finito.
se c'è qualcosa da leggere che mi cavi dal palato sta sensazione di disappunto, vi prego, linkatemelo.
sto gioco non poteva sbagliare con me, Goonies, vibe da anni 80, soundtrack fantastica, radiolina alla silent hill, Erin Yvette che doppia la protagonista....
e invece niente, una barba da giocare e una trama che se doveva smuovermi qualcosa dentro non c'è proprio riuscita. Direi che il numero di risposte in sto topic è indicativo: o non l'ha giocato nessuno, o non è piaciuto a nessuno.
e la trama di fondoi marine smaterializzati dall'esplosione atomica che diventano entità che vogliono impossessarsi dei corpi altrui..... ugghhhh
a volte un colpo di scena low key alla firewatch è tutto quello che serve per dare un senso al gioco, ma qui.... proprio no.
Finito, bello bello, grande atmosfera e incredibilmente sono riusciti a farmi entrare in sintonia con i ragazzini :D
Come dice Hob è vero che la trama di fondo è un po' low key, ma chissene l'importante è che veicoli le storie dei protagonisti e ci spinga ad empatizzare con loro, e a mio avviso ci riesce alla grande.
Una volta finito ho scoperto che si poteva anche riportare in vita Micheal, dando alcune risposte specifiche sia agli specchi che a lui durante i flashback, però nella mia run non ci sono riuscito.
In compenso sono riuscito a farmi odiare da Clarissa :yes:
Una volta finito ho scoperto che si poteva anche riportare in vita Micheal, dando alcune risposte specifiche sia agli specchi che a lui durante i flashback, però nella mia run non ci sono riuscito.
In compenso sono riuscito a farmi odiare da Clarissa :yes:
Non solo:
La storia è un loop spaziotemporale, ma Alex del presente può comunicare con la Alex del futuro (o meglio, la Alex del passato che in futuro affronterà l'isola). Facendo delle scelte ben precise è possibile "uscire" dal loop e impedire che Alex vada sull'isola. La storia forse è banalotta, ma queste trovate aggiungono tutto un ulteriore livello di spessore.
Finito, quattro-cinque ore di gioco.
L'idea è originale, si potrebbe definire un racconto a scelta multipla mascherato da avventura grafica, in cui la componente enigmistica si riduce ad utilizzare in determinati momenti. Bloccarsi è praticamente impossibile, scelta coraggiosa che potrebbe però far storcere il naso a qualcuno.
I fitti dialoghi tra i personaggi mi hanno coinvolto nello spirito del racconto, sebbene la trama in sé mi sia sembrata l'ennesima riproposizione del tema dei, e nonostante i personaggi siano tutti dei teenager insopportabili con cui mi è stato difficile empatizzare.
E' stato interessante intervenire con le mie scelte non tanto nella storia, che bene o male scorre per conto suo, quanto nei rapporti tra i personaggi. Qualcosa mi dice che Oxenfree sarebbe stato migliore in forma di vero e proprio racconto testuale interattivo anziché di videogioco, poiché sarebbe stato interessante ripercorrere velocemente le scelte per verificarne gli effetti, mentre l'idea di passare altre ore a spostare lentamente i personaggi da un punto all'altro della mappa per scoprire nuovi dettagli o diramazioni non mi attira.
Infatti ho cercato i finali alternativi su internet.
Apprezzato, ma non con l'entusiasmo di altri.