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[T]alk => Media => Topic aperto da: A.A. - 28 Mag 2003, 11:56

Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: A.A. - 28 Mag 2003, 11:56
Interessante:

http://www.filosofico.net/filos59.htm

Nel 1999 usciva un film che avrebbe rivoluzionato completamente la cinematografia, tanto per gli effetti speciali quanto per i contenuti proposti: si trattava di Matrix, un vero e proprio compendio filosofico da gustare al cinema. Alla base del successo l'avvincente vicenda, la bravura del protagonista (Keanu Reeves), la raffinatezza degli effetti speciali, la spettacolarità dei combattimenti di arti marziali. Tutto qui? Forse no: c'è anche una visione del mondo che richiama vivamente alla mente diverse tappe della tradizione filosofica occidentale. Il protagonista, Neo (interpretato da Keanu Reeves), da qualche tempo vive assillato da interrogativi cui non riesce a dare risposte che lo soddisfino: é come se, dentro di sè, avvertisse che in ogni atomo della realtà che lo circonda c'é qualcosa che non quadra. Egli viene contattato da Morpheus, un famigerato 'pirata virtuale' ricercato dalle autorità: quest'ultimo é infatti convinto che Neo sia un uomo al di fuori del normale, destinato a salvare l'intera umanità dal dramma che la affligge; ma di che dramma si tratta? Morpheus ha contatto Neo proprio perchè si é accorto che ha presagito questo dramma che si protrae da secoli ed é convinto che spetti a lui aiutarlo: l'intero genere umano é soggiogato alle macchine, delle quali un tempo si serviva: dopo una ribellione da parte di queste ultime, i ruoli si sono invertiti: le macchine sfruttano gli uomini per sopravvivere e li tengono incatenati, avvalendosi della loro energia. Nell'ambito delle percezioni, il mondo che abbiamo ogni giorno sotto gli occhi é reale, ma nell'ambito della realtà, esso é una beffa, non esiste: si tratta solo di immagini virtuali inviate al nostro cervello dalle macchine che ci tengono schiavi. Dunque, ogni cosa che ci circonda non ha un fondamento al di fuori della nostra mente: le macchine, le case e le strade non sono altro che immagini virtuali inviate al nostro cervello dalle macchine dominatrici; il mondo intero é un programma (Matrix appunto), un inganno ordito dalle onnipotenti intelligenze artificiali che ci controllano. Naturalmente Neo, per quanto avesse potuto presagire che qualcosa non andava, era lungi dall'immaginare tutto questo e, in un primo tempo, non riesce a capacitarsene. Questo é il dialogo del primo incontro tra Neo e Morpheus: Morpheus: Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio.
Neo: L'esempio calza.
Morpheus: Lo leggo nei tuoi occhi: hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi. E curiosamente non sei lontano dalla verità. Tu credi nel destino, Neo?
Neo: No.
Morpheus: Perché no?
Neo: Perché non piace l'idea di non poter gestire la mia vita.
Morpheus: Capisco perfettamente ciò che intendi. Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando...
Neo: Di Matrix.
Morpheus: Ti interessa sapere di che si tratta, che cos'è? Matrix è ovunque, è intorno a noi, anche adesso nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo dinanzi agli occhi, per nasconderti la verità.
Neo: Quale verità?
Morpheus: Che tu sei uno schiavo. Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado purtroppo di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è. È la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.
(....)
Morpheus: Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da una sogno così non ti potessi più svegliare, come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?


Neo, sebbene in un primo momento si dimostri alquanto reticente, decide di collaborare con Morpheus e di tornare nel 'mondo vero' per poi combattere contro le macchine e liberare l'umanità dalle catene. Dunque Morpheus induce Neo ad assumere una pastiglia, con un effetto formidabile: Neo si libera dalle catene dalle quali era avviluppato e termina la propria esistenza come schiavo delle intelligenze artificiali: apre gli occhi per la prima volta. Infatti, quel che fino ad allora aveva visto, non erano altro che immagini virtuali percepite dal suo intelletto, e non dai suoi occhi:
Morpheus: Benvenuto nel mondo vero.
Neo: Sono morto, vero?
Morpheus: Tutto l'opposto.

Scena 3

Neo, cui si devono ricostituire i muscoli atrofizzati, apre gli occhi.
Neo: Mi fanno male gli occhi.
Morpheus: Perché non li hai mai usati.

Scena 4

Morpheus e Neo all'interno di Struttura, programma di caricamento simile a Matrix.
Neo (toccando una poltrona): Questo non è reale?
Morpheus: Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello.
Questo è il mondo che tu conosci (Morpheus accende un televisore e mostra immagini del nostro mondo): il mondo com'era alla fine del XX secolo e che ora esiste solo in quanto parte di una neurosimulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo. Questo è il mondo che esiste oggi (Morpheus mostra le immagini di città distrutte, oscurate da una spessa coltre di nubi). Benvenuto nella tua desertica, nuova realtà. (...)
Un corpo umano genera più bioelettricità di una batteria da 120 volt ed emette oltre 6 milioni di calorie. Sfruttando contemporaneamente queste due fonti le macchine si assicurarono a tempo indefinito tutta l'energia di cui avevano bisogno. Ci sono campi, campi sterminati, dove gli esseri umani non nascono, vengono coltivati. A lungo non ho voluto crederci, poi ho visto quei campi con i miei occhi, ho visto macchine liquefare i morti affinché nutrissero i vivi per via endovenosa. Dinanzi a quello spettacolo, potendo constatare la loro limpida raccapricciante precisione, mi è balzata agli occhi l'evidenza della verità. Che cosa è Matrix? È controllo. Matrix è un mondo creato al computer per tenerci sotto controllo al fine di convertire l'essere umano in questa (una pila).
Neo: No! non è possibile! Io non ci credo!
Morpheus: Non ho detto che sarebbe stato facile: ho detto che ti offrivo la verità.
Finalmente Neo accetta la nuova condizione e, insieme agli altri uomini liberatisi dalle macchine, si dà da fare per restituire la libertà all'intero genere umano, non senza difficoltà: infatti, per compiere tale operazione occorre rientrare in Matrix, nel malefico programma virtuale che il genere umano si é abituato a chiamare 'mondo' ed esso brulica di nemici, ossia di intelligenze artificiali nelle vesti di esseri umani. Alla fine, comunque, Neo e Morpheus riescono nell'impresa e il genere umano può dirsi libero. Ma, al di là della storia avvincente e frizzante, sullo sfondo di Matrix vanno ravvisate le più disparate concezioni filosofiche: il film ruota tutto attorno all'opposizione tra mondo vero e mondo fittizio, spacciato per vero: l'opposizione tra la vera verità e la falsa verità, insomma tra verità e menzogna, tra verità e apparenza, un dualismo cardinale in tutta la filosofia occidentale fino a Nietzsche. La verità è altra rispetto a quella che ci appare; addirittura forse c'è qualcuno ci fa balenare di fronte un bel gioco di vuote fantasmagorie, per ingannarci e tenerci sottomessi in catene. Il film potrebbe in parte essere fatto valere come una rappresentazione del pensiero (gnoseologico e politico) di Platone . Ricordiamo infatti che già il filosofo greco aveva distinto tra mondo vero (il mondo delle idee) e mondo apparente (il mondo sensibile in cui viviamo). In particolare Matrix sembra riscrivere il mito della caverna di Platone. Riassumiamolo brevemente: all'interno di una caverna uomini schiavi sono incatenati alla roccia, costretti a guardare di fronte a sé verso il fondo della caverna. Fuori della caverna si erge un muretto, dietro al quale camminano, nascosti, degli uomini che portano sulle proprie spalle statue rappresentanti tutte le cose esistenti. Dietro a questi uomini arde un fuoco che proietta sul fondo della caverna le ombre delle statue; gli uomini schiavi, costretti a guardare davanti a sé e impossibilitati a voltarsi, scambiano le ombre che appaiono sulla parete della grotta per la vera realtà. Se uno schiavo riuscisse a scappare, dice Platone, inizialmente sarebbe accecato dalla luce del sole, ma poi finalmente riuscirebbe a vedere chiaramente la verità, di cui le ombre sono solo una pallida copia. Se poi volesse tornare nella caverna per rivelare agli altri schiavi la verità, non sarebbe creduto ed anzi verrebbe ucciso. Neo in qualche modo rappresenta l'uomo-filosofo che riesce a uscire fuori della caverna (Matrix) e a vedere finalmente la vera realtà. All'inizio egli è abbagliato dalla luce, ma, una volta abituatosi e una volta riconosciuta la verità, torna nella caverna, in Matrix, per liberare gli altri uomini. La verità però fa paura e non tutti gli uomini hanno il coraggio, la costanza, l'interesse di accettarla, e chi invece la proclama rischia anche di fare una brutta fine... Cypher, il traditore del film, il compagno di Neo e Morpheus che svela i piani alle intelligenze artificiali, rappresenta questa umanità pigra, timorosa, legata alle proprie sicurezze, dunque ostile ai profeti della verità: è meglio restare ignoranti piuttosto che conoscere verità che possano stravolgere radicalmente la nostra vita, questo è il succo del discorso di Cypher . Fortunatamente però Neo non subisce la stessa sorte di Socrate (avremmo certo preferito il contrario, visto che l'omicidio di Socrate fu reale, mentre il successo di Neo rimane comunque il lieto fine di un film di fantascienza...) e riesce a restituire la libertà al genere umano.. Matrix può anche essere letto come la trascrizione del dubbio cartesiano. Per Cartesio di tutto posso e devo dubitare: dei miei sensi che spesso mi ingannano, dell'esistenza del mondo esterno, della distinzione tra sogno e realtà, ed anche delle presunte verità matematiche. Chi mi assicura che ciò che vedo esista, oltre che nella mia testa come idea, anche nella realtà? Così come i sensi mi ingannano quando il remo immerso in acqua mi appare spezzato per un inganno ottico, chi non mi dice che essi non mi dicano mai la verità? Ma, per voler portare il dubbio all'esasperazione, chi mi assicura che 2 più 2 faccia 4? Magari sono stato creato da un dio maligno, che si diverte a ingannarmi, mi fa credere che 2 più 2 faccia 4, mentre invece fa 5... E se fossi stato creato da un genio maligno, il quale impiega tutta la sua onnipotenza per farsi beffe di me, la realtà che mi circonda potrebbe benissimo non esistere fuori dalla mia testa: si potrebbe solo trattare di una sfilza di immagini virtuali inviate al mio cervello dal genio maligno (e così é in Matrix). L'unica cosa che si salva dal dubbio è la mia esistenza come essere pensante: dubito di tutte le cose appena elencate, quindi ci deve essere qualcosa che dubita: ciò che dubita deve per forza esistere. Solo di qui posso cominciare a costruire un sapere certo, saldo e inconfutabile. Anche Neo è chiamato a mettere in dubbio tutte le sue antiche certezze ed egli lo fa, sebbene con una certa riluttanza iniziale. Ciò che gli è sempre apparso come la verità, è in realtà un inganno, una tremenda impostura, un mondo fittizio costruito ad arte dalle macchine (il genio maligno di Cartesio). Il primo passo per trovare la verità sarà anche per lui prendere consapevolezza di sé, convincersi di essere "l'inviato", riconoscersi come Neo e non come signor Anderson (il suo nome nel mondo fittizio) : anche Neo, come Cartesio, é chiamato a mettere in dubbio ogni cosa per prendere atto della propria esistenza come soggetto pensante; e il fatto di esistere come soggetto pensante é l'unica verità certa di cui egli disponga in partenza. Ma in Matrix possono essere anche scorti i portati della filosofia di Schopenhauer: centro della filosofia del pensatore tedesco è la distinzione (di forte sapore kantiano) tra fenomeno e noumeno. Il primo è il mondo della rappresentazione, il mondo così come noi ce lo rappresentiamo, quindi il dominio dell'apparenza, il "velo di Maya", il regno dell'illusione e della menzogna che nasconde la verità. Il noumeno è invece la stessa verità che si cela dietro il fenomeno e la nostra rappresentazione, una verità dura e crudele: tutto è Volontà, tutto è cieco e irrazionale impulso di vivere. Tale Volontà non ha altro scopo che riprodurre se stessa. Da questo punto di vista anche l'amore non è che un'illusione tramite cui la vita, ingannando i singoli, perpetua se stessa, viene a coincidere con l'attività sessuale, finalizzata com'è alla pura e semplice riproduzione delle specie. Anche in questo caso non mancano significativi parallelismi con il nostro film: il mondo virtuale creato con Matrix non è che un bel gioco illusionistico, atto a nascondere la verità, ovvero il dominio e l'istinto di sopravvivenza delle macchine. I singoli uomini non hanno alcun valore se non come mezzi per garantire la continuità della specie delle macchine: essi "sono coltivati" da queste per ottenere alla fine delle pile con cui alimentare la propria vita. Come vincere la Volontà di vivere? Per Schopenhauer attraverso tre stadi: 1) l'arte (farsi "puri occhi del mondo" di fronte alle opere d'arte); 2) l'etica della pietà, della giustizia e della carità (mettersi nei panni degli altri, assumendo su di sé la loro sofferenza, amandoli disinteressatamente); 3) l'ascesi (ritornare nel nulla-tutto del Nirvana). Anche per Neo la salvezza passa, mutatis mutandis, attraverso i medesimi passaggi: compatire Morpheus e amare Trinity, contemplare con distacco i codici e linguaggi informatici che costituiscono il mondo virtuale, scorgere la nullità stessa di questo mondo ("Il cucchiaino non esiste" dice ad un certo punto Neo). Tuttavia, in Matrix vi sono anche elementi della filosofia di Nietzsche : in primo luogo, in tutto il film non si fa mai riferimento a Dio, nè per chiedergli aiuto nè per lamentarsi della disastrosa condizione in cui é ridotta l'umanità: Dio non c'é; non é forse questo uno dei tanti aspetti di quel nichilismo, previsto in modo profetico dallo sfolgorante profeta del Superuomo, che avrebbe imperversato nell'era moderna? Viene sì profetizzata la venuta di un 'messia', di un salvatore: ma egli esula del tutto dalla sfera divina, è un uomo imbevuto di eroismo (Neo) e, in quanto tale, non può sentire come estraneo tutto ciò che è umano ( Homo sum: nihil humani alienum mihi puto aveva già detto Terenzio secoli addietro), come la disgrazia e la servitù in cui è ridotta dell'umanità. E sotto questo profilo si possono cogliere anche agganci con la filosofia di Marx: per l'uomo l'essenza suprema é non già Dio, ma l'uomo stesso e infatti il fine della missione dell'intrepido Neo é proprio la liberazione del genere umano, non la venerazione di un presunto Dio; ed egli lotta per ridare la libertà a tutto il genere umano, non a presunte "razze" superiori, come spesso si è voluto erroneamente credere che il superuomo nietzscheano fosse tenuto a fare. Neo sembra poi essere un personaggio nietzscheano al pari di Zarathustra per le caratteristiche del superuomo che egli incarna: consapevole della propria superiorità, egli si realizza pienamente nella guerra condotta contro le intelligenze artificiali; cosciente della catastrofica situazione e della fasullità del mondo, egli non risolve la propria volontà in un 'no' alla vita, ma in una piena accettazione degli eventi ( amor fati ), facendo prevalere ed estrinsecando la propria infinita volontà di potenza. Ma la filosofia che più di ogni altra informa il film è, a mio avviso, quella di Marx : la rivolta della massa umana contro le macchine può essere letta come la rivoluzione proletaria profetizzata dal filosofo comunista; il fatto stesso che tutti gli uomini siano schiavi e costretti a 'vendere' la loro forza lavoro generando un plusvalore per le macchine, può avere una singolare chiave di lettura: Marx era convinto dell'esistenza di una legge tendenziale di caduta del saggio di profitto , con la conseguente progressiva concentrazione del capitale in poche mani. E questo, a sua volta, forma, secondo Marx, un binomio indisgiungibile con l' immiserimento crescente degli operai : con l'avvento delle macchine, che possono sostituire il lavoro di molti operai, aumentano i disoccupati e, quindi, anche l'offerta di forza-lavoro sul mercato, cosicchè anche per questo aspetto i salari tendono a diminuire: aumenta la povertà e il numero dei disoccupati, di conseguenza il capitalista può tenere più bassi i prezzi dei salari e guadagnarci di più. E in Matrix il processo descritto da Marx é giunto al culmine: tutta l'umanità é una massa di operai controllati dai macchinari. Non solo: l'uomo " diventa un semplice accessorio della macchina " troviamo scritto nel Manifesto del partito comunista e ciò che vediamo in Matrix altro non è se non il frutto estremo di questo asserto. La stessa accanita guerra che le macchine portano avanti contro Morpheus e Neo rievoca per molti aspetti la caccia spietata contro lo spettro del comunismo che viene delineata nell'incipit del Manifesto.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: A.A. - 28 Mag 2003, 11:58
Sullo stesso sito è presente una nutrita biblioteca di testi filosofici.

http://www.filosofico.net/biblioteca.htm
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: omotigre - 28 Mag 2003, 12:35
Grazie per la segnalazione dell'articolo.
Molto interessante davvero.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: theblackpages - 28 Mag 2003, 13:29
:shock: Miii, questa roba è geniale.

Grazie mille della segnalazione, Adriano.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ZionSiva - 28 Mag 2003, 13:30
Grazie anche da parte mia, molto interessante ^__^
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: pedro - 28 Mag 2003, 14:20
Personalmete avevo colto il rapporto con Cartesio, Hobbes e Platone, meno quello con Schopenhauer. Però qui non si parla di P.K. Dick.
Non sono d'acordo però con l'accostamento al Marxismo:
Citazione

con l'avvento delle macchine, che possono sostituire il lavoro di molti operai, aumentano i disoccupati e, quindi, anche l'offerta di forza-lavoro sul mercato, cosicchè anche per questo aspetto i salari tendono a diminuire: aumenta la povertà e il numero dei disoccupati, di conseguenza il capitalista può tenere più bassi i prezzi dei salari e guadagnarci di più. E in Matrix il processo descritto da Marx é giunto al culmine: tutta l'umanità é una massa di operai controllati dai macchinari. Non solo: l'uomo " diventa un semplice accessorio della macchina " troviamo scritto nel Manifesto del partito comunista e ciò che vediamo in Matrix altro non è se non il frutto estremo di questo asserto. La stessa accanita guerra che le macchine portano avanti contro Morpheus e Neo rievoca per molti aspetti la caccia spietata contro lo spettro del comunismo che viene delineata nell'incipit del Manifesto.
.

Decisamente forzato, Imho.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: outerworld - 28 Mag 2003, 14:23
Il suddetto testo mi sembra largamente ispirato dalle teorie espresse in uno dei saggi che ho recentemente potuto leggere anche nel sito ufficiale. Non per guastare l'entusiasmo, ma se cercate nel sito di The Matrix troverete proprio un saggio che tratta un'interpretazione filosofica sulla base del mito della caverna platonico. Ma comunque un'interpretazione in questo senso era alla portata di chiunque (in fondo i chiari parallelismi al suddetto mito erano lapalissiani e palesi ad ognuno) quindi probabilmente non si tratta di una banale copia (in fondo anche i contenuti non coincidono propriamente). Secondo me comunque si tratta, alla luce di quanto rivelato nel sequel, di un'interpretazione, se non fallace, perlomeno incompleta. Ma il motivo di questo non ho intenzione di chiarirlo in questa sede (e qualcuno ne conosce la cagione)... Ringrazio comunque per il sito. Ottimo materiale.

Anche a me pare forzata l'interpretazione marxista. Interessante quella di Cartesio, invece. Per il resto mi pargono principalmente citazioni più che temi effettivamente sviluppati in The Matrix/possibili interpretazioni dello stesso. Invece come asserisce pedro non citare perlomeno La formica elettrica di Dick (capisco che l'interpretazione sia in chiave filosofica ma i parallelismi con il suddetto racconto sono lapalissiani) mi pare una grave mancanza.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Dj Mark Noise - 28 Mag 2003, 14:40
Molto bello, grazie Adrian
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: sanctvs - 28 Mag 2003, 15:15
Wooooooooow...  :shock:
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Grendel - 28 Mag 2003, 17:01
Carino.
Ma credo che per apprezzarlo appieno me lo rileggerò stanotte da sbronzo....
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: omotigre - 30 Mag 2003, 12:36
Riporto qualche considerazione su Matrix e la sua filosofia che mi è arrivata tramite la ML del ratto. Però io non l'ho letto tutto perche credo ci siano degli spoiler sul reloaded che ancora non ho visto e ignoro chi ne sia l'autore(di questo testo), ma credo sia interessante.


Occhio agli spoiler!!!

Il punto di partenza va trovato nel primo Matrix, quando Neo prende i
dischetti segreti da un libro che tiene in casa: e il libro (si legge
chiaramente) e' "Simulacra and Simulation" di Jean Baudrillard, il testo
piu' importante scritto sul postmoderno, ma soprattutto il testo sul
rapporto tra realta' e mistificazione della realta'.

Cosi' Matrix inizia con Baudrillard e continua con mille riferimenti. Ma
prima di proseguire devo spiegarvi cosa e' la Gnosi. Diciamo che la Gnosi
e' una dottrina che immagina un dio piuttosto distratto, di quelli che del
mondo proprio non si occupano. Proprio perche' distratto, il dio gnostico
decide di affidarsi a una trentina, per altri 32, di eoni. Che sono di
fatto dei vice, o chiamateli come volete. Affinche' si occupino del mondo.

Ma l'operazione non riesce.

Per colpa di un eone, Sophia (conoscenza), che genera un essere, pur
sempre spirituale, di scarsissima intelligenza, che e' il Demiurgo.

Il Demiurgo, che non e' proprio un esempio di intelletto divino, si mette
in testa che e' lui il vero dio (tanto quello vero e' distratto), plasma
il mondo, e poi come in tutti gli stati di polizia che si rispettino, ci
mette a guardia i suoi Arconti. Di fatto degli Agenti (i vari Brown e
Smith di Matrix) che controllino una cosa: che nessuno degli abitanti del
mondo si accorga di vivere in una realta' viziata e lontana dalla verita'
del vero dio.

Ora per chi ha visto Matrix e' facile capire i primi parallelismi: Matrix
e' un software, e' vero, ma e' un software che inganna gli abitanti del
mondo. Ed e' un software voluto e programmato da un Architetto / Demiurgo
che domina il mondo illusorio.

Gli unici che lo capiscono (e nella Gnosi sono gli iniziati) sono Morpheus
e Neo in testa, che devono liberare il mondo dal Software e dal Demiurgo
un po' scemo. Questo e' quello che pensano, in sostanza gli gnostici,
questo e' quello che arriva da Matrix.

Neo (Keanu Reeves) si chiama cosi' perche' e' l'anagramma di "One", ovvero
l'eletto. E viaggia su una astronave che ha una targhetta con sopra
scritto: "Mark III, n.11". Ora questo e' un chiaro riferimento al Vangelo
di Marco (3, 11, appunto) dove si dice: "gli spiriti impuri, ogni volta
che vedono Lui, cadono di fronte a Lui gridando e dicendo: tu sei il figlio
di Dio".

I riferimenti a Cristo e a Neo sono continui, e forse sono i piu' facili.
Ma nel Matrix Reloaded si va ancora piu' in la': perche' li' entra il
Graal, entrano le dottrine catare, e ogni sorta di tardo gnosticismo di
taglio misterico. Noterete ad esempio che gli uomini che si ribellano al
mondo di Matrix vivono in una citta' di nome Zion.

In realta' e' Sion, che da un lato e' il simbolo del Paradiso Terrestre e
della Gerusalemme celeste, e dall'altro rimanda al priorato di Sion. Il
priorato di Sion e' la leggenda di una setta potentissima, che si vuole
abbia fondato l'ordine dei Templari. E che ha il dovere di far tornare il
verbo di Cristo tra gli infedeli di questo mondo. I priori di Sion credono
che Gesu' Cristo non sia morto sulla croce, ma sposo' Maria Maddalena e
si trasferi' in Francia. Ebbe molti figli che sono i fondatori della
dinastia Merovingia.

Ora in Matrix Reloaded, gli abitanti di Sion, Trinity, Morpheus e Neo (di
fatto una trinita') per salvare la loro citta' si presentano di fronte al
"Merovingio" (si chiama proprio cosi") che e' l'unico che puo' condurli al
fabbricante di chiavi, chiavi che possono aprire la porta all'eletto, la
porta che lo fara' incontrare con l'architetto e demiurgo.

La chiave che costruisce il fabbricante e' chiaramente il Graal. Il
Merovingio si rifa' alle leggende di cui vi parlavo. E solo Neo/One,
essendo l'eletto, puo' arrivare fino al Demiurgo. Non e' tutto, certo, ma
credo che per un blog possa bastare....
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: A.A. - 30 Mag 2003, 13:24
Grazie a voi per averlo letto, amici! ;-)
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ilfra - 30 Mag 2003, 13:24
Cazzate, lo sanno tutti che matrix è pesantemente ispirato all' rgveda, sinceramente l'articolo e solo aria fritta.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: outerworld - 30 Mag 2003, 14:37
Rgveda?
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Dj Mark Noise - 30 Mag 2003, 15:45
Citazione da: "outerworld"
Rgveda?


si, sfugge anche a me
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: A.A. - 30 Mag 2003, 15:45
Citazione da: "outerworld"
Rgveda?


E'un manga delle CLAMP.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Zolfo - 30 Mag 2003, 16:46
Citazione da: "Adriano_Avecone"
Citazione da: "outerworld"
Rgveda?


E'un manga delle CLAMP.

Loro ci si sono ispirate, in realtà il Rig Veda è un antico documento filosofico della letteratura indo-europea.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: A.A. - 30 Mag 2003, 17:18
Citazione da: "Zolfo"
Citazione da: "Adriano_Avecone"
Citazione da: "outerworld"
Rgveda?


E'un manga delle CLAMP.

Loro ci si sono ispirate, in realtà il Rig Veda è un antico documento filosofico della letteratura indo-europea.


I know, ma se lui scrive RG io intendo il manga. Se mi scrive RIG allora siamo d'accordo ;-)...
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Dj Mark Noise - 30 Mag 2003, 20:09
Citazione da: "Adriano_Avecone"
Citazione da: "Zolfo"
Citazione da: "Adriano_Avecone"
Citazione da: "outerworld"
Rgveda?


E'un manga delle CLAMP.

Loro ci si sono ispirate, in realtà il Rig Veda è un antico documento filosofico della letteratura indo-europea.


I know, ma se lui scrive RG io intendo il manga. Se mi scrive RIG allora siamo d'accordo ;-)...


chiarezza fu...........
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ilfra - 30 Mag 2003, 21:11
Citazione
E'un manga delle CLAMP.[code]

Maledette clamp, si è vero ho scritto male chiedo venia.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: outerworld - 30 Mag 2003, 21:28
Comunque un cazzate mi pare eccessivo. Se avessi letto approfonditamente il suddetto articolo avresti capito che non si trattava di definire a quale filosofo/filosofia occidentale fosse ispirato/legato The Matrix, ma quali filosofie erano assimilabili alla visione dei fratelli Wachosky. Ossia come potevano essere applicate (e non come questa le avesse applicate) al costrutto narrativo di The Matrix.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Dj Mark Noise - 31 Mag 2003, 11:26
Citazione da: "outerworld"
Comunque un cazzate mi pare eccessivo. Se avessi letto approfonditamente il suddetto articolo avresti capito che non si trattava di definire a quale filosofo/filosofia occidentale fosse ispirato/legato The Matrix, ma quali filosofie erano assimilabili alla visione dei fratelli Wachosky. Ossia come potevano essere applicate (e non come questa le avesse applicate) al costrutto narrativo di The Matrix.


well outer, questo era il senso dell'articolo.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: outerworld - 31 Mag 2003, 14:38
Citazione da: "Dj Mark Noise"
Citazione da: "outerworld"
Comunque un cazzate mi pare eccessivo. Se avessi letto approfonditamente il suddetto articolo avresti capito che non si trattava di definire a quale filosofo/filosofia occidentale fosse ispirato/legato The Matrix, ma quali filosofie erano assimilabili alla visione dei fratelli Wachosky. Ossia come potevano essere applicate (e non come questa le avesse applicate) al costrutto narrativo di The Matrix.


well outer, questo era il senso dell'articolo.


Lo so. E' proprio quello che ho detto...  :)
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Dj Mark Noise - 31 Mag 2003, 14:40
Citazione da: "outerworld"
Citazione da: "Dj Mark Noise"
Citazione da: "outerworld"
Comunque un cazzate mi pare eccessivo. Se avessi letto approfonditamente il suddetto articolo avresti capito che non si trattava di definire a quale filosofo/filosofia occidentale fosse ispirato/legato The Matrix, ma quali filosofie erano assimilabili alla visione dei fratelli Wachosky. Ossia come potevano essere applicate (e non come questa le avesse applicate) al costrutto narrativo di The Matrix.


well outer, questo era il senso dell'articolo.


Lo so. E' proprio quello che ho detto...  :)


Sei un mito!!!!!!!!!!  :D  :D  :D  :D  :D
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ilfra - 31 Mag 2003, 21:05
Citazione
Ossia come potevano essere applicate (e non come questa le avesse applicate) al costrutto narrativo di The Matrix.


Scusami, ma mi sembra una cosa più che insensata.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: outerworld - 31 Mag 2003, 21:07
Perchè?
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ilfra - 31 Mag 2003, 21:13
Spiegami quale è il senso di applicare filosofie o quantaltro al costrutto narrativo di qualunque cosa.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Dj Mark Noise - 01 Giu 2003, 01:31
Citazione da: "ilfra"
Spiegami quale è il senso di applicare filosofie o quantaltro al costrutto narrativo di qualunque cosa.


ma dove sta il problema?
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ilfra - 01 Giu 2003, 10:49
Non esiste, stò soltanto dicendo che mi sebra un' inutile perdita di tempo.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Dj Mark Noise - 01 Giu 2003, 13:20
Citazione da: "ilfra"
Non esiste, stò soltanto dicendo che mi sebra un' inutile perdita di tempo.


questo lo dici tu, a me sembra assai interessante!!!!
 8)
Perchè non approfondire questo tema?
 8)
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ZionSiva - 01 Giu 2003, 13:23
Citazione da: "ilfra"
Spiegami quale è il senso di applicare filosofie o quantaltro al costrutto narrativo di qualunque cosa.


Mi associo ai dubbiosi: non deve avere un senso, è semplicemente un modo di costruire una storia ^__^
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ilfra - 01 Giu 2003, 14:04
Avete ragione, adesso cercherò di applicare il manuale di istruzioni della mia caldaia al costrutto narrativo si Matrix
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Dj Mark Noise - 01 Giu 2003, 15:08
Citazione da: "ilfra"
Avete ragione, adesso cercherò di applicare il manuale di istruzioni della mia caldaia al costrutto narrativo si Matrix


 :lol:  :lol:  :lol:  :lol:
sei veramente superficiale
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ilfra - 01 Giu 2003, 15:19
In verità ti dico che il tuo definirmi superficiale è di per se superficiale.
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: ZionSiva - 01 Giu 2003, 15:36
Citazione da: "ilfra"
Avete ragione, adesso cercherò di applicare il manuale di istruzioni della mia caldaia al costrutto narrativo si Matrix


Magari potresti trovare più collegamenti di quanto creda  :lol:
Titolo: La filosofia di Matrix
Inserito da: Dj Mark Noise - 01 Giu 2003, 16:22
Citazione da: "ilfra"
In verità ti dico che il tuo definirmi superficiale è di per se superficiale.


appunto!!!!!!!!!

 :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol: