bushido Blade.

Già, perché la particolarità di Bushido Blade, particolarissimo picchiaduro jap, era che gli scontri finivano con un colpo solo. In realtà si poteva essere feriti, ma una ferita portava solo più vicini a ricevere il fatidico colpo mortale dall'avversario che aveva molte più possibilità e noi un malus tangibile. Il gioco all'epoca, si distanziava dalla concorrenza presentando un sistema fresco ed innovativo che ancor'oggi è fottutamente affascinante nel tecnicismo e nelle strategie che presentava. Era possibile indietreggiare, o scappare, girarsi di colpo e colpire con perizia, era possibile aspettare fino a "vedere" il movimento fantasma del nemico, era possibile incrociare le lame, deflettere e colpire. Che spettacolo.
Neve e sangue.
I pochi personaggi dell'esordio verranno ampliati nel sequel, e la grafica migliorerà sensibilmente in Bushido Blade, facendoci vivere davvero duelli all’ultimo sangue. Bushido Blade è lontanissimo da tutto ciò che possiamo trovare in qualsiasi altro gioco di combattimento ed è stato "giustamente" dimenticato, mentre titoli come SoulCalibur, con le tette di Ivy sempre più gonfie (ciò è comunque e sempre un bene eh) è invece celebrato come un ottimo beuVS all'arma bianca. Sì è una nota di disappunto, un pochetto.
Concettualmente Bushido mi ricorda un picchiaduro unseen, per Saturn, che riduceva i combattimenti a 3/4 colpi, sostanzialmente come in uno scontro marziale nella realtà. Se per esempio ti veniva fatta una chiave articolare al braccio, in stile Anna, e ti veniva spezzato, non potevi più usare quell'arto. Un concetto piuttosto rivoluzionario, simile a quello di Bushido, che rendeva gli scontri assolutamente violentissimi. Il gioco era originariamente previsto per la console di Sega non vide mai la luce. Non mi ricordo il titolo.
Bushido Blade vantava pure una modalità storia piuttosto atipica che ci vedeva utilizzare (a scelta) un assassino in fuga dal un dojo quasi millenario. Il titolo si elevava dalla massa, ricordo di dettagli meravigliosi: scegliendo di giocare secondo il codice "Bushido" infatti i comportamenti disonorevoli come tirare la sabbia negli occhi o colpire alle spalle, venivano sanzionati fino ad un gameover per disonore. Altro che ragequit, qua era più epico il codice di ferro.

(https://i.postimg.cc/43L3DvfR/jpg-2.jpg) (https://postimages.org/)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 09 Apr 2019, 00:23
Ma voi non avete avuto un'infanzia normale dove giocavate a Tomb Raider sulla PS1?

Io TR l'ho giocato su Saturn! :D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Ivan F. - 09 Apr 2019, 10:29
Bushido Blade, ovvio che lo ricordo!

Al tempo, lessi da qualche parte come funzionava il sistema di combattimento e decisi che doveva essere il mio picchiapicchia del sempre. Perché era sostanzialmente uno strategico in tempo molto reale.

Il problema, probabilmente, fu che ero una sega clamorosa.
Non riuscendo a entrare in quel sistema di carta, sasso e forbice, senza dubbio per problemi miei, alla fine decisi di mollarlo.

E si chiuse la storia del mio picchiapicchia del sempre.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Floyd - 10 Apr 2019, 21:28
Io forse non capiii mai come giocarlo veramente, ma quell'atmosfera tragica e crepuscolare jappa e
il gameplay realistico e crudele me lo fecero adorare malgrado il primo episodio tecnicamente fosse lontano dagli standard square.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Diegocuneo - 11 Apr 2019, 11:24
Bushido Blade ci giocammo tantissimo per un mesetto.Eravamo in 3,perchè agli altri non interessava,ma passavamo le sere in questi micro duelli da...20/30 secondi.Di più solo se Guido (maledetto) faceva il furbo come al solito e faceva il super attendista fuggitivo

Primo gioco che ho emulato su psx appena presa la GPD XD  :yes:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 12 Apr 2019, 03:28
La cosa più bella che ricordo del periodo PSX fu quando, dopo una indecisione con punte quasi drammatiche, mi decisi a modificarla. Lo feci perché mi resi conto, quasi subito che io stavo navigando solo sulla superficie dei giochi che PSX offriva. Me ne rendevo conto ma non avevo ancora scelto.
Non mi era bastato evidentemente giocare a King's Field 3, con sopra scritto King's Field 2. No.
Quello non mi aveva aperto gli occhi, non del tutto, almeno.
Noi siamo, siamo stati e saremo sempre, il terzo mondo dei videogiochi.
Quando andai in Giappone entrai dentro una sala giochi, tutti giocavano ad una specie di Dinasty Warriors olografico, una roba assurda da raccontare, figurarsi da vedere. Anche se sembrava più Sengoku Basara, alla cassa compravano carte, in piccoli pacchetti, tipo Magic.
Poi le sbustavano, e quando il mazzo era "ok" mettevano i gettoni, facevano la scan delle carte e sul cabinato comparivano i loro combattenti, poi, in un tripudio di effetti speciali, iniziava la battaglia, con un tale casino di icone, da avere il mal di testa. Comprai un pacchetto da 6ooY, ma subito dopo mi venne detto in uno stentato e cordialissimo inglese

"Sory but...this game is...for us"

Quel for US fu una autentica pugnalata a tradimento, eppure mi rendevo conto che non avrei mai avuto un posto riservato. Un po' come negli MMO coreani. Il Giappone è sempre stato così per noi occidentali. Ci puoi vivere per vent'anni ed oltre, ci puoi fare una serie "A Otaku in JP" potrai essere anche la più grossa gnocca cosplayer/influencer, ma prima o poi, ti arriverà un "For Us".
Quando meno te lo aspetti, magari durante una cerimonia religiosa, particolarmente sentita, o su una panchina. Chi può dirlo. Ho visto video di qualche "turista di lunga permanenza" che sbottava offesa perché le era stato detto che "Lo yukata non è per forme occidentali" ma quello è solo l'inizio.
Ecco, per farla breve, il fantomatico FOR US è quello che moddando la PSX, speravo di evitare, da lì in futuro. E che ho evitato, per certi versi, anche se con una certa consapevolezza di fondo: non avrei mai potuto godermi giochi interamente in ideogrammi giapponesi.
Dopo questo pistolotto, ecco perché posso parlarvi della strafica Azito Series.

Azito
(https://i.postimg.cc/fRJpdg6k/2502573-azito3.jpg) (https://postimages.org/)
[Azito 3 nella pic]

Perché l'ho scoperta tramite un flyer presente in un altro gioco JAP, ed incuriosito, non capivo nemmeno cosa fosse, ho indagato un pochino, praticamente solo in pagine JAP ho recuperato parte delle info che qui trovate e naturalmente provato a giocare.
Vi confesso che non avevo capito nemmeno che tipologia di gioco fosse.
Azito è, in pratica, una serie strategica e fortemente simulativa in cui noi dobbiamo costruire una base per i nostri amati robottoni. Anziché guidare i robot, dobbiamo gestire la base che li ospita. In poche parole la serie è questo. Vi vedo già schizzare sulla sedia, su ebani o RomIso, perché è una cosa estremamente figa. La parola Azito (Ajito) in giapponese significa pressappoco "Super Base Nascosta" ed infatti, la mitica Fortezza delle Scienze del leggendario Mazinga Z, era appunto una super base scientifica. Però calma, i mitici robot di Nagai non ci sono in questo gioco. In Azito, il giocatore assumeva il ruolo di comandante principale di una base segreta. Le armi, sotto forma di mech/robot, erano sviluppate ed utilizzate per difendere la base segreta dagli attacchi nemici. Ma c'è molto da dire. Il giocatore/comandante responsabile della sua base Ajito, doveva costruire strutture come un centro di comando, un centro riparazioni, una stazione medica e molte altre strutture, lo stile era vagamente alla Command and Conquer, ma la visuale era in una graziosa grafica bidimensionale, ricca di dettagli. Essendo responsabili dello stabilimento, il finanziamento in toto della base era gestito interamente da noi, attraverso la produzione e la vendita dei nostri prodotti/robot/armi. L'obiettivo in Azito era quello di sviluppare armi come eroi e mostri e attaccare (o difendersi) forze avversarie e distruggerle. Semplice, ma complesso, perché essendo giapponese, è pieno di minuziosi menu, interfacce e cose simili, non è semplicissimo, sulle prime. Al principio della serie, il primo episodio è del 97, è sviluppato da ASTEC 21 (Astec Two One) che fecero solo un gioco di backgammon in giapolandia, prima di Azito.
Quando l'IP viene venduta cambia anche nome, ma resta sostanzialmente lo stesso gioco. nel primo capitolo le nostre creazioni robotiche erano tutte originali, ma con il tempo, e precisamente con Azito2 [PSX] e Ajito3 [PSX] e sopratutto Azito 3D [Nintendo 3DS], le creazioni di Toei ed Ishimori-Pro compaiono nella serie come Tetsujin 28 o Cyborg 009 o Kamen Raider. Con la pubblicazione del gioco presso Banpresto del Gruppo Bandai, ben presto arriveranno capitoli spettacolari come Azito x Tatsunoko uscito solo per One e che ovviamente è stupendo, potendo contare sul vasto franchise di Tatsunoko Prod (Yattaman vi dice qualcosa?)
(https://i.postimg.cc/5tbdLtg2/Azito-x-Tatsunoko-Legends-0.jpg) (https://postimages.org/)
L'obiettivo del gioco è sempre il medesimo, e cioè continuare ad espandersi, un po' come Fallout: The Shelter e proteggere con successo la nostra base segreta dagli invasori. L'esclusiva miscela di Azito di risse kaiju e pianificazioni attente della base, come per esempio creare il giusto numero dei power supply/reattori atomici, per far funzionare tutto, lo rende un gioco particolarmente gustoso quando si capisce almeno dove cliccare, i controlli sono molto intuitivi, ma spesso ci si perde dentro menu piuttosto complessi.
Va detto inoltre, che la comprensione della lingua giapponese è necessaria, in alternativa è possibile fare qualche ricerca mirata e capire almeno il significati degli ideogrammi come "costruisci" oppure "cancella" e così via, non è un gioco da affrontare alle 22:00 insomma. La base segreta inoltre, deve essere protetta per essere completata. Il giocatore per esempio non può attaccare le basi nemiche, ma solo intercettare le unità nemiche. Poiché il giocatore sceglie i propri attributi con l'aiuto di personale specializzato, è possibile sviluppare una varietà di armi enorme e l'aspetto della base cambierà in base a ciò che viene sviluppato. Nel primo Azito non si poteva scegliere, ma successivamente, potremo anche edificare e scegliere di essere una base del super cattivo. Il gioco possedeva infine una caratteristica invidiabile, era possibile scambiare i progetti delle nostre armi con altri giocatori tramite memory card, caratteristica scomparsa e di nessuna utilità adesso, ma all'epoca, nacquero intere chat in Jp di folli progettatori e scienziati pazzi.

PS. Se riesco a convincere qualche amico che sa leggere il giapponese bene, lo portiamo sul canale di Videogiochi e Sofà. Non siamo nuovi a portare giochi FULL JAP (portammo Hungry Ghost [PS2] qualche mese fa)

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=D5Ca3eUt2fE
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 12 Apr 2019, 10:10
La cosa più bella che ricordo del periodo PSX fu quando, dopo una indecisione con punte quasi drammatiche, mi decisi a modificarla. Lo feci perché mi resi conto, quasi subito che io stavo navigando solo sulla superficie dei giochi che PSX offriva. Me ne rendevo conto ma non avevo ancora scelto.
Non mi era bastato evidentemente giocare a King's Field 3, con sopra scritto King's Field 2. No.
Quello non mi aveva aperto gli occhi, non del tutto, almeno.
Noi siamo, siamo stati e saremo sempre, il terzo mondo dei videogiochi.
Quando andai in Giappone entrai dentro una sala giochi, tutti giocavano ad una specie di Dinasty Warriors olografico, una roba assurda da raccontare, figurarsi da vedere. Anche se sembrava più Sengoku Basara, alla cassa compravano carte, in piccoli pacchetti, tipo Magic.
Poi le sbustavano, e quando il mazzo era "ok" mettevano i gettoni, facevano la scan delle carte e sul cabinato comparivano i loro combattenti, poi, in un tripudio di effetti speciali, iniziava la battaglia, con un tale casino di icone, da avere il mal di testa. Comprai un pacchetto da 6ooY, ma subito dopo mi venne detto in uno stentato e cordialissimo inglese

"Sory but...this game is...for us"

Quel for US fu una autentica pugnalata a tradimento, eppure mi rendevo conto che non avrei mai avuto un posto riservato. Un po' come negli MMO coreani. Il Giappone è sempre stato così per noi occidentali. Ci puoi vivere per vent'anni ed oltre, ci puoi fare una serie "A Otaku in JP" potrai essere anche la più grossa gnocca cosplayer/influencer, ma prima o poi, ti arriverà un "For Us".
Quando meno te lo aspetti, magari durante una cerimonia religiosa, particolarmente sentita, o su una panchina. Chi può dirlo. Ho visto video di qualche "turista di lunga permanenza" che sbottava offesa perché le era stato detto che "Lo yukata non è per forme occidentali" ma quello è solo l'inizio.
Ecco, per farla breve, il fantomatico FOR US è quello che moddando la PSX, speravo di evitare, da lì in futuro. E che ho evitato, per certi versi, anche se con una certa consapevolezza di fondo: non avrei mai potuto godermi giochi interamente in ideogrammi giapponesi.
Dopo questo pistolotto, ecco perché posso parlarvi della strafica Azito Series.

Azito
(https://i.postimg.cc/fRJpdg6k/2502573-azito3.jpg) (https://postimages.org/)
[Azito 3 nella pic]

Perché l'ho scoperta tramite un flyer presente in un altro gioco JAP, ed incuriosito, non capivo nemmeno cosa fosse, ho indagato un pochino, praticamente solo in pagine JAP ho recuperato parte delle info che qui trovate e naturalmente provato a giocare.
Vi confesso che non avevo capito nemmeno che tipologia di gioco fosse.
Azito è, in pratica, una serie strategica e fortemente simulativa in cui noi dobbiamo costruire una base per i nostri amati robottoni. Anziché guidare i robot, dobbiamo gestire la base che li ospita. In poche parole la serie è questo. Vi vedo già schizzare sulla sedia, su ebani o RomIso, perché è una cosa estremamente figa. La parola Azito (Ajito) in giapponese significa pressappoco "Super Base Nascosta" ed infatti, la mitica Fortezza delle Scienze del leggendario Mazinga Z, era appunto una super base scientifica. Però calma, i mitici robot di Nagai non ci sono in questo gioco. In Azito, il giocatore assumeva il ruolo di comandante principale di una base segreta. Le armi, sotto forma di mech/robot, erano sviluppate ed utilizzate per difendere la base segreta dagli attacchi nemici. Ma c'è molto da dire. Il giocatore/comandante responsabile della sua base Ajito, doveva costruire strutture come un centro di comando, un centro riparazioni, una stazione medica e molte altre strutture, lo stile era vagamente alla Command and Conquer, ma la visuale era in una graziosa grafica bidimensionale, ricca di dettagli. Essendo responsabili dello stabilimento, il finanziamento in toto della base era gestito interamente da noi, attraverso la produzione e la vendita dei nostri prodotti/robot/armi. L'obiettivo in Azito era quello di sviluppare armi come eroi e mostri e attaccare (o difendersi) forze avversarie e distruggerle. Semplice, ma complesso, perché essendo giapponese, è pieno di minuziosi menu, interfacce e cose simili, non è semplicissimo, sulle prime. Al principio della serie, il primo episodio è del 97, è sviluppato da ASTEC 21 (Astec Two One) che fecero solo un gioco di backgammon in giapolandia, prima di Azito.
Quando l'IP viene venduta cambia anche nome, ma resta sostanzialmente lo stesso gioco. nel primo capitolo le nostre creazioni robotiche erano tutte originali, ma con il tempo, e precisamente con Azito2 [PSX] e Ajito3 [PSX] e sopratutto Azito 3D [Nintendo 3DS], le creazioni di Toei ed Ishimori-Pro compaiono nella serie come Tetsujin 28 o Cyborg 009 o Kamen Raider. Con la pubblicazione del gioco presso Banpresto del Gruppo Bandai, ben presto arriveranno capitoli spettacolari come Azito x Tatsunoko uscito solo per One e che ovviamente è stupendo, potendo contare sul vasto franchise di Tatsunoko Prod (Yattaman vi dice qualcosa?)
(https://i.postimg.cc/5tbdLtg2/Azito-x-Tatsunoko-Legends-0.jpg) (https://postimages.org/)
L'obiettivo del gioco è sempre il medesimo, e cioè continuare ad espandersi, un po' come Fallout: The Shelter e proteggere con successo la nostra base segreta dagli invasori. L'esclusiva miscela di Azito di risse kaiju e pianificazioni attente della base, come per esempio creare il giusto numero dei power supply/reattori atomici, per far funzionare tutto, lo rende un gioco particolarmente gustoso quando si capisce almeno dove cliccare, i controlli sono molto intuitivi, ma spesso ci si perde dentro menu piuttosto complessi.
Va detto inoltre, che la comprensione della lingua giapponese è necessaria, in alternativa è possibile fare qualche ricerca mirata e capire almeno il significati degli ideogrammi come "costruisci" oppure "cancella" e così via, non è un gioco da affrontare alle 22:00 insomma. La base segreta inoltre, deve essere protetta per essere completata. Il giocatore per esempio non può attaccare le basi nemiche, ma solo intercettare le unità nemiche. Poiché il giocatore sceglie i propri attributi con l'aiuto di personale specializzato, è possibile sviluppare una varietà di armi enorme e l'aspetto della base cambierà in base a ciò che viene sviluppato. Nel primo Azito non si poteva scegliere, ma successivamente, potremo anche edificare e scegliere di essere una base del super cattivo. Il gioco possedeva infine una caratteristica invidiabile, era possibile scambiare i progetti delle nostre armi con altri giocatori tramite memory card, caratteristica scomparsa e di nessuna utilità adesso, ma all'epoca, nacquero intere chat in Jp di folli progettatori e scienziati pazzi.

PS. Se riesco a convincere qualche amico che sa leggere il giapponese bene, lo portiamo sul canale di Videogiochi e Sofà. Non siamo nuovi a portare giochi FULL JAP (portammo Hungry Ghost [PS2] qualche mese fa)

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=D5Ca3eUt2fE

Aspé aspé. Va bene tutto: il giapporazzismo, la base segreta, i Kaiju che si menano, ma tu mi devi linkare il gameplay di Hungry Ghost! Quello è uno dei miei most wanted, non ci ho mai giocato!
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Darkamon - 12 Apr 2019, 21:35
@Mr.Pickman, grazie.

Questi racconti/recensioni/flussi di coscienza di oscuri giochi giapponesi sono fantastici!
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 13 Apr 2019, 00:47
Aspé aspé. Va bene tutto: il giapporazzismo, la base segreta, i Kaiju che si menano, ma tu mi devi linkare il gameplay di Hungry Ghost! Quello è uno dei miei most wanted, non ci ho mai giocato!

ahahaha ma vieni anche te una sera uomo!!!
La puntata è questa: TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=nBcOIGJjZf4
Per una sfiga innominabile, non ho partecipato (meglio a mio dire...) e non ho potuto raccontare mare e morti di sto gioco (mi rifarò, mi è pure arrivata la guida e la Limited)
Engioi.
 
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 13 Apr 2019, 00:49
@Mr.Pickman, grazie.

Questi racconti/recensioni/flussi di coscienza di oscuri giochi giapponesi sono fantastici!

ahahaha grazie :) La notte porta coniglio

 
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 15 Apr 2019, 12:35
Ci sto prendendo gusto.

Nuova puntata, nuovo ricordo da sbloccare ;D
Da che ho memoria, ho sempre cercato come una falena attratta dalle lampade che sfrigolano d'estate, i giuochi horror. Sia che si trattasse di titoli famosi e celebrati come Dino Crisis o titoli molto meno popolari, come Vampire Countdown o il conneriano Overblood, i giochi horror mi hanno sempre attratto moltissimo. E come suddetta falena spesso sono finito a friggermi le ali, con giochi [BOI] Brutti, Osceni ed Immondi. Nella mia ricerca costante, famelica ed infinita a voler giocare a quanti più giochi horror possibili per ogni piattaforma esistente, sono incappato in questo The Note.
Quel giorno pioveva a dirotto. Il mio spacciatore ufficiale, di giochi PSX, per la prima volta, mi aveva telefonato dicendomi che il prossimo "carico" era pronto. Ero uscito di casa piuttosto in fretta, sapevo che aveva recuperato i titoli che gli avevo richiesto, e realizzai molto presto che non aver preso l'ombrello, per questa pioggerella, fu un grosso errore. Ad ogni modo, lo incontrai, bagnato fradicio. Tra i vari giochi c'era questo The Note. Il bello è che non lo avevo affatto richiesto. Non sapevo nemmeno che esistesse. Lo scaricò, lo masterizzò, perché gli sembrava carino. La scusa ufficiale per appiopparmelo e sfilarmi 5 milalire fu questa. Resse perché disse aggiunse la parola magica per vincere le mie resistenze.
"È un horror, ed è in ita" Bastava quello. 

Koukai Sarena Katta Shuki: The Note

(https://i.postimg.cc/x8JP5kyT/Koukai-Sarena-Katta-Shuki-The-Note.jpg) (https://postimages.org/)

Koukai Sarena Katta Shuki: The Note è un gioco decisamente originale, un ibrido legnoso, è bene dirlo fin da subito, tra King's Field, Un'avventura punta e clicca, Shadow of Memories [PS2] prima che venisse anche solo pensato e infine l'onnipresente Resident Evil. Se questo mischione vi sembra quantomeno bizzarro, allora avete realizzato quanto sia originale questo gioco che conoscono quattro gatti, due dei quali, zoppi e senza coda. Essenzialmente come tutti i giochi semi sconosciuti, questo non è nemmeno mai uscito in nordamerica, è parecchio interessante. Perché, al di fuori della territorialità un po' strana in effetti, è un titolo davvero ispirato da una originalità pazzesca di fondo. Ma andiamo per ordine.
La trama è ovviamente super-macabra, non poteva essere altrimenti. Il gioco è ambientato nel Gennaio del lontano 1997. Il protagonista è Akira, un giornalista freelance specializzato in occulto e studi sul paranormale, testimone lui stesso, di alcune esperienze vissute in prima persona. Il nostro Akira riceve una visita da una misteriosa donna che gli racconta della figlia (Linda) partita per un viaggio con i suoi amici (Toshi e Dave) i tre facevano parte del gruppo di ricerca dell'occulto di una scuola superiore, tutti spariti.
Benissimo, e secondo voi come può procedere questo plot? Semplice, Akira accetta di cercare la figlia della donna e i ragazzi. Va puntualizzato che le ultime cose che la donna ha ricevuto da sua figlia sono la foto di una vecchia villa in rovina, da qualche parte in Europa, e quelli che sembrano scatti di alcuni spiriti soprannaturali. Ottimo. Della serie, Project Zero? Mai sentito. Due settimane dopo questo fortunatissimo incontro, Akira e la sua compagna Angela, si trovano in un remoto villaggio europeo di fronte alla stessa villa mostrata nelle foto. Perché se devi morire e rischiare la vita, almeno è meglio trascinare all'inferno anche la tua dolce metà. E da qui, si inizia il gioco.     

(https://i.postimg.cc/8PQSvxSM/362265-the-note-playstation-screenshot-cutscene-akira-and-angela.png) (https://postimages.org/)
"This Mansion is GIAIGANTIC"
(si noti il dress code di Angela, degno della Pivetti)

Il gioco è davvero unico nel suo genere.
Non appena si entra nella casa, ci si rende conto delle numerose caratteristiche del gioco che includono pochi menu di gioco ma estremamente intuitivi e funzionali e spostamenti sulle 4 direttrici motorie e direzionali. In questo assomiglia molto a King's Field, in aggiunta con triangolo e quadrato si alza ed abbassa lo sguardo. La cosa più sorprendente è che la nostra visuale simula la palpebra umana, ogni tanto l'immagine si chiude per simulare lo sbattimento dell'occhio, ed è anche il nostro misuratore di punti vita, più l'immagine dei restringe ad ellissi, per simulare l'apparto visivo appunto, più abbiamo pochi punti vita. Geniale. Gli angoli dello schermo sono leggermente ovali, tuttavia questo stratagemma non è affatto fastidioso e contribuisce molto all'atmosfera. Gli ambienti del gioco sono estremamente spogli, dopotutto è una PSX, eppure sono a modo loro affascinanti, nella loro squadrata bruttezza. La carica innovativa di questo gioco può essere spiegata facilmente con il primo esempio di gioco.

C'è un orologio a pendolo nella prima stanza, apro il menu, seleziono "controlla" e il gioco mi dice "c'è poca luce". Così, per sbeffeggiare la logicità che sapevo alla fin fine non poteva esserci nel gioco del Team Bughouse, mi avvicino baldanzoso alla tenda della finestra, volevo prendere in castagna il gioco, se ve lo state chiedendo. Seleziono "TIRA" sempre nel menu a scomparsa, e la tendina...SI APRE!
Resto sbigottito, sulle prime. L'apertura delle tende in The Note non è solo un piccolo ed insignificante orpello estetico, ha una specifica funzione di game design, portare più luce nelle stanze, a volte aiuta a risolvere un puzzle o sconfiggere un nemico. E questo è solo l'inizio.
Durante il gioco possiamo accendere le candele a muro, ma prima di farlo dobbiamo sbarazzarci dei pipistrelli che altrimenti le spengono sbattendo le ali! Possiamo uscire dalla casa e comprare oggetti come fiammiferi, munizioni, petrolio, medicine, antidoti, alla base di ogni nostra esplorazione ed enigma, perché risolvere il mistero metterà a dura prova la nostra capacità di deduzione ed osservazione.

(https://i.postimg.cc/bNDZy7Rn/362272-the-note-playstation-screenshot-the-town.png) (https://postimages.org/)
50,000 dollarazzi? Ho il dubbio che non potrò aumentarli. E che mi dovranno durare fino alla fine.

In realtà il vero ed unico dramma di The Note è il combattimento. Sparare con l'arma è ostico, non abbiamo infatti mirini dell'arma sullo schermo. Per colpire i nemici, all'inizio topi, pipistrelli e lupi, bisogna inquadrarli al centro del nostro "occhio" e sparare, e sulle prime, non sarà facile, ma ci si prende la mano presto, per fortuna. C'è inoltre la possibilità di assegnare 4 comandi o azioni specifici ai pulsanti (R1, R2, L1, L2) con un apposito menu a tendina, così che sia facile sparare e caricare il fucile (se scarico non si ricarica in automatico) ma possiamo decidere la migliore configurazione possibile e cambiarla quando vogliamo. In termini di gioco, la maggior parte delle volte in The Note siamo esploratori in un lento vagabondaggio per cercare di scoprire con quale azione iniziare per svelare un enigma. Per esempio, spesso osservando oggetti è semplice collegare un'azione logica ---> caminetto --->legna. Ma non sarà mai semplice. Il gioco non fornisce molti suggerimenti su dove andare o cosa fare esattamente. A volte la risposta a qualche enigma, potrebbe essere molto logica. Per esempio "Attendere" di fronte a una porta e, trascorso questo periodo di tempo, entrare. Oppure spegnere tutte le luci ed utilizzare elementi del nostro menu [CONTROLLA] [GIRA] [SPINGI] etcc. in una parte specifica della stanza e così via. Nella Villa non saremo soli, spesso incontreremo NPC che ci daranno appuntamenti specifici ad ore prestabilite, un orologio da taschino in nostro possesso, ci permetterà di incontrarli spostando in avanti le lancette. Alcuni offriranno un aiuto, altri...beh, se lo giocherete, non voglio togliervi la sorpresa.

(https://i.postimg.cc/Dyxmc2yR/362270-the-note-playstation-screenshot-cutscene-asking-woman-if.png) (https://postimages.org/)
"Sono Giapponese"

The Note uno stranissimo survival horror in prima persona, Atsushi Horikawa (main programmer) lavorerà anche su Riven, il seguito del mitico Myst, quindi è interessante questo aspetto. Si vede il tentativo (l'ennesimo) di portare sulla PSX titoli originali ed innovativi.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=bU1cYWpPOEM
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 15 Apr 2019, 13:06
Che chicca!
Penso sia uno dei pochi giochi per PSX di cui non conoscevo l'esistenza.  :hurt:  :yes:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 24 Apr 2019, 05:05
Da piccolo cercavo i mostri.

No aspetta, rettifico, da piccolo assieme a molti miei amici, spesso vicini di casa, compagni inseparabili di scuola, andavo a caccia di mostri. Esploravamo case abbandonate, spesso dopo aver noleggiato nella nostra biblioteca favorita racconti della paura o testi occulti, che leggevamo assiduamente, cercando di fabbricare talismani di protezione, tranne quelli con l'oro e l'argento, anche se avevamo provato a fondere un paio di orecchini d'oro della sorella di un mio amico, rubandoli ovviamente, per fabbricare un talismano di protezione contro i demoni. Puntualmente beccati ci ha sagagnati di botte, visto che faceva pure karate shotokan. I lividi sarebbero comunque guariti, e noi non avevamo certo desistito dalle nostre ricerche. Cercavamo dentro i cantieri abbandonati, che non erano affatto abbandonati, casomai chiusi naturalmente durante i festivi, case abbandonate, macchie boschive, case di campagna...Cercavamo in ogni modo di vivere avventure spaventose, come i perdenti di Derry.
Prima di leggere il voluminoso tomo di Stephen King. L'adattamento televisivo se non ricordo male, lo avevamo visto. Spirito blando di emulazione? Forse, non ho ricordi precisi in merito, ma mi sembra che non fossimo così stupidi da avere una fionda in 4. Prendevamo la bici e partivamo per spedizioni assurde, riempivamo gli zaini con snack dolci e salati, e quando riuscivamo, qualche bottiglia di Fanta, da condividere. E poi le armi. Quelle erano immancabili. Le mitiche pistole Condor a pallini gialli di plastica, armi a soft-air o gas, coltelli e coltellacci, bastoni, mazze, e manganelli "presi in prestito" da qualche papà che faceva la guardia giurata, qualche stiletto comprato direttamente a San Marino. I più badass, una spada, rimediata chissà dove. Quanto lavoro davamo ai carabinieri che ci piluccavano sempre.
C'erano le zone calde nella mia città, che il nostro club, ovviamente il Dylan Dog Horror Club, monitorava attentamente, scrivendo lunghi report su spostamenti, eventi, personaggi, attenzionando per ore i luoghi d'interesse. Per esempio, alla vecchia polveriera reggiana c'era uno scimmione, nero ed enorme, evocato da un gruppo di maghi malvagi del circondario. Era un edificio fatiscente, ex luogo di prigionia dei partigiani, e covo delle infami SS reggiane. Non era uno scimmione vero, ovviamente. Era un potente demone che aveva preso le sembianze di un demone. E il mago Antares, che viveva poco lontano era il responsabile di questa incarnazione dei cerchi infernali che aveva invaso il nostro mondo.
Antares era un Mago vero. Un operatore dell'occulto che operava in zona, con tanto di campanello dedicato
"Mago e Cartomante Antares - Suonare - Per Appuntamenti - "
Lo stregone venne pedinato a lungo, utilizzando il binocolo del padre di Claudio-kun, fino a quando lo scoprimmo che dava da mangiare allo scimmione infernale. Che poi erano gatti. Ma non è importante. A noi bastava che Antares avesse superato la sottile linea di confine della Polveriera, e avesse preso contatto con il male ultraterreno, alimentandolo con carne umana!
C'era anche la casa della Noce, un vecchia casa dispersa nella zona collinare, la si raggiungeva dopo una pedalata lunga, e dopo almeno due fermate di rito, al bar Giglio Magico e al bar Nore. Entrambi i bar avevano un riciclo costante di cabinati, al Bar Nore, giocai per la prima volta a quel picchiaduro con gli animali (Metamorphic Force) e liquirizie sfuse, in pacchetti da 3,000 milalire. Poi si arrivava alla fatidica casa della Noce, non superavamo l'olmo alla terza curva, perché c'era il pericolo dell'attacco di cuore, se superato l'olmo si moriva. Stavamo quindi a debita distanza. Per noi i mostri esistevano davvero, erano nelle case abbandonate, nei garage poco illuminati, nella viuzze con i campanelli strani martellate da raffiche di vento, erano nelle scoperte più semplici, come le fogne a cielo aperto, nelle zone di campagna o i pineti della zona collinare.

Gli sviluppatori di Spike Chunsoft devono aver pensato la stessa cosa quando pensarono di sviluppare questo titolo per PSX, le avventure dell'infanzia alla fin fine, sono realmente indimenticabili e forse confidano in una memoria collettiva mondiale, non limitata territorialmente.

YuuYami Doori Tankentai

(https://i.postimg.cc/7Yy97RS1/Yuuyami-Doori-Tankentai-cover.jpg) (https://postimages.org/)

"Se stai leggendo un libro nel cuore della notte da solo, quando nessun altro è sveglio, sarai perso nel suono delle pagine che girano. Se fai attenzione, puoi sentire un lamento che proviene da dietro, girati...ma nessuno è lì"

Yuuyami Doori Tankentai è un'avventura meravigliosa, romantica e graficamente smascellante.
Si tratta di un gioco side-scroller, con una grafica digitalizzata, raffinatissima e molto stilosa. Artisticamente è un gioco che potevano fare solo i giapponesi. “Twilight street group expedition” è un'avventura a tema horror, sviluppato e pubblicato da Spike Chunsoft per PlayStation. Essenzialmente si gioca in modo simile alla celebre serie di Twilight Syndrome di Human Entertainment, e segue una storia di giovani studenti giapponesi che esplorano leggende metropolitane paranormali nel loro quartiere.
Per questo gioco ho solo amore incondizionato, nonostante abbia solo una misera copia, la custodisco gelosamente e l'ho negata spesso ad amici, ricevendo molte maledizioni. Curiosamente la mia ISO è perfetta, quelle sulla rete invece sono spesso dunpate male. Questo gioco, venni a sapere poi, è genuinamente idolatrato in Giappone, considerato un capolavoro di realismo e una profonda riflessione sulla società giapponese, è implicito che la città di Harumi, dove si svolge il gioco, sia nata dal boom economico del Giappone durante gli anni '80 e che da allora sia caduta in rovina. In ogni caso, queste sono considerazioni che non posso confermare, non avendo potuto leggere la storia nel dettaglio, perché questo gioco è avvolto in un ermetico mistero. Questo gioco infatti non è mai stato tradotto, ci sono stati molti tentativi e diversi progetti, ma si sono tutti arenati. Però d'altro canto, è possibile (e lo ripeto, giocarlo in JAP) perché è molto intuitivo.
(https://i.postimg.cc/QMfmLgYF/DD8-MOCHXk-AAv-Xv-U.jpg) (https://postimages.org/)
La storia segue da vicino tre studenti delle scuole medie che esplorano le leggende metropolitane nella loro città, in genere con un tematica di fondo che vira sul paranormale. Gli studenti sono un ragazzo di nome Nao e il suo cane Meros e due ragazze, Kurumi e Osango. Queste info le ho raccolte molto tempo dopo, a lungo li ho chiamati Akira, Megumi e Ryoko.
Ogni capitolo consiste in due fasi: prima si raccolgono le voci nella scuola e poi esamineremo le diverse zone in città con il gruppetto di affiatati amici. La scuola è il primo punto su cui ci si può soffermare, con il senno di poi, ovvio. Uno studente giapponese passa gran parte della sua vita in classe. Le attività scolastiche lo tengono impegnato (per me giustamente) per molte ore durante una giornata. È quindi logico che le leggende nascano sui banchi di scuola, e spesso gli stessi edifici scolastici siano forieri di paure irrazionali. Come dimenticare del resto la leggenda di Hanako, la bambina che appare nelle toilette delle scuola, oppure la leggenda dei manichini della sala d'arte, il quadro cannibale, il professore assassino, e così via. Ci sono dozzine di leggende che nascono tra le aule giapponesi, non solo la leggenda della terribile Sadako.
Come accennato, in questo gioco dovremo compiere diverse investigazioni, lo scopo principale è quello di ottenere attraverso voci ed indizi sparsi nella città la soluzione per 100 giorni di misteri (non di tempo reale). A seconda del personaggio che scegliamo, le voci che possiamo ottenere o i misteri che possiamo risolvere sono diversi. Questo aspetto offre una notevole varietà di gioco.
(https://i.postimg.cc/bw3kdyxM/image031.jpg) (https://postimages.org/)
Oltre che compiere le investigazioni possiamo vivere la vita del nostro personaggio selezionato per tutta la giornata, potremo svolgere attività scolastiche e piccole romance, e potremo svagarci come meglio crediamo fino a quando non decideremo di andare a letto. Puoi persino giocare a Mario Kart con tua sorella, sì sulla PSX. A mezzanotte inoltre, possono verificarsi fenomeni diversi eventi psichici a seconda del grado di disturbo accumulato durante la giornata, che è una sottile linea rossa a bordo schermo. Il giocatore può scegliere uno dei tre personaggi da giocare, una scelta che influirà sul modo in cui procede la storia, al giocatore vengono assegnati cinque minuti per ascoltare e raccogliere le voci a scuola. Ogni personaggio ha amici diversi, quindi potremmo sentire voci diverse voci sulle leggende. Il gioco è straordinariamente intuitivo, quindi è possibile giocarlo anche senza capire il testo, lo ripeto. Dopo questa raccolta di indizi, che è sempre variabile, il giocatore ha dieci minuti per indagare su eventuali voci esplorando la città, cercando luoghi, oggetti e persone sospette, alcune possono far partire piccole sequenze animate, inoltre se usiamo Nao con il suo cane, quest'ultimo ci trascinerà, facendoci risparmiare del tempo prezioso per la nostra indagine.
(https://i.postimg.cc/qqPQbkbQ/DD8-MOCIW0-AEx4lu.jpg) (https://postimages.org/)
Quella di YuuYami è un tipo di paura tipicamente non visiva, non c'è nulla di orribile o splatter, nulla di particolarmente disturbante, ma come adolescenti delle medie, basterà poco per farcela addosso.
Il diario di gioventù composto da questi sensibili studenti di una scuola media si configura come una avventura pop e horror deliziosa, un ibrido che contiene piccoli inserti di avventura punta e clicca ed in prima persona. Una curiosità, il gioco è stato sviluppato nell'arco di due anni dall'ex staff Human che aveva lavorato proprio a Twilight Syndorme. Fu pubblicato il 7 ottobre 1999 in seguito di una tendenza marcata e popolare dell'horror nei media giapponesi, in particolare, i videogiochi horror. Era l'epoca giusta del resto.
Giocai a questo gioco in un famoso recupero, dal mio solito spacciatore, scervellandomi per un paio di sere, ricordai il suo nome Massimino Messaiah. Massimino era ovviamente un diminutivo e Messaiah era il suo nick quando giocava a Doom ed Unreal. O almeno così mi disse. In ogni caso, era così che lo chiamavo.

Rompiamo ulteriori indugi, il gioco è giocabile, anche se è completamente in idioma nipponico. È ambientato alla fine degli anni '90 nella città immaginaria citata ma più che "uno stereotipo del quartiere giapponese con quartieri dello shopping, ospedali, cantieri e parchi" cit.wiki si tratta proprio di una amabile, deliziosa, colorata cittadina, che sembra direttamente uscita da Maison Ikkoku, le ragazze hanno persino le salopette e vedrete così tante divise marinarette da sentirvi a casa.

Durante lo svolgersi del gioco è possibile consultare gli altri personaggi in qualsiasi momento e visualizzare le informazioni sulle investigazioni raccolte nel proprio diario. Possiamo inoltre esplorare una mappa della città all'interno del gioco per facilitare l'esplorazione o utilizzare una mappa fisica fornita con il gioco, nel caso in cui abbiate la fortuna di possederlo, visto che costa più di 10,000 yen o 700$.

Al di fuori di queste informazioni aggiuntive, qualcuno, dovrebbe davvero tradurlo :|
 
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=mfJlXevN0xw
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: J VR - 24 Apr 2019, 12:48
Che belle 'ste perle Pick. :yes:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 24 Apr 2019, 15:17
Conoscevo Twilight Syndrome der sor Suda, ma questo no.. interessante, speriamo che qualcuno lo traduca!
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Drone_451 - 24 Apr 2019, 15:33
Grande @Mr.Pickman ne sai a pacchi

La PS1 è un buco nero dopo un quarto di secolo salta ancora fuori roba sconosciuta(per me)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Gaissel - 24 Apr 2019, 15:39
@Mr.Pickman, grazie.

Questi racconti/recensioni/flussi di coscienza di oscuri giochi giapponesi sono fantastici!
Quocone
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Floyd - 24 Apr 2019, 16:21
Questo lo conoscevo  ;D Uno di quei titoli di cui spero davvero esca una traduzione prima o poi

https://www.romhacking.net/forum/index.php?topic=27459.0

qua ci sono anche foto della guida  ;D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Darkamon - 24 Apr 2019, 17:55
E lo spero anche io adesso :D

Inviato dal mio POCOPHONE F1 utilizzando Tapatalk

Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 25 Apr 2019, 09:11
@Mr. Pickman ora vogliamo però la tua su Welcome House 1 e 2 e sulla peculiare serie di FPS nippo Kileak The Blood!
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 26 Apr 2019, 15:03
@Mr.Pickman, grazie.

Questi racconti/recensioni/flussi di coscienza di oscuri giochi giapponesi sono fantastici!
Quocone

Troppo gentili, dico davvero, nessuno nota che questi flussi nascono ad orari indegni  :D :-*
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 26 Apr 2019, 15:05
Questo lo conoscevo  ;D Uno di quei titoli di cui spero davvero esca una traduzione prima o poi

https://www.romhacking.net/forum/index.php?topic=27459.0

qua ci sono anche foto della guida  ;D

Se riusciamo, lo portiamo in LIVE con un ragazzo (o magari due) che parlano e leggono correttamente il JAP. Lo abbiamo fatto per altri titoli, e ci piacerebbe ripeterlo :)

Grande @Mr.Pickman ne sai a pacchi

La PS1 è un buco nero dopo un quarto di secolo salta ancora fuori roba sconosciuta(per me)

Che belle 'ste perle Pick. :yes:
:-*

[extra] Siamo sicuri la pirateria danneggi sempre l'utente? Se non fosse stato per la pirateria PSX, tutta questa roba non l'avrei mai giocata. Ricordo un caro mio amico che, a differenza mia, decise di comprare giochi JAP, rivendicando il gusto dei giochi originali su misere copie.
All'ennesimo gioco (Time Bokan) pagato quasi 90 milalire, si arenò presto :evil: :D
 
@Mr. Pickman ora vogliamo però la tua su Welcome House 1 e 2 e sulla peculiare serie di FPS nippo Kileak The Blood!

E invece, ti sorprenderà sapere che non li conoscevo neppure :o
Kileak lo giocai invece, me lo ricordo perché giocai a Space Hulk per 3DO nello stesso periodo.   
Ma questo Welcome House e il seguito...mi ci getto appena posso. Grazie! anzi ARIGATOU! :baby: :-*
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 26 Apr 2019, 15:21
Conoscevo Twilight Syndrome der sor Suda, ma questo no.. interessante, speriamo che qualcuno lo traduca!

Eh...magari :(
È giocabile, come ho scritto, ma titoli come questi...sono perle.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 26 Apr 2019, 15:41
Eh, i due Welcome House erano avventure dinamiche poligonali che si rifacevano alla tradizione della comicità slapstick americana ma riprodotta con occhio nipponico demenziale e una tonnellata di colori acidi e allucinatori.

Molto interessanti, funzionicchiavano pure bene, tutti in giapponese però.

Aggiungerei, ai "conosciuti, non famosi" anche il survival horror poligonale Over Blood, l'action tridimensionale Spriggan Lunar Verse (da From Software, basato sull'omonimo manga), Soukaigi (sviluppato da Yuke's e distribuito da Squaresoft, interessante action con limitate fasi esplorative), Fighter's Impact (conversione da coin-op di un picchiaduro 1vs1 poligonale con un affascinante sistema di combo "libere"), lo spettacolare Ray Tracers di Taito, che rielabora in 3D lo schema di Chase HQ, i picchiaduro a scorrimento poligonali primitivi ma efficaci Crisis Beat e Lucifer Ring...

Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 26 Apr 2019, 18:26
Crisis Beat me lo ricordo, era molto simile a Dynamite Deka (Die hard Arcade) di Sega.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Floyd - 26 Apr 2019, 19:03
Molto interessanti anche i titoli di Artdink per PSX: Tail of the sun, Carnage Heart, Topolo, Kaze No Notam, No one can stop mr domino, Vampire, Aquanatus holiday, etc. Praticamente erano la squaresoft del weird gaming  ;D

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=m4_N8N7wwoU

Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 26 Apr 2019, 19:08
Sì, anche Artdink (che poi era quella di A-Train, no?) ha fatto chicche niente male.

@MaxxLegend :Crisis Beat era molto, molto più basico di Dynamite Deka, che, di fatto, era una specie di Virtua Fighter a scorrimento per cura, profondità ed articolazione del sistema di combattimento e di interazione con nemici ed ambienti. Però, Crisis Beat, si lasciava giocare con grande gusto, devo dire. Doveva uscire anche su N64 ma poi non se ne fece più nulla e si passò direttamente a Lucifer Ring, sorta di seguito/rielaborazione con ambientazione fantasy.

Già che ci siamo ricorderei il mitico Granstream Saga, action-RPG poligonale da Quintet, che di fatto chiude la "saga" Actraiser-Illuson of Gaia-Soulblazer-Terranigma:

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=tw8Vb4WOKq0
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 26 Apr 2019, 19:23
Molto interessanti anche i titoli di Artdink per PSX: Tail of the sun, Carnage Heart, Topolo, Kaze No Notam, No one can stop mr domino, Vampire, Aquanatus holiday, etc. Praticamente erano la squaresoft del weird gaming  ;D

BCV ce l'ho su Ps2, gioco fuori di testa, fantastico.
Mr Domino ci giochicchiai su PSX ma dovrei recuperarlo per approfondirlo.

Sì, anche Artdink (che poi era quella di A-Train, no?) ha fatto chicche niente male.

@MaxxLegend :Crisis Beat era molto, molto più basico di Dynamite Deka, che, di fatto, era una specie di Virtua Fighter a scorrimento per cura, profondità ed articolazione del sistema di combattimento e di interazione con nemici ed ambienti. Però, Crisis Beat, si lasciava giocare con grande gusto, devo dire. Doveva uscire anche su N64 ma poi non se ne fece più nulla e si passò direttamente a Lucifer Ring, sorta di seguito/rielaborazione con ambientazione fantasy.

Già che ci siamo ricorderei il mitico Granstream Saga, action-RPG poligonale da Quintet, che di fatto chiude la "saga" Actraiser-Illuson of Gaia-Soulblazer-Terranigma:
Si ovviamente non volevo offendere dicendo "la brutta copia", ma era sottinteso perché DHA è un capolavoro. Granstream Saga molto sottovalutato ma a me è sempre piaciuto.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Gaissel - 26 Apr 2019, 19:35
@Mr.Pickman, grazie.

Questi racconti/recensioni/flussi di coscienza di oscuri giochi giapponesi sono fantastici!
Quocone

Troppo gentili, dico davvero, nessuno nota che questi flussi nascono ad orari indegni  :D :-*
Tranquillo, è chiarissimo che vengono prodotti in stati alterati di non meglio precisata natura.
Semplicemente ci piace così ^__^
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 27 Apr 2019, 10:48
Cmq, a proposito di giochi pezzenti, vogliamo citare Burning Road? Tentativo di fare un Daytona USA su PSX che dell'originale (su Saturn) la cosa che riproduceva meglio era il pop up?

Però, incredibilmente, aveva carattere e si lasciava giocare con gusto.

Ne fecero anche una sorta di seguito indiretto (Extreme Racing) ancora più pazzoide ma meno efficace.

Poi tutto il filone degli sparatutto 2D "minori" ma goduriosi esclusivi per PSX: Two Tenkeku, Stahlfeder, AirGrave...
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 27 Apr 2019, 18:07
Hehehe il Daytona Pezzotto me lo ricordo.. e ricordo pure che da estimatore dell'arcade originale dissi a un mio amico "Ma 'ndo vanno questi.." :D

Comunque è bello ripensare a quei tempi in cui giravano tutti 'sti discozzi pirati spacciati da bancarelle, amici di amici e vucumprà (un mio amico aveva quello di fiducia che continuava a chiamare ironicamente "Palla di Neve" nonostante le mie rimostranze "eddaje accanna co sta storia X,D")
Ricordavano un po' le cassette pirata per C64 delle edicole negli anni 80, ed i negozianti che sottobanco ti spacciavano la cassetta Armati o "Turbloload" con la copertina fotocopiata Agfa.
Il top che ho visto qui erano i CD di Pickman con le etichette sbagliate scritte col normografo. Great.  :yes:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 27 Apr 2019, 19:31
A proposito di racing games sfigati, a metà anni novanta è partita tutta una teoria di giochi di guida con vetture nipponiche che correvano su strade nipponiche reali, spesso tangenziali delle grandi metropoli del Sol Levante, spesso con elementi RPG ed elaborazioni della vettura, spesso con frame rate indecente, pop-up insostenibile e filmati in FMV super zarri.

In genere era roba abbastanza inutile ma non mancavano le chicche e io ne sono letteralmente innamorato perché sprizzavano amore per le quattro ruote e nippo-ingenuità da ogni poligono.

Mi sa che tutto è iniziato su SNES ma è con Saturn e PSX che arriva il boom.

Pronti?

Il capostipite, Shutoku Battle: Drift King
https://www.youtube.com/watch?v=qvWVz8Iio6g (https://www.youtube.com/watch?v=qvWVz8Iio6g)

Hashiriya
https://www.youtube.com/watch?v=oBScznWz9S8 (https://www.youtube.com/watch?v=oBScznWz9S8)

Touge Max G, terzo episodio di una saga iniziata su Saturn con i due King the Spirits
https://www.youtube.com/watch?v=dSWhDYoLcVM (https://www.youtube.com/watch?v=dSWhDYoLcVM)

Side By Side Special 2000, conversione potenziata di un coin-op Taito di tre anni prima
https://www.youtube.com/watch?v=KyM1yoKEfHA (https://www.youtube.com/watch?v=KyM1yoKEfHA)

Initial D, primo capitolo di una serie ancora oggi attiva e portata avanti nientemeno che da SEGA
https://www.youtube.com/watch?v=GWqIro8L0CE (https://www.youtube.com/watch?v=GWqIro8L0CE)

Con Midnight Run anche Konami volle dire la sua convertendo (male) un suo celebre coin-op
https://www.youtube.com/watch?v=U3OOXNNHfzA (https://www.youtube.com/watch?v=U3OOXNNHfzA)

Naniwa Wangan Battle
https://www.youtube.com/watch?v=qp87wRVQYiY (https://www.youtube.com/watch?v=qp87wRVQYiY)

Il tutto per arrivare al vero capolavoro del "genere", ovverosia Racing Lagoon della Square, ma questo penso lo conosciate già...

Ovviamente, essendo masochista, li ho giocati più o meno a fondo tutti.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 27 Apr 2019, 20:40
Ricordo i due Tokyo Xtreme Racer per Dreamcast, che arrivarono anche in occidente.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 27 Apr 2019, 21:32
Quelli, infatti, se non sbaglio dovrebbero far parte della serie dei Drift King.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 28 Apr 2019, 20:40
Cmq evoco di nuovo @Mr.Pickman per continuare la serie dei "vorrei ma non posso".

Dopo Burning Road (che voleva ma non poteva essere Daytona USA), non poteva mancare il mitico Slam Dragon, che voleva ma non poteva essere Killer Instinct.

Personaggi pre renderizzati su sfondi poligonali (per lo zoom e le rotazioni), sistema di combattimento che tentava di orientarsi alla combo lunga senza per altro riuscirci ed un character design cafonissimo. Il tutto però, incredibilmente, funzionava, forse perché dietro c'era Jaleco che, tutto sommato, i giochi li sapeva fare.

Prossima puntata: Circuit Beat ("vorrei ma non posso essere Ridge Racer").
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Turrican3 - 29 Apr 2019, 14:09
[extra] Siamo sicuri la pirateria danneggi sempre l'utente? Se non fosse stato per la pirateria PSX, tutta questa roba non l'avrei mai giocata. Ricordo un caro mio amico che, a differenza mia, decise di comprare giochi JAP, rivendicando il gusto dei giochi originali su misere copie.
All'ennesimo gioco (Time Bokan) pagato quasi 90 milalire, si arenò presto :evil: :D

[OT]

L'esperienza mi suggerisce che la risposta più plausibile sia: dipende dal mercato.

Ai tempi dell'Amiga ad esempio c'era una pirateria semplicemente spaventosa (e l'installato buono ma non eccelso sicuramente non aiutava) ed il fuggi fuggi dei publisher si concretizzo' ben prima del mezzo suicidio di Commodore. Se la memoria non m'inganna si parlava di numeri a 4 zeri per un grande successo come Sensible Soccer, che in un mercato con milioni di macchine in giro è (era) abbastanza triste temo.

In tempi più recenti, e con costi di sviluppo ben superiori rispetto ad allora, ritengo che giocare a sbafo i giochi degli editori medio/piccoli faccia molto ma molto più danno rispetto al fruire di un AAA in copia, ehm, non ufficiale. Posto che anche se quest'ultima andasse fuori controllo, le conseguenze temo sarebbero non banali.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Laxus91 - 30 Apr 2019, 18:47
Complimentoni a Pickman (best utente ever, una sorta di enciclopedia del videoludo vivente!) e ai contributi degli altri, di Max, Jello, Floyd e così via.
In tempi recemti mi son dato al recupero di materiale arcade, sega, ma anche amiga e jaguar.
Della PS1 pensavo di conoscere di tutto ed invece entro qui e 0rende randellate in faccia!
Toccherà applicarmi e recuperare.
Pemso si possa parlare di emulazione?
Ebbene grazie all'enulazione si riesce ad accedere a tutto (e di più) comodamente, e penso anche di non far danno a farlo oggi (ed esclusivamente con titoli vecchi di almeno 20 anni e irreperibili).
Il vero retrogaming è quello fisico (a tal proposito permettetemi di citare il canale Twitch e Youtube Kenobisboch che ho iniziato a seguire da poco e raramente ho assistito a tanta passione e amore, oltre che competenza, per il retrogioco.
Adesso per esempio stanno facendo degli speciali per due settimane sulle prime perle di Konami per arcade, di fatto rendemdo un vero omaggio alla casa in occasione del 50o anniversario che Konami ha deciso di festeggiare con quella collection dalla pessima scelta di titoli).
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 01 Mag 2019, 10:22
Si diceva del "vorrei ma non posso", che ha generato giochi minorissimi ma sempre molto, molto affascinanti.

Circuit Beat voleva ma non poteva essere Ridge Racer:

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=j6G-kZMUMEc

Ma i valenti programmatori Prism Arts non si dettero per vinti, e quindi cambiarono obiettivo e con Rally de Africa e Rally de Europe, tirarono fuori due piccoli gioielli che, nonostante volevano ma non potevano essere SEGA Rally, ne proponevano un ottimo surrogato su piattaforma Sony:

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=KWbr1QlttXE
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=6E25IWCdcvI

Erano bravi, i programmatori della Prism Arts. Chissà che fine hanno fatto. Cercando un po' in rete non risultano ulteriori giochi dopo Rally de Europe, il sito ufficiale, dal quale si evince che nel 2018 è diventato presidente Hiroyuki Fujimoto (un passato in Toaplan, direttore dei due Rally de) e che la compagnia, dopo la breve parentesi videoludica, è tornata a fare quello che ha sempre fatto, e cioè connettori e tester per reti LAN.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 06 Mag 2019, 17:58
Countdown: Vampires
(https://i.postimg.cc/v8fQw1KD/Countdown-Vampires-Coverart.png) (https://postimages.org/)

Un altro gioco dell'epoca PSX che ricordo piuttosto bene, avendolo giocato fino allo svenimento è Countdown: Vampires un giochino davvero eccezionale, inaspettato e per certi versi rivoluzionario, perché non sono il primo ad aver notato che alcune meccaniche di questo semi sconosciuto titolo, verranno riprese paro-paro dai più famosi e rinomati survival horror che arriveranno negli anni successivi nell'industria, come Resident Evil: 0 o The Evil Within. Molte idee infatti provengono da questo "insignificante" gioco di terza fascia, dell'enorme libreria di giochi PSX, questo sconosciuto e sfortunato Survival horror. Non temo inoltre di far presente che questo titolo è uno dei giochi in assoluto più sfigati dell'intero cosmo e dell'intera ludoteca PSX, e alla grande. A discapito delle immancabili e proverbiali perplessità iniziali, che ravvisano fin da subito una netta somiglianza a RE, Countdown era davvero un titolo interessante, ricco di atmosfera e di carattere...ma ebbe una sfortuna a dir poco avversa, a cominciare dall'anno di rilascio, il videoludicamente prolifico anno 1999, fino ad arrivare ad essere incasellato da recensioni, giocatori, e ogni cosa ad esso associata, alla categoria "RE Clone". Può sembrare assurdo, ma ho provato a collezionare ogni cosa legata a questo gioco, compreso la guida SURVIVAL GUIDE, ovviamente (solo JAP) e pagata una sciocchezza (440Y - allego la foto dell'audizione vinta secoli fa) Adoro il suo mood.

(https://i.postimg.cc/NjWd8VfJ/nororoiru-img600x450-1159423378dscf0011.jpg) (https://postimages.org/)

Che poi di questo gioco non è che esista esattamente molto, anzi, tolta la guida, e l'immancabile CD audio con la BGM (notevole) si potrebbe dire che Bandai non ha mai saputo esattamente se cavalcare il fenomeno. Tutt'altro, ha proprio dimenticato questo gioco. Countdown Vampire è stato sviluppato da K2 LLC, una società giapponese di software fondata nel settembre 2000 dai veterani di SNK e Square (Mitsuo Kodama e Masanori Kuwasashi) conosciuta per lo sviluppo di molti episodi della famosa serie Tenchu o Enchanted Arms, ma pure Valhalla Knights e Dragon's Dogma. Curiosamente, questo è il loro primo gioco, e mostra del potenziale, verranno poi assorbiti e dispersi da Capcom, verso il 2007/2008. Una splendida cutscene (di Masahiro Nakata) ci introduce ad uno degli scenari di gioco più atipici mai visti in un videogioco, già, perché Vampire Countdown non è ambientato in un enorme e labirintico castello della remota Transylvania, e nemmeno in una città intera invasa da famelici succhiasangue, tutta l'avventura di questo particolarissimo survival horror si svolge dentro un casinò americano interrato: Il Desert Moon Casinò. RE del resto era ambientato dentro una sperduta villa, Deep Fear dentro un sottomarino/base, quindi K2 Bandai, se la gioca su un'ambientazione notevolmente originale, calando la mano su una architettura opportunamente resa lugubre e tetra.

(https://i.postimg.cc/dQZ162Tx/1.jpg) (https://postimages.org/)

Si comincia il tripudio di sangue e denti appuntiti facendo la conoscenza di Keith J. Snyder, il protagonista indiscusso del gioco, super omaggio anni novanta, testosterone puro, con tanto di tatuaggio tribale alla Seth Gecko (Dal Tramonto all'Alba). Questo figaccione dalla lingua sciolta e dai muscoli scolpiti è una testa calda assegnato (come misura disciplinare) a guardia del corpo di diversi VIP che avrebbero partecipato all'inaugurazione di un nuovo casinò a tema horror. Il nostro Keith aveva avuto uno screzio non meglio precisato che coinvolgeva il suo precedente socio, Wesley Simmons, quindi era stato assegnato come guardia di sicurezza o meglio gorilla, nella nuova mecca del gioco d'azzardo americano. Ovviamente le sue doti da ex-poliziotto faranno esattamente la differenza tra la vita e la morte di questo carnaio interrato a base di SS, splatter e sopravvissuti.

(https://i.postimg.cc/d1NfpKM8/hqdefault-16.jpg) (https://postimages.org/)
Keith, sei un tamarro

Come ci mostra il curatissimo filmato introduttivo l'inaugurazione del casinò non va esattamente benissimo, specialmente quando le immancabili cubiste si trasformano in autentici mostri succhiasangue con una dentatura simile alla fidanzata di Charlie Brewster, direttamente dal super cult anni ottanta Ammazzavampiri. I problemi peggiorano sensibilmente quando, dopo lo scoppio di un incendio, un misterioso liquido nero inizia a fuoriuscire dalle immancabili valvole di sicurezza, trasformando la stragrande maggioranza dei giocatori di slot e pachinko, in vampiri che divorano i sopravvissuti rimasti. Nella splendida intro succede più o meno la stessa cosa che accade in From Dusk Till Dawn, sangue, teste strappate, budella, morti, ottima premessa. Ma non temete, quando la situazione starà per precipitare seriamente, verremo salvati da un provvidenziale manipolo di militari, che non solo ci salverà le chiappe ma ci forniranno anche dei rudimenti per sopravvivere a questa minaccia, ovvero una pistola con qualche caricatore e acqua santa. Il resto è tutto in mano nostra. Ora Keith deve trovare la via d'uscita da questo fottuto casino sotterrano e nel mentre, cercare di salvare quante più persone possibili, non sarà affatto facile però.

(https://i.postimg.cc/CMXhn3ZB/cdvampires2.jpg) (https://postimages.org/)
Non c'è niente di meglio che affrontare vampiri a torso nudo.

Le meccaniche di gioco non lo rendono molto simile ai RE, onestamente, anche se la maggior parte delle recensioni che leggerete in rete affermano l'esatto contrario. Per esempio, RE non permette di "salvare" i nemici, qui invece accade piuttosto spesso. Utilizzando una pratica pistola a dardi (si tratta di un'arma secondaria) potremo sedare la maggior parte dei nemici che affrontiamo e cospargerli di "acqua bianca" che altro non è che nel gioco originale che "acqua santa" per ripristinare la loro umanità latente. Sì, il vampirismo è una condizione alla quale poter porre rimedio in questo gioco. Invece che ucciderli brutalmente, sarà sempre possibile optare per questa drastica soluzione, potremo salvare i nostri nemici ed è inutile specificare che alcuni celano la chiave del successo. Questo aspetto apre letteralmente il gioco a diverse soluzioni e incoraggia molto il giocatore ad usare un'ampia varietà di tecniche di combattimento se vuole "salvare" i nemici, anziché sterminarli. Con l'avanzare del gioco, appariranno inoltre sempre più creature alla tradizione "horror" come pipistrelli vampiri giganti, lupi mannari, mantidi umanoidi, citazione ante litteram a Dracula 3D di Argento, senza dubbio. E anche rospi giganti, molto simili agli Hunter e immancabili blob violacei. Un bell'assortimento di orrori, non c'è che dire.

(https://i.postimg.cc/wvKKjp4g/16.jpg) (https://postimages.org/)
Anche se è l'apocalisse, un giro di roulette lo faccio.

Countdown Vampires affronta la patria del Survival Horror con risultati davvero eccezionali. Anche se tutto sembra giocare a suo sfavore alla lunga, chiunque passi del tempo reale e non fittizio con Countdown:Vampires realizzerà fin da subito che si tratta un gioco con molti elementi unici e ben realizzati, con una sfida all'altezza, e un divertimento di fondo davvero spettacolare, che richiama senza dubbio RE ma nelle migliori sue caratteristiche. Perché l'ho definito sfigato nell'incipit quindi? Perché a cominciare dalla povera ma stilosa artworkcover JP, il pubblico non è mai stato destato più di tanto da questo gioco, come la controparte vampirica. La distribuzione del gioco è stata singhiozzante, la mancata localizzazione PAL che avrebbe aperto le porte ad un pubblico più vasto, la ristampa in un secondo momento con una terrificante artwork cover (NTSC-USA) non ha mai portato appassionati su questa serie, e del resto ammirate che vomito:

(https://i.postimg.cc/wjpYzHPz/2228035-cover.jpg) (https://postimages.org/)

Peccassimo, perché Bandai cercò persino di lanciare un fumetto middle-american, testi americani, disegni giapponesi e fornì molti negozi di poster e flyer ma senza effetto alcuno.

(https://i.postimg.cc/QtkXLC8R/257ed3f18b17ed5715653163b8513cae-xl.jpg) (https://postimages.org/)

Tutto questo non convinse il pubblico, sugli scaffali venne lasciato un buon survival-horror, complessivamente. Partiamo lesti dai punti di forza del gioco, grafica, artwork e chara design, ricordano moltissimo le migliori soluzioni Capcomiane, con una lunga galleria di personaggi stra-fighi, a cominciare dal protagonista, fino ad arrivare ad un cast notevole, che racconta, tutto sommato, una storia originale, ricca di colpi di scena che si perde sul finale però, a voler far la punta al paletto. Per tutta l'avventura, il gioco impiega alcune funzionalità collaudate dai giochi survival-horror più canonici, come frotte di nemici da annientare (o salvare...) chiavi per aprire porte, portoni, botole, pannelli e naturalmente enigmi-enigmatici, da risolvere in modo da poter trovare gli elementi necessari.

(https://i.postimg.cc/3JqtTZcH/369539-countdown-vampires-playstation-screenshot-inventory.png) (https://postimages.org/)

Countdown Vampires prende queste caratteristiche più di una volta clonando qualche idea da RE, ma nel complesso è un gioco riuscito. Il gioco ha persino un sistema di e-mail, i punti di salvataggio, proprio come la macchina da scrivere di RE o il telefono di Parasite Eve, sono computer collegati in rete che si trovano nelle stanze di sicurezza durante il gioco, documenti da leggere e materia solita dei SH. Una volta entrato nel PC/CASSA, è possibile spostare oggetti, leggere e-mail o salvare i progressi. È figo il fatto che i messaggi di posta elettronica cambino durante il gioco; dà davvero un senso fresco di cose che accadono fuori da Keith e dal tuo piccolo mondo, una specie di Dead Rising, in cui i sopravvissuti vi implorano di salvarli. C'è infatti un sistema "e-mail" nelle caselle di archiviazione degli oggetti, che viene principalmente utilizzato per spiegare ulteriormente e ampliare il retroscena scenico. È anche degno di nota il fatto che ci sono minigiochi disponibili nella prima parte del gioco (ambientata in un casinò per l'appunto) come roulette e slot machine; i soldi vinti in questi giochi possono essere usati per comprare cibo e bevande, gli oggetti di recupero del gioco.
Se il gioco viene terminato entro 8 ore, viene sbloccata una modalità storia speciale, che mostra una versione modificata della storia originale del gioco, una specie di Director's Cut che include chara aggiuntivi non presenti nella prima run. Questa modalità [EXTRA] dà anche la possibilità di raccogliere 5 "monete fortunate". Raccolte queste monete, un mini-gioco chiamato "Prince of Darkness" viene sbloccato digitando nel secondo disco il nome "Prince Darkness". In questo ulteriore mini gioco, il giocatore controlla una versione vampira di Keith che deve uccidere più umani possibili, entro un limite di 20 minuti.
I personaggi principali del gioco appaiono qui come nemici, come Mira, Sheck e il The Man in Black.
Il controllo di Keith è reso semplice e con mira automatica, ma il gioco è infestato da alcuni problemi come telecamere e angoli di ripresa particolarmente difficili e da un level-design piuttosto confuso. Molte volte, una stanza ha diverse uscite, quindi passare alla stanza successiva può essere complesso ed è facile perdersi. Un tentativo coraggioso di fornire una profondità, grazie ad un comparto audio davvero buono 
Come nella maggior parte dei giochi di questo genere, il suono viene usato in modo sapiente, principalmente per ricreare ad hoc gli effetti atmosferici e di suspense - e gioca un ruolo tutt'altro che secondario in CV. Nel complesso, Countdown Vampires ha provato a portare innovazione nel genere survival-horror ma qualcosa non ha funzionato proprio benissimo, certi nemici sono mostruosamente OP e alcuni piccoli difettucci d'inquadratura/telecamera lo rendono un gioco talvolta impreciso, senza una storia realmente avvincente per mantenere alto l'interesse, il gioco è difficile da finire, ma chi conosce il genere avrà già maturato le sue tolleranze, portando a compimento la sua mutazione.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=Ajst3lvDeYg
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Diegocuneo - 06 Mag 2019, 18:16
Prima che guardassi un video (realizzando che NO,oggi NO,che non ho energia in disavanzo) ero parecchio eccitato.
Mi spiace non averlo giocato ai tempi,mi spiace non ci sia più roba così trash,mi spiace che mi rimanga solo Swery a darmi certe sensazioni :(
Moriremo tutti
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 06 Mag 2019, 20:54
Me lo ricordo Countdown: Vampires. Non mi colpì molto all'epoca, nonostante alcune idee sulla carta interessanti sembrava l'ennesimo clone di Bio Hazard, per di più arrivato fuori tempo massimo in un periodo (il '99-2000) in cui la vecchia PSX aveva oramai dato tutto e con il DreamCast appena uscito, il N64 nel pieno della maturità e la PS2 alle porte, non ce la faceva palesemente più.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Carluccio - 06 Mag 2019, 21:25
Nel mio piccolo contributo fornisco tre ricordi della mia fanciullezza.
Erano grezzi.
Tanto superficiali quanto magici.
Rappresentavano il timido sogno nascosto di ogni adolescente.
Le notti insonni ringraziano. 
Costavano un botto perché import e non facili da trovare presso i retailer.
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=b_jSxSx6A9A
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=imJzuorRRtQ
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=ZnsQH9OW1Tc
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: RXZero - 07 Mag 2019, 09:11
Hokuto No Ken splendido, inaspettatamente aveva delle sequenze filmate quasi più lunghe di quelle di un MGS a caso :o
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Il Pupazzo Gnawd - 07 Mag 2019, 10:24
Interessanti i due Rally de... strano che me li sia persi, macinavo un bel po' di racing game ai tempi.
Me ne viene in mente uno di cui ho ricordi fumosi e il cui nome proprio non mi sovviene. Era prodotto da una software house europea, si gareggiava, se non erro, solo su circuiti cittadini e con vari tipi di auto (dalle GT alle formula Uno). Graficamente grezzo, ma divertentissimo. Credo che gli stessi autori avessero fatto un paio di giochi su questa falsargia. Purtroppo non ricordo nulal di più. Mi piacerebbe rintraccialro però
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 08 Mag 2019, 18:05
Prima che guardassi un video (realizzando che NO,oggi NO,che non ho energia in disavanzo) ero parecchio eccitato.
Mi spiace non averlo giocato ai tempi,mi spiace non ci sia più roba così trash,mi spiace che mi rimanga solo Swery a darmi certe sensazioni :(
Moriremo tutti

Eppure, anche la peggio roba degli anni aveva più carattere di quella che spesso oggi giochiamo.
Non so a cosa sia dovuto. Due giorni fa ho seguito una live al gioco PSX di Devilman, che era brutto, ingiocabile, legnoso, eppure...
(https://i.postimg.cc/s25GYXc7/DEVILMANPS1.jpg) (https://postimg.cc/gwk0dG12)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Diegocuneo - 09 Mag 2019, 13:53
guarda,sono iper d'accordo con te eh…
Però credo che sia semplice alla fine:quanto costa fare un gioco?Tanto?Non rischio.Poco?Posso rischiarmi la mia visione personale.
Ieri li facevano i 4,oggi in 400.
Questo fa tutta la differenza del mondo per quanto riguarda il coraggio…

Comunque,forse,non moriremo tutti domani.Sebbene qualche anno fa l'idea non mi piacesse,i vari tools che ci sono oggi tipo l'unreal4 e soci...sono una grande cosa.Io non pretendo IL capolavoro tecnico quindi so che strumenti del genere possono riuscire a tirar fuori una piccola manovalanza volenterosa quasi come ai vecchi tempi.Non come ai vecchi tempi ok,ma meglio di qualche anno fa,spero.
Sto giocando in sti tempi The Council,ad esempio.Tecnicamente,da fermo,è valido,e questo gli ha permesso di tirar fuori una roba davvero di carattere.Poi ci si deve accontentare del carattere eh,ma almeno la base minima a livello tecnologico è quasi assicurata.
Per i tripla A...mi sono arreso al gioco all'anno,se va bene.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 20 Mag 2019, 18:43
guarda,sono iper d'accordo con te eh…
Però credo che sia semplice alla fine:quanto costa fare un gioco?Tanto?Non rischio.Poco?Posso rischiarmi la mia visione personale.
Ieri li facevano i 4,oggi in 400.
Questo fa tutta la differenza del mondo per quanto riguarda il coraggio…

Comunque,forse,non moriremo tutti domani.Sebbene qualche anno fa l'idea non mi piacesse,i vari tools che ci sono oggi tipo l'unreal4 e soci...sono una grande cosa.Io non pretendo IL capolavoro tecnico quindi so che strumenti del genere possono riuscire a tirar fuori una piccola manovalanza volenterosa quasi come ai vecchi tempi.Non come ai vecchi tempi ok,ma meglio di qualche anno fa,spero.
Sto giocando in sti tempi The Council,ad esempio.Tecnicamente,da fermo,è valido,e questo gli ha permesso di tirar fuori una roba davvero di carattere.Poi ci si deve accontentare del carattere eh,ma almeno la base minima a livello tecnologico è quasi assicurata.
Per i tripla A...mi sono arreso al gioco all'anno,se va bene.

Mi mancano molto questi giochi onestamente. Andare dentro un GS e prendere un gioco

"Ma che cazzo è sta roba? Ahahahahah mio!"

In realtà i giochi ci sono ma non vengono nemmeno importati, penso a EDF, uno dei pochi superstiti. Nel periodo 360 giocavo a molti più titoli sfigati PAL, ma molto più personali, molto più coraggiosi, molto più hidden gems, adesso meno. Giusto ieri ho recuperato un Nobunaga's Ambition per PS4 che mi era sfuggito, e mi sono fatto fottere dalla nostalgia, e ho ricomprato VIKINGS: BATTLE OF ASGARD, che mi ricordo era grezzo ma su schermo c'era tipo un godziliardo di roba che sparava e moriva, compresi draghi. In questa special Edition (tra l'altro) c'è un secondo protagonista e altra roba, ha vinto la nostalgia in definitiva, perché la raccolta di robaccia è diminuita progressivamente al punto di spingermi a rispolverare giochi già esperiti.   

Adesso i giochi sono studiati e sudati, non si può più fare il gioco di una una protagonista vampira che scanna nazisti, o streghe che usano le scope per sparare, o tizi che spadano in stile simil-berserk, tutto è tremendamente più "consueto" e le fantasie sono ridotte a favore del - vendere - vendere - vendere e non osare - osare - osare.
È come se alla fantasia fossero state messe le briglie, e queste briglie sono redini legate al budget. 
Quindi ogni gioco viene sminuzzato, triturato, e ogni idea resa molto più appetibile. E del resto, quando esce un Vampyr (che è un gioco originale e coraggioso) la gente lo massacra.
Quindi non so che cazzo vuole la gente giocante, in effetti.
Vogliono tutti giochi alla RED2? Benissimo, ma poi non vi lamentate se "Sì ma sono tutti open world"
 
Lo avete voluto voi.
Parlo per linee generali.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Turrican3 - 22 Mag 2019, 14:23
È come se alla fantasia fossero state messe le briglie, e queste briglie sono redini legate al budget.

Ma è chiaro.
Quattrini e propensione al rischio sono - in linea di massima - inversamente proporzionali, è roba che comprende anche un bimbo delle elementari.

Ed ovviamente l'aveva capito fin troppo bene anche il povero Iwata oltre 3 lustri addietro, ma non se l'era mica tenuto per sè. Aveva messo in guardia l'industria intera, e più di una volta. Direi che quasi nessuno gli ha dato retta.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti (spero)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: jamp82 - 24 Mag 2019, 15:43
Interessanti i due Rally de... strano che me li sia persi, macinavo un bel po' di racing game ai tempi.
Me ne viene in mente uno di cui ho ricordi fumosi e il cui nome proprio non mi sovviene. Era prodotto da una software house europea, si gareggiava, se non erro, solo su circuiti cittadini e con vari tipi di auto (dalle GT alle formula Uno). Graficamente grezzo, ma divertentissimo. Credo che gli stessi autori avessero fatto un paio di giochi su questa falsargia. Purtroppo non ricordo nulal di più. Mi piacerebbe rintraccialro però

ho un flash visivo di una specie di F1 in un tracciato cittadino in epoca PS1 ma non vorrei confondermi con Burnout 3 riportato mentalmente nel passato  ???

comunque....solo io ho posseduto lo sconosciutissimo Tokyo Highway Battle? praticamente un Ridge Racer wannabe con addirittura il tasto per derapare, neanche lo sbattimento di rilasciare e riprendere l'acceleratore al punto giusto  :D

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=pMhrFGpDElo

me lo ricordavo più brutto come grafica, invece non è affatto male.

Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Jello Biafra - 25 Mag 2019, 08:56
Lo citavo io qualche pagina addietro insieme ai suoi (molti) epigoni nella categoria "racing su tangenziali nipponiche" ^__^

Invece, nella categoria "picchiaduro poligonali con robottoni che si pestano", anch'essa foriera di tanta monnezza saporitissima e goduriosa, non si può ignorare la breve saga di Zero Divide!

Che ci consente di parlare di una peculiare tipologia di sviluppatori che trovò su PSX terreno fertile per i proprio lavori, facendo il salto di qualità verso un mercato infinitamente più ampio di quello a cui si erano rivolti sino ad allora.

Mi riferisco a case nipponiche piccole che, fino a quel momento avevano sviluppato solo per computer nipponici: Exact (che arriverà sino ai giorni nostri inglobata in Sony), Nihon Falcom ma soprattutto Zoom.

Zoom fa uscire su X68000 e FM Towns giochi minori ma storici come Genocide e Phalanx ma poi trova il suo alveo proprio su PSX con questi due picchiaduro a incontri con meccaniche a là Virtua Fighter (tre tasti: pugno, calcio e parata, possibilità di cadere fuori dal ring, combo lunghe ed articolate con fisica molto realistica) e con la rara capacità di costruire un immaginario jap hi-tech arcade fantastico. Zero Divide 2, in particolare, è proprio un grande picchiaduro a tutto tondo, con giocabilità e valori produttivi spettacolari.

Ne uscì anche un episodio, splendido, su Saturn, 60 fps, alta risoluzione e via pedalare che c'era da sfruttare a fondo quei due VDP.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=8F4bdkafCbo

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=pPKZusZ2Tu4

Prossima puntata: Mega Tudo 2096
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: jamp82 - 25 Mag 2019, 21:08
https://youtu.be/oBScznWz9S8

Hashiriya, mai sentito, l'avete giocato?
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 15 Lug 2019, 07:55
Restiamo nella patria dei robottoni quindi.

Citazione
たとえ あらしがふこうとも たとえ 大波あれるとも!!
zumpappà zumpappà zumpappà!!!
こぎだそう たたかいの海へ とびこもう たたかいのうずへ !!!
zumpappà zumpappà zumpappà!!!
みつめあう ひとみとひとみ ぬくもりをしんじあう 五人のなかま
zumpappà zumpappà zumpappà!!!
ボルテスVに すべてをかけて やるぞ 力のつきるまで
地球の夜明けは もうちかい !!!!

Va bene ok, la smetto...Di certo, iniziare con una sequenza rambada in stretto giapponico non è molto invitante a conti fatti. La sequenza "rambada" è l'inevitabile marcetta militare di sottofondo, quando i componenti o i moduli/kit di un robot si uniscono, si usa anche nei super sentai, ed è piuttosto diffusa.
 
70's Robot Anime: Geppy-X
(https://i.postimg.cc/jq9Ccbtg/gppy-front-utpog-jpg-300x300-q85.jpg) (https://postimages.org/)

Sviluppato da Aroma nel 1999 70's Robot Anime: Geppy-X come dice la stessa titolazione è una parodia affettuosa agli anime dei robottoni trasmessi negli anni settanta. Si tratta di un gioco dedicato in special modo ai fan dei Super Robot/Shogun Warriors che un tempo lontano infestavano le reti private e pubbliche di mezzo mondo, specialmente in ITA. Geppy-X è all'unisono, parodia, tributo e deferente omaggio. La cosa meno riuscita è paradossalmente la artwork cover. Basicamente il gioco è un gioioso sparatutto in 2D per il modulo di aggancio PSX e distribuito su quattro dischi rotanti atomici, che vi trascinerà in un gioco side-scroller coloratissimo, tra esplosioni ed ammiccanti vari al genere di riferimento. Condisce il tutto un divertente sistema di gioco e una anima d'acciaio. Geppy-X lo vidi la prima a volta a casa di un caro amico, super appassionato di Robottoni e Mecha come me, che mi decantò seduta stante la bellezza e la figaggine intrippante di questo gioco, pur senza sfruttare una sola, singola, licenza di utilizzo. Un sacco di sparatutto dei videogiochi sono stati chiaramente influenzati da vari anime nel corso degli anni, ma pochi furono così coraggiosi da sfoggiare questa caratteristica con così tanto orgoglio come Robot Anime Geppy-X, autentico tributo al sottogenere "robot gigante", abilmente mascherato da shoot-em-up.

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Questi quattro dischi sono dunque pieni di roba inedita, come specificato. Non c'è nemmeno uno straccio di una licenza di un robot ufficiale, come in Azito (ricordate?), ma c'è un tale carico di metallo stridente e turboblasto ai positroni da spedire i fan dei mecha, letteralmente in un vertiginoso nirvana di lega Z oppure di farli ridere a crepapelle perché si riconoscono appieno nel genere e ne respirano l'atmosfera in questo gioco a pieni polmoni (di metallo). I livelli sono raggruppati in coppia e configurati come se fossero veri e propri "episodi" televisivi, completi di canzoni e motivetti trainanti. Come la sigla d'apertura e di chiusura [OP] con tanto di interruzione pubblicitaria in mezzo al livello/episodio. In Giappone la pausa a metà episodio veniva usata per piazzare i prodotti dello show. Sapevate che in alcuni anime di robottoni tali spazi venivano pianificati con così tanta attenzione e cura da essere inseriti con una precisione cristallina tra uno spazio e l'altro. Per esempio, se un robot utilizzava un nuovo modulo/bulid nell'episodio, come per esempio una trivella atomica, BAM! lo spot successivo illustrava il toy in questione, cosicché nella fascia pomeridiana delle 16:00/17:00 venisse visto da tutti gli spettatori (bambini ma non solo). Con questa strategia, a termine dello show, il pubblico sarebbe stato già in marcia verso il negozio per il model-kit agognato. TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=jQM_G7n5suQ
Questi spot pubblicitari di falsi prodotti Geppy-X riempiono gli spazi tra i livelli, dalle action figures allo shampoo. Con una recitazione così over-the-top con tanto di animazioni, tutto in stile retrò che denota una cura pazzesca nello sviluppo. Il gioco ruota attorno alla battaglia del mecha del titolo, una specie di Getter Robo stilosissimo, pilotato da Kei, l'eroe, Jin e Riki, ed i loro alleati di metallo. I tre piloti dovranno combattere contro le forze invasori dell'Impero del Diavolo Spaziale e le loro legioni di agguerriti alieni. 
L'intero gioco è impostato come un vero e proprio anime, contiene molto materiale di repertorio originale, e sorprende la cura con cui tutto è stato fatto. Naturalmente, c'è anche la questione di come il gioco effettivamente si gioca, ed è una pastella - mentre il tuo robot scorre lateralmente, puoi usare i pulsanti di attivazione per spostarti tra 3 diverse forme aria, terra, e tank, in qualsiasi momento. Ogni trasformazione ha un'arma "principale" e un'arma "sub", entrambe le quali possono essere caricate per un attacco più potente, ma devono anche essere livellate separatamente - a parte questo, possiamo pilotare il mech in giro sullo schermo per attaccare i nemici, davanti e dietro, e chiaramente scatenare un occasionale super attacco a schermo che spazza via tutti i nemici. Siamo in possesso anche di un set base di potenziamenti per le armi e ricariche per la salute, ma il nostro obiettivo è sempre quello di passare da un'estremità all'altra del livello ogni fase.

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Come accennato in precedenza, tutto il retrogusto del gioco è succulento, sembra di giocare ad una maratona DVD della tua serie di robottoni favorita, al punto che finiremo per saltare la canzone d'apertura a tema ed altri segmenti ripetuti numerosi volte durante il gioco. Anche l'avanzamento è davvero qualcosa di estemporaneo: la nostra barra vitale non si ricarica tra i vari episodi, giustamente, il gioco è vissuto come una lunga puntata, di conseguenza le nostre armi verranno ripristinate al punto di partenza del livello o solo se carichiamo una partita salvata, entrambe queste caratteristiche possono metterci in una situazione difficile e molto rapidamente, specialmente man mano che ci si avvicina alla fine del livello, in cui ci attende un boss agguerrito. Geppy X per me è un gioco per i veri amatori dei mecha anime giapponesi, si tratta di un gioco ricco di azione e di parodistiche ed adorabili imitazioni che sembrano uscite da un tipico episodio del nostro mecha anime preferito.

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Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 13 Feb 2020, 05:58
Oh cielo. Cosa ho giocato di recente, anzi by Jove! :-*

London Seirei Tanteidan
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Quando sviluppatori jappo ambientano i loro giochi in località non esattamente orientali, i risultati a volte, sia per locazioni che personaggi, possono essere piuttosto confusi [ad esempio, il leggendario gioco di Tom Sawyer di Squaresoft, in cui il personaggio di Mark Twain è un becero razzista]. Ma al di sopra di ogni stortura, varia ed eventuale, tutto ciò è da dimenticare all'istante quando pasticciamo* un paio di ore su London Seirei Tanteidan. Uno splendido gioiellino dell'epoca PS del 1999. London Seirei Tanteidan è un RPG isometrico, ambientato nella capitale britannica durante l'età vittoriana, siamo lanciati in-game come un giovane apprendista orfano di un famoso detective, no, non Sherlock Holmes stavolta, ma bensì John Everett Millais. Siamo incaricati, dopo una splendida intro, di scoprire la causa di una misteriosa piaga di mostri che imperversano dentro la città nebbiosa per eccellenza. La storia alla base del gioco è come sempre interessante: l'invenzione del motore a vapore sta portando molti cambiamenti nella città e alcuni di questi cambiamenti sono orrendi mostri simil-steampunk e un tasso di criminalità più alto del solito che sciama nelle strade. L'eroe quindi, e la sua piccola banda di amici, dovranno scoprire da dove provengono questi misteriosi mostri e fermare questa epidemia cittadina. Probabilmente le macchine mostruose che infestano Londra saranno collegate alla distruzione conseguente del mondo degli spiriti, come nell'incipit vagamente si capisce. Il progresso e la modernità danneggiano le tradizioni in questa visione, e non solo. Con l'aiuto dei nostri amici Aries Ivory (il simpatico amico d'infanzia), Buddy (l'orfano di sei anni che idolatra l'eroe come un fratello maggiore) e Virgilio (un detective specializzato in spiriti e tradizioni più occulte, il più anziano del gruppo) dovremo compiere la nostra investigazione tra dozzine di personaggi, ed enigmi di varia natura. Questo fantastico gioco di ruolo investigativo tutto raffigurato in una solida prospettiva isometrica è ambientato in una rivisitazione della Londra del 19° secolo, realizzato da una Bandai in forma strabiliante. Il combattimento si svolge in un formato a turni abbastanza semplice che ricorda i giochi Pokemon. L'eroe usa la sua fionda per attaccare i nemici. Gli item si basano principalmente su oggetti del mondo reale come per esempio cibi curativi. Ombrelli e pale servono come armi per la nostra piccola banda, mentre nastri di pizzo e cappelli a bombetta rendono fanno da upgrade per la nostra armatura. Visivamente il gioco è stratosferico, la palette grafica è sublime, molto piacevole all'occhio e imita perfettamente i filtri cinematografici dell'epoca, il legno è caldo, la pietra è fredda, il vetro riflette, possono sembrare piccoli dettagli ma il gioco è un diorama di Bandai. Una nota a margine. Senza conoscere i Kanji giappi, è praticamente impossibile capire anche solo una mezza riga di un dialogo su box, e quindi capire cosa fare, essendo un RPG è impossibile capire esattamente come Mizzurna Falls, o altri giochi che ho menzionato o in alcuni casi giocato, anche London è impossibile da affrontare senza una base conoscitiva dell'idioma nipponico. È possibile però goderne in ogni aspetto grafico, dal punto di vista squisitamente artistico, almeno. E questo è già qualcosa.
 
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TFP Link :: https://youtu.be/72jAMCHL-2c
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 13 Feb 2020, 12:22
Spettacolo, bella chicca questa, spero in una futura traduzione amatoriale.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Diegocuneo - 09 Mar 2020, 20:57
Ho provato LSD Simulator, davvero sorprendente
Lo continuerò
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Diegocuneo - 09 Mar 2020, 23:16
Parasyte Eve 2 :inaffrontabile. Davvero invecchiato malissimo. Si vede  che per i tempi era incredibilmente ambizioso ma oggi proprio non ce la fa
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 09 Mar 2021, 05:09
GALERIANS

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Finalmente l'ho finito. Capolavoro e Hidden Jem  :-*

È indubitabile che dalla metà degli anni novanta, fino al lontano 1999, il sub genere videoludico definito propriamente "survival horror" abbia avuto quello che potremmo definire un periodo quantomeno aureo, sia per concepimento che originalità.  Se dovessi dare una titolazione ad un fittizio libro lo chiamerei "Survival Horror: The Golden Years"
Galerians è una delle numerose opere borderline di quella gen, che videro la luce durante l'esatta conclusione, giorno più, giorno meno, del ciclo vitale della Play (e complessivamente delle console di 5° generazione). L'enorme successo riscosso dalla saga di Resident Evil presso pubblico e critica aveva spinto dozzine di software house a tentare di replicarne la formula videoludica, anche i videogame più improntati all'azione tentavano questa strada, anche se ciò imponeva ritmi narrativi differenti. In ultima analisi, gli horror residenteviliani sono più lenti e più cadenzati al fine di accumulare maggiore tensione e maggiore suspence. Galerians è dunque un survival horror di 5° generazione e badate bene, solo vagamente ispirato alla serie Parasite Eve di Squaresoft (che esce nel 98, mentre questo è del 2000)
I TPS residenteviliani dunque, dal 1999-2001 vanno dunque considerati "ibridazioni" non del tutto riuscite, ma è fuor di dubbio che siano testimonianze di una fase di transizione del sub genere.
Questo fu un momento di sviluppo e concepimento dei videogiochi molto indovinato ed ispirato, che coinvolse molte maestranze sul processo, a cui seguirono ovviamente un gran numero di titoli sperimentali che per la prima volta osavano tracciare nuove rotte immaginative e cognitive nelle menti dei giocatori. I devteam, a fronte delle nuove sconcertanti rivelazioni partorite perlopiù in sede Konami, presso lo studio neonato di Keiichiro Toyama e Masahiro Ito (e di tutto lo staff che poi diverrà il celebre Team Silent), avevano realizzato che la paura fisica di Biohazard poteva e doveva essere ampliata dal puro terrore psicologico, da Romero in sostanza si poteva arrivare al body horror. Dall’Esorcista a Fury di De Plama e Scanners di Cronenberg. Galerians è più specificamente uno psycho-thriller sci-fi, che attraverso il sincretismo nipponico, appare genuinamente originale perché i modelli di partenza risultano filtrati dal peculiare gusto nipponico/manga, che tende sempre a rielaborare alla propria maniera ogni spunto narrativo/estetico occidentale con una sua intrinseca originalità. Da questa rivelazione sui processi, apparve fin troppo chiaro, dopo tale assunzione, che si sia esplorato instancabilmente il genere in ogni dove. Ad aver aperto la strada fu indubitabilmente Biohazard e prima di questo Alone in The Dark, ma fu poi Silent Hill a farsi carico di far progredire quel carico di orrore ignoto e responsabilità di formazione o crescita, per certi versi. Se di fatto era possibile aumentare la posta in gioco attraverso il simulacro dello schermo reattivo, attraverso sconvolgenti rivelazioni che investivano il giocatore ficcandosi letteralmente nel suo cervello, come le prime luci dell’alba che lo raggiungevano dopo notti agitate di ludo. Se era possibile mostrare violenze su una bambina inerme da parte di un culto scellerato, se era possibile parlare apertamente di esoterismo, alchimia e mistica medioevale, se era parimenti giusto spingere sul versante splatter con i macabri decessi di Biohazard o i grotteschi mitocondri (o neomitocondri). Era effettivamente possibile mostrare quasi tutto su Playstation.

Non sussistevano più limitazioni di sorta, non vi erano più vincoli da rispettare o paletti che delimitavano il linguaggio audio-visivo su come doveva essere, o su perché doveva essere in quel modo. Le storie potevano essere mature, dovevano esserlo. Dopotutto era una questione di evoluzione. Playstation era la console che si era fatta grande, la console che si dedicava a fornire supplemento anche al ragazzo di 20 anni, e non solamente al pupo che scorrazzava su Crash Team Racing o Bugs Bunny. Era dunque lecito e sacrosanto avanzare sulle tematiche e in questo, Galerians, sviluppato da Polygon Magic Inc, gli stessi del roboante Vampire Panic, ha certamente mostrato qualcosa di originale, e per l’ennesima volta.

(https://i.postimg.cc/q7RJWkn1/a-cain001.jpg) (https://postimages.org/)
Citazione
Il protagonista è un personaggio assai poco raccomadabile, senza alcuna empatia o parvenza di sentimento. Un ragazzino che trucida senza alcuna esitazione o rimorso lungo il suo cammino, non solo soldati e guardie di sicurezza, ma pure medici ed infermieri.

TRAMA

« Anno 2522. Antefatto: la città (fittizia) di Michelangelo è interamente amministrata dal computer Dorothy, una IA creata dai maggiori esperti informatici dell'epoca, il dr. Steiner e il dr. Pascalle. Dorothy è in grado di pensare autonomamente e di evolversi, al punto tale che, creando sistemi operativi sempre più complessi, è diventata il perno attorno a cui ruotano tutte le attività di Michelangelo City. Dorothy può pensare da sola e replicare i suoi circuiti per diventare una IA ancora più avanzata. Ben consapevole del suo potere di eleboarazione, Dorothy sviluppa circuiti cellulari completamente nuovi, permettendole di abbandonare i suoi limiti precedenti a base di silicio. In poco tempo Dorothy, prende il controllo di tutti i sistemi informatici senior e raggiunge lo status di computer madre di Michaelangelo City. Sì, avete letto bene, Skynet. Dopo aver raggiunto la condizione umana (o semi umana, per meglio dire) Dorothy impazzisce e sviluppa un complesso divino. Il super computer non riesce a capire perché a creature inferiori come gli umani dovrebbe essere permesso di vivere (me lo chiedo spesso pure io) Dopo che diversi tentativi di inibirla cadono nel vuoto, Dorothy decide decide di usare la fusione genetica e la clonazione per produrre umani con poteri psichici che non saranno solo la nuova razza padrona del globo, ma anche i suoi fedeli servitori. Dorothy quindi il Family Program, un progetto - subito approvato dalle autorità umane della città- che prevede la creazione di esseri viventi da sfruttare come forza-lavoro.
Questi esseri, né cyborg né cloni ma umani generati artificialmente tramite manipolazioni genetiche, vengono chiamati "Galerians"

(https://i.postimg.cc/prvgbZ4P/galerians-rion-1161.jpg) (https://postimages.org/)
Citazione
Galerians ha più di un'ora di filmati in CGI, al punto che è stato creato un OAV che racchiude queste conturbanti visioni stilizzate. Anche se la grafica è primitiva, lo spettacolo è assicurato.

«Ci svegliamo in un ospedale, sopra un freddo tavolo operatorio, siamo un giovane dalle fattezze un po’ androgine, Rion, figlio quattordicenne del dr. Steiner, nell'ospedale centrale di Michelangelo City. Il ragazzo non ha più memoria, ricorda solo il suo nome e che il suo corpo è stato sottoposto a esperimenti che lo hanno dotato di poteri inumani. Non abbiamo idea della nostra identità e cosa sia successo. Possiamo sentire la voce di una ragazza nella nostra mente, dice di chiamarsi Lilia e ci implora di salvarla, dice di essere una nostra amica d'infanzia, ma non quel termine, per noi non significa nulla. Mentre cerchiamo di scappare dall'ospedale, veniamo arrestati da minacciose guardie e scopriamo che i nostri poteri psichici sono devastanti. Cercando di capire cosa ci è stato fatto, perché possediamo questi poteri a dir poco inquietanti, chi è Lilia e dovremo scoprire gradualmente il mistero dietro al progetto G »

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Citazione
Galerians è senza adubbio politically uncorrect, il filmato in CGI in cui si spara l'intruglio direttamente nella cervice è addirittura iterato ben tre volte. La droga nuoce? Forse, ma senza offire la spalla a blandi e facili moralismi, offre una potenza sovraumana

A prima vista Galerians è un classico survival horror clone di RE in cui il giocatore naviga ambienti con un modello di personaggio 3D su sfondi pre-renderizzati, utilizzando controlli similari a quelli implementati in titoli storici e leggendari come Alone in the Dark. Tuttavia l'ossatura narrativa è piuttosto distante dal formale classicismo. Vero anche che le regole di Galerians si attestano, come la maggior parte dei survival horror, su classici cliché che tutti ben conosciamo, quando i nostri HP finiscono è game over e dobbiamo iniziare dal nostro ultimo punto di salvataggio [anche se in determinate circostanze se stiamo combattendo un Boss abbiamo l'opportunità di continuare se muori] Il salvataggio durante il gioco si ottiene trovando alcuni computer che di solito sono collocati in punti strategici. Viene inoltre visualizzata una comoda mappa che può aiutarci a trovare vari punti di salvataggio o bagni, in cui poter recuperare preziosi punti salute, oppure avere una tregua di gioco. Gli oggetti devono essere raccolti per sbloccare nuove aree e per far avanzare la storia, vi sono piccoli enigmi e piccole variazioni sul genere ma a differenza della maggior parte degli altri giochi tipologici, il protagonista non è in grado di usare le armi, egli si affida completamente ai suoi poteri psichici per combattere i nemici. Questi poteri psi devono essere reintegrati assumendo regolarmente droghe che acuiscono i nostri poteri mentali. Non dovremo solo usare il nostro ingegno per risolvere la nostra pesante crisi d'identità, ma dovremo anche padroneggiare l'arte di iniettarci droghe speciali per migliorare i nostri nuovi poteri. Mentre ci faremo strada, prima attraverso l'ospedale, poi la nostra casa d'infanzia, la storia di Galerians si riempirà e piano piano il mosaico apparirà più chiaro man mano che la storia procede. Cosa si cela dietro un esperimento umano che prevede di sbloccare il potenziale nascosto della mente umana? chi è esattamente Dorothy? cosa sono i Galerians e il Project G? chi siamo? possiamo fidarci di Lilia?

(https://i.postimg.cc/pLMnNnXq/Galerians-1999-08-20-Game-02.png) (https://postimg.cc/6yzQnqZv)
Citazione
La grafica è generosa, sovente ricalca un ambiente asettico e freddo e spesso ritrae un netto ed algido distaccamento da toni confortevoli o colorati, i background sono squisitamente costruiti con effetti sorprendenti, inoltre ci sono effetti speciali molto dettagliati ed inaspettati, ad esempio il nostro respiro fumante in una stanza fredda è un tocco di classe. L'illuminazione in cui versano le ambientazioni suppurano ad un incubo cyberpunk nella metà esatta dei folgoranti panorami di Blame! Ed è sufficientemente abile ed inquietante da creare un'atmosfera dannatamente riuscita tra i corridoi e stanze buie. Ci sono numerosi punti nel gioco in cui qualcosa ti salta fuori inaspettatamente, e non solo una questione di mera replica ad hoc, ma ottima tempistica. Galerians fa paura, tra abuso infantile e deliranti progetti e un protagonista decisamente antieroe.

Come ho specificato precedentmente, non ci sono armi in Galerians, durante il gioco potremo utilizzare una varietà di poteri psichici devastanti, come un'onda d'urto o un eccitatore molecolare che provoca la combustione dei nemici, iniettandosi con PPEC (sostanze chimiche per il potenziamento del potere psichico) La forza dei nostri attacchi è proporzionale al potere psichico che accumuliamo tenendo premuto R1 e al livello che possiamo raggiungere inoculandoci altre droghe. In termini strettamente videoludici questo sistema di inoculazione può essere leggermente complicato in stanze piccole o zone con spazio limitato e zeppe di nemici, specialmente perché è necessario restare fermi e concentrarci per aumentare la nostra potenza per un attacco PSI - ma tolto questo aspetto marginale che ci rende particolarmente vulnerabili ai nemici il gioco è molto sofisticato. L'iniezione di PPEC consente al nostro protagonista di usare dunque questi poteri incredibili, ma gli effetti collaterali di contro faranno aumentare il suo misuratore AP, sostanzialmente un indicatore che misura la rabbia del nostro giovane protagonista. Ogni qual volta useremo un potere psichico questi punti continueranno a salire e ogni volta che eseguiremo determinate azioni, la barra AP aumenterà. Quando infine raggiungeremo il massimo grado di tossicità, verremo gettati in una sorta di rabbia incontrollabile, andremo in una specie di cortocircuito se proveremo ad usare un potere psichico mentre la barra AP è piena. Quando questo accade, i nostri poteri psichici andranno completamente fuori controllo, causando quasi tutti i nemici a distanza ravvicinata con una emicrania esplosiva come nel film Scanner. Una figata pazzesca, censurata nella versione PAL e NTSC-USA ma è possibile giocarlo JAP con testo inglese, qualcuno ha provveduto al msifatto. Il lato negativo di questa situazione è che il cortocircuito sinaptico della barra AP pone un carico drammatico sul nostro corpo, facendo sì che i nostri HP, o punti salute, diminuiscano continuamente per tutta la durata di questa condizione. Senza una strategia precisa, questo causerà una morte rapida e sicura, motivo per cui è un gioco piuttosto ritmato: si supera una zona, ci si cura, non si cazzeggia poi troppo.

(https://i.postimg.cc/pXrygJHf/9-RTqgzgf-VW71-ZPot-Rfhj-Uws-SS9wb-MRFb-Fu-Cn-BUt5-Ynv-Ks-DCuz-NMEB2-Cd6y-ZFEs7x-MNe-Vbw-GDUZ.gif) (https://postimages.org/)
Lo ripeto, non vedrete sta roba su PAL e USA. Ma se cercate, si trova la versione pulita [gioco JAP con textbox eng].

Assieme ai nostri attacchi offensivi, potremo usare le capacità di scansione psichica per cercare cose e rivelare informazioni nascoste quando tocchiamo determinati oggetti, oppure usare le nostre abilità psicotecniche su un macchinario, rivelando una traccia da seguire per un indizio cinematografico su qualcosa che è accaduto lì in passato…potremo anche risolvere un puzzle o trovare una chiave per una porta chiusa a chiave. Questo potere può anche consentirci di eseguire azioni speciali necessarie per procedere nella storia. L'utilizzo di questa capacità di scansione in determinate aree può anche consentirti di visualizzare varie scene tagliate strane e violente per migliorare la tua capacità di ricostruire la tua storia e scoprire cosa sta succedendo, pieno stile giapponico, come Shadow of Memories, in sostanza.

(https://i.postimg.cc/MTgrqYLn/2017-04-01-14-18-28-walkthrough-galerians-ps1-german-part-15-youtube.png) (https://postimages.org/)
Citazione
Bisogna realizzare che questa roba è su una PS.

(https://i.postimg.cc/d1hSbf5M/2017-04-01-14-20-34-walkthrough-galerians-ps1-german-part-17-youtube.png) (https://postimages.org/)

Ci sono anche PPEC che possiamo assumere oralmente per aumentare alcune sue abilità innate, come aumentare i nostri HP in maniera permanente o aumentare la nostra barra di AP. Non mancano ovviamente strategie specifiche per combattere certi nemici, per esempio costringerci ad usare più di un particolare tipo di attacco psichico. Ad esempio sono molto preziose piccole pillole verdi chiamate Skip, che aumentano notevolmente i poteri di attacco psichico. Ingeriamo pillole e ci iniettiamo droghe sperimentali con un dispositivo noto come Beeject, che sembra una sorta di pistola ipodermica che in numerose occasioni non esitiamo ad usare, tuttavia il gesto non disinnesca la sua gravità di base, così come diversi momenti indovinati che lo fanno avvicinare pericolosamente a quel reame di contenuti espliciti da PC gaming dove sussiste una visione intransigente e in fin dei conti completamente dissociata dal reame console. Il suo carburante narcotico ricarica la salute, e gli fornisce poteri, senza i quali il giovane è veramente facile da sottomettere, complice il collarino di pelle, che lo fa sembrare un toy-boy, un sub, uno schiavo di qualche dipendenza.

(https://i.postimg.cc/6Qp9v9pd/9-RTqgzgf-VW71-ZPot-Rfhj-Uws-SS9wb-MRFb-Fu-Cn-BUt5-Ynv-Ks-DCuz-NMEB2-Cd6y-X4-Gwio1mwytcuy2-V.gif) (https://postimages.org/)

Ho trovato il concepimento stilistico veramente eccezionale un miscuglio indovinato che fa sembrare il gioco uscito da un manga di Masaomi Kanzaki in alcuni passaggi, anche se Sho-U Tajima (il character designer dietro Galerians ) fa davvero la differenza, riuscendo a dotare l'opera di quell'indefinibile senso perverso e di elegia della crudeltà ma in senso strettamente Artaudiano. Come i suoi manga (Neo Devilman MPD Psycho, Madara e l'incestuoso Brother) non c'è alcun riguardo nei confronti dello spettatore, e anche se lo schema shonen è replicato piuttosto bene, fino al drammaticissimo epilogo, spesso si toccano passaggi seinen, ovvero maturi. Quei volti così pieni e così deformi, così morfologicamente inquietanti, specialmente nelle cutscene sono quanto di meno tranquillizzante possa esserci. Il concept design è funzionale agli effetti emotivi che vuole stimolare e che l'opera si prefigge di raggiungere.
Il supercomputer Dorothy è un esempio di questa follia, una macchina di interegati e terflops circuiti dotata di seno e capezzoli, con un occhio che simboleggia indubitabilmente la vagina.

Potrei proseguire per ore.

Recuperare questa roba nel 2021 è un toccasana.
Il giovane schiavetto con poteri psichici che gli consentono di sterminare nemici ed amici mi ha fottutamente conquistato. Ora parte la caccia per il secondo, per PS2.

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Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: J VR - 09 Mar 2021, 11:09
Il ritorno del bardo cantastorie, grande Pick. ;D
Lo ricordo un gran gioco solo che non sono mai riuscito a finirlo dato che anche qui se non gestisci bene le risorse si rischia di rimanere incagliati.
E mi sa che c'avevo pure la versione JAP di straforo, o meglio, di straforo sicuro, JAP non lo so ma mi pare di si.
Volando al volo su ebay vedo che i prezzi di questa meraviglia sono esageratamente esagerati.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Devil May Cry - 09 Mar 2021, 11:12
Gran gioco. Feci pure il 2 ma forse era più debole. Forse. Ho pochi ricordi.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: jamp82 - 09 Mar 2021, 11:33
Io dei giochi Jap rimango affascinato dalle sole copertine, va che artwork. Il gioco, sì ora mi ricordo qualche recensione letta su SC se non sbaglio.

Simple good days, mi sento proprio vecchio e maledettamente nostalgico entrando in questo topic.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: RBT - 09 Mar 2021, 22:23
Ho una voglia matta di un ridge racer revolution remake su Switch con grafica cel shading o low poly high res.

 :evil:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: MaxxLegend - 10 Mar 2021, 12:57
Galerians lo finii all'epoca, ho ancora la confezione originale.
Ne è stato fatto anche un sequel su PS2, che ho ma non ho ancora giocato. Non credo sia all'altezza dell'originale però.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 05 Mag 2022, 07:12
GERMS NEWARETA MACHI ~ il nome è tutto un programma
(https://i.postimg.cc/PJz7vKfn/cover-1-368x360.jpg) (https://postimages.org/)

Quanti dev visionari ci sono stati nell'industria dei videogiochi? centinaia di dozzine, voi giustamente mi risponderete.
Ma quanta gente è stata così visionaria da fare giochi "da 2022" nel lontanissimo 1999?
Non così tanti, si contano su una mano questi autentici pazzi.

(https://i.postimg.cc/P5ZSC2S3/germs-13.png) (https://postimages.org/)

Germs Newareta Machi, da adesso in avanti Germs, è un titolo che sognavo di giocare da decenni.
Grazie ad un piccolo staff spagnolo, finalmente ho coronato questo sogno di recente, grazie ai ragazzi di Cd Romance, che sono certo tutti voi conosciate benissimo. Per i pochissimi che non sanno di cosa parlo, CD Romance sono un must per le traduzioni di giochi nipponici e persino coreani. Ora finalmente Germs Newareta Machi è stato tradotto in spagnolo dal giapponese, dopo anni di oblio.

Citazione
"Come in spagnolo? Stai dicendo che me lo devo giocare in spagnolo? Nemmeno in inglese?
"Sì...sto dicendo esattamente quello...e poi, suvvia..."lo spagnolo è uguale all'italiano"

Germs arrivò l'anno dopo Mizzurna Falls (pure questo giocabile, e pure un eng) e fin da subito si distinse per essere un autentico delirio degno di essere a metà tra Cronenberg, Lynch, Tsukamoto, HG Welles e Dalì. Germs, la cui titolazione completa dal giapponico dovrebbe suonare circa come "Germi: la città è bersagliata" è un sorprendente open world con visuale prospettica in prima persona, con tanto di macchina guidabile, mezzi pubblici opzionali e persino sale di massaggio per aumentare le proprie caratteristiche base, tra cui stress e salute. C'è anche una messaggistica di un finto sistema di e-mail farlocche ed innumerevoli interazioni in-game, come mangiare, oppure telefonare da classiche cabine e molto altro.

(https://i.postimg.cc/3RP1BqJD/2584625-germs-11.jpg) (https://postimages.org/)
Questa mappa è una porzione piccolissima della zona di gioco.

Ma la vera attrazione del gioco, il vero punto di forza è quanto sia assolutamente strano e surreale, schizzato ed allucinato, fin dall'artwork della copertina, che reca un'immagine di corpi umani nudi distorti e fusi assieme e nemmeno il titolo del gioco (infatti il nome del gioco è riportato solo sul dorso del gioco, quasi nascosto...) questo lo potrebbe far sembrare un gioco decisamente controverso ed originale, almeno tanto quanto un gioco di Kenji Eno ma c'è di più.
Non appena il gioco inizia realizziamo il nostro avatar. Controlliamo un giornalista che è tornato nella sua città natale, dopo vent'anni di assenza, per indagare su una serie di eventi alquanto misteriosi che riguardanno oggetti luminosi nel cielo, strani avvistamenti di creature antropomorfe e ritrovamenti di oggetti che semplicemente non esistono in questa linea temporale. Tutto materiale da X-Files, in sostanza. In effetti siamo un giornalista impiccione ma contrariamente a quello che ci si aspetta dalle solite premesse videogiocose, siamo armati fin ad inizio gioco, una pistola, un manganello, e un taser, giusto perché ha senso.

(https://i.postimg.cc/PxmpgVQD/2584748-germs-132.jpg) (https://postimages.org/)
Ad inizio gioco Fujita ci spiega tutto, cosa dobbiamo fare e come lo dobbiamo fare, inoltre in spagnolo si capisce perfettamente il tutorial che il gioco ci propone

La prima cosa folle ed intrigante è la decisione di Kaji Corporation di mostrare le aree esterne al nostro ufficio visualizzandole in uno stile bianco e nero, come se fossimo in un vecchio film di fantascienza degli anni cinquanta, come la Guerra dei Mondi o Dr.Who, fatta eccezione per le gigantesche frecce rosse che fluttuano nel cielo e che ci indicano in quali edifici possiamo effettivamente entrare. È straniante e un filo inquietante realizzare che non ci sono altre macchine o persone nelle strade, ad eccezione di alcuni edifici specifici, il che conferisce alla città un'atmosfera estremamente bizzarra ed irreale. Senza alcun dubbio la generazione di un sistema cittadino era pura utopia su una Playstation, lo stesso e citato Mizzurna faceva molta fatica del resto. Eppure il tentativo non era solo un'idea visionaria ma un autentico azzardo di abbattare le barriere esili dell'esperienza finzionale...forse la città è vuota e deserta per una motivazione precisa, come ne L'Invasione degli Ultracorpi forse?

(https://i.postimg.cc/PJJHWPJq/germs-166.png) (https://postimages.org/)
(https://i.postimg.cc/pTd473HG/germs-5.png) (https://postimages.org/)

Aprendo la mappa scopriamo che il terreno di gioco è veramente enorme, e tutto è liberamente navigabile ed esplorabile a nostro piacimento fin ad inizio gioco, camminando, guidando la nostra fedele macchinina o prendendo un autobus o persino una metropolitana potremo fare le nostre indagini sulle creature o sugli avvistamenti. Potremo parlare con diversi NPC e, sorpresa delle sorprese, potremo anche decidere di ucciderli, come nella migliore tradizione FS. Infine, il ciclo giorno e notte garantisce una discreta varietà al gioco esplorativo.

(https://i.postimg.cc/KzRFL1R8/germs-4.png) (https://postimages.org/)
La macchina da guidare è un palo in culo, si incricca negli angoli, si intoppa spesso, ma una volta presa la mano, è piuttosto intuitivo il sistema di guida

Sebbene gran parte del gioco consista nell'esplorazione potremo sempre decidere di combattere umani oppure...alcune creature. Ed è qui che inizia una nuova Zona-X di follia di Germs: essere uccisi da un alieno ci trasformerà effettivamente in una delle creature che sembrano soppiantare lentamente la cittadina, posta poco lontano da una miniera. In effetti, dopo la nostra prima morte, una creatura invasore ci parlerà dicendoci che nel nostro corpo corrono impazziti i "Germs" i germi appunto, e stiamo trascendendo la nostra natura umana. In maniera sorprendente ed inaspettata, Germs ci "butta" nelle fila nemiche, cambiando (di fatto) la nostra missione principale di opposizione perché ci permetterà di vedere i pensieri residui alienoidi, o quando uccidiamo qualche mutante, umano o altro.
Visualizzare i suoi ultimi pensieri residui sarà interessante perché quei barlumi di memoria latente potrebbero fornirci anche alcuni indizi su come procedere, oppure darci prospettive diverse...anche se un breve viaggio in ospedale ci trasformerà di nuovo in un umano fatto e finito, vestire i panni di un ibrido alieno è un'opportunità da non scartare del tutto e per alcuni aspetti...

(https://i.postimg.cc/L4tQDHL9/germs-11.png) (https://postimages.org/)
Il primo alieno non si scorda mai

(https://i.postimg.cc/g01tSjgJ/germs-86.png) (https://postimages.org/)
Dave è un simpatico abitante che ci affida una missione folle: vuole che lo scortiamo alla centrale nucleare ma perché?

(https://i.postimg.cc/3RKYwLHm/germs-12.png) (https://postimages.org/)
Ci sono momenti veramente stranianti nel gioco, ma questo è uno schermo intero o sono due schermi incollati e messi in sovrapposizione?

(https://i.postimg.cc/brZJz6QL/germs-10.png) (https://postimages.org/)
Un corridoio alieno non è il massimo, ma se siamo alieni...

Germs è l'unico gioco di Kaj Corporation, dietro cui di cela Chiharu Kajizuka, un autentico visionario che forse ci meriteremmo gravitasse ancora nell'industria...come azienda Kaji è attualmente coinvolta nella progettazione/sviluppo/produzione/vendita di contenuti digitali CGI, Web3D e VR e non fa più videogiochi (il che è un enorme peccato), attualmente produce documentari per NHK (popolare TV JPN) sul microcosmo dentro l'uomo, il che fa pandan con Germs per certi versi o no? Questo è quello che adesso fa KAJ Corporation, filmati in grafica 3D che riguardano lo spazio (in questo caso)

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=kTEPCnPFANQ
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Alan Fontana - 05 Mag 2022, 14:16
Mi hai ricordato un titolo che a tratti mi torna in mente, Sentient di Psygnonis.
Ficcante come pochi, non sono mai riuscito ad approfondirlo perché davvero complesso, forse troppo per un pubblico console. Graficamente uribile (ma possiamo dire con molta personalità), scarso successo commerciale, ma credo da recuperare assolutamente... @Mr.Pickman ci hai giocato?
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: jamp82 - 05 Mag 2022, 15:05
Bello è questo thread, daje @Mr.Pickman  :yes:
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 06 Mag 2022, 01:45
Mi hai ricordato un titolo che a tratti mi torna in mente, Sentient di Psygnonis.
Ficcante come pochi, non sono mai riuscito ad approfondirlo perché davvero complesso, forse troppo per un pubblico console. Graficamente uribile (ma possiamo dire con molta personalità), scarso successo commerciale, ma credo da recuperare assolutamente... @Mr.Pickman ci hai giocato?

No, non ci ho mai giocato :o ma mi è subito partita una genuina curiosità. Sembra una specie di Overblood e c'è anche per Playstation, il che lo rende decisamente intopic. Da come ho capito sei una specie di investigatore spaziale inviato per indagare un focolaio di una misteriosa malattia da radiazioni a bordo della stazione spaziale Icarus, ma una volta a bordo, ti rendi conto che il tuo obiettivo principale è l'ultima delle tue reali preoccupazioni. Il capitano della Icarus è stato assassinato, e c'è la minaccia di un senatore anziano in visita sulla stazione spaziale e una lotta per il potere sorge mentre la stazione sbanda verso il sole. Salvi te stesso o salvi la nave? Salvi l'ordine o liberi il caos? A parte la grafica datata (mi ha ricordato quella di Necronomicon, allego foto come termine di paragone)
(https://i.postimg.cc/zfwfhMhz/53334-necronomicon-the-gateway-to-beyond-screenshot.jpg) (https://postimages.org/)

La caratteristica principale di Sentient pare essere l'intelligenza artificiale che controlla più membri dell'equipaggio a bordo della stazione, ognuno con i propri compiti e comportamenti specifici. Possiamo ovviamente interagire con i personaggi attraverso un'elaborata interfaccia del parser, che ci consente di chiedere loro tutto, dalla posizione di un equipaggiamento vitale, alla loro opinione su un altro membro dell'equipaggio. Per avere successo, devi approfittare dell'aiuto dell'equipaggio attraverso questo sistema sociale e capire chi sta sabotando la nave, e quali motivazioni ci sono alla base del gesto, ma da come ho capito ci sono innumerevoli incastri.

(https://i.postimg.cc/wM1Hwb1s/63303-sentient-screenshot.jpg) (https://postimages.org/)
Signor Kubrick ma lei l'ha fatto o no il film sull'allunaggio?

(https://i.postimg.cc/Dz7T9zWh/63297-sentient-render.jpg) (https://postimages.org/)

Mi sa tanto che me lo gioco e ti ringrazio di questa preziosa segnalazione  :-*
(https://i.postimg.cc/dV2FNCVn/495811-sentient-magazine-advertisement.jpg) (https://postimages.org/)

La cover non promette bene :D
(https://i.postimg.cc/hjxNhWQs/53759-sentient-windows-front-cover.jpg) (https://postimages.org/)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Alan Fontana - 06 Mag 2022, 15:50
Lieto di avertelo segnalato allora; ecco l'articolo di HardcoreGaming101 che ne parla (occhio agli spoiler, nel caso):

http://www.hardcoregaming101.net/sentient/sentient.htm

Vale la pena riportare il commento finale:
"After more than 20 playthroughs and pages of notes, every walkthrough and tons of FAQs you'll still feel like you haven't seen all this game has to offer. That makes Garrit Sherova a character to keep coming back to, even if it's just to check if maybe by making some crew member repair that broken fuel-pump flow inhibitor in room 323, you'll stumble into something new. By playing Sentient as the adventure simulator it tries to be, you'll find it to be a game world worth living in."

Mi ricordo di averlo visto per la prima volta in una demo in una rivista in edicola, e mi rimase impresso. Se non l'avessi provato, non l'avrei mai considerato. Comunque i suoi difetti li aveva (curva di apprendimento tipo muro in primis, oltre ad una grafica "impressionista").
Un titolo europeo fino al midollo, da quella Psygnosis di fine anni 90 ancora ancorata alla vecchia scuola, senza compromessi...
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: jamp82 - 13 Lug 2022, 10:18
Visto che sto giocando la serie Vampire/Darkstalkers nella Capcom Fighting Collection, ne approfitto per ricordare quì questa chicca di spot per la versione PS1:

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=uOPfy7a8Kn8

Che cazzo di figata.

Si lo so, la tizia che interpreta Morrigan. Lo so.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Il Pupazzo Gnawd - 13 Lug 2022, 10:56
Non riesco a condividere il tuo entusiamo. Cosa ci trovi di così bello? (non sto perculando eh, non capisco sul serio)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: jamp82 - 13 Lug 2022, 11:06
Non riesco a condividere il tuo entusiamo. Cosa ci trovi di così bello? (non sto perculando eh, non capisco sul serio)

Era un commento sarcastico-nostalgico, vista adesso l'estetica simil-tamarra anni '90 fa tenerezza ma smuove in me corde sensibili  :)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Il Pupazzo Gnawd - 13 Lug 2022, 11:33
Non riesco a condividere il tuo entusiamo. Cosa ci trovi di così bello? (non sto perculando eh, non capisco sul serio)

Era un commento sarcastico-nostalgico, vista adesso l'estetica simil-tamarra anni '90 fa tenerezza ma smuove in me corde sensibili  :)

ah ok  :D :D :D non avevo colto
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: jamp82 - 18 Ott 2022, 20:53
TFP Link :: https://www.thegamer.com/japanese-playstation-disc-art/

Ma che belle erano le edizioni jappe diamine.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: jamp82 - 27 Ott 2022, 08:20
TFP Link :: https://twitter.com/CDRomance_Spike/status/1585229917511331840?t=QBySOJ1cKR7pxFQimCDeGQ&s=19

Gioco mai sentito ma la box art è davvero uno spettacolo.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 22 Mag 2023, 05:08
Lucifer Ring

(https://i.postimg.cc/QN0hDsw3/36857-front.jpg) (https://postimages.org/)

Per tutta, o quasi, l'epoca boreale PS mi sono sempre sentito dire che non esistevano hack'n slash 3D degni di nota su Playstation, e a scorrimento, s'intende. Ad eccezione di pochi selezionatissimi titoli.
Se state pensando al cubettoso Fighting Force, di Eidos, vi fermo subito, poiché sto parlando di gente con armi bianche, non a mani nude, niente cazzottoni insomma ma spade, mazze, picche, scudi...qualsiasi oggetto in realtà purché resti saldamente collegato alla mano del nostro avatar e non si scolli, come del resto accadeva nel leggendario Golden Axe di SEGA. Tra questi giochi "3D" non possiamo non citare alcuni tentativi, così fallimentari da conquistarsi di diritto un palco d'onore tra la spazzamonnezza digitale di sempre.

(https://i.postimg.cc/V6PyX9Lq/fighting-force-ps1.png) (https://postimages.org/)
..a me FF piaceva parecchio, a dirla tutta, si menava che era un piacere.

Indimenticabile per esempio Excalibur 2555 A.D che alcune riviste videogiocose dell'epoca definirno "la risposta sonara allo Zelda della Nintendo" questo prima di giocarlo, s'intende, poiché sembrava casomai un'indigestione.

(https://i.postimg.cc/28nPf9mn/94866.jpg) (https://postimages.org/)
...che robe orrende a cui ho dedicato tempo, ma non potevo andare a giocare a pallone invece che stare in casa tutto il pomeriggio?

O ancora, non posso non ricordare anche se con un filo di nostalgia, l'orrido Death Trap Dungeon, orripilante ibrido malsano tra Tomb Raider e un hack n'slash sfavato con collisioni così sballate, e telecamere così odiose, e nemici così micidiali, da portare ad un esaurimento anche il più devoto trash-gamer anche se lo "firmava" un certo Ian Livingstone (autentica leggenda del mondo cartaceo dei giochi di ruolo e libri interattivi...) che pure andava un po'perso nel titolo originale del gioco: Ian Livingstone's Deathtrap Dungeon.

(https://i.postimg.cc/CLWKxxR9/ss-c6dc824043d4642dbab00d3ef566d4c00bd0bcf9-1920x1080.jpg) (https://postimages.org/)
In realtà...anche questo non è così orribile, se ne potrebbe pure parlare...aveva una atmosfera unica

In realtà Eidos, reduce dal mega successo di Tomb Raider, tentò furbescamente la triplettona, dai. Dopotutto, se era riuscita a ridefinire il platform in salsa 3D, quale problema poteva mai incontare negli altri generi da adattare come aveva fatto con Tomb Raider? Beh, le collisioni, ad esempio. Ad onor del vero, anche le pubblicità crucche dell'epoca, testimoniavano che ad Eidos ci credevano sul serio.

(https://i.postimg.cc/BZVMx1gM/9961028-ian-livingstones-deathtrap-dungeon-magazine-advertisement-pc-pla.jpg) (https://postimages.org/)

Lucifer Ring viene pubblicato nel 1998, lo stesso anno di Death Trap Dungeon, eppure lo anticipa di circa una decade, come minimo, nelle telecamere, nei controlli, nella reattività, nel gameplay, nella grafica e nello stile, e questo, a voler essere onesti. Già, il gioco di Soft Machine dimostra senza alcun dubbio che i dev giapponesi erano arrivati subito a capire come padroneggiare in maniera efficace l'hardware PS, erano dannatamente più abili e convincenti, specificatamente nel mondo 3D o forse erano semplicemente pippe i dev occidentali.

(https://i.postimg.cc/HnsSqm0L/15650299-lucifer-ring-playstation-first-stage-valleyforest.png) (https://postimages.org/)
Ogni stage si apre con una titolazione classica, molto american

Tuttavia questo sotto-genere, che fino a quel momento sembrava quasi impossibile da rinchiudere nei fondali tridimensionali con esiti positivi, stava per essere definitivamente sdoganato, si potevano fare giochi in tre dimensioni di spadate e si poteva arrivare ad un buon compromesso.

(https://i.postimg.cc/yY3hkWNH/15991096-lucifer-ring-playstation-the-red-lines-in-the-ground-are-barrier.png) (https://postimages.org/)
Picchiare ninja viola non ha prezzo, anche se sarebbero cavalieri...le linee rosse nel terreno invece sono barriere. Nash non può passare finché non ha ucciso il numero di mostri segnalato nell'angolo in basso a destra.

L'azienda nipponica, che contava e conta solo 10 titoli programmati, aveva già avuto modo di distinguersi con il particolarissimo survival-horror ...iru!, anche questo in un coraggioso 3D e sempre nel 1998.
...iru era un salto in avanti non piccolo, a ben vedere.

(https://i.postimg.cc/GpXXn2Ks/3910545-iru-playstation-washing-up-after-the-hard-work.jpg) (https://postimages.org/)
Lavatevi le mani ragazze ma occhio a quello che avete dietro!

Non sorprende quindi la loro scelta di restare ancorati nel mondo in tre dimensioni. Tornando a Lucifer Ring, gioco full giapponese ma tranquillamente giocabile poiché fa il verso a produzioni mainstream, è una autentica manna dal cielo PS. Il gioco inizia in pieno stile fiabesco, il male sta per stendere la sua ombra oscura sul mondo, ancora una volta. L'unico modo per impedire che ciò accada è raccogliere 4 anelli magici e poi ricacciarlo nell'abisso, preferibilmente usandoli.

(https://i.postimg.cc/KzJSVxk9/Lucifer-Ring-PS1-Gameplay-Obscure-Games-174-1-51-screenshot.jpg) (https://postimages.org/)
Sul ponte si mena come sulla terraferma.

Cue Nash, ovvero un eroe creato utilizzando un generatore automatico di eroi e di nomi ("Cue Nash" WTF che razza di malsano gioco informatico...) è un classico tizio da fintasy nipponico, simil Dart (Legend of the Dragoon) dotato di una grossa spada e di magia, beh ovvio in questi casi, si sa mai che cosa non serve.

(https://i.postimg.cc/7Y7DPvpL/Lucifer-Ring-PS1-Gameplay-Obscure-Games-174-3-15-screenshot.jpg) (https://postimages.org/)
Adesso ti sventro, disse il drago.

Cue Nash si propone quindi di portare a termine un semplice compito: affettare qualunque cosa gli si pari dinnanzi, e liberare la strada verso i 4 anelli che garantiranno - se le cose vanno come devono andare - un mondo molto più bello in cui vivere, anche se il titolo...insomma eh, non vorrei che alla fin fine...

(https://i.postimg.cc/j5Wm8PTj/Lucifer-Ring-PS1-Gameplay-Obscure-Games-174-1-30-screenshot.jpg) (https://postimages.org/)
...e adesso, la giusta ricompensa, il baule.

Il gioco è molto simile a Golden Axe ma in 3D, Nash cammina lungo un percorso piuttosto lineare ed è costantemente piazzato in mezzo a confronti serrati con un'ampia varietà di mostri che non vogliono altro che porre fine alla sua esistenza. Lucifer Ring utilizza uno stratagemma brillante per non far diminuire la fludità del gioco: muri invisibili. Barriere per costringere il giocatore allo scontro e non deficitare la velocità e la reattività del gioco, che si fissa su standard piuttosto buoni, offrendo una soluzione piuttosto godereccia, anche in termini di responsività dei controlli, è un taglia e affetta fluido. Di tanto in tanto al giocatore viene data l'opportunità di scegliere percorsi per andare dal punto A al punto B in diversi modi, in stile Berserk (Dreamcast) o il più prosaico D&D Tower of Doom di casa Capcom.
Alla fine di ogni livello c'è un capetto piuttosto incazzato che aspetta Nash per rendere la sua giornata un po' meno solare ed allegra, alcuni sono piuttosto forti e dovrete mazzuolarli per bene.

(https://i.postimg.cc/sXQfpM0Y/Lucifer-Ring-PS1-Gameplay-Obscure-Games-174-7-56-screenshot.jpg) (https://postimages.org/)
Golem picchia forte. Golem spacca

Nash ha due attacchi standard, uno pesante (e quindi lento) e uno più veloce (e quindi debole), ma può anche caricare colpi e migliorare la sua spada sfiammeggiante raccogliendo appositi item. Inoltre il nostro eroe ha anche la capacità di saltare per attraversare ponti rotti, scogliere, piattaforme e altri pericoli naturali, giusto per non farsi mancare nulla, anche queste sezioni sono ben fatte, con collisioni precise e bel calibrate, offrono momenti di interruzione della mattanza, funzionano bene.

(https://i.postimg.cc/sxzFv1FD/15654990-lucifer-ring-playstation-the-friesia-world-map-nash-is-in-the-bo.png) (https://postimages.org/)
La mappa del mondo della Friesia. Nash è nell'angolo in basso a destra, chibizzato.

Spesso ci sono variegate ondate di nemici, non sarà facile gestire ogni attacco, per questo, un apposito indicatore, posto in cima allo schermo si riempirà man mano che Nash uccide i nemici. Quando sarà pieno il giocatore potrà sferrare un attacco molto potente, che solitamente farà a polpette tutti i nemici presenti sullo schermo, la classica mega mossa finale di cariamento.

(https://i.postimg.cc/GtfkXTcb/15869163-lucifer-ring-playstation-unleashing-a-special-attack-with-devast.png) (https://postimages.org/)
Un attacco speciale con risultati devastanti per i nemici.

Durante il gioco, potrete distruggere casse e barili, così come trovare tesori, pozioni, 1UP...in realtà Lucifer Ring non fa proprio niente di eclatante o di incredibile, però garantisce un'avventura ben confezionata, e questo è di gran lunga l'aspetto migliore dell'intera produzione: è un bel gioco a conti fatti. Non è leggendario, non è incredibile, non è assurdo, ma è bello.

(https://i.postimg.cc/G34zyb3b/15649669-lucifer-ring-playstation-title-screen.png) (https://postimages.org/)

E oltre a questo, Lucifer Ring è prima di tutto, un titolo onesto: quello che vedi, giochi. I primi secondi di gioco ti fanno subito capire di che pasta è fatto il gioco, i colpi offrono sufficiente varietà per non annoiare a morte, la sfida è ben calibrata, i nemici spingono a diverse strategie, le ambientazioni sono varie e durando relativamente poco, non sono tediose, la musica è suggestiva e accompagna il tono dell'avventura, anche gli FX sono ben fatti, restituiscono suoni di affettamento e morti brutali.

Che dire, da giocare o da provare.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: EGO - 22 Mag 2023, 08:55
Indimenticabile per esempio Excalibur 2555 A.D che alcune riviste dell'epoca definirno "la risposta sonara allo Zelda della Nintendo" questo prima di giocarlo, s'intende.
(https://i.postimg.cc/28nPf9mn/94866.jpg) (https://postimages.org/)
...che robe orrende, ma non potevo andare a giocare a pallone invece che stare in casa tutto il pomeriggio?

O ancora, non posso non ricordare anche se con un filo di nostalgia, l'orrido Death Trap Dungeon, orripilante ibrido malsano tra Tomb Raider e un hack n'slash sfavato con collisioni così sballate, e telecamere così odiose, e nemici così micidiali, da portare ad un esaurimento anche il più devoto trash-gamer anche se lo "firmava" un certo Ian Livingstone (autentica leggenda del mondo cartaceo dei giochi di ruolo e libri interattivi) che andava un po'perso nel titolo originale: Ian Livingstone's Deathtrap Dungeon.
(https://i.postimg.cc/CLWKxxR9/ss-c6dc824043d4642dbab00d3ef566d4c00bd0bcf9-1920x1080.jpg) (https://postimages.org/)
In realtà...anche questo non è così orribile, se ne potrebbe pure parlare...
Sono ancora furibondo per le recensioni tutto sommato positive che mi indussero ad acquistare Excalibur in un periodo di relativa magra su PSX (per quelli che erano i miei gusti). Per fortuna il catalogo PSX aveva una forbice di prezzi tale per cui non tutto costava 100-120.000 lire, ma pagavano comunque i miei genitori, e non perdonerò mai chi scrisse che era un gioco degno di acquisto.

Deathtrap Dungeon non lo giocai mai, ma se è come lo descrivi… è proprio come il mitico librogame  ;D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 22 Mag 2023, 17:16
Già, mi ricordo che voti sballati prese.

Avevano le noci nel cervello nelle redazioni e senza i criceti, non che ora...ma ad ogni modo splash page al centro di Game Power, il poster (ebbene sì, il poster cazzo) dentro PS-MANIA e parole assurde per un gioco che ha una media giustissima del 3-4.
Mi ricordo che mentre lo giocavo temevo di dire ai miei amici che le riviste avevano detto delle cazzate.
Nel mio gruppo (che ancora resiste!) lo avevano preso in 3 oltre a me, di solito ci si prestava i dischetti, ma quasi tutti eravamo andati di D1, follemente. Caratteri cubitali sulla riviste "La risposta a Zelda" "Nintendo? no more" e giù di speciali da 3/4 pagine. Oh, intendiamoci, il gioco era proprio una merda con controlli sminchiati, telecamera demente, animazioni pessime, e un combat da denuncia ai carabineri.
 
Su DeathTrap mi inviti a nozze.
Allora, una volta realizzate le distanze giuste per sferrare gli attacchi, il gioco non era così brutto, a dimostrazione che dopo Lucifer, ci metto proprio DeathTrap Dungeon.
Come da titolo, scegli il tuo eroe, o la tua eroina, che come da tradizione era in bikini armour, cose che adesso, "nononononono, non si può fare" il barbaro Chaindog, o l'amazzone Red Lotus. Evabbè, 1998.
 
(https://i.postimg.cc/tR5xh0Nk/deathtrap.jpg) (https://postimages.org/)

In realtà solo in pochi casi c'erano bei momenti, ma ad ogni modo,
(https://static.kinguin.net/cdn-cgi/image/w=750,q=80,fit=scale-down,f=auto/media/category/2/-/2-1024_1643.jpg)

Ho trovato due info aggiuntive grazie ad HC101, su alcune riviste koreane, le sembianze dei due protagonisti, in principio erano più distintive, 

(https://i.postimg.cc/44WpDKFV/deathtrapdungeon96-1.jpg) (https://postimages.org/)

Red Lotus era veramente nuda, thong di classe metallico
(https://i.postimg.cc/xjZcGL4x/deathtrapdungeon97-1a.jpg) (https://postimages.org/)

Il gioco era un diamante grezzo, mutava alcuni controlli da Tomb Raider in maniera decente (appendersi, fare piccoli passettini al bordo di abissi, saltare da fermo) e come abbiamo detto le collisioni durante i combattimenti erano dubbie, drammatiche quando venivi circondato ... o quantomeno, dovevi prenderci la misura ma il resto...il resto rende felice ogni appassionato moderno di Dark Souls, senza dubbio.
Un dungeon a discendere, con più di 40 tipologie di nemici, dozzine di trappole, enigmi di ogni tipo, tagliole, macigni, lava, schiacciasassi, rulli, spuntoni, lame dai muri, botole, trappole insidiose, lanciafiamme, scivoli, tunnel che crollano...ho reso l'idea.

In aggiunta, trovavi anche una specie di shotgun a fiamme, giusto per non farsi Doom-izzare troppo.

DD è la versione digitale, in pratica, della serie di librogame di Livingstone, autore britannico leggendario che non necessita ulteriore presentazione (Ha fondato Games Workshop assieme a Steve Jackson, per dire eh)

(https://i.postimg.cc/59XkkMs4/deathtrapdungeon-booknewa.jpg) (https://postimages.org/)

(https://i.postimg.cc/SN75cfZC/deathtrapdungeonpc-04.png) (https://postimages.org/)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Darkamon - 22 Mag 2023, 18:32
Qualcuno potrebbe pensare che alcune riviste si facessero convincere a dare certi voti da chi distribuiva in Italia ai tempi. Questo qualcuno sarebbe davvero malfidato :D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: jamp82 - 05 Ott 2023, 20:31
TFP Link :: https://www.whathifi.com/features/people-are-modding-ps1-consoles-to-use-as-cd-players-and-im-a-big-fan

Quella nero lucido è davvero pornografica.
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Alan Fontana - 06 Ott 2023, 08:09
Invidio chi riesce ad avere tale manualità... Bellissimo di recuperare questi oggetti e dargli nuova vita
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 30 Gen 2024, 03:54
Alla fine l'ho fatto, mi ci è voluto una madonna di tempo, sbattimento, ricerca, consultazione, e la lunghezza è diventata quasi assurda, c'ho messo dentro i librogame, i giochi di ruolo, Ian Livingsone, informazioni di ogni tipo, kink e foto osè, ha qualche mese ma mi sono ricordato solo ora che qui se ne era parlato

DEATHTRAP DUNGEON

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=05GKBTY5MAE

(L'ho anche rifinito, e l'ho adorato!)
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Alan Fontana - 30 Gen 2024, 09:14
Con "tette piramidali" ti sei conquistato il mio like e mi sono iscritto al canale. Eccellente video, bravo!!
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 06 Mar 2024, 03:10
Con "tette piramidali" ti sei conquistato il mio like e mi sono iscritto al canale. Eccellente video, bravo!!

:D Troppo gentile, unico "problema" è che quando faccio un video non riesco a stare dentro una durata normale :D
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Mr.Pickman - 06 Mar 2024, 04:34
A questo giro vi parlo di un gioco che finalmente ho potuto giocare, ma sarebbe più corretto dire rigiocare e finire, dopo anni di oblio e vari tantativi falliti.

Come di consueto, la cover.

(https://psxdatacenter.com/images/covers/J/A/SCPS-10126.jpg)

Di cosa si tratta? Di un horror super disturbato alla Rule of Rose?
Di una novel?

Niente di tutto questo "Addie no Okurimono: To Moze from Addie" è un puzzle game in terza persona con una netta predominanza al puzzle-solving. Per anni ho invano tentato di concludere l'avventura di Addie, e portare a compimento questo titolo a dir poco impossibile senza conoscere la lingua.
Alla vigilia del suo nono compleanno, una giovane ragazza di nome Addie riceve in dono un Loglock, uno strano puzzle cifrato che è diventato popolare tra i bambini della sua età [...sono giapponesi].
Sebbene Addie sia entusiasta di trasformare una parola in un'altra, usando il suo nuovo giocattolo, molto presto la piccola si ritroverà persa in una serie di enigmi della vita reale, e le sue capacità saranno testate a dir poco, non essendo assolutamente così facili da risolvere...


(https://cdn.mobygames.com/promos/8524942-addie-no-okurimono-to-moze-from-addie-screenshot.jpg)
Il maledetto "Loglock"

Punti di forza di quest'avventura sono sicuramente gli aspetti estetici, la storia nostalgica e romantica, e la grafica in-game con questo accentuato e sensibile stile acquerello ed anime, che restituisce un'atmosfera unica: sognante e rilassante. Non ci sono mostri o assassini da picchiare, non dobbiamo nasconderci da niente, non ci sono limiti di tempo, o minacce di sorta, a parte un ermetico uomo di chiesa che ci tedia un pochino. La parte dedicata all'avventura di Addie è in terza persona, con una bella prospettiva che cattura degli ambienti veramente confortevoli, mentre la parte del puzzle è in prima persona. Tuttavia il gioco utilizza strana mescolanza tra anime e videogoco, modellando opportunamente l'avventura di Addie con una sagoma a lato dello schermo che replica (ma in versione anime) le nostre animazioni poligonali.
È uno stile che rende meno squadrato il gioco con questa idea furbetta.

(https://cdn.mobygames.com/promos/8526208-addie-no-okurimono-to-moze-from-addie-screenshot.jpg)

Il gameplay consiste essenzialmente nello spostare diversi pezzi di lettere del puzzle per formare la parola richiesta. Più facile a dirsi che a farsi, a parte all'inizio, poiché alcune parole sono piuttosto complesse ed essendo in giapponese, possono trarre in inganno. Anche se i puzzle "log di blocco" sono con parole inglesi, o per meglio dire "occidentali"; quindi non eccessivamente complicati, il livello dei primi enigmi è "Cos'ha quattro zampe e abbaia?" per salire rapidamente di difficoltà, per tali motivi la conoscenza della lingua è a dir poco fondamentale. Ad inizio gioco un lungo tutorial solido spiega ogni cosa del Loglock, quindi chiunque può godersi questo puzzle-game impenetrabile, essendo piuttosto intuitivo, almeno sulle prime. Il sistema di gioco è senza limiti di tempo quindi non ci sono momenti in cui siamo costretti in qualche modo, in altre parole questo Addie è relax puro. Il gioco presenta anche una modalità di costruzione delle parole, che non ho mai provato.

Ora, volete sapere la cosa più bella?

...è stato tradotto e lo trovate qui ;D

TFP Link :: https://cdromance.org/psx-iso/addie-no-okurimono-to-moze-from-addie-japan/

Se cercate un gioco rilassante Addie fa al caso vostro, inoltre la traduzione traduce dialoghi e storia oltre che la natura degli enigmi.

TFP Link :: https://youtu.be/gNFtCeNVqq8
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: Alan Fontana - 06 Mar 2024, 15:20
Altra gemma Dr. Pickman che mi sono subito procurato, grazie della segnalazione.
Questi sono i topic da mantenere, emulazione di gemme che per un motivo o l'altro ci siamo persi per barriere linguistiche, mancati rilasci in Europa, soldi...
Davvero molto interessante, manteniamo viva la vecchianza e preserviamo questi capolavori mancati ora che possiamo permetterci gli strumenti cognitivi per apprezzarli!!
Titolo: Re: PLAYSTATION Official
Inserito da: pedro - 07 Mar 2024, 10:32
Propongo l'apertura di un nuovo thread: Mr.Pickman's Hidden Gems.