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[F]eed => Feed => [Archivio] Theory => Topic aperto da: Drone_451 - 05 Set 2015, 18:25
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Perché è uno dei più bei film sentimentali di tutti i tempi
Una volta si prendevano in giro quelli che compravano la playstation per giocare a pes, una console funzionale ad un gioco. Fine
In alcuni periodi dopo aver provato, uno, due tre titoli ed essere rimasti magari delusi ci si impigrisce e si mette dentro sempre quello.
Ci sono quelli che giocano solo a Starcraft, again and again, solo Starcraft. C'hanno tutto brandizzato SC, tappetino, mouse, tastiera e anche la magliettina.
Secondo me va bene anche così, anzi si vive meglio
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Vedo che non ti si incula nessuno, io guardo Casablanca dal 1991 e ancora non mi sono stufato. È fico perché ha una profondità che altri non hanno e a ogni visione scopri cose nuove.
Magliettina e tappetino di Casablanca però anche no.
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Si vive uguale.
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Beati loro, spendono meno e sono i veri pro a quello che giocano.
Casablanca non lo guardo da dieci anni tipo, dovrei rimetterlo in pista una sera.
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Apatia verso i videogiochi story driven con meccaniche più o meno velate dove si lascia all'utente la possibilità di scegliere A,B,C per dagli l'illusione di avere un minimo di interazione. Poi quando l'ha finito esordisce con: beeelllooo, emozionante, non scrivo oltre per non spoilerare(!!)
Non sono veri videogiochi, replay value zero.
Conoscevo un signore che giocava solo ed esclusivamente ad Age of Empire.
Stimo molto quelli che nel 2015 si spaccano ancora le mani per mettere un record ad un shmup, non è assolutamente il mio genere ma al limite pure quelli che giocano ai MMORPG (con molte limitazioni tipo grindare)
Guardare casablanca tutta la vita perchè è confortevole giocare a qualcosa di unanimanente riconosciuto come un bel gioco, di cui si conoscono tutte le meccaniche e si ha un certo skill e solo a quello senza perdere tempo sui tentativi.
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Io sono allergico ai videogiochi story driven dai tempi dello ZX Spectrum. Giusto ai tempi di Amiga ho fatto qualche eccezione, per una manciata di avventure Lucas e Sierra. :)
Ora gioco a DiRT Rally, a Nuclear Throne, a rFactor 2 (joypad permettendo), a Rocket League (nausea permettendo) e, naturalmente, a SWOS (che è più o meno vecchio come Casablanca). :yes:
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Conoscevo un signore che giocava solo ed esclusivamente ad Age of Empire
Ho giocato il II per un certo periodo, però solo in single player (la "storia" insomma) che ancora l'online era in fase embrionale. Non sono granché agli RTS, quando vedo i coreani usare la tastiera in quel modo mi sento male.
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No, mi sa che era Age of Mythology. Fico però sempre single player.
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Non sono veri videogiochi, replay value zero.
Per me sono tutti videogiochi, anche scaricare i tera di film che non guardi mai o addirittura partecipare ai saldi Steam. Stai davanti a uno schermo e ti diverti col tuo giochino, alla fine è la stessa cosa.
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Apatia verso i videogiochi story driven con meccaniche più o meno velate dove si lascia all'utente la possibilità di scegliere A,B,C per dagli l'illusione di avere un minimo di interazione.
Io credo di essere passato (da tempo peraltro) alla fase successiva, quella del rigetto. :-\
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Si può sempre continuare a guardare Casablanca dando un'occhio a qualche serie Tv o film in maniera estemporanea eh..
Io non mi faccio mancare niente, ormai sono 2 anni che gioco fisso a Waframe e Resogun (altro che Casablanca, sono un pò il Quarto Potere della gen attuale imho) ma gioco anche ad altro: qualche tripla A ma anche molti Indie, Retrogaming e Mobile.
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Ho cercato su internet letteratura a proposito dei "single game players" ma non c'è assolutamente nulla, il vuoto cosmico.
La cosa è solo accennata in pediatria, quando i bambini subiscono cambiamenti destabilizzanti tendono ad aggrapparsi ad azioni/giochi ripetitivi per avere il conforto della prevedibilità degli avvenimenti.
Probabilmente questa cosa rimane in parte anche in età adulta ma sfumata in altri spetti.
Quando ci si stanca del trial and error e si vuole qualcosa di cui si ha il pieno controllo (e immediato).
Non si deve subire:
- Giochi insoddisfacenti, so già che quel gioco è bello/mi piace
- Dover ogni volta seguire un tutorial (ricominciare da capo ad imparare), non devo imparare comandi e regole.
- Seguire una curva d'apprendimento pratico, fare una carriera che assicuri soddisfazione nel gioco senza dover sottostare alla gavetta del newbie (eg inventari scarsi, abilità basse)
- Dover scegliere. Sembra banale ma a volte ci si imbatte nelle sindrome della zitella. Sto davanti ad uno scaffale di giochi non so a cosa giocare. A tutti. Poi non gioco a niente.
Come dicevo sopra, a volte, anche per anzianità, non ci si ritrova più nei giochi story driven per ingenuità e/o ripetitività delle tematiche o perchè non si vuole sottostare a regole imposte dai creatori (tira la leva/apri la porta) e si vuole fare qualcosa che richieda un'azione indipendente.
La fase successiva a questa è guardare su twitch gli altri che giocano
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Però un "single game player" può essere quello che si dedica al multiplayer competitivo di un gioco soltanto e quello che gioca e rigioca solo a Castlevania: Symphony of the Night.
Da come scrivi sembri riferirti solo al secondo.
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La differenza c'è ma è sottile: un gioco multiplayer risulta meno ripetitivo a causa della componente umana, ma se prendiamo il mio esempio io sono ugualmente "assuefatto" a due giochi diametralmente opposti da questo punto di vista.
Ok, nel secondo ci sono le classifiche mondiali che ti spronano a giocare e migliorarti, ma il gioco in sé rimane strettamente single-player.
@Drone:
Molto bello il tuo post, in particolare la frase "quando i bambini subiscono cambiamenti destabilizzanti tendono ad aggrapparsi ad azioni/giochi ripetitivi per avere il conforto della prevedibilità degli avvenimenti" . E' un'affermazione verissima e mi ha fatto fatto pensare ad una persona che conosco da molti anni (una mia ex ragazza) che è appassionata di vecchi telefilm, film e VG anni '80-90 che già conosce a memoria, e continua a guardarli. Molto raramente vuole vedere/giocare "roba nuova". Ci conosciamo da circa 15 anni, ma qualche anno prima che ci conoscessimo lei lavorò presso un ufficio dove un povero cristo si buttò dalla finestra, e lei vide la scena. L'episodio traumatico è indubbiamente collegato.
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Però un "single game player" può essere quello che si dedica al multiplayer competitivo di un gioco soltanto e quello che gioca e rigioca solo a Castlevania: Symphony of the Night.
Da come scrivi sembri riferirti solo al secondo.
In effetti non è la stessa cosa. Nei giochi single player non sono il tipo che rigioca sempre lo stesso, anzi. Mi piace farci due passate magari, alla prima tendo a lasciare indietro qualche segreto o cazzi vari per avere la "scusa" ma poi ne inizio un altro, al limite rifaccio qualche partitella ai miei mostri sacri ogni tanto.
Nei giochi online invece tendo a incancrenirmi. Gioco sempre a quello, ho problemi anche a giocarne due, figuriamoci a cambiarlo tutti i mesi. Il gioco online richiede tempo, parecchio tempo, e preferisco investire tempo in un gioco solo e poter dire la mia quando mi collego. Confermo un po' tutto quello che ha scritto Drone: so già cosa c'è da fare e cosa mi piace dell'offerta, accendo con la certezza di divertirmi e la consapevolezza di fare sempre la stessa cosa. Forse sono traumatizzato :D però ho l'impressione che sia il gioco online ad avere una natura ossessiva, è lui che vuole farsi giocare ancorancorancora, li vedi che sono fatti così. Un gioco single non è così, anzi, spesso non vedono l'ora di fartelo finire e avanti il prossimo.
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Multiplayer asincrono è comunque multiplayer ed è valido IMHO se non ci sono troppe A.I. in mezzo alle palle. Tipo Super Meat Boy, in cui c'è solo il level design. Per il resto sono d'accordo con Drone, guardare su Twitch i tornei esiste da eoni ed è l'equivalente di guardare partite di calcio su Sky. Solo che in Italia siamo indietro su tutti i fronti compreso questo, non c'è cultura di nulla.
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Fresca fresca, manco a farlo apposta: http://www.androidpolice.com/2015/09/15/still-dont-understand-twitch-and-youtube-gaming-if-only-there-were-a-parallel-we-could-draw/
:lol:
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Ho rivisto war games per la milionesima volta. E' tutta la vita che lo vedo, ormai è quasi come una rappresentazione teatrale.
Ogni battuta, inquadratura, dettaglio visto e rivisto, eppure ogni volta è diverso, si aggiunge qualche particolare.
La pellicola è immutabile mentre io invecchio, cambia il punto di vista. Una volta la pantomima col professore era divertente ora è ingenua.
La love story accennata era un punto di arrivo ora è una smanceria, ben fatta, ma niente di sconvolgente.
I genitori di lightman una volta trasparenti ma accettabili ora sembrano degli inetti.
Dovrei rivederlo.
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Ho rivisto war games per la milionesima volta. E' tutta la vita che lo vedo, ormai è quasi come una rappresentazione teatrale.
Ogni battuta, inquadratura, dettaglio visto e rivisto, eppure ogni volta è diverso, si aggiunge qualche particolare.
La pellicola è immutabile mentre io invecchio, cambia il punto di vista. Una volta la pantomima col professore era divertente ora è ingenua.
La love story accennata era un punto di arrivo ora è una smanceria, ben fatta, ma niente di sconvolgente.
I genitori di lightman una volta trasparenti ma accettabili ora sembrano degli inetti.
Dovrei rivederlo.
io invece è quasi 2 anni che non vedo T2 e Akira, sto decisamente peggiorando e non va bene.
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io casablanca l'ho visto decine e decine di volte, e sono daccordo con te e' unico.
l'altro film che ogni volta che lo becco in tv non riesco mai a staccarmici e' "lo straniero" di Welles.
Non il suo film migliore, ma non c'e' niente da fare non riesco a staccarmici.
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Giochi da finire, giochi istallati e solo provati, giochi ancora da scartare. A Marzo ho finito Zelda.
Ritorno di fiamma per COD IW prima dell'uscita del nuovo WW2. Questo, che è stato giudicato dalla critica uno dei meno soddisfacenti e commercialmente sotto le aspettative mi sta fornendo un alto livello di sfida ultimamente.
In realtà potrei giocare solo questo.