TFP Forum

[F]eed => Feed => [Archivio] Theory => Topic aperto da: Gatsu - 10 Feb 2015, 15:36

Titolo: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 10 Feb 2015, 15:36
Nota a margine: PS+ sta facendo danni irreparabili agli indie. Siamo alla situazione in cui se un gioco non è gratis i giocatori attaccano direttamente gli sviluppatori. Vorrei veramente vedere i dati di vendita degli indie sul PSN.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Scorreggione - 10 Feb 2015, 15:39
Io sono mesi che assisto sempre alla solita didascalia: Sul plus voglio killzone e knack (cit.)  :D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: MaxxLegend - 10 Feb 2015, 15:48
Nota a margine: PS+ sta facendo danni irreparabili agli indie. Siamo alla situazione in cui se un gioco non è gratis i giocatori attaccano direttamente gli sviluppatori. Vorrei veramente vedere i dati di vendita degli indie sul PSN.
Ecco, questa sono curioso di vederla.
Puoi essere più specifico, magari con link?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 10 Feb 2015, 17:23
Primo esempio che mi capita sottomano https://twitter.com/skater_ricky/status/564037170097180672 questo è incazzato perché il gioco non è crossbuy o con uno sconto del 70%. Nemmeno gli viene in mente che comunque svilupparne una nuova versione costa un botto di soldi. Altri commenti molto peggio di questi li trovi all'annuncio di Transistor ad esempio, ricordo gente scandalizzata perché non era su PS+.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: atchoo - 10 Feb 2015, 17:26
Io l'avevo su Amiga, voglio lo sconto!!1!11!
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 10 Feb 2015, 17:30
A me sembra ragionevole come richiesta, tra l'altro per chi ha anche comprato tutti i dlc.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 10 Feb 2015, 17:33
Vabbè dai, che i videogiocatori siano una tra le categorie più ferocemente irritabili (e irritanti) e cronicamente insoddisfatte si sa. Per quanto si faccia, ci sarà sempre qualcuno che avrà motivi per lamentarsi.

Tipo l'Amico (era lui?) che dopo anni a perculare l'arretratezza tecnologica di Nintendo, si lamentò perchè il Wii aveva il wifi ma non il vecchio connettore LAN  :D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 10 Feb 2015, 17:37
Aggiungo, Transistor ha venduto 1/6 di Bastion. Per alcuni è un gioco inferiore, io l'ho trovato fondamentalmente equivalente. Che venda UN SESTO (certo, in meno tempo) a me sembra però preoccupante. Semplicemente son cambiati i tempi. Su PC fra Humble Bundle e Steam aspettano tutti gli sconti. Su PS4 lo vogliono sul Plus. Lo sapete quanta gente ha Outland in wishlist su Steam? Il triplo di quelli che l'hanno comprato 😄
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: MaxxLegend - 10 Feb 2015, 17:50
Azz, mi hai ricordato che Outland lo presi eoni fa su Ps3 e ancora lo devo iniziare..
Backlog portami via.. -___-
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 10 Feb 2015, 17:59
Aggiungo, Transistor ha venduto 1/6 di Bastion. Per alcuni è un gioco inferiore, io l'ho trovato fondamentalmente equivalente. Che venda UN SESTO (certo, in meno tempo) a me sembra però preoccupante. Semplicemente son cambiati i tempi. Su PC fra Humble Bundle e Steam aspettano tutti gli sconti. Su PS4 lo vogliono sul Plus. Lo sapete quanta gente ha Outland in wishlist su Steam? Il triplo di quelli che l'hanno comprato 😄

gatsu è un non problema, e la richiesta dell'utente è legittima, che probabilmente senza sconto tenderà a fottersene di rigiocare lo stesso gioco a 1080p, grafica un filo migliore e qualche modalità in più. Guarda i metro remaster su PC, proposti fin da subito col 50 per cento di sconto.

Interessante la questione della wishlist steam, però alla fine la gente mette in wishlist quello verso cui nutre interesse, per non perderlo di vista in un catalogo sterminato. Io ho una ventina di giochi in wishlist su gog che vanno sempre in sconto a 2 dollari l'uno, e finisco per non comprare mai perchè ho 48 mila giochi da iniziare. Ed è un esempio di comportamento del consumatore.

Ma ripeto, è un non problema, certi giochi vendono a prescindere, hai i dati di Darkest Dungeon su Steam?costa 20 euro e sta spopolando.

I giochi che interessano un botto vendono fin da subito, i giochi carini ma come ce ne sono a migliaia non vendono. E' un settore un attimino inflazionato, soprattutto in questo periodo in cui ci si buttano tutti perché fare videogiochi è diventato più semplice, ci sono tanti disoccupati in Europa con tanto tempo libero che consumano.

PS: Medieval Engineers che è un gioco totalmente nuovo, viene proposto con il 25 per cento di sconto a tutti gli acquirenti di Space Engineers per le prime due settimane. A me quello di housemarque di pisciare un utente in quel modo non sembra il modo migliore di vendere un prodotto, ma io non sono un esperto.  :-*
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: babaz - 10 Feb 2015, 18:23
daje di multiquote :P

Devo dire però che il fatto che non ne parli nessuno vuol dire davvero poco. Non c'è niente di peggio di una community di videogiocatori che si convince che un gioco sia brutto per partito preso. Vedi caso DMC, veramente senza senso.

non è il caso di generalizzare in questo modo, però. La mia era una nota specifica: il gioco aveva sollevato curiosità e interesse generale, complice il fatto di arrivare così "out of the blue" gratis sul PLUS.

io non mi sono convinto che sia brutto per partito preso: ci ho giocato quasi due orette, o meno. E non dico sia brutto "tout court", dico che non lo trovo interessante e meritevole del mio tempo. Forse in molti la pensano allo stesso modo. Probabilmente è un giudizio "affrettato", ma dubito che il gioco "esploda" dopo 5/6 ore, o dispieghi chissà quale meccanica fin lì nascosta. E' un "sentiment" del tutto personale (ma è l'unico che alla fine realmente conta, no?)

Concordo sul fatto che un commento attendibile andrebbe espresso dopo aver giocato il gioco nella sua interezza. In questo caso lascio l'incombenza ai professionisti del settore...

Più che altro ho notato una cosa: se il gioco è gratis, è più facile stroncarlo.

dici una cosa vera, applicabile a TUTTO ciò che può essere venduto e acquistato nel mondo.
se venisse regalata a tutti una BMW 330 probabilmente ci sarebbero i forum pieni di gente a lamentarsi di quanto sia noiosa e carica di difetti.
Se ci hai appena speso sopra tot decine di migliaia di euro, magari esprimi un giudizio più critico, o meglio maggiormente ponderato.

Aggiungo, Transistor ha venduto 1/6 di Bastion ... Su PC fra Humble Bundle e Steam aspettano tutti gli sconti. Su PS4 lo vogliono sul Plus.

non ho capito però di chi sarebbe la colpa

Ma ripeto, è un non problema, certi giochi vendono a prescindere, hai i dati di Darkest Dungeon su Steam?costa 20 euro e sta spopolando.

E' un settore un attimino inflazionato

vendono i giochi di qualità, ma non necessariamente tali.
L'esempio di Darkest Dungeon cade a fagiuolo: il gioco - pur in early access - sembra bello cicciotto e molto interessante. MA la vera differenza, rispetto ad altre produzioni egualmente meritevoli, è il tipo di copertura mediatica che sta ricevendo: articolone su KOTAKU, articolone su IGN, articoloni un po' ovunque. Basta poco per impennare le vendite, soprattutto in una fase iniziale in cui si mescolano curiosità, commenti, hype, esposizione.

Alla fine la spiegazione più efficace è proprio: "è un settore un attimino inflazionato".
il back-log, questo sconosciuto
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 10 Feb 2015, 19:03
Panda, fammi capire una cosa. Metti che oggi ti compri un libro, non so, Le Belle Avventure di Sarcazzo. L'anno prossimo esce una nuova edizione con una copertina nuova e 5 capitoli inediti. Te vai dal libraio a lagnarti che lo compri solo se ti fa il 70% di sconto? Il libraio giustamente ti manda a cagare. Certo potrebbe essere una bella offerta, ma DEVE farlo? Col cazzo.

Stessa cosa se fosse un ristorante. Vai a mangiarci oggi. Ci torni domani ma hanno lo stesso menù, però con un dessert extra. Te mangi di nuovo e gli chiedi di pagare solo il dessert?

Siamo OT comunque, volevo solo dire che i videogiocatori son tutti nel giusto con i soldi degli altri.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: atchoo - 10 Feb 2015, 19:04
La cosa brutta è che dovete rispondergli sorridendo.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 10 Feb 2015, 19:10
Questo post contiene una piccola perla di saggezza.
Quando non impieghiamo fatica, o denaro, per quello che abbiamo, siamo più inclini a provarlo con superficialità e a sbarazzarcene senza approfondire. Tanto non abbiamo speso niente.

Ma questo è un atteggiamento sbagliato dell'utente, mica un errore di chi ti regala il gioco.
Se una persona per apprezzare un gioco deve spenderci per forza 60 euro (ma anche fossero solo 60cent) è sbagliata la persona, non il gioco.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 10 Feb 2015, 19:15
Ma questo è un atteggiamento sbagliato dell'utente, mica un errore di chi ti regala il gioco.
Se una persona per apprezzare un gioco deve spenderci per forza 60 euro (ma anche fossero solo 60cent) è sbagliata la persona, non il gioco.

Scusa, non capisco il senso di questa risposta, visto che è esattamente quello che ho scritto io.
O forse ho scritto da qualche parte che è colpa del PS+?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: MaxxLegend - 10 Feb 2015, 19:18
Panda, fammi capire una cosa. Metti che oggi ti compri un libro, non so, Le Belle Avventure di Sarcazzo. L'anno prossimo esce una nuova edizione con una copertina nuova e 5 capitoli inediti. Te vai dal libraio a lagnarti che lo compri solo se ti fa il 70% di sconto? Il libraio giustamente ti manda a cagare. Certo potrebbe essere una bella offerta, ma DEVE farlo? Col cazzo.

Stessa cosa se fosse un ristorante. Vai a mangiarci oggi. Ci torni domani ma hanno lo stesso menù, però con un dessert extra. Te mangi di nuovo e gli chiedi di pagare solo il dessert?

Siamo OT comunque, volevo solo dire che i video giocatori son tutti nel giusto con i soldi degli altri.
Fermo restando che il publisher/autore ha il pieno diritto di scegliere se proporre la sua opera a prezzo pieno o scontato,
il problema per me non si pone: se uno se ne esce con lo stesso prodotto che ho già + X extra (magari non fatti dall'autore originale) se lo può anche tenere, stica dello sconto o meno..  :P
Se si tratta di qualcosa che non ho invece, è un incentivo ad acquistarlo. Ma non nel caso specifico per motivi che ho già espresso nel thread apposito.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 10 Feb 2015, 21:47
Panda, fammi capire una cosa. Metti che oggi ti compri un libro, non so, Le Belle Avventure di Sarcazzo. L'anno prossimo esce una nuova edizione con una copertina nuova e 5 capitoli inediti. Te vai dal libraio a lagnarti che lo compri solo se ti fa il 70% di sconto? Il libraio giustamente ti manda a cagare. Certo potrebbe essere una bella offerta, ma DEVE farlo? Col cazzo.

Stessa cosa se fosse un ristorante. Vai a mangiarci oggi. Ci torni domani ma hanno lo stesso menù, però con un dessert extra. Te mangi di nuovo e gli chiedi di pagare solo il dessert?

Siamo OT comunque, volevo solo dire che i videogiocatori son tutti nel giusto con i soldi degli altri.

evito la banale obiezione del fatto che stiamo parlando di beni digitali e non di beni materiali come nel caso del libro, in cui l'interesse del consumatore acquirente può nascere proprio dal package, come nei bluray edizione speciali di sarcazzo...PS: in effetti una riedizione potrebbe essere associata alla stessa idea di libro di tolkien con copertina e illustrazioni faighe, non ci avevo pensato. X°D

Detto questo, ho riletto il tweet (https://twitter.com/Housemarque/status/563952494578245632) e non mi sembra un utente che pretende ma un utente che avrebbe acquistato quel gioco a quelle condizioni, che non è che siano proprio irragionevoli, stiamo parlando dell'utente che ha acquistato il gioco su ps3 più tutte le espansioni, che non so quante siano ma uno sconto ci può stare.

Ovviamente ci mancherebbe sul fatto che ogni software house può fare il caspio che gli pare, ma in caso di vendite non esaltanti secondo me è più giusto leggere il mercato diversamente e non prendersela con il destino cinico e baro, also known as Plus, Humble Bundle e gratuitume assortito.

E questo perché comunque ci sono i giochi che vendono comunque nonostante tutto ciò, ora siamo in ambito playstation e non sono preparato, ma in ambito PC ci sono tanti post mortem di sviluppatori che probabilmente già conoscerai e che dicono di come essere finiti dentro un bundle ha giovato tantissimo alle vendite(soprattutto per la visibilità), anche post bundle.

Il problema principe è la visibilità oggi, o no?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Floyd - 10 Feb 2015, 22:06
Non capisco che cosa ci sia di strano che gran parte del pubblico non voglia pagare o pagare poco giochi indie che non hanno dietro brand e marketing forti. Quando l'utente medio sborsa 60 euro per the last of us,  non ha comprato "un gioco" , ha comprato il "è fatto da quelli di uncharted" e "ho visto la pubblicità in giro nel sito / tv / youtuber / quello che è, e "somiglia tanto al serial tv di turno, videogiochi oscar-worthy, etc etc".

Qua invece si chiede all'utente medio console, che vuole giochi AAA che sfruttano la loro console, di sborsare 15 euro o 10 euro o quello che sono per una moltitudine di titoli che non conosce e che non presentano solitamente alcuna facile attrattiva. Quando usciva braid, gli indie erano pochi, erano una novità per il pubblico e c'era scarsa concorrenza, e solitamente uscivano prima su console. Gli indie sono e rimaranno qualcosa per pochi e i successi rari, esattamente come nel succede nel cinema che per una produzione indipendente ha successo ce ne sono altre 20 che vengono guardate solo dagli hipster.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 10 Feb 2015, 22:16
Aggiungo, Transistor ha venduto 1/6 di Bastion. Per alcuni è un gioco inferiore, io l'ho trovato fondamentalmente equivalente. Che venda UN SESTO (certo, in meno tempo) a me sembra però preoccupante. Semplicemente son cambiati i tempi.
Transistor ha, secondo gli stessi sviluppatori (https://www.supergiantgames.com/blog/transistor-earns-60-industry-accolades-sells-more-than-600k-copies/) venduto in un periodo di tempo equivalente più di quanto avesse fatto Bastion a suo tempo.
La tua premessa da questo punto di vista è imho fallata. Bastion ha venduto ovviamente di più perché ha avuto quattro anni per farlo, e molte più piattaforme.
Non mi sembra un buon esempio del fatto che il Plus significa il fallimento automatico degli Indie, almeno su console.

Facendo qualche altro esempio di indies su PS4, Octodad ha venduto ad ora un terzo delle copie totali su PS4 (http://www.playstationlifestyle.net/2015/01/30/octodad-dadliest-catch-sales-figures-reported/) nonostante sia uscito mesi e mesi dopo l'uscita PC, su una base installata molto più ridotta. Towerfall Ascension (http://www.eurogamer.net/articles/2014-04-28-towerfall-sold-best-on-ps4) aveva secondo gli sviluppatori venduto più su PS4 che su PC (per tacer di Ouya). E lo sviluppatore di Retro City Rampage aveva a sua volta affermato come su Vita avesse venduto il numero maggiore di copie (escludendo quelle date via col Plus).

Insomma, non vedo motivi per allarmismi. Questo non significa che qualsiasi titolo avrà successo, ma questo prescinde dallo status del gioco. Combatto però l'idea che l'esistenza del Plus di per sé significhi un flop annunciato. Se veramente a qualcuno interessa un titolo, lo prenderà appena può. Se è disposto ad aspettare un tempo indefinito nella fumosa speranza che il gioco diventi "gratis" allora significa semplicemente che non era poi così interessato. Questo sentimento può essere più predominante per un titolo indie che per un titolo tripla A (per motivi che francamente non comprendo pienamente), ma bon.
Aspettare che un titolo arrivi sul Plus non è diverso da quel che si faceva, e si fa tutt'ora, dell'aspettare che arrivi un prezzaccio, e alcuni saranno più "vocali" di altri nell'esprimere questo sentimento, ma questo non lo rende universale.
Ma devo ancora vedere dati concreti sul fatto che il Plus questo incida negativamente sulle vendite, in generale.
Preciso che mi riferisco principalmente all'ambito Plus visto che è appunto quello che conosco di più. Altri come Panda sono più ferrati in altri ambiti.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 10 Feb 2015, 22:24
E' ovviamente sbagliato pretendere uno sconto, ma è anche intelligente da parte di chi produce un gioco inventarsi mercato dove normalmente non ci sarebbe. Nella fattispecie dubito che Stardust sia indirizzato verso chi ha giocato 23489 ore il primo e ha comprato tutti i DLC, visto che è per gran parte lo stesso gioco con pochissime differenze (peraltro, forse, discutibili). E' su un'altra console ed è costato dei soldi, ok, ma se vuoi che ricompro la stessa roba dammi un incentivo per farlo.
Il messaggio del tizio era più o meno questo. E' un diritto venderlo a prezzo pieno come è un diritto non comprarlo. Uno a uno e palla al centro, ma da un pareggio del genere non ci guadagna nessuno.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 10 Feb 2015, 22:34
E' ovviamente sbagliato pretendere uno sconto, ma è anche intelligente da parte di chi produce un gioco inventarsi mercato dove normalmente non ci sarebbe. Nella fattispecie dubito che Stardust sia indirizzato verso chi ha giocato 23489 ore il primo e ha comprato tutti i DLC, visto che è per gran parte lo stesso gioco con pochissime differenze (peraltro, forse, discutibili). E' su un'altra console ed è costato dei soldi, ok, ma se vuoi che ricompro la stessa roba dammi un incentivo per farlo.
Il messaggio del tizio era più o meno questo. E' un diritto venderlo a prezzo pieno come è un diritto non comprarlo. Uno a uno e palla al centro, ma da un pareggio del genere non ci guadagna nessuno.

esatto, concetto molto condivisibile.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Filo - 10 Feb 2015, 23:10
Sconti fortissimi, bundle convenienti, megaoffertone, gioconi cestonizzati "questo l'ho preso solo perché vale  3 volte tanto", fregare il GS grazie alle loro politiche senza senso eccetera eccetera = backlog infinito, passi più tempo a star dietro a tutta questa roba che a giocare, poi stai nei forum di videogiochi a parlare di... boh

Parecchi videogiocatori devono rendersi conto che A) non hanno più voglia di giocare o fondamentalmente non l'hanno mai avuta e sono/sono diventati solo dei collezionisti/commercianti e B) non per questo i giochilli devono essere regalati, visto il lavoro che c'è dietro, costi di distribuzione, marketing ecc.

Ah e dimenticavo quelli "ho trovato il gioco X a soli 20 euro ne compro tre e ne rivendo due" (ammetto che a volte lo faccio anche io, ma io i soldi non li ho davvero, sapete com'è quando uno non lavora... :D)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: babaz - 10 Feb 2015, 23:30
Che centra, Filo.
Fare i trick é parte del divertimento, una sorta di metagame :)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Filo - 10 Feb 2015, 23:32
Agli inizi sì, poi diventa IL divertimento. Spesso, non sempre. Nessuno si senta chiamato in causa, parlo così in linea generale. :educated:
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 10 Feb 2015, 23:32
i videogiocatori è vero che sono sempre in aumento, ma l'utenza "core" grossomodo resta sempre la stessa numericamente parlando.

A me sembra che il mercato regga benone a parte i tripla A, ricordavo appunto i numeri di octodad

(http://1u88jj3r4db2x4txp44yqfj1.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/2015/01/Octodad-780x347.png)

Un gioco con un metacritic basso, copertura mediatica decente ma non certamente sovraesposto, 460 mila copie vendute per 5 milioni, a fronte di un investimento di 500k. In media 10 dollari a copia che mi sembrano pure tanto onestamente, visto che il gioco su PC è stato a 3 4 dollari più volte.

In ogni caso, in una situazione ipotetica di octodad venduto a 4 dollari a copia, con 500k di costi, sarebbero bastate 150 mila copie vendute per andare sopra e avere pure un margine di profitto per iniziare a produrre un altro gioco.

Ovvio che non tutti gli indie fanno 150 mila copie, anzi tutt'altro, ho recensito giochi che, stando alle charts steam, avevano giocato nelle ultime 24 ore 3 persone in tutto il mondo. Però la quantità di giochi e la qualità è veramente alta ormai, per fare numeri non basta essere un buon gioco, bisogna avere qualcosa in più.

Se non hai qualcosa in più, finisci negli humble bundle presto  :-*
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 10 Feb 2015, 23:44
Ma questo è un atteggiamento sbagliato dell'utente, mica un errore di chi ti regala il gioco.
Se una persona per apprezzare un gioco deve spenderci per forza 60 euro (ma anche fossero solo 60cent) è sbagliata la persona, non il gioco.

Scusa, non capisco il senso di questa risposta, visto che è esattamente quello che ho scritto io.
O forse ho scritto da qualche parte che è colpa del PS+?

Lo ribadivo ^_^
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 10 Feb 2015, 23:48
Sconti fortissimi, bundle convenienti, megaoffertone, gioconi cestonizzati "questo l'ho preso solo perché vale  3 volte tanto", fregare il GS grazie alle loro politiche senza senso eccetera eccetera = backlog infinito, passi più tempo a star dietro a tutta questa roba che a giocare, poi stai nei forum di videogiochi a parlare di... boh

Parecchi videogiocatori devono rendersi conto che A) non hanno più voglia di giocare o fondamentalmente non l'hanno mai avuta e sono/sono diventati solo dei collezionisti/commercianti e B) non per questo i giochilli devono essere regalati, visto il lavoro che c'è dietro, costi di distribuzione, marketing ecc.

Ah e dimenticavo quelli "ho trovato il gioco X a soli 20 euro ne compro tre e ne rivendo due" (ammetto che a volte lo faccio anche io, ma io i soldi non li ho davvero, sapete com'è quando uno non lavora... :D)

Eh, ok, questo è tutto molto vero.

Ma
a) non è necessariamente un male
b) non influisce necessariamente sulla fruizione di un gioco specifico
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Andrea_23 - 11 Feb 2015, 00:01
Tutto molto giusto e bello, ma mi inquieta che nessuno fino ad ora abbia sottolineato che i giochi del PS+ sono noleggiati, non regalati.

Inoltre... gli indie scontati non fanno altro che assumere il prezzo che è percepito come corretto.
Su Steam, sappiate, è lo sviluppatore a decretare i termini di questo aspetto.
La concorrenza è spietata? Deal with it.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 11 Feb 2015, 03:44
Il discorso è molto interessante. Fondamentalmente sono d'accordo con Gatsu, anche se con riserva, che nasce dal fatto, già ribadito nel topic apposito, che, ad oggi, il plus è percepito dalla maggior parte dei videogiocatori come "caccio sti 50 euro per giocare online", non - come L'amico o Kabuto di turno - "aspetto che il 90% dei giochi che mi interessano escano lì, non li devo pagare una mazza". Io stesso che compro di tutto, compro fisico, in dd solo se indispensabile (ossia giochi che escono solo là o che hanno un differenza di prezzo abissale, tipo Walking Dead season 1 a 10 euro vs 40 boxata).
Fatta questa premessa, che Transistor sia regalato, costi 20 euro o 5, non frega una mazza quasi a nessuno, è indie, di nicchia. Al massimo può essere un danno per i programmatori, ma se fanno l'accordo per farlo uscire sul plus si saranno fatti i loro conti (non so come funziona, sinceramente, ma presumo non ci vadano troppo a perdere). Oppure, come nel caso di Apotheon, esce gratis per farsi conoscere, e poi puntare a qualcosa di più grande dopo. Magari anche un buon passaparola può aiutare le vendite se il gioco si dimostra valido per chi l'ha provato. Resogun e Outlast sono stati bei giochi, uscirono gratis, sono stati consigliati da chi li ha presi e sono stati comprati. Magari Apotheon si dimostra valido e in futuro venderà benino col passaparola.

Il vero problema piuttosto è quando annunci che usciranno giochi mesi dopo. Già c'è chi aspetta mesi per (non) acquistare un gioco con la speranza che esca gratis, poi lo annunci pure (come per Infamous FL e Swapper) e proprio blocchi le vendite, o quasi. Quello non ha molto senso, non so come gli sia uscito, forse sempre perchè avranno considerato che lo spingere a fare il plus per quei mesi sia un guadagno maggiore di comprare i singoli giochi annunciati. Boh.
Fatto sta che Transistor, su consiglio di Nihizilem, con il quale posso non concordare qualche giudizio ma che leggo sempre con piacere, l'avrei comprato al primo sconticino sui 13-15 euro, regalandomelo ora si sono giocati i miei soldi. Però è stato un caso. Swapper pure aspettavo uno sconto a 13, ma hanno annunciato che usciva e ho aspettato. Per il resto Oddworld l'ho comprato a 10, Game of Thrones a 15 la season, Wolf idem ai suoi tempi, WD 1 e 2 lo stesso, Valiant Hearts, idem, e così tanti altri. Conscio che prima o poi usciranno sul plus, o che il mese dopo potevano costare meno. In altre parole: compro al prezzo che mi sta bene, ma non pretendo che mi siano regalati.

Il problema, cmq, è che il discorso di Gatsu lo si può fare anche per i giochi retail, mica solo quelli digitali. Così come là si aspetta lo sconto o il regalo sul plus, per il gioco retail si aspetta l'abbattimento del prezzo o il "cestone a 10 euro". Il risultato è simile. Si trascurano bei giochi, dai Vanquish ai New Order, dai Bulletstorm agli Evil Within, dagli Spec Ops ai Bayonetta e il risultato è che i seguiti (o altri giochi di quelle software house) ce li ficchiamo in quel posto. Nel senso che o non usciranno mai, o usciranno dopo anni e anni di sviluppo travagliato, o su console anomale o altro sempre di negativo.
E' ovvio che non puoi costringere la gente a comprare il gioco a 70 euro o 25 in dd, però non lamentiamoci se decidendo di aspettare il gioco a 10 euro o l'indie regalato poi i bei giochi non escono più o faticano ad uscire. Quando leggo, sempre più spesso, di gente che vuole aspettare di pagare 10/15 euro giochi fantastici che valgono più del 75% di tutto il resto che sta là fuori, veramente mi si stringe il petto.  :no:
Ma questo sembra che non sarà più un problema, e qui devo arrivare a quotare anche Filo, che giustamente e tristemente dice:

Citazione
Sconti fortissimi, bundle convenienti, megaoffertone, gioconi cestonizzati "questo l'ho preso solo perché vale  3 volte tanto", fregare il GS grazie alle loro politiche senza senso eccetera eccetera = backlog infinito, passi più tempo a star dietro a tutta questa roba che a giocare, poi stai nei forum di videogiochi a parlare di... boh

Leggi i forum e un terzo della gente (mi tengo basso) passa a smerdare qualsiasi gioco venga annunciato. Se è una nuova ip è merda al 90% (vedi Order, Evolve, Dying Light, ecc tranne i giochi fatti da studi intoccabili, tipo Bloodborne, per eredità dei Souls), se è un reboot/remastered/remake al 99% (vedi su tutti Dmc citato che è invece un altro bel gioco criticato senza manco essere provato dall' 80% dell'utenza, e mi sono tenuto basso anche qua), se è un sequel dipende da quanto sono piaciuti i precedenti, ma neanche, visto che si spala tranquillamente sui Batman, Uncharted, e compagnia bella.
Un altro terzo aspetta il su citato "cestone a 10 euro" o plus.
L'ultimo terzo aspetta trepidante i giochi e li compra.
La situazione è spesso quindi desolante.
Questo però sui forum, dove appunto c'è gente che passa più tempo a scrivere che a giocare (come dice Filo). Per fortuna (mia e dell'industria) lì fuori c'è ancora in giro tanta gente che gioca e basta, non si fa tutte ste seghe e compra. Compra i Fifa, i Gta, i Cod, i Wwe, Last of Us, Mario, Halo, e compagnia bella. Gioca, finisce, ricompra, colleziona e così via. Certo sono per lo più tripla A, ma pazienza, serve all'industria.

Purtroppo capisco Gatsu, lui lavorando - se ho capito bene - (solo?) sugli indie, si trova inevitabilmente invischiato nei forum e solo sul problema digitale, quindi non è salvato dalla massa "fisica" che compra ancora retail. Non c'è un Resogun boxato, non sta nei negozi a vedere cosa, come e quanto compra la gente, non li vende direttamente. Quindi capisco la sua incazzatura e desolazione. Però se non sta bene questa cosa dovrebbero essere i programmatori a non fare più accordi no? Cioè, se non va di lavorare "gratis" si cercano soluzione differenti. Ma qui non voglio entrare nel merito, ripeto che non so come funzionano sti meccanismi.

Infine anche l'affermazione "se è gratis è più facile stroncarlo" è triste e vera. Con le dovute eccezioni (Resogun, Outlast), se una cosa è gratuita viene trascurata di più e/o snobbata.
Se invece l'abbiamo pagata (non ovviamente due spicci, ma cifre importanti, dai 25 ai 70 euro), si cerca di approfondirlo di più per non sentirsi di aver buttato soldi. Mi regalano Apotheon, gioco un'ora, ah vabbè, cacca pupù disinstalliamo. Spendo 70 euro per un retail o 25 per un Transistor, beh, approfondiamone le meccaniche. Certo poi c'è chi compra magari un Cod o Fifa, e gli fa talmente cagare che il giorno dopo lo mette in vendita. Tutto può essere. Ma devono essere casi estremi, in genere non è così. ^^
Personalmente, ai tempi della psx e ps2 non riuscivo a stare dietro a tutto ciò che prendevo in versione verbatim, dalla 360 in poi ho dato più peso agli acquisti e giocato spolpando spesso quello comprato. Ho un backlog infinito, ma quello è appunto dovuto a tanti recuperi successivi di titoli secondari (che stanno là ancora ingiocati e che mai giocherò) e, manco a dirlo, alle offerte dd e al plus, che ogni volta mi fa aggiungere giochi che accumulo perchè gratis ma che stanno là ancora da scaricare. Un cane che si morde la coda, insomma.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 11 Feb 2015, 03:49
Tutto molto giusto e bello, ma mi inquieta che nessuno fino ad ora abbia sottolineato che i giochi del PS+ sono noleggiati, non regalati.

Vabbè Andrea, è una precisazione un pò inutile. Tra gente che si fa l'annuale o giochi che si finiscono tranquillamente in poco tempo, davvero il problema del noleggiati/regalati non si pone proprio.
Raramente ho sentito di gente che non sia riuscita a finire Puppetteer, Swapper, Spec Ops e compagnia cantante perchè il plus era scaduto. Visto e considerato poi che basta rinnovare per riavere tutto.
Se l'osservazione deve essere fatta per screditare il servizio, direi che regge poco. Se poi voleva essere una innocua precisazione, ribadisco, c'è davvero poco da preoccuparsi.  :yes:
Titolo: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 11 Feb 2015, 08:02
Devil stranamente ^___^ ha colto il punto. Ad esempio un problema difficile da risolvere è che se il tuo precedente gioco era sul Plus, l'utenza si aspetta che IL PROSSIMO sia sul Plus. Le richieste per Alienation sul Plus sono già arrivate a mesi dall'uscita. Quindi "promuovere il prossimo gioco" è abbastanza una minchiata: semplicemente abbassi i costi di ingresso e non puoi più alzarli senza far incazzare l'utenza. Transistor non diventerà mai il successo che fu Bastion perché Bastion è stato in uno dei primi Humble Bundle. C'era l'effetto novità, adesso c'è un Bundle ogni 3 giorni e c'è l'implicita aspettativa che il costo del gioco ad un certo punto scenda del 75%. Riguardo alla concorrenza: è certamente aumentata, ma credo non abbiano mai chiuso tanti studi come negli ultimi due anni. Poi senti quelli di Monument Valley, probabilmente il più bel gioco su mobile dell'anno scorso  e c'è una mezza rivolta quando SI PERMETTONO DI CHIEDERE 2€ per un raddoppio dei contenuti.

La questione bene digitale conta un cazzo: un port non è un cut/paste eh. È esattamente la situazione del ristorante che citavo: stesso menù di ieri, ricette collaudate, ma comunque il cibo lo devi preparare. Uno non può pretendere di mangiarlo e pagarlo scontato perché "è la stessa roba di ieri".

PS: ah comunque con $500 000 non fai poi molti generi di giochi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 11 Feb 2015, 09:21
Uno non può pretendere di mangiarlo e pagarlo scontato perché "è la stessa roba di ieri".
Non credo rispondessi a me, ma in ogni caso non è "la pretesa" il punto della discussione.
A margine: che uno che fa marketing vada in sbattimento perché vede la gente scema o con pretese assurde onestamente mi lascia un po' perplesso. Il mercato è quello in qualunque ambito, facciamocene tutti una ragione (soprattutto chi sceglie di confrontarsi con esso).
Tornando sulla frase quotata: dipende a quale pubblico vuoi che si rivolga il tuo gioco. Se vuoi raggiungere nuove persone va benissimo il prezzo pieno e chi pretende il gioco gratis è un cretino. Se vuoi (ri)raggiungere chi ci ha già buttato dentro parecchi sacchi allora devi dargli qualcosa in più di due pianeti extra. A questo si aggiunga il fatto che ok, lo devi riprogrammare ma:
1) Il gioco è già bello che esistente (sotto forma di progetto).
2) Gran parte della grafica può essere riutilizzata.
3) La console è parecchio più potente, quindi il port non dovrebbe essere troppo complicato. Non sei costretto ad andare sul metallo come su PS3, per ottenere le stesse prestazioni.
4) L'ecosistema economico è lo stesso, quindi l'impressione di comprare due volte la stessa cosa non è da sottovalutare.
5) All'utente scimmia sembra di ripagare il prezzo pieno per due (discutibili) pianeti in più. Non sarà così, ma la percezione non è una cosa che uno sviluppatore può sottovalutare mettendo sul mercato un gioco.

Alla luce di tutto questo, permettere di avere uno sconto a chi ha già il prodotto completo su PS3 non è una cosa così stupida.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 11 Feb 2015, 09:53
Bon ok, ma i prezzi li fa Sony, lamentati con loro ^__^ noi alla fine con sto gioco manco c'entriamo.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 11 Feb 2015, 10:10
Se la percezione del compratore è sbagliata la colpa è del venditore.
Se un compratore reputa un prezzo eccessivo per il bene che intende acquistare o è stata sbagliata la comunicazione riguardo a quel bene o quel bene costa troppo per il suo target.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 11 Feb 2015, 10:14
Boh, il miglior platform indie e a mio parere anche non indie è costato 100 mila dollari, non 500k.
http://hitboxteam.com/dustforce-sales-figures

Sono rientrati dei costi dopo 10 giorni di vendita, dopo un anno grazie a super sconti e humble bundle, hanno guadagnato netti 490 mila dollari, quasi 5 volte i soldi che ci hanno investito dentro. Non guadagnavano tanto, 20 mila dollari l'anno circa, però era il loro primo progetto in assoluto e non mi pare malaccio.

Per il resto, potrei citare i 500k e oltre di Space Engineers, potrei citare The Forest e Stranded Deep che grazie al trailer figo indovinato hanno stravenduto abbombazza a 15 dollari, senza che la gente aspettasse l'humble bundle o addirittura il gioco, visto che sono in piena alpha.

Poi su questa questione dei bundle e dei prezzi stracciati, ci sono pareri divergenti, i tizi di Frictional Games sostengono che hanno aumentato notevolmente le copie vendute al giorno post humble bundle, ad esempio.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 11 Feb 2015, 10:16
Bon ok, ma i prezzi li fa Sony, lamentati con loro ^__^ noi alla fine con sto gioco manco c'entriamo.
Io manco ho PS4, figurati quanto posso essere interessato alla riedizione. :D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: atchoo - 11 Feb 2015, 10:19
@Kabuto Il problema è che questa percezione è stata abbastanza stravolta da iOS/Android/Steam, “grazie” ai quali pagare 10 euro per il lavoro di un anno o più di un team di tre persone è considerato un’enormità se non un’assurdità, magari perché ha la grafica pixel art.
Sempre “colpa” dei venditori, intendiamoci, ma indotta.
 
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 11 Feb 2015, 10:30
atchoo, io vado sempre avanti per esempi. Blackwell Epiphany, per citare un pixellino, è la quinta AG di Gilbert, dopo i 4 capitoli precedenti che sono stati praticamente regalati in humble bundle, potevi comprarli a 3 4 euro tutti insieme.

Blackwell Epiphany’s one month sales figures were higher then all the other Blackwell’s one month sales figures put together.

Lui nel suo blog parla di un marketing migliore e di una scelta più ponderata degli screens, ma è innegabile imho che la pubblicità delle "crazy sales" abbia giovato, la gente non ha aspettato di trovarselo in bundle a 50 cent.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Pila87 - 11 Feb 2015, 11:03
Farò un post di natura generale che non si riferisce a nessun utente (al limite si riferisce a "NeoGAF" vista come singola entità e non al nostro forum) quindi niente prenderla sul personale plis.

Personalmente, non compro un bundle PC da un pezzo ed ero fra quelli che non li saltavano mai, all'inizio.

I giochi sono un oceano infinito, metterli in un bundle o sul Plus sicuramente crea pubblicità e interesse e non è una cosa sbagliata (lasciamo perdere adesso le differenze fra un bundle e il Plus) è tipo il discorso di quelli che ti scaricano il CD dai torrent, lo ascoltano in macchina con gli amici, ti fanno i click su youtube e magari alla fine ti vengono a sentire in un locale... rispetto a niente, molto meglio. Il 99% di quelli tanto non avrebbe cacciato i soldi nemmeno sotto minaccia armata, almeno servono a qualcosa.

Lo strumento quindi è buono, però va usato con cautela. Io cerco di comprare poco, di pagare prezzi normali, di giocare davvero la roba. Non ho più troppa voglia di fare le grandi infornate di Steam a Natale, il Plus, Humble Bundle tutti i giorni, comprare solo le offertone anche se non ci giochi, avere cinque console (anche se non hai tempo come nessun lavoratore ce l'ha, cinque console. Più il PC) per poter dire sul forum di seguirle davvero tutte ed essere un esperto imparziale tuttologo (seee, te piacerebbe parecchio) avere il backlog ormai inattaccabile e consegnato alla storia e passare la vita a chiacchierare di qualcosa che non sono più i videogiochi, perché tu sei uno che si informa e "segue l'industria" ma poi alla fine 'sti giochini mica li giochi mai, anche se ne hai 700... cerco di non farlo, non è quello il mio hobby. Il Pupo mi ha fatto scoprire Locomalito, gli ho paypallato 10 euro mentre quello i giochi li regalerebbe. Non avrò supportato La Scena Indie, non vincerò il premio Esperto del Forum ma intanto gioco con quelli, li ho finanziati e godo davvero con la poca roba che ho tempo/modo di godere.

La percezione dei prezzi, comunque è andata a rotoli frallaggente. Da un lato abbiamo gli AAA che ormai spendono 100 milioni in pubblicità, dall'altro gente che mi ride in faccia quando dico che mi capita di prendere al dayone a 50 euro o suggerisco di comprare un giochetto coi pixelloni, questa poi li fa cadere letteralmente dalla sedia.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: atchoo - 11 Feb 2015, 11:11
@Panda Mettendo il “grazie” e il “colpa” tra virgolette intendevo proprio non esprimere giudizi sulle scelte dei venditori ed evidenziare che la percezione di cui parla Kabuto è in continua trasformazione. Bravo chi riesce a volgerla a proprio favore, così come chi sfrutta l’hype dell’articolo della rivista influente per lanciare il suo titoli indie a 15 euro e vendere comunque un fottilione di copie.
Detto questo, dubito di essere un campione attendibile, io faccio pure donazioni PayPal ai prodotti freeware che uso… E faccio un esempio: un’app di Assetto Corsa viene utilizzata attivamente da 12.000 persone e richiede un server apposito per funzionare. Sapete quante donazioni hanno ricevuto in tutto il 2014? 84.
 
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 11 Feb 2015, 12:20
non mi sorprende, vale lo stesso per le mod, super supportate e tutto, appena si paventa l'idea di metterle a pago tipo a 5 euro, apriti cielo. Stessa cosa per le traduzioni amatoriali, c'è gente che si lamenta per dover pagare 2 euro ed accedere all'area vip del forum.

Però ripeto, se fai un prodotto commerciale, il prezzo lo scegli tu e il mercato finora si è regolamentato bene, gli esempi che ho messo su non credo siano banali o che non fanno campione.

Ovvio che aumentando il numero di attori passivi nel mercato dei videogiochi, la concorrenza è spietata e per i pesci piccoli i margini di profitto sono destinati a ridursi, ergo è necessario mettere su un piano di business efficiente al massimo, prendendosi i giusti rischi e non uno di più. E gli octodad,i dustforce, stanno lì ad avere un 5X rispetto all'investimento iniziale.

E che dovrebbero dire allora le aziende che vendono biscotti al supermercato.  :hurt:
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 11 Feb 2015, 12:27
non mi sorprende, vale lo stesso per le mod, super supportate e tutto, appena si paventa l'idea di metterle a pago tipo a 5 euro, apriti cielo. Stessa cosa per le traduzioni amatoriali, c'è gente che si lamenta per dover pagare 2 euro ed accedere all'area vip del forum

Qualsiasi cosa che nasce gratis, sarà impossibile da far pagare in seguito.

Ricordate Whatsapp?
Si sono aperte le dighe dell'insulto quando si paventò l'idea di far pagare 79 centesimi all'anno.
La gente si scannava per 79 fottutissimi centesimi l'anno a fronte di un servizio di messaggistica con milioni di messaggi scambiati al giorno.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: babaz - 11 Feb 2015, 12:38
Se la percezione del compratore è sbagliata la colpa è del venditore.
Se un compratore reputa un prezzo eccessivo per il bene che intende acquistare o è stata sbagliata la comunicazione riguardo a quel bene o quel bene costa troppo per il suo target.
Vangelo :yes:
Titolo: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 11 Feb 2015, 12:40
I super indie che sono in 3 nel team fanno quei margini perché mangiano riso per 2 anni. Sono cifre insostenibili per ogni azienda non cinese / non di studenti programmatori wannabe. $20 000 di guadagno negli USA sono povertà eh. A San Francisco gli affitti dignitosi stanno a $5000 al mese. RESOGUN e Alienation costano ambedue milioni di euro, non centinaia. Meno di 10, più di 2. Un impiegato di fascia bassa costa all'azienda almeno 60 000€ all'anno. Poi certo, a fare la fame e vincendo la lotteria alcuni fanno una fortuna. Ma sono 5 indie all'anno su 3000 che escono ogni mese.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: babaz - 11 Feb 2015, 12:57
Ma quindi stai dicendo che Housemarque é uno studio indie? Facezie a parte, il mercato é segmentato. Voi vi piazzate nel mezzo come dimensioni (ma non come qualità, per fortuna :D), é possibile che la percezione di ciò che é indie sia molto sbarellata nel pubblico là fuori...
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 11 Feb 2015, 12:58
Però parliamo di prodotti di 5 6 milioni di euro che devono vendere, facendo conti alla carlona, senza tasse e royalties varie, almeno da 400 450 mila copie a 15 dollari per rientrare.

E' già un prodotto più rischioso, di quei 5 6 milioni quanti se ne vanno in marketing tra l'altro?

Quelli che "vincono alla lotteria" sono quelli che intercettano un bisogno delle persone e sono quelli che evidentemente ci vedono più lungo degli altri. Pensa a The Forest e Stranded Deep, non c'è ancora un gioco completo eppure con un trailer su youtube ben fatto hanno spopolato.

In ogni mercato c'è selezione naturale, poi se negli States devi pagare uno scarso 60 mila dollari, significa che la produzione dei videogiochi si sposterà in Polonia o in altri posti dove gli affitti costano meno, nel medio periodo la situazione si riequilibra.

Sono io che 1 o 2 anni fa ha comprato super stardust, e sarò sempre io quello che eventualmente lo dovrà ricomprare su PS4 stasera, il mercato si allarga ma il numero delle persone che cacciano la grana mi sembra che sia sempre lo stesso, o varia poco, no?

Io non vedo dinamiche particolari e uniche, è un mercato dove i margini sono elevati e i costi d'ingresso si sono abbassati un botto, ergo si sta assistendo ad una atomizzazione del mercato e i margini di profitto si comprimono, se non hai una marcia in più. O sei costretto proprio a chiudere bottega, e questo al di là del plus e degli humble bundle.

Se c'è un RPG sul mercato, lo puoi tenere a 50 euro. Se ce ne sono 200, gli appassionati di RPG sempre quelli sono, non crescono all'infinito, a 50 euro il tuo gioco non lo puoi tenere più. Forse neanche puoi più uscirci a 50 euro.

PS: l'idea dell'humble bundle nasce da un problema oggettivo che c'era allora e che c'è pure oggi, in un mercato in cui escono 10 20 giochi nuovi al giorno, il problema visibilità è altissimo, ecco che allora fai un pack di giochi indie, hai le notizie dei siti degli appassionati, hai trailer con più clic su youtube, il gioco di cui nessuno sapeva un cazzo prima, adesso è conosciuto.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Diegocuneo - 11 Feb 2015, 13:32
I super indie che sono in 3 nel team fanno quei margini perché mangiano riso per 2 anni. Sono cifre insostenibili per ogni azienda non cinese / non di studenti programmatori wannabe. $20 000 di guadagno negli USA sono povertà eh. A San Francisco gli affitti dignitosi stanno a $5000 al mese. RESOGUN e Alienation costano ambedue milioni di euro, non centinaia. Meno di 10, più di 2. Un impiegato di fascia bassa costa all'azienda almeno 60 000€ all'anno. Poi certo, a fare la fame e vincendo la lotteria alcuni fanno una fortuna. Ma sono 5 indie all'anno su 3000 che escono ogni mese.
ma infatti,il discorso mi sembra questo...
non si possono portare esempi alla The Forest o Rust o SLender o roba così...quelle sono le eccezioni
come lo fu Minecraft
bisogna parlare di aziende,dove bisogna pagare gli "operai",che hanno costi ingenti e continuativi importanti,e senza andare a scomodare i più grossi AAA che hanno ragionamenti ancora diversi da vere multinazionali
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 11 Feb 2015, 13:51
E' già un prodotto più rischioso, di quei 5 6 milioni quanti se ne vanno in marketing tra l'altro?

Senza marketing. Quello ha un budget separato. Solo sviluppo = pagare gli stipendi di chi ci lavora.

Citazione
In ogni mercato c'è selezione naturale, poi se negli States devi pagare uno scarso 60 mila dollari, significa che la produzione dei videogiochi si sposterà in Polonia o in altri posti dove gli affitti costano meno, nel medio periodo la situazione si riequilibra.


Sto parlando di € e della situazione che conosco. Se poi a te sembra un bene che lo sviluppo si sposti in zone emergenti vabbè, direi che non ho molto da aggiungere. Evidentemente la creatività e l'aspetto culturale legato al tipo di videogiochi che ti vengono propiniati è considerato al pari di una biglia d'acciaio., fermo restando che Polonia, Ucraina e Russia han proposto robe degnissime.

Ma a ragionare così fra 5 anni giocherai solo a cloni cinesi di LoL. 
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 11 Feb 2015, 14:01
Ma a ragionare così fra 5 anni giocherai solo a cloni cinesi di LoL.
Son trent'anni che si sostiene che il mercato collasserà e siamo ancora qui a giocare a giochi nuovi ogni anno.
In più non hai spiegato perché Housemerque supporta questa situazione.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: babaz - 11 Feb 2015, 14:51
supporta o sopporta?

UPDATE: modificato il post originale che non aveva alcun senso
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 11 Feb 2015, 14:55
Allora, intanto alcuni articoli sulla lista degli studios che abbiamo lost in translation a causa dei cambiamenti del mercato negli ultimi anni:

http://www.gamesradar.com/game-studios-we-lost-during-7th-console-generation/
http://gamejobwatch.com/#64

Sono 150 nell'ultima generazione, una lista completa non la trovo. Cmq 150 studio è un fottuto problema.

Qui altre motivazioni dietro ai vari licenziamenti (riassumendo: burn rate, ovvero quello che ti costa avere una persona ogni mese in un team).

http://kotaku.com/why-game-developers-keep-getting-laid-off-1583192249

Detto questo non mi pare di aver mai detto che Housemarque supporta la situazione attuale. Anzi, se c'è una cosa che stiamo facendo è guardare preoccupati al trend di svalutazione della fascia di giochi per cui siamo noti.

Questo sul lungo periodo potrebbe sicuramente comportare un cambiamento di direzione onde evitare rischi inutili. Non posso entrare nel dettaglio ma fondamentalmente il dramma della svalutazione del costo dei giochi si è già consumato nel mercato mobile, che infatti a parte 4-5 nomi grossi (Supercell, King, pochi altri) è un bagno di sangue per gli investitori.

Riassumendo: vi sembrerà di risparmiare a comprare tutto a -80%, ma nel concreto state contribuendo a far sparire (o indebolire) certi tipi di giochi e certi tipi di sviluppatore. 

 

Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 11 Feb 2015, 15:18
ho letto l'articolo di kotaku ed emergono cose interessanti. Innanzitutto si parla di media 84 mila dollari l'anno per dipendente, che è una cifra enorme se pensiamo alla nostra Italietta. Quindi si può dire che la remunerazione per la forza lavoro è elevata, quindi la distribuzione dei cash ai fattori produttivi è abbastanza equa, più di altri settori. I videogiochi continuano a crescere, ma anche gli stipendi di chi li produce non scherzano.

Tutta questa efficienza economica si paga con contratti a tempo determinato ed una fluidità eccessiva che porta a licenziamenti e ricollocamenti rapidi, oltre che ad orari di lavoro allucinanti per rispettare le deadline.

E' una sintesi personale di quello che emerge dall'articolo di kotaku ma, correggetemi se sbaglio, attendibile.

Detto questo, parliamo di un settore che continua a crescere e non si arresta, ma sarei curioso come detto di capire se il numero di videogiocatori che spende relativamente tanto nel corso dell'anno, è rimasto invariato, è cresciuto o è diminuito.

Panda Vassili ieri si è comprato Outland e ha regalato una copia ad un amico, manco a dirlo il gioco non lo ha nemmeno installato, e non sa quando lo installerà. O se lo installerà, intanto è lì, ed è lì perché Gatsuper questa discussione mi ha fatto capitare nel tweet di housemarque e ho potuto notare lo sconto. Panda Vassili non avrebbe mai comprato Outland a 10 euro, e probabilmente non lo avrebbe mai fatto nemmeno a 2,50. E' stato un acquisto emotivo, come il 99,99 per cento degli acquisti in questo ambito.

Ecco, oggi su Steam è pure complesso seguire tutti gli sconti che ci sono, ci sono infatti i siti che raccolgono le offerte. Visibilità dicevamo. 

Nota a margine: il primo humble bundle, controllato su wikipedia, ha data maggio 2010, sono quindi passati quasi 5 anni e non giochiamo cloni cinesi di Lol. Non vedo perché dovrebbe succedere fra 5 anni.  :hurt:

I due più grandi successi e sorprese degli ultimi anni sono Minecraft e Day, che hanno fatto i milioni. La richiesta di un survival buono è altissima.

Quanti survival oggi si possono comprare, anche se non sono finiti?La cifra è più vicina ai 100 TITOLI dello stesso genere che ai 50. A me sembra un'enormità.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 11 Feb 2015, 15:30
Riassumendo: vi sembrerà di risparmiare a comprare tutto a -80%, ma nel concreto state contribuendo a far sparire (o indebolire) certi tipi di giochi e certi tipi di sviluppatore.
Ah, guarda, mi sento davvero in colpa.
Ma secondo te, a parte qualche caso, qui tutti non comprerebbero tutto quello che piace appena esce?
Non so se la notizia è arrivata in Finlandia, ma c'è tipo la RECESSIONE ECONOMICA nel resto del mondo.
A questo si aggiunge il piccolissimo problema delle giornate di 24 ore, in cui devi anche lavorare mangiare dormire e ottemperare a tutta una serie di responsabilità che hanno le persone con famiglia e impegni (di solito un attimo più importanti ed incombenti del finire il giochino al PC).
Quanti giochi pensi che la maggior parte delle persone quasi quarantenni possano realisticamente giocare in un anno?
Esempio: Nintendo non sconta i suoi giochi. MAI (vabbè, qualcuno sì, ma solitamente no). E quindi io i giochi solitamente non li compro se non usati di quinta mano. Aspetto anche anni, non c'è problema. Perché questo?
1) Perché se non li gioco subito non muore nessuno.
2) Perché ho valide alternative.
3) Perché con i soldi con cui ne compro uno posso comprarne tre o quattro altrettanto validi.
Ma la vera verità davvero è che i giochi Nintendo mi piacciono fino ad un certo punto. O meglio non mi piacciono così tanto da farmene sentire il bisogno impellente.
Esce Bayonetta 2 e stavo già risparmiando da 6 mesi per comprarlo al day1. Perché? Perché era il gioco che VOLEVO.
Quindi se il tuo gioco lo voglio tantissimo lo compro, anche se sono un pezzente, anche se c'è la recessione, anche se magari ci metto 1 mese ad avviarlo perché non ho tempo.
Quindi?

Quindi pensate a fare giochi che mi piacciono. :D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 11 Feb 2015, 15:40
Ma io non ho ancora capito perché se la situazione sia questa proprio Hosuemarque sottostà e supporta questa situazione lanciando il suo Resogun come primo gioco incuso nel Plus al lancio di PS4. Sarà per caso che qualcuno alla fine da questa situazione di guadagna?
Inoltre mi paiono i soliti discorsi legati alla pirateria ma con il soggetto cambiato. La pirateria doveva ammazzare il mercato e ci troviamo con tre console casalinghe + due portatili + i cellulari/tablet + pc e l'industria continua a crescere. Mah...
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 11 Feb 2015, 15:44
Perché esistono cose chiamate contratti che firmi per un certo numero di anni e non è detto che siano flessibilissime da modificare.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 11 Feb 2015, 15:50
ma l'apotheon o il resogun che finiscono come gioco gratuito sul plus, ottengono dei vantaggi economici(che non so nemmeno come si potrebbero quantificare) o solo visibilità?

Ad esempio quando Steam per natale ha organizzato l'asta, il singolo sviluppatore che aderiva donava letteralmente 30 50 copie del proprio gioco a Valve, ma dell'economia creata con le gemme non hanno guadagnato un euro. E' uguale sul plus, non si prende un euro?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 11 Feb 2015, 16:10
Secondo Futurlab (http://www.gamesindustry.biz/articles/2013-08-28-futurlab-sony-is-a-new-breed-of-business-development) (quelli di Velocity ad esempio), gli sviluppatori ricevono un compenso.
Naturalmente non so se valga per tutti, ma presumo di si, anche se può naturalmente variare in base a molti fattori.
E aldilà dei soldi, è comunque un veicolo pubblicitario molto forte visto che attrae l'attenzione di una platea più ampia verso uno sviluppatore e quindi i successivi titoli.
Ed infine, può essere un grimaldello per avere una piattaforma più estesa di potenziali compratori di DLC e contenuti aggiuntivi di varia natura.

Sul discorso più ampio, non penso che Gatsu abbia portato sufficienti elementi a comprova della sua tesi. O almeno, dell'idea che i cambiamenti in negativo che si hanno ora nell'ambito videoludico siano da attribuire necessariamente a cose come PS Plus o i Bundle ecc...
Banalmente, il mercato è diventato mille volte più competitivo, i costi di produzioni si sono alzati, e ciò ha portato ad una polarizzazione dell'offerta tra i due estremi in termini di valori produttivi.
Se guardiamo ad esempio ciò che succede in Giappone, che è probabilmente l'esempio più eclatante, mi si concederà che la profonda crisi dell'industria da quelle parti ha poco o nulla a che fare la svalutazione del videogioco a cui Gatsu accenna. Sono altri i fattori, e con modalità diverse credo che anche da noi i fattori siano diversi.

Questo non significa che non creda che questa svalutazione non esista, anzi. Semplicemente non credo sia responsabile, ad ora, di ciò che sta succedendo.

Insomma, l'industria ha secondo me grossissimi problemi. Non credo che c'entri però in maniera preponderante l'oggetto del thread.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 11 Feb 2015, 16:18
Panda tifa per l'industria che a conti fatti prima o poi si renderanno conto di aver bisogno di analisti finanziari e gente in grado di calcolare un IRR.

Quindi psplus è il groupon dei videogiochi?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 11 Feb 2015, 16:35
Purtroppo ci sono alcuni aspetti di tipo finanziario o contrattuale di cui non posso discutere, ma per farvi capire Sony avrebbe avuto la possibilità di accaparrarsi Bayonetta 2.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 11 Feb 2015, 16:50
Due domande:

- ok, 150 studios che chiudono nell'ultimo anno; ma quanti nuovi ne sono nati?
- quale genere videoludico sarebbe davvero sparito dal mercato?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 11 Feb 2015, 17:30
Purtroppo ci sono alcuni aspetti di tipo finanziario o contrattuale di cui non posso discutere, ma per farvi capire Sony avrebbe avuto la possibilità di accaparrarsi Bayonetta 2.
Ma prima che fosse realizzato, intendi?
Perché ora come ora non penso possano slegarsi da Nintendo che l'ha prodotto in toto.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 11 Feb 2015, 17:34
Credo si riferisca al fatto che ai tempi Platinum/Sega sono andati in giro a vedere chi fosse interessato all'IP e solo Nintendo si è fatta avanti.

Ha senso nella misura in cui Nintendo aveva probabilmente più bisogno del gioco di cui quanto ne avessero Sony e Microsoft, nell'ottica di assicurarsi l'attenzione di un certo tipo di pubblico, ma chi può dirlo.

Poi bon, non ho capito nemmeno io molto bene il post, a meno che l'idea sia che coi soldi che Housemarque ha ricevuto per i suoi giochi su Plus Sony avrebbe potuto finanziare Bayonetta 2 (?).
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 11 Feb 2015, 17:36
Non so cosa intendesse Gatsu, ma che lo sviluppo di Bayonetta 2 fosse stato rifiutato sia da Sony che Microsoft, lo disse pure Kamiya ai tempi in cui la folla inferocita voleva lo scalpo dei Platinum per l'esclusività su WiiU.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 11 Feb 2015, 18:28
Credo si riferisca al fatto che ai tempi Platinum/Sega sono andati in giro a vedere chi fosse interessato all'IP e solo Nintendo si è fatta avanti.

Ha senso nella misura in cui Nintendo aveva probabilmente più bisogno del gioco di cui quanto ne avessero Sony e Microsoft, nell'ottica di assicurarsi l'attenzione di un certo tipo di pubblico, ma chi può dirlo.

Poi bon, non ho capito nemmeno io molto bene il post, a meno che l'idea sia che coi soldi che Housemarque ha ricevuto per i suoi giochi su Plus Sony avrebbe potuto finanziare Bayonetta 2 (?).

Il senso era questo (poi devo fermarmi che sennò mi licenziano): siccome certi giochi (belli) vendono poco o solo nel cestone o in sconto, il rischio che non ci sia mai più roba tipo Bayonetta è concretissimo. Ai Platinum li salva solo che hanno un buon nome, ma altri studi come loro o cambiano o sono condannati. Come giocatori e appassionati, vi sta bene?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 11 Feb 2015, 18:42
Continuo a pensare che siano solo questione di correnti.
I generi vanno e vengono in ogni ambito e sempre si cantano gli inni funebri, poi basta che un gioco faccia l'exploit e ritorna in auge peggio che in passato.
Io credo che gli studi stessi abbiano la completa responsabilità della situazione del mercato attuale, vuoi per scarsa lungimiranza, vuoi per pessima gestione delle risorse, vuoi per incapacità nel saper vendere il loro prodotto.
Ogni volta che la tempesta si fa sentire all'orizzonte la causa è sempre riversata su qualcos'altro di esterno. Era la pirateria una volta mentre ora pare il modello di vendita DD e il mercato del videogioco continua a crescere e a diversificarsi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 11 Feb 2015, 18:43
Ma Bayonetta l'hanno comprata in pochi a prescindere dal prezzo e dal fatto che 6 mesi dopo stava nei cestoni a 10€.

Come già detto, l'appassionato compra al day-one a 60€, ma non sempre gli appassionati sono in numero sufficiente a sostenere i costi di sviluppo. Ora, non mi pare che gli appassionati di action game giapponesi siano pochi a causa delle politiche di prezzo attuali. Sono pochi punto e basta, pochi se rapportati alla spesa necessaria per fare un nuovo gioco. Come ad un certo punto sono stati pochi gli appassionati di avventure grafiche, di RPG isometrici e come magari un giorno saranno pochi gli appassionati di FPS militari multiplayer.

Il mercato cambia e le software house che riescono ad adattarsi meglio alle nuove dinamiche sono quelle che hanno più successo, ed anzi le migliori riescono ad agire in prima persona su tali dinamiche.

La dinamica che ora va per la maggiore (che, almeno per come la vedo io, non è sbagliata di per se stessa) sono i giochi scontati, e sta allo sviluppatore interpretare per bene tal fenomeno, altrimenti anche cazzi suoi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 11 Feb 2015, 18:53
Però intendiamoci Gatsu.
Ora, mi pare di capire che questo thread sia stato aperto da un moderatore come costola di un'altra discussione su un thread diverso, e quindi magari il titolo non rispecchia in pieno il tuo intento, ma ho l'impressione che la premessa non rispecchi lo svolgimento. Sul fatto che questa industria abbia un baziliardo di problemi sono assolutamente d'accordo, e sarei prontissimo ad avere quella discussione. Quello che mi sfugge è il nesso diretto di causa e effetto che sembri stabilire tra questi problemi e la mentalità da "aspetto lo sconto, aspetto che esca sul Plus ecc...".

Nel caso ad esempio di Bayonetta ed in generale dei cosiddetti Character Action Games, non colgo il nesso. Non credo che quella mentalità incida o meno sulla viabilità o meno di certi generi. Ribadisco che secondo me se una persona è realmente interessata ad un certo titolo, lo prenderà appena può. Se invece uno parte dall'idea che "Bayonetta lo prendo quando lo scontano dell'80%" significa che in primis non era interessato ad acquistarlo subito. Oggi può dire di aspettare i saldi o quello che è, ma idem in passato avrebbe magari aspettato di prenderlo usato a 20€.

E' evidente che lo scarso successo di un titolo come Bayonetta 2 non mi riempie di gioia. Ma qual'è realmente la causa? Secondo me si tratta di un connubio tra la decrescente popolarità del genere ed il fatto che la piattaforma sulla quale è alla fine è atterrato non era magari commercialmente la più indicata (anche se so che era una scelta obbligata).

Invece un titolo come Revengeance, almeno in Giappone ha avuto un successo di varie magnitudo superiori, segno che la cosa non è così lineare.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 11 Feb 2015, 19:38
io avevo un hype sfrenato a causa della pubblicità per quel merdone di call of duty advanced warfare, stavo seguendo house of cards e mi appariva sempre la pubblicità del gioco, con Kevin Spacey lì. Alla fine ho ceduto e l'ho comprato per una cifra vicina ai 40 euro. Ovviamente sono strapentito e col senno di poi non ci spenderei su nemmeno 10 euro. Ma sono stati bravi col marketing, me l'hanno venduto. 

Detto questo, ho venduto il Wii U perchè i giochi Nintendo costano uno stonfo, giochi che avrei comprato a 20 25 euro ma mai nella vita a 50 55. E questo in valore assoluto, sapendo quindi che Nintendo piuttosto che scontare i suoi giochi li fa sparire dalle catene, l'ho venduta.

Lo stesso Bayonetta 2, per quanto mi piacciono gli action, ci spenderei 15 20 euro, non di più. E no, anche avendo la certezza che non scenderà mai di prezzo, non lo comprerei a 50 euro, comprerei altro. 

Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 11 Feb 2015, 19:40
A me sembra stiate affrontando l'argomento come se dipendesse dal clima piuttosto che da variabili di mercato/sostenibilità finanziaria che alcune professioni sono pagate per analizzare e stimare. Oltretutto mi sembra abbastanza chiaro che se il limite inferiore del prezzo di vendita è il costo del prodotto, quello superiore è il valore che il mercato gli attribuisce. Oltretutto la discriminazione di prezzo esiste in qualsiasi industria dell'intrattenimento, decine di anni fa si poteva scegliere se andare al cinema, aspettare la cassetta, aspettarlo in ppv, nei bouquet cinema del satellite, allegato ai settimanali o nelle reti televisive private. Con gli opportuni "ritardi"  temporali era possibile scegliere che prezzo pagare per un prodotto. Fortuna che oggi esistono anche delle forme di finanziamento diretto da parte dei clienti,  tipo kickstarter,  che permettono di ovviare alle formule di redditività stimate dagli uffici di finanza aziendale. Quindi boh, io ci vedo solo delle grosse opportunità, credo che il 90% di chi prende bundle e giochi in sconto lo faccia ad impulso, l'alternativa sarebbe dimenticarsene e non comprarli mai.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 11 Feb 2015, 19:50
A me sembra stiate affrontando l'argomento come se dipendesse dal clima piuttosto che da variabili di mercato/sostenibilità finanziaria che alcune professioni sono pagate per analizzare e stimare.

aspetta che faccio iscrivere Stiglitz su tfp, così alza il livello di noi poveri ignoranti da 4 soldi.  :yes:
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 11 Feb 2015, 20:04
Citazione
Il senso era questo (poi devo fermarmi che sennò mi licenziano): siccome certi giochi (belli) vendono poco o solo nel cestone o in sconto, il rischio che non ci sia mai più roba tipo Bayonetta è concretissimo. Ai Platinum li salva solo che hanno un buon nome, ma altri studi come loro o cambiano o sono condannati. Come giocatori e appassionati, vi sta bene?

Citazione
Continuo a pensare che siano solo questione di correnti.
I generi vanno e vengono in ogni ambito e sempre si cantano gli inni funebri, poi basta che un gioco faccia l'exploit e ritorna in auge peggio che in passato.

Ma quello che dice Gatsu è vero però.
Viene annunciato Alien Isolation, tutti sono fan di Alien, tutti lo vogliono, su 100 persone lo comprano in 5; 4 di quei 5 lo adorano e magari lo fanno comprare con i loro consigli ad altri 5, i restanti aspettano il cestone. Conseguenze: o lo studio fallisce o non avremo mai un seguito o, peggio ancora, ce lo becchiamo su wiiu2.
Wolf New Order, gran gioco, quasi tutti lo esaltano, giocabilità classica tanto rimpianta dai presunti espertoni nerd, no, aspettiamo il cestone. E così via tanti, troppi altri giochi. Dai Bulletstorm ai Bayonetta, ai Rising, Vanquish su citati, ecc. Non necessariamente un intero genere, Kabuto. Che sebbene, per esempio, i survival horror siano diminuiti nel tempo o passati spesso ad una deriva più action (Dead Space 3, Re6, Evil Within), cmq ne escono ancora ogni tanto.
Chi ha ancora soldi e/o qualità regge pure a qualche flop, chi non le ha fa una brutta fine, si sfascia, whatever, di certo non succedono belle cose.
Per fortuna non tutti aspettano il cestone. Il mercato regge ancora. Alcuni giochi vendono a vagonate (non solo i Fifa e Cod ma anche i Minecraft). Su questo l'usato ha aiutato molto. Permette a chi vuole subito il gioco di prenderlo, spendere anche 60 70 euro ma recuperarne una gran parte dandolo dietro o vendendolo a privati. Si rimettono i soldi in circolo, i giochi viaggiano, i negozi pure recuperano soldi, e il mercato si salva.
Se invece tutti o una buona parte dell'utenza aspettasse sconti, cestone, plus, bundle e sarcazzi vari, allora sì che si verificherebbe il disastro preannunciato da Gatsu. I costi non si coprono più, nessuno compra a prezzo pieno, i negozi falliscono, le case produttrici idem, il mercato collassa. Non pensiamo solo al nostro risparmio, o meglio, pensiamolo, ma teniamo a mente che se non si muovono soldi a sufficienza il giochino finisce. E il digitale non ha manco l'usato che aiuta, quindi là non puoi prendere a prezzo pieno e poi recuperare soldi (come alternativa ad aspettare sconti), devi solo aspettare il super sconto se non lo vuoi a prezzo pieno. Quindi per i programmatori la situazione diventa anche più critica, presumo.
Non so se lo scenario di cui lui ha paura sia vicino, sia ad un punto preoccupante, riguardi più il digitale e meno il fisico, non lo so. Di certo non è una cosa così improbabile nè difficile da raggiungere (nel medio-lungo periodo, si intende).
Ovviamente non è che si può costringere la gente a comprare a prezzo pieno (vuoi siano 70 retail o 25 digitali), ma di certo il continuo e dilagante aspettare sconti (eccessivi) non può che essere un male per l'intera industria.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 11 Feb 2015, 20:09
Comunque non si può dare la colpa della scarsa sostenibilità di un settore ai consumatori. Se progetti che costano un botto floppano, la colpa è all'interno dell'azienda non nel mercato.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 11 Feb 2015, 20:17
Beh sì. La colpa è delle aziende. Perchè se tu dai la percezione e/o possibilità all'utenza che un gioco lo possono avere a 10 euro, 0.99 centesimi oppure gratis, allora il numero di persone che aspetta andrà sempre aumentando.
E' un errore gravissimo.
Passi la concorrenza, passi voler fare qualche offerta ogni tanto, ma certe scelte di mercato sono autogol clamorosi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 11 Feb 2015, 20:22
Ma in fondo si ritorna sempre allo stesso discorso: quanto è giusto e sostenibile che un gioco in day-one costi 60 euro? O meglio: quanto è giusto pagarlo 60€ quando si sa per certo che (successo di vendite o meno) tra 6 mesi costerà la metà e tra 12 un decimo? Ed ancora: quanto è sostenibile per un'azienda basare il proprio business su queste regole?

E non voglio fissarmi sulle cifre perchè si potrebbe fare il discorso analogo su giochi DD da 15€.

La questione è: posto che non è possibile, per forza di cose, mantenere a lungo il prezzo del day-one, è corretto pensare che quello sia il prezzo vero?


Per me no, neanche un po': finchè mi si mostra che il prezzo cambia in base solo al tempo che passa dall'uscita, io utente tirchio/disinteressato/povero/laqualunque ho tutto il diritto di voler pagare il meno possibile, e non me se ne può fare una colpa.
Per me utente, il prezzo vero è "il meno possibile" (senza tirare in ballo la pirateria, beninteso).

Nel momento (ipotetico) in cui so che un gioco costerà tale cifra da oggi all'eternità allora il discorso potrà cambiare, ma fino ad allora le software house non hanno nessun diritto di lamentarsi perchè partecipi di tali meccanismi tanto quanto il pubblico (poco) pagante.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 11 Feb 2015, 20:26
Tralasciando il settore energetico ed altri complicati le aspettare di prezzo sono la discriminante su cui i produttori fanno strategie per massimizzare le quantità vendute ad ogni tipologia di consumatore.

 :tired:Ogni soggetto ha psicologicamente una cifra di riserva a cui decide di acquistare un bene, la cifra varia in base a n fattori (stima del passato, aspettative sul futuro, pressione ed impulsi, idea che quella cosa lo renda chiavabile etc) se quella cifra non coincide col prezzo qualcosa hai sbagliato.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 11 Feb 2015, 20:34
Non è una questione di giusto e sbagliato, ma una questione che se tutti aspettassero l'industria di turno fallirebbe.
Benso Devil e Keigo vendono ruote termiche (prima cosa che mi viene a mente) a 50 euro. Uno dei tre ogni 6 mesi le cala a 30 euro per attirare clientela. Sempre più gente aspetta e compra da lui. Calano anche gli altri. Si fanno concorrenza. Arrivano a venderle a 5 euro. Tutti i clienti aspettano che le mettiamo in offerta dopo 6 mesi a 5 euro, noi 3 falliamo. E i clienti non hanno più ruote termiche.
Le ruote termiche sono un bene di certo più importante dei videogiochi, ma è per far capire che se tu venditore dai la percezione - con offerte, bundle ecc - che basta aspettare un tot per pagare un prodotto meno della metà (o gratis, nel caso del plus), beh, il problema è tuo. Ma con la clientela complice però.
Perchè la gente fa anche bene ad aspettare e cercare di risparmiare, ma rendiamoci anche conto che pretendere di avere a 0 o 1 non aiuta certo ad avere Vanquish 2. Wis da quanto sta aspettando Mirror's Edge 2? E preghiamo va.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: atchoo - 11 Feb 2015, 20:40
Se chi vende ha cambiato strategia è per lo stesso motivo spiegato, a mio modo di vedere magistralmente, da keigo in un post di poche righe.
Anche "cambiare" la percezione delle cose è un errore di chi vende. Chi compra compra.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 11 Feb 2015, 20:45
L'industria di turno ha deciso lei stessa queste regole. Se queste regole la fanno fallire è colpa solo sua.

La discriminante non è pagare 0,1,10 o 60, ma pagare di meno.
Se io so di per certo che tra 5 mesi pagherò di meno (fossero anche solo 5€ in meno) ho tutto il diritto di aspettare. Poi che non sono 5 ma sono 30 o 40 o tutto cambia poco.


Poi, Devil, capisco che volevi fare un esempio forte, ma la concorrenza non funziona proprio proprio così, sennò sarebbe tutto fallito e staremmo ancora all'economia di sussistenza...


Comunque in fondo stiamo dicendo la stessa cosa, solo che io non ritengo il pubblico pagante responsabile.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 11 Feb 2015, 20:52
Sì lo so che non funziona così, estremizzavo.

Il pubblico pagante non è responsabile in principio perchè è l'industria che ha proposto certe cose (vuoi per provare, vuoi per esigenza, vuoi chissà), diventa complice nel momento in cui vorrebbe comprare ma non lo fa. Se non lo fa perchè non può, nulla quaestio, stiamo parlando di un hobby, non di comprare pane e latte per noi e famiglia, ma se non lo fa solo perchè vuole risparmiare il più possibile, allora non si lamentasse se non escono i giochini che adora (e ricito Vanquish, Mirror's Edge, ecc) ma solo i Fifa Cod e Assassin's Creed. E quindi le software house falliscono.
Nintendo non cala i prezzi e regge lo stesso, tra un flop e un successo, ha la sua politica di prezzi (con le dovute eccezioni) e fa bene. Io voglio Ace Attorney da una vita. Se esistesse boxato lo comprerei anche a 50 euro, ma in digitale a 25 non lo comprerò mai per principio.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 11 Feb 2015, 21:17
Ma io credo che il pubblico core che ogni tanto spende 60€ in day-one sia poi lo stesso che compra 8 bundle a settimana. Sinceramente di fargli una colpa dello stato delle cose non mi pare giusto, perchè nel proprio hobby comunque ci investe un sacco di soldi (magari mal distribuiti, ma comunque tanti soldi).

Tanto per tirare in ballo qualche esempio concreto, io su steam avrò investito migliaia di euro. Sono proprio il paradigma dell'accumulatore seriale che compra qualsiasi cosa scontata e ne gioca il 10%. Però ci ho speso dei soldi, tanti soldi.
Ora, ho fatto del male agli sviluppatori dandogli i miei soldi? Cioè, io cliente caccio i soldi e tu mi dici che faccio pure male?

Magari il male te lo faccio pure in ottica di politica dei prezzi e svalutazione e questoequellaltro, ma abbi la decenza di starti zitto ed incassare il colpo, perchè a permettermi di pagare poco sei stato tu, io non te l'ho chiesto e non ne sono responsabile.

Vanquish e Mirror's Edge non escono perchè costano quanto COD ma non hanno il pubblico numeroso di COD. E il pubblico di COD non si compra Vanquish neanche a 5€, neanche in day-one.
Per titoli del genere bisogna concentrarsi su come cambiare i costi di sviluppo, con politiche diverse come può essere l'early-access, la pubblicazione ad episodi e cose così.
Ninja Theory pare averlo capito e, dopo tre flop consecutivi di giochi costati milioni e milioni e poi venduti a quattro gatti, sta sviluppando HellBlade, che è praticamente il seguito di un gioco tripla A costato milioni, ma lo sta sviluppando come metodi più sostenibili, per lo studio prima di tutto. E Ninja Theory non è uno studio indie di 2 persone che mangiano pane e cipolla per due anni.

I metodi alternativi per rendere sostenibili lo sviluppo dei giochi esistono, bisogna solo prendersi la sbatta di capirli ed adottarli invece che rimanere fissi su meccaniche vecchie di 20 anni salvo poi lamentarsi perchè queste meccaniche sono brutte e cattive


Benintenso che i buzzurri che si indignano perchè i livelli aggiuntivi di Monument Valley bisogna pagarli rimangono tali.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Andrea_23 - 11 Feb 2015, 22:24
Vabbè Andrea, è una precisazione un pò inutile. Tra gente che si fa l'annuale o giochi che si finiscono tranquillamente in poco tempo, davvero il problema del noleggiati/regalati non si pone proprio.
Raramente ho sentito di gente che non sia riuscita a finire Puppetteer, Swapper, Spec Ops e compagnia cantante perchè il plus era scaduto. Visto e considerato poi che basta rinnovare per riavere tutto.
Se l'osservazione deve essere fatta per screditare il servizio, direi che regge poco. Se poi voleva essere una innocua precisazione, ribadisco, c'è davvero poco da preoccuparsi.  :yes:

Perché questa alzata di scudi?
Ho semplicemente descritto il servizio per quello che è.

I giochi gratis ad esempio sono quelli offerti una tantum da EA in Origin, non quelli di PS+.

https://www.origin.com/it-it/store/free-games/on-the-house


Il bello è che Sony stessa ha fatto passare il concetto errato e immagino che molti se la sian pure bevuta, a questo punto...

(http://abload.de/img/lolsjbl3.png)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Andrea_23 - 11 Feb 2015, 23:05
Il senso era questo (poi devo fermarmi che sennò mi licenziano): siccome certi giochi (belli) vendono poco o solo nel cestone o in sconto, il rischio che non ci sia mai più roba tipo Bayonetta è concretissimo. Ai Platinum li salva solo che hanno un buon nome, ma altri studi come loro o cambiano o sono condannati. Come giocatori e appassionati, vi sta bene?

(http://videa.hu/static/thumbnail/0.13.1.706439.1118232.3)

Bayonetta non vende perché è un gioco di nicchia ^^.
Prenditela con Sony e Microsoft e inneggia Nintendo, di certo non con i giocatori : ).
O al limite deprimiti perché il buon gusto non si compra al mercato, ma che ci vuoi fare? De gustibus...

Sul fatto di PS+: stai dicendo che gli studi accreditati in questo programma sono in difficoltà? Magra consolazione, ma bisogna anche rendersi conto che fino a dieci anni fa questo mercato nemmeno esisteva. Voglio dire, è fuor di dubbio che l'indie venga usato dai produttori come carne da cannone e/o tappabuchi, ma se un attimo-attimo ti dice bene, e anche se il gioco viene venduto a 1cent, moltiplicando per migliaia di copie... fan comodo al programmatore da garage.
Soldi che senza occasioni di questo tipo non avrebbe mai visto in vita propria.

Considera inoltre che l'indie sta subendo un'espansione a macchia d'olio, incontrollata. Vige la legge della giungla, non vi è alternativa. Ed è brutale, per definizione : ). Anche in questo caso bisogna arrendersi di fronte alla cruda realtà.
Del resto, tu come giocatore e non come professionista non tendi ad investire i tuoi soldi in cose che ritieni valide? Snobbando inevitabilmente un sacco di alternative meritorie delle quali nemmeno sei a conoscenza? Sappi che nei pensieri incazzati di chi è dietro questi giochi ci sei anche tu! C'est la vie ; D.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 11 Feb 2015, 23:10
Sul fatto di PS+: stai dicendo che gli studi accreditati in questo programma sono in difficoltà?
Non c'è il benché minimo riscontro di ciò.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Andrea_23 - 11 Feb 2015, 23:16
Sul fatto di PS+: stai dicendo che gli studi accreditati in questo programma sono in difficoltà?
Non c'è il benché minimo riscontro di ciò.

Stento a crederlo anche io, ma fino a prova contraria Gatsu è una fonte un filo più attendibile di chiunque altro, qui dentro :V.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 11 Feb 2015, 23:20
No, Gatsu parla dell'atteggiamento che secondo lui nasce da iniziative simili presso i consumatori, ma non mi risulta abbia portato nessun esempio di studio in difficoltà per colpa nello specifico del Plus.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: babaz - 11 Feb 2015, 23:26
curioso notare come questo settore sia l'unico in cui un consumatore si debba sentire in dovere di "supportare" determinate cause attraverso l'elargizione di soldi "nonostante il buon senso dica il contrario": ah lo so che a breve potrò comprarti a metà prezzo, che tanto non ci gioco prima di un anno se mi dice bene col backlog mostruoso, però ti compro al day-one a prezzo pieno "PER SUPPORTARE" gli autori, e "SORREGGERE" l'industria.

Al di là dell'attraente romanticismo che soggiace a questa filosofia di pensiero, ma quanto è fuori dal mondo questo modo di ragionare?!

"La prossima volta che vado dal pasticciere e mi fa quella sua torta di ricotta buonissima come solo lui sa fare gliela pago il doppio, anche se insiste. E' giusto supportare i bravi pasticcieri, sia mai che vadano in disgrazia facendomi pagare troppo poco il proprio prodotto..."

Tornando seri (ma mica tanto) i timori di Gatsu mi sembrano francamente infondati o quantomeno esagerati: videogiochiamo da 40 anni, non ci sono generi scomparsi (vanno e vengono, a volte ritornano in modo prepotente, altre volte si trasformano... citatemi qualche genere che è definitivamente morto e sepolto, forza! ah no, Zork non vale come esempio), non c'è mai stata un'offerta così variegata e di qualità. Ci sono giochi per tutti i gusti, per tutte le tasche, per tutte le fascie di età e per tutte le esigenze di fruibilità (giochi su PC, giochi su TV, giochi su WC, giochi su TRAM). L'elevatissima dinamica dei "posti di lavoro" dell'industria non dovrebbe sorprendere nessuno, men che meno gli addetti di settore. Si realizza, si vince si perde, ci si rimette in gioco. Si rischia, si fa fortuna. Si torna in fabbrica. Tutto l'è.

Devil citava il babau per eccellenza dell'industria, no, non la pirateria (quella aiuta il marketing... ;p) bensì la PIAGA DELL'USATO. Credo che qualsiasi persona di buon senso possa tranquillamente constatare come questa industria non sarebbe sopravvissuta alle sue innumerevoli fasi e trasformazioni senza l'incredibile "propellente" economico dell'USATO (soldi in tasca per l'acquisto di altro)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 11 Feb 2015, 23:34
curioso notare come questo settore sia l'unico in cui un consumatore si debba sentire in dovere di "supportare" determinate cause attraverso l'elargizione di soldi "nonostante il buon senso dica il contrario": ah lo so che a breve potrò comprarti a metà prezzo, che tanto non ci gioco prima di un anno se mi dice bene col backlog mostruoso, però ti compro al day-one a prezzo pieno "PER SUPPORTARE" gli autori, e "SORREGGERE" l'industria.

Al di là dell'attraente romanticismo che soggiace a questa filosofia di pensiero, ma quanto è fuori dal mondo questo modo di ragionare?!

Isolo solo questo pezzo per dire che non mi sembra così irragionevole. Chiaro, se uno compra al Day One con già la sicurezza che tanto non ci giocherà se non tra qualche mese, non ha molto senso nemmeno dal mio punto di vista. Ma allo stesso tempo credo sia comprensibile l'idea di apprezzare uno sviluppatore ed un titolo al punto tale di volerlo acquistare subito quando esce, non solo perché si ha l'intenzione di giocarlo subito, ma anche si, per supportare lo sviluppatore.
Voglio dire, io Bastion lo prenderò al lancio perché apprezzo SuperGiant Games, perché so a che tipo di titolo vado incontro, e perché il prezzo sarà dal mio punto ragionevole, e mi fa piacere dar loro ciò che ritengo il giusto.
Chiaro, per me il giusto potrà essere 15€ (per fare un esempio), per qualcun altro sarà 5. Ci sta ed è normale sia così.
Certo che se lo prezzassero 40€ molto probabilmente non lo prenderei.

E così succede per tutti, aldilà della precipua volontà di supportare uno sviluppatore (e non l'industria in generale).
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 00:07
Però Babaz ha ragione: questa cosa del "supportare" gli autori si sente solo nel mondo dei videogiochi, almeno che a me risulti. Ed è anche un po' il momento di smetterla, perchè i videogiochi - molto più di tante altre espressioni artistiche - sono dei normalissimi prodotti commerciali.

Se poi il gioco te lo prendi perchè apprezzi lo studio che l'ha fatto e perchè vuoi giocartelo subito è un'altra cosa, sei semplicemente un cliente affezionato che vuole giocare un'opera degli stessi autori. Babaz credo facesse riferimento al fatto che il settore dei videogiochi sia l'unico in cui qualcuno senta questo così fortemente un certo bisogno di "responsabilità" come utente, come se in fondo lo sviluppatore faccia un piacere a vendermi il suo gioco ed io devo solo pagare e ringraziare.

Voglio dire, io sinceramente mi sono sempre sentito liberissimo di comprare tutto ciò che mi girava il belino di comprare, al prezzo che mi pareva, senza fare tutta la dietrologia non necessaria su come la mia azione avrebbe potuto influire sullo sviluppo del mercato. Sono un banalissimo consumista e tale voglio restare.
Non è colpa mia se gli studios chiudono.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Andrea_23 - 12 Feb 2015, 00:52
meanwhile (http://www.neogaf.com/forum/showthread.php?t=990329)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Andrea_23 - 12 Feb 2015, 00:54
No, Gatsu parla dell'atteggiamento che secondo lui nasce da iniziative simili presso i consumatori, ma non mi risulta abbia portato nessun esempio di studio in difficoltà per colpa nello specifico del Plus.

Ehm "ok".
Avrà pure un impatto economico, questa cosa?
Di cosa stiam parlando altrimenti?

n8
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 01:09
Vabbè Andrea, è una precisazione un pò inutile. Tra gente che si fa l'annuale o giochi che si finiscono tranquillamente in poco tempo, davvero il problema del noleggiati/regalati non si pone proprio.
Raramente ho sentito di gente che non sia riuscita a finire Puppetteer, Swapper, Spec Ops e compagnia cantante perchè il plus era scaduto. Visto e considerato poi che basta rinnovare per riavere tutto.
Se l'osservazione deve essere fatta per screditare il servizio, direi che regge poco. Se poi voleva essere una innocua precisazione, ribadisco, c'è davvero poco da preoccuparsi.  :yes:

Perché questa alzata di scudi?
Ho semplicemente descritto il servizio per quello che è.
cut

Non alzo nulla, sto solo dicendo che è un non problema per i motivi esposti sopra.
Il servizio ti noleggerà anche i giochi, ma siccome quel servizio lo tieni per il 90% del ciclo vitale di una console, o anche il 100%, è come averli regalati, il resto è un inutile giochino di parole.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 01:24
curioso notare come questo settore sia l'unico in cui un consumatore si debba sentire in dovere di "supportare" determinate cause attraverso l'elargizione di soldi "nonostante il buon senso dica il contrario": ah lo so che a breve potrò comprarti a metà prezzo, che tanto non ci gioco prima di un anno se mi dice bene col backlog mostruoso, però ti compro al day-one a prezzo pieno "PER SUPPORTARE" gli autori, e "SORREGGERE" l'industria.

Al di là dell'attraente romanticismo che soggiace a questa filosofia di pensiero, ma quanto è fuori dal mondo questo modo di ragionare?!

"La prossima volta che vado dal pasticciere e mi fa quella sua torta di ricotta buonissima come solo lui sa fare gliela pago il doppio, anche se insiste. E' giusto supportare i bravi pasticcieri, sia mai che vadano in disgrazia facendomi pagare troppo poco il proprio prodotto..."

cut

Devil citava il babau per eccellenza dell'industria, no, non la pirateria (quella aiuta il marketing... ;p) bensì la PIAGA DELL'USATO. Credo che qualsiasi persona di buon senso possa tranquillamente constatare come questa industria non sarebbe sopravvissuta alle sue innumerevoli fasi e trasformazioni senza l'incredibile "propellente" economico dell'USATO (soldi in tasca per l'acquisto di altro)

Ma solo il videogioco quando mai?
Io vado al cinema a vedermi l'80% dei film che mi interessano. Il restante 10% lo recupero in bluray. L'ultimo 10% lo guardo raramente in streaming. Quindi supporto il cinema. Se scaricassi il 100% dei film non supporterei nessuno. Se per assurdo tutti scaricassero e non andassero al cinema/comprassero film l'industria sparirebbe.
Idem con i fumetti. Ne compro molti. Ne ho 6000 forse a casa. Di alcuni manga leggo le scan, ma la metà di essi li ricompro fisici. Di altri non lo faccio solo perchè davvero sennò spenderei i miei soldi solo là. Se tutti leggessero scan, l'industria sparirebbe.
Degli hobby che adoro (vg, cinema e fumetto), supporto tutto, stai proprio tranquillo.
Ahò, va bene risparmiare, ma se chi crea queste opere non guadagna soldi, non è che stanno là a lavorare aggratis e per la gloria. Buoni sì, ma fessi no. Ma che discorso sarebbe? ???

Capitolo USATO. Ma che piaga e piaga? Non confondiamo l'odio per gamestop e l'impero che ci ha creato sopra con quella che è stata una delle concause dell'espansione del videogioco.
Prima delle offerte folli o dei giochi regalati sul plus la prima fonte di risparmio è stata e sta nell'usato.
L'utente A che compra The Order al dayone e lo rivende all'utente B per comprare Dying Light al dayone (che poi rivenderà per prendersi Battlefield) o l'utente B che compra Order usato da A ma Bloodborne al dayone per poi darlo indietro per Mortal Kombat, alimentano il mercato molto più di N utenti C che aspettano The Order e Bloodborne a 10 euro nel cestone 12 mesi dopo. Il gioco venduto a prezzo super scontato non dà guadagno a nessuno, è venduto sotto margine dai negozi che li mettono a quei prezzi perchè è meno dispendioso disfarsene così che mandarli indietro. Un intero mercato a nero di videogiochi a Napoli nasce(va) da stock di videogiochi letteramente buttati per strada perchè cosa meno cara che fare resi, spedizioni, ecc.
E se tutti i giochi fossero venduti così chiuderebbero in 4 mesi. Al massimo servono solo per dire "The Order" ha totalizzato 2 milioni di vendite, ma come guadagni i programmatori... stanno già sotto i ponti 8 mesi prima.
L'usato quindi è un'arma in più per l'utente, presume acquisti al dayone, non un acquisto a perdere a ciclo morto del gioco. Altro che piaga.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 01:35
Citazione
Vanquish e Mirror's Edge non escono perchè costano quanto COD ma non hanno il pubblico numeroso di COD. E il pubblico di COD non si compra Vanquish neanche a 5€, neanche in day-one.

Cosa assolutamente non vera. Ma che dici. Vuoi mettere i costi di produzione di Cod e Gta con Vanquish e Mirror'e Edge? Ma ti rendi conto della mole di persone che lavorano ai primi, gli anni di produzione che ci vogliono per un Gta, la traduzione, doppiaggio, il marketing, le pubblicità continue, attori ingaggiati e compagnia bella? Allo stesso modo è diverso il target da raggiungere. Cod e Gta devono vendono a palate per recuperare (e lo fanno guadagnando molto), Vanquish e Bulletstorm essendo più economici puntano a meno copie vendute. Ma se non si raggiunge manco quel minimo ecco che abbiamo il rischio chiusura.
Per gli indie ovviamente i costi sono ancora minori, quindi si rientra nelle spese con meno, e se fai il boom come Minecraft, beh, è come aver vinto alla lotteria.
Io Vanquish l'ho preso al dayone, ne ho presi una decina per amici. A modo mio ho contribuito a quello che è un capolavoro del genere. Ancora oggi lo consiglio a chiunque incontro nei negozi, ma ormai costa 10 euro nuovo e usato. Anche ne facessi vendere 500, sarebbe una cosa totalmente inutile. Il seguito probabilmente non lo vedrò mai o devo aspettare 10 anni sotto diverso nome (come è successo con PN0). Me ne rammarico. Ma più di questo non posso certo fare, se non prendere un gioco simile quando uscirà.

Il tutto considerato che il prezzo del videogioco retail non è per niente alto, nè di per suo (70) nè con tutti i potenziali sconti e offerte che ci sono. Prima costavano di più, non c'erano tutte queste opzioni d'acquisto, non c'era l'usato, le offerte dd, non c'era quasi una mazza. Gioco originale o pirateria. E costavano sempre lo stesso se non di più.
E non possiamo manco dire: "il vg deve essere rapportato ai costi di produzione", perchè sennò dovremmo pagare Gta 200 euro. E se anche ora viene X a dire "ah chissenefotte di Gta a 200, basta che mi mettono Bayonetta a 20", beh, il punto è che di Bayonetta ne comprano 200, di Gta a milioni. ^^'
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 02:09
Il gioco venduto a prezzo super scontato non dà guadagno a nessuno.
[...]
Ecco, io in questo non ci crederò mai. Neanche se arrivassero Spencer, Yoshida ed Iwata a dirmelo.
Io oggi ho comprato 17 giochi da mediaworld, per un costo totale di 34 euro. I 34 euro erano miei ed ora sono di Mediaworld, che ha 34 euro in più di prima. E questo è un guadagno.
Se domani - mi tocco fortissimo - dovessi vendere a 2€ tutto ciò che ho nel mercatino farei dei soldi. Meno soldi di quanto ho speso, ma sono sempre soldi. Che schifo non lo fanno a nessuno, anche se sono pochi.
Ovvio che sono casi limite, non sto certo pretendendo che tutto costi 2€. Ma sta a rivenditori, publisher e sviluppatori adottare una politica che faccia contenti gli utenti e faccia guadagnare loro pur mantenendo una certa sostenibilità. Non puoi chiedere che questa politica venga dettata dal basso, dall'utente medio come me che trova un gioco a 2€ e dice "no eh, io non lo prendo sennò rovino il mercato". Ma stigrancazzi proprio.


Capitolo USATO.
[..]
L'usato fa il bene mio, tuo, dei rivenditori e di un certo tipo di pubblico. Ma così ad occhio direi che fa male agli sviluppatori molto più di offerte, bundle e scontistiche varie.
Secondo il tuo discorso è meglio prendere un gioco a 60 euro in D1 e poi 5 usati piuttosto che 6 giochi a 10€ nuovi dal cestone. Espandi l'esempio a 6 diversi utenti e hai, nel primo caso, 6 giochi nuovi venduti, nel secondo, 36. Al massimo al massimo si potrebbe dire che sono equivalenti, ma che l'usato sia meglio delle offerte proprio no.


Vuoi mettere i costi di produzione di Cod e Gta con Vanquish e Mirror'e Edge?
[..]
Sempre ad occhio, direi che i costi di sviluppo di Mirror's Edge non siano poi così distanti da quelli di Battlefield 2 (tanto per fare un parallelo con un gioco dello stesso anno e della stessa SH). E comunque, se un gioco come Mirror's Edge non vende - e noi tutti siamo i primi a dispiacerci - c'è poco da fare, doveva costare meno. Non è che io posso comprarne 5 copie per fare un piacere agli sviluppatori. Cioè, lo posso anche fare, ma non devo affatto sentirmi il dovere morale di farlo.


Il tutto considerato che il prezzo del videogioco retail non è per niente alto.
[...]
Non è questione di alto o basso. E' un prezzo sbagliato.
Sbagliato perchè dopo 6 mesi costa la metà, dopo 12 un quinto. Dimmi un altro bene che si svaluta del 80% nel giro di 12 mesi.
Chi compra il gioco a 70€ non è un sostenitore del gioco ma un pollo che si lascia spennare da un autore che non ha rispetto del proprio cliente. Anche qui, uno è liberissimo di farlo, ma non può pretendere che il suo comportamento sia preso da tutti come esempio di massima moralità.
Anche perchè, in fondo, chi compra a prezzo pieno in D1 è lo stesso che poi alimenta il circolo dell'usato, e che quindi in fondo se ne sbatte anche lui delle revenue degli sviluppatori, dei costi di sviluppo, della sostenibilità del mercato e tutte queste belle cosine.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 02:57
Benso non so se sei serio quando dici che comprando i giochi a 34 euro da mw loro hanno avuto un guadagno. I giochi mica li hanno in regalo, li pagano eh.
Cerco di spiegartelo con quello che fai tu. Se tu compri 10 ds a 20 euro l'uno hai speso 200 euro. Se non li riesci a vendere e tra un anno li vendi a 10 euro, hai recuperato 100 euro. In totale ne hai persi 100. Quindi non hai guadagnato una mazza, ne hai solo recuperati 100, ed è diverso dal guadagno. Il guadagno si ha se li rivendi a 30. Li hai realmente guadagnato 100 euro. Ma sotto i 200 starai sempre in perdita (non contando spese ulteriori come il doversi spostarsi per venderli, per dire).
Mw quando abbatte i prezzi li vende sotto margine. Come già detto sopra costa di meno disfarsi dei giochi in questo modo che renderli, a meno che non sia un quantitativo altissimo (come 500 copie di un gioco mandate indietro a natale che ne erano state mandate 800, esempio concreto raccontatomi l'altro giorno). Un negozio famoso di videogiochi anni fa mandava fisicamente al "macero" i giochi in esubero, gente della Maddalena li prendeva e ci costruiva un mercato nero parallelo.
Ci sto dentro in questi sistemi e certe cose mi vengono raccontate o le vedo. Quindi sì, è N volte meglio comprare a 70 euro un gioco piuttosto che 10 a 10 euro. A loro stai solo liberando zavorra, non stanno guadagnando una mazza. A fine anno il margine sarà basso. I negozi così chiudono. I gamestop stessi per questo chiudono. Se Gamestop ritira all'uscita di Fifa 15 2000 Fifa 14 a 20 euro e poi li rivende 8 mesi dopo a 10 euro, ci avrà perso 10 euro, non è che ne ha guadagnati 10. Quando li vende 3 anni dopo a un euro ci avrà perso 19 euro, non ne ha guadagnato 1. Avrà avuto nel frattempo bonus di vendita dalla EA, ma sempre ci avrà perso soldi. Quando ora gamestop ha messo i giochi a 1 euro e 3 euro, era roba vecchia di cui disfarsi. I giochi ps2 che si recuperano a pochi spicci, sono giochi ritirati in passato a valutazioni alte. I giochi ps3 e 360 di ora idem. Altri lo saranno in futuro. Non sempre c'è guadagno, loro si assumono un rischio, e questi sono tutti esempi di rischi a perdere.
Se non si capiscono queste cose, posso provare a fare un disegnino, sennò alzo le mani, eppure il concetto mi sembra semplice. Da venditore non mi capacito di come non si possa comprendere. ^^'

Usato quindi. L'usato parte dal presupposto che si compri il nuovo. E si compri a prezzi da dayone. E' ovvio che se tutti comprano Vanquish a 10 euro da cestone, lo rivendono a 3 e poi altri utenti lo comprano usato a 7, non si sia smosso nulla. Siamo già in un momento in cui nessuno guadagna nulla (se non il Gamestop che ritira a 3 e rivende a 7). Ma se vengono venduti 100 Vanquish dayone e la metà rivenduti, allora sì che le cose si smuovono. Si mettono in circolo soldi, le copie del gioco, si sparge la voce che il gioco sia buono, si invogliano altre vendite. Chi ha poi recuperato i soldi di Vanquish prenderà altro e così via. Io ho gente che dando dentro i giochi se ne compra uno dietro l'altro. Comprare Order-Dying Light- Bloodborne-Battlefield equivale a 4 giochi nuovi. Quindi si comprano tot giochi al dayone, non tot giochi inutilmente dal cestone a 10 euro. Questo considerando che si reinvestano i soldi in videogiochi, ma il videogiocatore i soldi li reinveste, difficile che una volta venduto Order prenda i 40-50 euro recuperati e smetta di giocare. Al massimo può prendersi una pausa, ma poi torna a spendere.
Ripeto: i giochi comprati sottocosto non servono quasi a nulla se non in particolari casi, servono per il resto spesso ad evitare ulteriori spese.
Poi è ovvio che il guadagno massimo starebbe nel comprare tutti al dayone, ma è una cosa non proponibile. Non tutti hanno la possibilità di farlo. E qui intervengono usato, sconti ecc. Ma ci sono sconti e sconti. Lo sconto a 40-50 euro è una cosa. Il regalo col plus un'altra (qui almeno c'è un premio per i programmatori. L'abbattimento a 10 un'altra ancora, è proprio guadagno zero.
Nel dd manca l'usato ma il ragionamento è lo stesso. Una cosa è comprare a 20 euro un'altra con sconticino a 15, un'altra a 2 euro. Ovviamente ci sono eccezioni, ci possono essere contratti particolari, può capitare che ci siano tot copie di giochi regalati e quindi anche vendendoli a 5 euro c'è un minimo di guadagno, ma in generale non è così.

Al resto del messaggio inutile rispondere che ho risposto qui e ci sono esempi non pertinenti (costi di produzione, paragoni di alcuni giochi,), oltre al discorso sull'usato non compreso e di nuovo il ragionamento egoistico sul "voglio pagare il gioco 2 euro che cazzo me ne fotte degli altri tanto loro guadagnano anche così chissenefrega". Voglio vedere se - per assurdo - tutti i tuoi compratori aspettassero i tuoi giochi a 2 euro l'uno quanto potresti tenere "aperto" il tuo "negozio virtuale". Fosse anche che pagassi tutto 1 euro, non avrebbe futuro sbattersi per guadagnare 1 euro su ogni pezzo. (la domanda ovviamente è retorica) ^^'
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 03:36
Suvvia Devil, figurati se non so cosa è il guadagno.
Non ne fare una questione di semantica tra la parola guadagno e recupero, cerca di afferrare il punto: senza di me magari MediaWorld non recuperava neanche quei 34 euro. Sputaci sopra.


Ti ripeto, spero per l'ultimo volta, che questo è un discorso che fai tu perchè sei particolarmente premuroso riguardo i destini dell'industry e del mercato in generale, ma all'utente medio fottesega altamente, e giustamente.
L'utente medio trova - NB non pretende, ma trova - un gioco a 2€ e se lo compra senza farsi troppe domande, senza curarsi degli interessi altrui. Puoi davvero biasimarlo per questo?
Oppure una volta compra un gioco a 60 euro, per un cazzo o per l'altro non riesce a giocarlo subito, e si ritrova che dopo due mesi ciò che ha comprato vale la metà. Se la prende a male, se la lega al dito ed impara la lezione: la prossima volta niente prezzo pieno.
Puoi biasimarlo per questo?
Se mediaworld ha messo questi 17 giochi a 2€, che colpa ne ho io? Sono colpevole di non aver comprato Just Dance Kids all'uscita? A quanto ammonta la pena?

Per quale mercato è meglio comprare i giochi in day-one a 70 euro? per quello insostenibile fondato sull'hype e sui mega investimenti? Per quello per cui se non vendi 5 milioni di copie in 3 mesi il tuo progetto è fallimentare? Per quello per cui gli studi indie devono campare a pane e acqua finchè il gioco non comincia a vedere?
Se sei dentro un sistema devi riconoscere i problemi che ha all'interno, non addossarli a chi risparmia i proprio soldi.

Anche io ho avuto modo di conoscere chi ha approcci totalmente diversi all'acquisto di un videogiochi, e fondamentalmente invidio chi si compra serenamente un gioco al mese da GameStop a prescindere dal prezzo, solo perchè gli piace la copertina o perchè ne ha sentito parlare in TV. Come diceva Pila qualche post fa, sono dei videogiocatori molto più sereni di chi come noi sta ad arrovellarci alle 3 di notte su discorsi dietrologici come questo.
Ma credo anche che, seppur possa fare il bene dal punto visto economico, un tale pubblico non stimoli adeguatamente l'aspetto artistico e sociale del media. Danno i loro soldi e stop, senza curarsi di cosa viene loro proposto. Ingurgitando qualsiasi cosa viene loro imboccata. Pagando, tra l'altro.


Non fossilizzarti sullo stato attuale delle cose, cerca di guardare oltre il sistema di oggi. Perchè sono così così tante le contraddizioni che contiene che, se vogliamo davvero parlare di cosa teoricamente si potrebbe fare in meglio, bisogna andare un attimo oltre il favorire la corrente "giochi a 70€ in D1" piuttosto che "giochi da cestone dopo 6 mesi" o viceversa. Perchè sono due facce della medesima realtà, e non puoi eliminarne una senza disfare anche l'altra.

In poche parole, se neanche a te piace come va il sistema adesso, non cercare di salvarne una parte. Buttalo tutto quanto.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 03:40
Voglio vedere se - per assurdo - tutti i tuoi compratori aspettassero i tuoi giochi a 2 euro l'uno quanto potresti tenere "aperto" il tuo "negozio virtuale". Fosse anche che pagassi tutto 1 euro, non avrebbe futuro sbattersi per guadagnare 1 euro su ogni pezzo. (la domanda ovviamente è retorica) ^^'

Se io ogni giorno che passa io abbassassi il prezzo dei miei giochi, i compratori farebbero bene ad aspettare il prezzo più basso. (quale domanda? non vendo nessun punto interrogativo) ^^
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 03:44
Tu stai chiedendo altruismo alla parte in causa che ha il minor potere politico/decisionale: il pubblico.

Non è che siamo tutti amici noi, i negozianti, gli sviluppatori, i publisher e compagnia cantante. Io do i miei soldi, a rendermi soddisfatto ci devono pensare gli altri. E' il loro lavoro.



PS e vado a dormire: vai su amazon o su un qualsiasi grosso store e dimmi quanti giochi vengono venduti a 20 euro o meno. Sono tutti soldi persi?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 05:08
Nel caso ad esempio di Bayonetta ed in generale dei cosiddetti Character Action Games, non colgo il nesso.

Sto sicuramente accorpando alcuni problemi io.
L'intento originale era di dire che il Plus, come i giochi sempre scontati, stanno facendo danni. Non agli utenti chiaramente, almeno non subito.

Parlo di quello che so: noi abbiamo degli accordi con Sony che sono stati firmati anni fa e sono validi per un po' di tempo ancora. Ecco, in questo lasso di tempo la fruizione dei videogiochi è diventata, passami il paragone da "compro il CD" a "pago Spotify". Non siamo proprio a quei livelli ma ci manca poco.

In prospettiva futura, diciamo che ci sono delle preoccupazioni su quanto il modello sia sostenibile se non hai il tripla A con 500 milioni di marketing dietro. Certo ALCUNI giochi vendono bene indipendentemente dalla situazione/budget di partenza, ma stiamo parlando di poche idee indovinate fra un miliardo di altre proposte. Non è che puoi sempre sperare di uscirtene con il fenomeno mediatico sennò devi chiudere.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 05:15
La questione è: posto che non è possibile, per forza di cose, mantenere a lungo il prezzo del day-one, è corretto pensare che quello sia il prezzo vero?

Scusa ma il prezzo vero quale sarebbe? Un gioco medio che facciamo noi può costarci circa, non so, dico a spanne, 5€ a copia venduta (su una media di copie vendute). Questo solo per andare in pari con i costi. Quale azienda vorrebbe finire ogni anni con ZERO guadagni? Zero guadagni vuol dire zero investimenti in ricerca, personale, nuovi progetti. Vuol anche dire che se per qualche motivo vendi la metà di quel che credevi devi mandare a casa mezzo studio.

Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 05:23
Ma io credo che il pubblico core che ogni tanto spende 60€ in day-one sia poi lo stesso che compra 8 bundle a settimana. Sinceramente di fargli una colpa dello stato delle cose non mi pare giusto, perchè nel proprio hobby comunque ci investe un sacco di soldi (magari mal distribuiti, ma comunque tanti soldi).

Tanto per tirare in ballo qualche esempio concreto, io su steam avrò investito migliaia di euro. Sono proprio il paradigma dell'accumulatore seriale che compra qualsiasi cosa scontata e ne gioca il 10%. Però ci ho speso dei soldi, tanti soldi.
Ora, ho fatto del male agli sviluppatori dandogli i miei soldi? Cioè, io cliente caccio i soldi e tu mi dici che faccio pure male?

No, hai sicuramente ragione. Però ecco, aspettatevi dei trend di mercato futuri dove la monetizzazione ad un certo punto non è tanto nel prezzo di ingresso ma altrove. Cambieranno i modelli, anzi stanno già cambiando, e per alcuni potrebbe essere un punto di non ritorno (da ambedue le parti della barricata).

S'è visto con la musica: il disco ormai è solo promozione per i concerti. Poi certo, c'è la "rinascita" del vinile (ovvero l'equivalente delle limited edition):

(http://www.digitalmusicnews.com/wp-content/uploads/2015/01/vinylunits.jpg?152cd9)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 05:24
Ninja Theory pare averlo capito e, dopo tre flop consecutivi di giochi costati milioni e milioni e poi venduti a quattro gatti, sta sviluppando HellBlade, che è praticamente il seguito di un gioco tripla A costato milioni, ma lo sta sviluppando come metodi più sostenibili, per lo studio prima di tutto. E Ninja Theory non è uno studio indie di 2 persone che mangiano pane e cipolla per due anni.

I metodi alternativi per rendere sostenibili lo sviluppo dei giochi esistono, bisogna solo prendersi la sbatta di capirli ed adottarli invece che rimanere fissi su meccaniche vecchie di 20 anni salvo poi lamentarsi perchè queste meccaniche sono brutte e cattive

Con Ninja Theory siamo in contatto diretto. Il loro esperimento sarà fondamentale. Gli auguro il meglio possibile ma stanno prendendo un rischio della madonna.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 05:28
Del resto, tu come giocatore e non come professionista non tendi ad investire i tuoi soldi in cose che ritieni valide? Snobbando inevitabilmente un sacco di alternative meritorie delle quali nemmeno sei a conoscenza? Sappi che nei pensieri incazzati di chi è dietro questi giochi ci sei anche tu! C'est la vie ; D.

Come giocatore impiegato nell'industria ho la mia bella wishlist su steam come tutti ma quando voglio supportare un progetto specifico compro a prezzo pieno perché so quanto vale una vendita del genere dall'altra parte. Insomma, cerco di essere anche un po' "responsabile" nel mio hobby, e non necessariamente vado a lagnarmi se un certo gioco non è in sconto. Sarà anche perché soffro di un backlog senza senso.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 05:31
No, Gatsu parla dell'atteggiamento che secondo lui nasce da iniziative simili presso i consumatori, ma non mi risulta abbia portato nessun esempio di studio in difficoltà per colpa nello specifico del Plus.

Sia chiaro, ci sono dei vantaggi a stare sul Plus. Resogun la gente male non lo provava se non glielo davano gratis. Magari adesso vendiamo più DLC (ma anche lì, guardo i numeri e non so mica...). Ma ci sono anche degli svantaggi: per esempio che se il nostro prossimo gioco non è sul plus saranno cazzi acidissimi. Che (in generale, poi c'è anche gente ragionevole) son tutti amici tuoi finché gli regali le cose, ma non azzardati a chiedergli di pagarti per il tuo lavoro...
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 05:33
curioso notare come questo settore sia l'unico in cui un consumatore si debba sentire in dovere di "supportare" determinate cause attraverso l'elargizione di soldi "nonostante il buon senso dica il contrario": ah lo so che a breve potrò comprarti a metà prezzo, che tanto non ci gioco prima di un anno se mi dice bene col backlog mostruoso, però ti compro al day-one a prezzo pieno "PER SUPPORTARE" gli autori, e "SORREGGERE" l'industria.

Al di là dell'attraente romanticismo che soggiace a questa filosofia di pensiero, ma quanto è fuori dal mondo questo modo di ragionare?!

Isolo solo questo pezzo per dire che non mi sembra così irragionevole. Chiaro, se uno compra al Day One con già la sicurezza che tanto non ci giocherà se non tra qualche mese, non ha molto senso nemmeno dal mio punto di vista. Ma allo stesso tempo credo sia comprensibile l'idea di apprezzare uno sviluppatore ed un titolo al punto tale di volerlo acquistare subito quando esce, non solo perché si ha l'intenzione di giocarlo subito, ma anche si, per supportare lo sviluppatore.
Voglio dire, io Bastion lo prenderò al lancio perché apprezzo SuperGiant Games, perché so a che tipo di titolo vado incontro, e perché il prezzo sarà dal mio punto ragionevole, e mi fa piacere dar loro ciò che ritengo il giusto.
Chiaro, per me il giusto potrà essere 15€ (per fare un esempio), per qualcun altro sarà 5. Ci sta ed è normale sia così.
Certo che se lo prezzassero 40€ molto probabilmente non lo prenderei.

E così succede per tutti, aldilà della precipua volontà di supportare uno sviluppatore (e non l'industria in generale).

Per gli indie c'è assolutamente una correlazione diretta fra vendite e "supporto concreto". Vado su Steam e posso vedere quante copie ho venduto ieri e a quanto ammonta la somma che Steam mi deve versare.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 05:34
Però Babaz ha ragione: questa cosa del "supportare" gli autori si sente solo nel mondo dei videogiochi, almeno che a me risulti. Ed è anche un po' il momento di smetterla, perchè i videogiochi - molto più di tante altre espressioni artistiche - sono dei normalissimi prodotti commerciali.

No, scusa, no. O non sei mai stato fan di band non mainstream, o non sai quello che stai dicendo.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 09:26
Ovviamente non è che si può costringere la gente a comprare a prezzo pieno (vuoi siano 70 retail o 25 digitali), ma di certo il continuo e dilagante aspettare sconti (eccessivi) non può che essere un male per l'intera industria.

Magari è anche un sintomo che il prezzo pieno di 70 euro non è più un valore sostenibile.
Perchè diciamocelo: che la gente voglia pagare il meno possibile è vero oggi, come lo era 20 o 30 anni fa.
L'errore, spesso, è credere che al netto di sconti, usato, pirateria o altro, tutti saremmo disposti a spendere la cifra intera per giocare. Il che è un assunto sia indimostrabile, ma, secondo me, anche poco probabile.

Io per esempio, se i giochi costassero 70 euro *sempre*, senza possibilità di futuri sconti o abbassamenti, credo mollerei l'hobby, perchè per me è una cifra eccessiva. Non entro nel merito se sia l'unica che copra i costi di sviluppo, ma se è così, forse è meglio abbracciare i concetti di decrescita tanto cari a Latouche. Un mercato che cresce sempre più, sempre più costoso, forse non è più sostenibile, e va ripensato affinchè costi meno produrlo, e costi meno al consumatore finale.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 09:32
La questione è: posto che non è possibile, per forza di cose, mantenere a lungo il prezzo del day-one, è corretto pensare che quello sia il prezzo vero?

Quoto.
Domanda molto interessante.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 09:35
Benso Devil e Keigo vendono ruote termiche (prima cosa che mi viene a mente) a 50 euro. Uno dei tre ogni 6 mesi le cala a 30 euro per attirare clientela. Sempre più gente aspetta e compra da lui. Calano anche gli altri. Si fanno concorrenza. Arrivano a venderle a 5 euro. Tutti i clienti aspettano che le mettiamo in offerta dopo 6 mesi a 5 euro, noi 3 falliamo. E i clienti non hanno più ruote termiche.

Questo è il principio di libero mercato.

Se lo troviamo sbagliato, sono le regole del mercato che vanno cambiate, non le attitudini dei consumatori, che di riflesso (e giustamente) sfruttano e loro vantaggio le dinamiche di prezzo.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 12 Feb 2015, 09:36
Ovviamente la risposta è de facto una sola.
No, non è quello vero se per quello vero si intende costi di produzione+margine dato che ogni gioco ha un suo budget ma tutti escono grosso modo allo stesso prezzo. Il prezzo di un vg (come di ogni bene) è un concetto sempre piuttosto complesso e si basa su variabili e fattori diversi.
Ma questo vale per tutta la merce.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 09:39
Per titoli del genere bisogna concentrarsi su come cambiare i costi di sviluppo

This  :yes:
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 09:54
Voglio dire, io sinceramente mi sono sempre sentito liberissimo di comprare tutto ciò che mi girava il belino di comprare, al prezzo che mi pareva, senza fare tutta la dietrologia non necessaria su come la mia azione avrebbe potuto influire sullo sviluppo del mercato. Sono un banalissimo consumista e tale voglio restare.
Non è colpa mia se gli studios chiudono.

Sono assolutamente d'accordo.
E' chiaro che ognuno spende i soldi come vuole.
Se poi si affilia a qualche marchio o azienda, sente di essere tenuto in alta considerazione da essa, e spende il massimo del prezzo anche con l'intenzione di supportarli, fa benissimo.

Ciò che secondo me è sbagliato, è sostenere implicitamente che chi non fa così, chi aspetta lo sconto, o in generale la possibilità di pagare meno, faccia male all'industria. Questo concetto per me è assolutamente sbagliato e addirittura pericoloso, perchè imputa le cause di certe dinamiche al consumatore, quando in realtà sono connaturate alla tipologia del mercato stesso, e non certo dipendenti dal compratore finale, che di fatto ha, nel gran teatrino delle dinamiche dei prezzi, la facoltà di comprare o meno. Non certo di decidere uno sconto 2 o 3 settimane dopo o che il gioco finisca o meno nel Plus.

E forse, sarò un tantinello cattivo, ma io preferisco definirmi realista, ma in regime di libero mercato dovremmo anche familiarizzare col concetto che qualcuno possa non farcela. Come chiudono i ristoranti o i negozi. Le software house non sono diverse. Forse le amiamo di più perchè fanno prodotti a cui siamo più affezionati rispetto a una pizza o un jeans, ma anche loro si muovono nello stesso modello economico che regolamenta gli altri segmenti commerciali.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 12 Feb 2015, 10:18
Pensa che a me fa pure schifo 'sto consumismo per cui finito un gioco via l'altro ché se non lo do indietro subito mi cala il prezzo di mercato.
Io rilancio frequentemente giochi di 3 o 4 anni fa (quando non di 10 o 20 anni fa), non riuscirei mai e poi mai a rapportarmi ad un gioco con un timer sulla schiena.

E come corollario: belli i giochi AAA da 7 godziliardi di diamandollari, per carità, ma se non si riesce a sostenere il mercato io vivo serenamente anche con i giochi indie da 10 euro, eh. Perché ok i Dark Souls e i Bayonetta mi mancheranno, ma se tornassero domani domani a fare solo videogiochi 2D (o 3D a budget ridotto) non è che mi si smonta la passione, anzi. La roba più fresca e interessante che ho giocato negli ultimi anni veniva proprio da quel mercato. Fatta da gente che non aveva il terrore di fallire e l'ossessione di piacere a tutti. Ma tranquillissimo, proprio.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 12 Feb 2015, 10:46
ma il "supporto" in campo musicale ha funzionato?I gruppi continuano a fare musica o non c'è più musica?  :whistle:

Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 12 Feb 2015, 11:04
In molti casi ha funzionato e continua a funzionare. Ma è più una roba simile a Kickstarter che a qualunque altro rapporto produttore/consumatore.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 11:26
Il supporto nella musica si ha tramite i concerti. Non certo nel comprare i dischi. A parte i più famosi in assoluto, sono i concerti che mantengono i cantanti, è con quello che fanno soldi. Non a caso ci sono alcuni di loro che fanno concerti a non finire spaccandosi i culi per fare soldi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 11:35
Suvvia Devil, figurati se non so cosa è il guadagno.
Non ne fare una questione di semantica tra la parola guadagno e recupero, cerca di afferrare il punto: senza di me magari MediaWorld non recuperava neanche quei 34 euro. Sputaci sopra.


Ti ripeto, spero per l'ultimo volta, che questo è un discorso che fai tu perchè sei particolarmente premuroso riguardo i destini dell'industry e del mercato in generale, ma all'utente medio fottesega altamente, e giustamente.
L'utente medio trova - NB non pretende, ma trova - un gioco a 2€ e se lo compra senza farsi troppe domande, senza curarsi degli interessi altrui. Puoi davvero biasimarlo per questo?
Oppure una volta compra un gioco a 60 euro, per un cazzo o per l'altro non riesce a giocarlo subito, e si ritrova che dopo due mesi ciò che ha comprato vale la metà. Se la prende a male, se la lega al dito ed impara la lezione: la prossima volta niente prezzo pieno.
Puoi biasimarlo per questo?
Se mediaworld ha messo questi 17 giochi a 2€, che colpa ne ho io? Sono colpevole di non aver comprato Just Dance Kids all'uscita? A quanto ammonta la pena?
cut

Perdonami, ma che stai dicendo? Il topic nasce per capire se gli sconti influiscono sui guadagni e tu parli di semantica? Il punto è proprio il guadagno dei programmatori.
Se Gatsu fa Resogun e tutti lo comprano gratis e comprano i dlc a 1 centesimo, Gatsu deve cambiare lavoro, mica viene a ringraziarti per l'acquisto.
Quando creano Resogun, hanno dei costi, e fissano un prezzo ideale di vendita per recuperare spese, diciamo 5 euro. Il mercato crea il prezzo di vendita, diciamo 20. Potranno fare degli sconti a 15, in particolari circostanze a 10, ma se vanno sotto una certa cifra non coprono più le spese, oppure lo fanno ma non guadagnano nulla. E può capitare con un gioco, ma se diventa una regola fissa Gatsu sta di nuovo senza lavoro. Non è che i programmatori lavorano per hobby. Eh.
Quindi non perdiamo di vista il fulcro del discorso pensando a quanto siamo grandiosi a comprare a 2 euro, che è una cosa diversa.
Riguardo alle colpe ho già risposto prima:

Citazione
Il pubblico pagante non è responsabile in principio perchè è l'industria che ha proposto certe cose (vuoi per provare, vuoi per esigenza, vuoi chissà), diventa complice nel momento in cui vorrebbe comprare ma non lo fa. Se non lo fa perchè non può, nulla quaestio, stiamo parlando di un hobby, non di comprare pane e latte per noi e famiglia, ma se non lo fa solo perchè vuole risparmiare il più possibile, allora non si lamentasse se non escono i giochini che adora (e ricito Vanquish, Mirror's Edge, ecc) ma solo i Fifa Cod e Assassin's Creed. E quindi le software house falliscono.

Io Bloodborne me lo compro quando esce perchè i Souls mi piacciono e ne voglio altri. Se aspettassi il cestone, e per assurdo (parolina magica chiave) lo facessero tutti, poi non possiamo venirci a lamentare che non escono più i Souls. Non è l'intera industria in pericolo, ma alcune cose sicuramente sì.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 11:40
Io Bloodborne me lo compro quando esce perchè i Souls mi piacciono e ne voglio altri. Se aspettassi il cestone, e per assurdo (parolina magica chiave) lo facessero tutti, poi non possiamo venirci a lamentare che non escono più i Souls. Non è l'intera industria in pericolo, ma alcune cose sicuramente sì.

Lo fai anche con i giochi che non ti interessano?
Compri tutti i giochi di tutti i generi al dayone perchè se non lo fai poi le softco chiudono?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 11:42
Voglio dire, io sinceramente mi sono sempre sentito liberissimo di comprare tutto ciò che mi girava il belino di comprare, al prezzo che mi pareva, senza fare tutta la dietrologia non necessaria su come la mia azione avrebbe potuto influire sullo sviluppo del mercato. Sono un banalissimo consumista e tale voglio restare.
Non è colpa mia se gli studios chiudono.

Sono assolutamente d'accordo.
E' chiaro che ognuno spende i soldi come vuole.
Se poi si affilia a qualche marchio o azienda, sente di essere tenuto in alta considerazione da essa, e spende il massimo del prezzo anche con l'intenzione di supportarli, fa benissimo.

Ciò che secondo me è sbagliato, è sostenere implicitamente che chi non fa così, chi aspetta lo sconto, o in generale la possibilità di pagare meno, faccia male all'industria. Questo concetto per me è assolutamente sbagliato e addirittura pericoloso, perchè imputa le cause di certe dinamiche al consumatore, quando in realtà sono connaturate alla tipologia del mercato stesso, e non certo dipendenti dal compratore finale, che di fatto ha, nel gran teatrino delle dinamiche dei prezzi, la facoltà di comprare o meno. Non certo di decidere uno sconto 2 o 3 settimane dopo o che il gioco finisca o meno nel Plus.

E forse, sarò un tantinello cattivo, ma io preferisco definirmi realista, ma in regime di libero mercato dovremmo anche familiarizzare col concetto che qualcuno possa non farcela. Come chiudono i ristoranti o i negozi. Le software house non sono diverse. Forse le amiamo di più perchè fanno prodotti a cui siamo più affezionati rispetto a una pizza o un jeans, ma anche loro si muovono nello stesso modello economico che regolamenta gli altri segmenti commerciali.

Ripeto che stai scordando il problema principale da cui è nato il topic. Il Plus.
Il plus nasceva come sistema che ti regalava giochi vecchi per convincerti ad abbonarti a Sony.
Col tempo la gente non comprava più giochini perchè diceva "prima o poi arriva sul plus". Mi pare che Kabuto per anni non abbia comprato nulla o al massimo a 10-15 euro. Se tutti facessero come Kabuto, i guadagni per chi fa i giochi dove sarebbero?
Leggi i topic del psn o dei giochi e leggi spesso "vabbè non lo compro aspetto il plus o il cestone a 10 euro". Se tutti facessero così...again come sopra.
Ha sbagliato Sony, siamo d'accordo. La cosa le sarà sfuggita di mano e le si è ritorta contro. Avrà pensato basta che si abbonano chissenefotte di quelli che aspettano. Ma se il numero di questi aumenta e nessuno compra i suoi giochi...prima falliscono gli indie sì, ma poi perde soldi anche lei.
E' anche impossibile sensibilizzare la gente o costringerla a comprare a certi prezzi, ma se uno ci tiene al proprio hobby, deve anche considerare che va alimentato e non solo "fottuto".
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 11:43
Io Bloodborne me lo compro quando esce perchè i Souls mi piacciono e ne voglio altri. Se aspettassi il cestone, e per assurdo (parolina magica chiave) lo facessero tutti, poi non possiamo venirci a lamentare che non escono più i Souls. Non è l'intera industria in pericolo, ma alcune cose sicuramente sì.

Lo fai anche con i giochi che non ti interessano?
Compri tutti i giochi di tutti i generi al dayone perchè se non lo fai poi le softco chiudono?

Bilbo con te è sempre difficile dialogare. Se non capisci il succo del discorso, stai sempre là ad attaccare, fare il miscredente, diffidente, ecc, uno poi si scoccia.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 11:47
Ripeto che stai scordando il problema principale da cui è nato il topic. Il Plus.
Il plus nasceva come sistema che ti regalava giochi vecchi per convincerti ad abbonarti a Sony.
Col tempo la gente non comprava più giochini perchè diceva "prima o poi arriva sul plus". Mi pare che Kabuto per anni non abbia comprato nulla o al massimo a 10-15 euro. Se tutti facessero come Kabuto, i guadagni per chi fa i giochi dove sarebbero?
Leggi i topic del psn o dei giochi e leggi spesso "vabbè non lo compro aspetto il plus o il cestone a 10 euro". Se tutti facessero così...again come sopra.
Ha sbagliato Sony, siamo d'accordo. La cosa gli sarà sfuggita di mano e le si è ritorta contro.
E' anche impossibile sensibilizzare la gente o costringerla a comprare a certi prezzi, ma se uno ci tiene al proprio hobby, deve anche considerare che va alimentato e non solo "fottuto".

Non cogli il senso.
E' il sistema economico nelle sue regole intrinseche che permette promozioni come il Plus. O come lo sconto, o come il 3x2, o come i Mega Monday e in generale tutta quella serie di iniziative che hanno il solo scopo di rubare clientela alla concorrenza e affiliarla alla propria offerta. Si chiama libero mercato.
Possiamo oggi prendercela col Plus, domani coi Mega Monday, e dopodomani con la prossima offerta che verrà escogitata (magari una sorta di Spotify dei videogiochi), ma colpevolizzare i giocatori perchè fanno delle scelte *libere*, *consapevoli*, *lecite* è e rimarrà sempre sbagliato.

Poi per carità, che piccole realtà vadano supportate è un altro discorso e siam tutti d'accordo. Così come se a qualcuno piace qualcosa ed è disposto a pagarlo a prezzo pieno pure. Solo non colpevolizziamo gli altri, se si limitano a sfruttare promozioni che sono i produttori stessi a mettere in piedi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 11:50
Bilbo con te è sempre difficile dialogare.

Ohibò, pure questa adesso? Eppure mi sembra di essere sempre educato, cerco sempre di argomentare, di non usare i soliti mezzucci retorici del tipo "non capisci"

Se non capisci il succo del discorso

Si ecco, appunto, come volevasi dimostrare.
Hai ragione. Ciao.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 11:53
Beh, stiamo parlando di uno scenario (apocalittico) in cui tutti o un numero sufficiente di persone compra SOLO così.
Là si cappottano tutti quanti. E' ipotetico ed estremizzato, ma stiamo ragionando per assurdo.
Io le faccio le offerte eh, compro qua, là, qualcuno aspetto, ma in generale ciò che mi piace lo compro subito. Non è che devo comprare anche Forza Motorsport di cui non me ne fotte una sega. Se non uscissero più giochi d'auto a me non cambierebbe nulla. Quindi sì, la domanda di cui sopra non era molto pertinente. ^^'


Citazione
Ohibò, pure questa adesso? Eppure mi sembra di essere sempre educato, cerco sempre di argomentare, di non usare i soliti mezzucci retorici del tipo "non capisci"

Era riferito a tanti episodi passati, non tanto a questo. Dove parlo di una cosa, di uno scenario, e si risponde diversamente.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 12 Feb 2015, 11:57
Col tempo la gente non comprava più giochini perchè diceva "prima o poi arriva sul plus". Mi pare che Kabuto per anni non abbia comprato nulla o al massimo a 10-15 euro. Se tutti facessero come Kabuto, i guadagni per chi fa i giochi dove sarebbero?
Leggi i topic del psn o dei giochi e leggi spesso "vabbè non lo compro aspetto il plus o il cestone a 10 euro". Se tutti facessero così...again come sopra.
Ha sbagliato Sony, siamo d'accordo. La cosa le sarà sfuggita di mano e le si è ritorta contro.
Ma una fonte che avvalori quello che stai dicendo la hai? O il tuo indice di mercato è Kabuto?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 12:04
Beh, stiamo parlando di uno scenario (apocalittico) in cui tutti o un numero sufficiente di persone compra SOLO così.
Là si cappottano tutti quanti. E' ipotetico ed estremizzato, ma stiamo ragionando per assurdo.
Io le faccio le offerte eh, compro qua, là, qualcuno aspetto, ma in generale ciò che mi piace lo compro subito. Non è che devo comprare anche Forza Motorsport di cui non me ne fotte una sega. Se non uscissero più giochi d'auto a me non cambierebbe nulla. Quindi sì, la domanda di cui sopra non era molto pertinente. ^^'

Io credo che a non aver senso sia la crociata contro il Plus, come qualsiasi altra forma di promozione, quando come consumatori facciamo tutti i giorni scelte che portano gli stessi risultati, come fai tu (giustamente) quando compri solo quello che ti interessa, tipo Bloodborne, e lasci sullo scaffale Forza Motorsport. Che per Turn 10 Studios non è tanto differente da chi magari lo aspetta sul Gold. Anzi, forse quest'ultimo magari il suo gioco lo prova, e poi gli compra il DLC. Chi decide di lasciarlo sullo scaffale sicuramente no. Però immagino che stiamo agli antipodi come posizioni e trovare un punto d'incontro sia impossibile, sbaglio?

Era riferito a tanti episodi passati, non tanto a questo. Dove parlo di una cosa, di uno scenario, e si risponde diversamente.

Boh, se ti riferisci a me, non so che risponderti ^_^
Io controbatto quando non condivido una cosa, non ricordo di aver avuto particolari problemi di incomunicabilità con te. Ma io sono uno che discuto per il gusto di dialogare, non porto rancori verso nessuno. Forse sto dimenticando qualcosa...  ???
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 12:06
Wis, non è una questione di fonte. Penso sia logico che se TUTTI facessero così la situazione peggiorerebbe. Siamo sempre in un discorso ipotetico. Se Gatsu viene a lamentarsi e le aziende chiudono, non mi pare che non ci siano prove eh.
Per il resto nel mio primo intervento l'ho scritto chiaramente:

Spoiler (click to show/hide)

Fermo restando che in un momento di crisi la situazione è di per suo non buona. ^^
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 12 Feb 2015, 12:15
Scusate, non prendete me come test perchè io per 7/8 anni non ho giocato e cmq non potrei permettermi di giocare. Se i giochi costassero solo 70€ smetterei ieri di videogiocare e mi dedicherei ad altro.
Invece questa situazione fa si che io, saltuariamente, versi nel mercato del vg qualche spicciolo.
Tra zero e poco io credo che sia meglio poco, no?
E no, non tutti fanno come me...quello è un discorso ridicolo basato sul nulla.
Si facevano gli stessi discorsi per la pirateria e siamo ancora qui, solo che abbiamo spostato l'obbiettivo sugli sconti ora. Il che è abbastanza ridicolo.
Inoltre non si è risposto alla domanda più importante fatta qui dentro.
A fronte dei 150 studi che hanno chiuso quanti ne hanno aperto?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 12:24
Il supporto nella musica si ha tramite i concerti. Non certo nel comprare i dischi. A parte i più famosi in assoluto, sono i concerti che mantengono i cantanti, è con quello che fanno soldi. Non a caso ci sono alcuni di loro che fanno concerti a non finire spaccandosi i culi per fare soldi.

La situazione ha pure costretto band che NON facevano concerti a farli. E' una situazione rara ma se volevano pagare le bollette...
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 12:25
Citazione
Scusate, non prendete me come test perchè io per 7/8 anni non ho giocato e cmq non potrei permettermi di giocare. Se i giochi costassero solo 70€ smetterei ieri di videogiocare e mi dedicherei ad altro.
Invece questa situazione fa si che io, saltuariamente, versi nel mercato del vg qualche spicciolo.

Ecco il colpevole!! :D

Eri un esempio Kabu. Ma di certo, se tutti cacciassero solo "qualche spicciolo", non potrebbero andare avanti. ^^


Citazione
La situazione ha pure costretto band che NON facevano concerti a farli. E' una situazione rara ma se volevano pagare le bollette...

Beh, come dici tu è evento raro. E poi band che non fanno concerti... :no:
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 12 Feb 2015, 12:27
lol
Pensa un po', ci sono band che han dovuto cominciare a lavorare per campare.
Impressionante vero?
L'ambiente della musica è uno dei più prefetti esempi di fancazzismo, pigrizia, sperpero e parassitismo che si possa portare.
Come i Metallica che si lamentano che ora sono costretti ad andare in tour se vogliono guadagnare mentre prima potevano permettersi di fermarsi anche per 2/3 anni per comporre.
Chi fa questi discorsi andrebbe bastonato nella schiena, senza vergogna proprio.
E te lo sta dicendo un bassista (scarso).
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 12 Feb 2015, 12:33
 ho sempre pensato che il mercato fosse composto=

clienti - Distribuzione - Produttore.

Spoiler (click to show/hide)

Magari se c'è bisogno si potrebbe approfondire (anche cercando di intuire che comportamento abbiano i consumatori rispetto alle dinamiche di mercato) e magari qualcuno potrebbe farlo di professione (ma credo si faccia già).


Non si può pretendere che il consumatore non pensi di avvantaggiarsi quanto più possibile dalle condizioni presenti sul mercato o di aspettarsi di trarne qualche vantaggio, perchè "per quanto gli possa piacere una cosa" cercherà di ottenerla con il minor sacrificio possibile.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 12 Feb 2015, 12:36
Citazione
Pensa un po', ci sono band che han dovuto cominciare a lavorare per campare.

Però in questo modo stai confermando il problema di fondo. Che la musica ormai non la compra più nessuno ma la scarica. Questo perchè là è veramente troppo facile. Ti colleghi ad internet e in 5 secondi hai scaricato un pezzo. Tanto chissenefrega della qualità, all'orecchio medio non fa differenza il brano scaricato da youtube o da cd. Col tempo sempre più gente ha scaricato musica, i negozi specializzati hanno chiuso ed eccoci alla situazione attuale. Lo pensavi 15 anni fa con i primi mp3 scaricati che si sono affiancati a quelli pirata? E' stato solo un processo più breve di quello dei videogiochi (che hanno una struttura diversa, forme alternative di sconto, ecc, ovviamente).
Quindi venuta meno una forma di supporto resta solo quella dei concerti, no?
Poi non so quale sia la proporzione tra band che fanno concerti per campare e altri che guadagnano a palate. Alzo le mani. Bastonami.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 12 Feb 2015, 12:40
aggiungo(al post di keigo), come detto, che per gli indipendenti, i costi di entrata sono al minimo storico, chiunque può mettere su un prototipo pseudo gioco e venderlo, chiunque. I progetti "one man army" si sprecano ormai nell'ambiente.

Il concetto di "supporto" può starci nel caso di crowdfunding, ma anche lì è qualcosa di borderline, perché in fin dei conti è un voler mettere le mani prima degli altri su un gioco, vedi come molto spesso offrono le versioni alpha del gioco. Si crea aspettativa, impulsi ad avere il prodotto prima degli altri.

Tutti gli altri aspettano, chi il gioco finito, chi lo sconto, chi decide di avere subito il gioco comprando nel mercato grigio senza aspettare gli sconti. C'è infatti chi si tutela da questa pratica, chi invece preferisce avere dall'utente Panda Vassili i 20 euro subito che fra 8 mesi, in cui i 20 varranno sicuramente meno per inflazione o semplice valore atteso.

Inutile introdurre nel discorso la variabile dei tripla A, visto che c'è una catena da remunerare e andiamo off topic, così come nel caso dell'usato.

Per il resto, come ho scritto prima, se c'è un RPG nel mercato, lo puoi tenere a 50 euro più a lungo rispetto ad una situazione di mercato in cui ci sono 100 RPG.

E oggi per ogni genere ci sono 100 titoli diversi, ergo i prezzi diminuiscono, il margine di profitto si comprime, ci sono aziende che escono dal mercato perché non riescono a tenere coi costi di produzione, insomma una situazione normalissima di mercato.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 12 Feb 2015, 12:43
Devil non hai inteso il mio "cominciare a lavorare".
C'era una volta il bel mondo della musica in cui uno qualsiasi poteva azzaccare un brano a caso (bello o brutto che sia) e cominciare a camparci per anni senza muovere più un muscolo e facendo i soldi.
E facendoli fare anche a discografici parassiti.
Voi direte "Beh, ma se il mercato è quello è anche giusto che sia così, no?" ok.
E infatti ha decretato che questa gente gli tocca comporre più musica e fare concerti se vogliono guadagnare.
Ora speriamo che i prossimi a scomparire siano le società per la protezione del diritto d'autore.
Per quanto riguarda l'underground lavorare è suonare è la norma, noi abbiamo sempre fatto così, idem i miei ex compagni di band e tutto il settore che li riguarda.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 13:39
A dire il vero il problema è che molte band devono fare il disco, il tour E AVERE UN LAVORO NORMALE.

In ambito non mainstream (vedi metal ad esempio) è la regola. Ci sono parecchie dipartite di membri storici che non possono permettersi di vivere in quel modo nel momento in cui fanno un figlio.

Ad alcuni non frega un cazzo, ma per quelli che apprezzano l'apporto del singolo membro sicuramente il problema è rilevante.

Io mi oppongo all'idea che fare videogiochi non sia un lavoro che va remunerato degnamente "perché il mercato è così".
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 13:49
No Gatsu, la questione è diversa: se "il mercato è così" a chi tocca cercare di cambiarlo?

Secondo Devil tocca responsabilizzare gli utenti come me e Kabuto, secondo me sono i produttori che devono escogitare qualcosa.

Secondo te?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 12 Feb 2015, 13:57
Io mi oppongo all'idea che fare videogiochi non sia un lavoro che va remunerato degnamente "perché il mercato è così".

il cortocircuito per me è vedere che comunque l'industria dei videogiochi continua a crescere e che i salari medi negli usa sono 80k l'anno che per campare schifo non fanno. Se poi c'è tanto turnover, dipende anche dai costi elevati della forza lavoro.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 14:11
Nessuno dice che sia giusto (la letteratura su come le cose, economicamente, dovrebbero cambiare perchè ormai insostenibili, è sterminata), né che appunto non si possano cambiare. Ma allo stato attuale, banalmente, è proprio così: è il mercato e la concorrenza che porta a queste forme di promozioni. Le quali, hanno pregi e difetti.

Poi oh, sul concetto di essere pagati degnamente....
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: wiskast88 - 12 Feb 2015, 14:22
Scusate per la scoperta dell'acqua calda ma noi videogiocatori non ci guadagnamo e basta così?
Che problemi ci sono per noi consumatori?
Lo so che qui dentro c'è chi ci campa ma mi sembra che stiamo parlando di un'industria che fattura ormai più di ogni altra (ma come stanno messe in proporzione l'industria musicale e quella cinematografica??), dove sta questa crisi (e per crisi non si parla di una o due softhouse che chiude, quello, altra acqua caldana, è normale)?
Magari ci fossero più sconti negli album musicali, ne comprerei a bizzaffe.
E non faccio domande supponenti ma solo perché vorrei qualcuno che mi spiegasse, se ha pazienza, dove sta il problema per noi che videogiochiamo.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Azraeel - 12 Feb 2015, 14:22
In parte Keigo, ma mi aspettavo un intervento di Lenin.
Sarò sintetico e drastico.
Le possibilità sono due:
1) passare ad una economia, in scala globale, di piano, dove ad ogni persona nel mondo siano sottratti tot (inserire valuta) e somministrati tot titoli videoludici.
2) cercare analisti migliori, che sappiano intercettare le reali aspettative del pubblico in termini di appagamento prodotto dal titolo in sviluppo, e quindi poter vendere effettivamente tale titolo.
L'aspettativa del pubblico la si può appagare in molti modi.

Se titolo X non vende, è perchè, per un motivo o per l'altro, non ha interessato il pubblico, ovvero chi detiene la domanda.
L'offerta è nelle mani di chi produce, deve cercare di far si che ciò che offre sia appetibile per il pubblico stesso.

Il libero mercato si basa su un semplicissimo assunto, da cui modelli molto piu rifiniti vengono estrapolati: la teoria della domanda e dell'offerta.
Cioè, punto.
Non c'è altro da aggiungere.
Linea dell'offerta: al crescere del prezzo di vendita aumenta l'offerta di un bene perchè sempre più soggetti sono interessati a proporre il loro bene
Linea della domanda: al diminuire del prezzo sempre più soggetti sono interessati ad acquisire il bene.

Il punto di incontro può essere stabilito, es: io produco 200 Lambo-Borghini all'anno, prezzo 1.000.000 l'una. La mia offerta è fissa, e da qui a cascata.

Oppure dinamica, che poi è la base del libero mercato, ovvero l'aggiustarsi del prezzo di vendita in funzione della possibile offerta e della domanda stessa.
Se al prezzo di 70 € si vendono 100 copie, al prezzo di 60 sene venderanno 150, al prezzo di 40 magari 250 e così via.
Mi sembra lampante ed incontrovertibile. Può non piacere ma così è da sempre, anche da quando non si sapeva che esistesse un "mercato" ma il fattore vendeva il suo prodotto al prezzo migliore adeguandolo di anno in anno rispetto all'abbondanza del suo raccolto. 10 sacchi di grano, 10 monete l'uno, 100 sacchi di grano, 2 monete l'uno (come sono furbe le forze del male.)

Pretendere che tutti comprino a 70 € è semplicemente eretico da un punto di vista commerciale, liberale e "intellettivo". A 70 € compra chi, per un motivo o per l'altro, ritiene che quello sia il valore giusto per lui.
Che poi qualcuno foraggi volontariamente qualcuno per una sua passione ci sta, ma è assolutamente non previsto dal sistema e nemmeno utile.
Utile è riuscire ad interpolare correttamente domanda-offerta.

Quindi si, che le sf house valutino con più attenzione la potenziale domanda di ciò che andranno a produrre e proporre; se le cose vanno male, è possibile, plausibile e sano, è il rischio di impresa, e senza rischio tutti farebbero la stessa cosa.
Già la serializzazione è un esempio lampante.

L'unica nota stonata è che si è un po persa quell'offerta di titoli a medio budget che creavano davvero la differenziazione tra generi; ora sono solo o indie retro-wannabe oppure clonazzi AAA; questo però lo dico da affezionato e non da Economista.

Edit: L
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 14:24
No Gatsu, la questione è diversa: se "il mercato è così" a chi tocca cercare di cambiarlo?

Secondo Devil tocca responsabilizzare gli utenti come me e Kabuto, secondo me sono i produttori che devono escogitare qualcosa.

Secondo te?

Ripeto, i videogiochi non scompariranno mai. Cambieranno. Il mercato mobile si è adattato ad un pubblico non disposto a pagare, e in pratica si sostiene con tecniche prese in prestito dal gioco d'azzardo facendo leva sull'1% di malati mentali che spendono 200€ al giorno per comprare monete virtuali che gli evitano di aspettare 24h per costruire una capanna.

Non ritengo impossibile che alcuni generi che vi/ci piacciano vadano progressivamente a scomparire semplicemente perché sono anti-economici. In questo, gli utenti hanno sicuramente una colpa.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Azraeel - 12 Feb 2015, 14:25
Sintetico un par di cojoni.  ??? :baby:

Quindi: le sf che hanno chiuso hanno toppato nel non offire un prodotto appetibile. E quindi è sano e fisiologico che siano state espulse dal mercato, onde liberare spazio e risorse per chi abbia le possibilità di offrire un qualcosa di appetibile per i consumatori. Triste, ma vero.

No Gatsu, gli utenti non hanno alcuna colpa.
Il mercato si autoregola, sempre. Se le sfh hanno iniziato a sedare i consumatori con prodotti in serie ecc ecc, non è colpa dell'utenza.
Ed inoltre, se non si produce un bene che si risce a vendere, l'errore è di chi non compra o di chi produce?

Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 14:30
Pretendere che tutti comprino a 70 € è semplicemente eretico da un punto di vista commerciale, liberare e "intellettivo". A 70 € compra chi, per un motivo o per l'altro, ritiene che quello sia il valore giusto per lui.
Che poi qualcuno foraggi volontariamente qualcuno per una sua passione ci sta, ma è assolutamente non previsto dal sistema e nemmeno utile.
Utile è riuscire ad interpolare correttamente domanda-offerta.

Ecco qualcuno che centra perfettamente il problema.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 14:31
Gatsu, però il pubblico che gioca i giochi mobile non è lo stesso che compra i bundle o i giochi dal cestone.
Cioè, se la risposta al cambiamento della domanda del pubblico è guardare al modello mobile...


Che poi, siamo in Theory e va bene dipingere scenari apocalittici, però la realtà rimane ben diversa. Per dire, i giochi più venduti sul PSN questo mese sono stati Resident Evil Rebirth HD e Dying Light, mica Toy stunt Cars scontato del 70%.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 14:34
Il mercato si autoregola, sempre. Se le sfh hanno iniziato a sedare i consumatori con prodotti in serie ecc ecc, non è colpa dell'utenza.
Ed inoltre, se non si produce un bene che si risce a vendere, l'errore è di chi non compra o di chi produce?

Che poi, volendo aggiungere una variabile, non è che magari anche vendere a prezzo pieno un gioco, e poi (programmati già da prima del lancio) tutta una serie di DLC da pagare a parte, ha dato l'impressione a molti che il prezzo pieno per un prodotto non sia più così fondamentale? E' sicuramente un'aggravante...
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 14:40
Sintetico un par di cojoni.  ??? :baby:

Quindi: le sf che hanno chiuso hanno toppato nel non offire un prodotto appetibile. E quindi è sano e fisiologico che siano state espulse dal mercato, onde liberare spazio e risorse per chi abbia le possibilità di offrire un qualcosa di appetibile per i consumatori. Triste, ma vero.

No Gatsu, gli utenti non hanno alcuna colpa.
Il mercato si autoregola, sempre. Se le sfh hanno iniziato a sedare i consumatori con prodotti in serie ecc ecc, non è colpa dell'utenza.
Ed inoltre, se non si produce un bene che si risce a vendere, l'errore è di chi non compra o di chi produce?

La questione a parer mio è più complessa di domande e offerta perché non stai parlando di patate.
Ad esempio il modello di business di un gioco influenza DIRETTAMENTE il game design di un gioco. I free to play, pensati per avere zero barriere d'entrata, sono fatti per FRUSTRARE il giocatore e fargli sborsare i soldi. Quindi se passa la nozione che le sf si devono adeguare alle richieste del mercato, che tendenzialmente sono sempre di avere sempre di più a sempre meno, preparatevi a una montagna di giochi di merda. Ecco.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 14:45
E' fisiologico del mercato.

D'altronde c'erano tempi, venti anni fa, in cui sembrava dovessero esistere solo platform 2D e cloni di infima caratura, e invece i gusti e le produzioni sono cambiate.

Forse arriverà davvero un momento in cui saranno tutti o quasi F2P merdosi, ma poi la gente si stuferà e si torneranno a fare altri giochi, offerti con altre tipologie di vendita differenti dal free2play.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Azraeel - 12 Feb 2015, 14:47
Ma il punto è che non importa se siano patate-tuberi, patate-carne o vg; il punto è che sempre da li si parte, domanda-offerta.
Se il 90% del mercato vuole giochi f-t-p, sfortunatamente per il restante 10 % il corso da seguire sarà quello.
Chi non vuole aderire al trend può puntare al restare 10% di mercato, ovviamente interpolando la curca della domanda del suo target. Quindi non potete sparare 1000 a copia perchè "eh il mercato si è contratto del 90%"  :-*

Sapere qual'è il potenziale bacino di utenza massimo teorico, ovvero capire qual'è il punto teorico in la proprio offerta andrà ad incrociare la domanda, è parte del meccanismo che permette ad un'impresa di sopravvivere.

In funzione di questo si adotteranno processi di sviluppo atti a remunerare il capitale investito ed oltre; se voi volete produrre un gioco che al massimo 100 persone compreranno, ad un prezzo medio di 40 euro, contanto chi lo comprerà a 150 € e chi a 0.12€, non potete pensare di produrre un bene che a voi costerà 10.000 €. Se lo fate siete in torto "voi". Dovrete puntare a produrre un bene che a voi costerà 4000€ - "remunerazione capitali ecc ecc".
Ovvero il massimo introito auspicabile, cui sottraendo i costi io possa remunerare il capitale apportato, il lavoro profuso ecce ecc...
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 14:50
Per me c'erano molti più giochi di merda prima quando di sconti non ce n'erano così tanti. :yes:
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Azraeel - 12 Feb 2015, 14:53
Per me c'erano sicuramente meno gnocche svestite online!  :yes:

Ai tempi di PSone però, per fare un esempio, c'era un'enorme varietà di titoli, che spaziavano in generi assai diversi e con diversi valori produttivi.
Sicuramente i minori costi medi di accesso al prodotto "medio" favorivano l'approccio creativo.

Oggi il costo di accesso è diminuito, vedi fenomeno indie, ma è aumentato molto quello che è l'apporto minimo per staccarsi dalla base produttiva; ovvero quella che un tempo era la via di mezzo tra i titoletti budget e i titoloni tripla AAA.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 12 Feb 2015, 14:53
A dire il vero il problema è che molte band devono fare il disco, il tour E AVERE UN LAVORO NORMALE.
Praticamente è sempre stato così perchè in ambito underground i guadagni se li pappavano i discografici. Insomma, non è cambiato nulla e fidati che nell'underground c'ho bazzicato parecchio.
 :)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 14:54
Si stava meglio quando si stava peggio  :yes:
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 14:56
Si stava meglio quando si stava peggio  :yes:

No, adesso il consumatore sta un favola. Perchè ci sono giochi per tutti i gusti e per tutti i portafogli.

Il topic nasce dalla costatazione di Gatsu che invece molti studi di sviluppo non stanno mica tanto bene a causa dei programmi di scontistica.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 12 Feb 2015, 14:57
Io ero ironico ^_^
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 12 Feb 2015, 14:58
Ribadisco:
A fronte dei 150 studi che hanno chiuso quanti ne hanno aperto?
Perchè qui ci manda un fattore determinante.
E quanti di questi 150 studi producevano titoli per console/pc e quanti invece erano semplici fornitori di cloni per mobile gaming? Perchè c'è studio e studio, no?
Boh, mi sembra un'analisi campata per aria.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 12 Feb 2015, 15:05
per quanto riguarda le band: moltissime negli ultimi anni si sono potute togliere lo sfizio di un tour in europa anche dopo aver prodotto un solo ep.


Comunque stiamo davvero rimpiangendo il tempo in cui c'erano giochi della MICROIDS? O altre software house le cui release erano chiaramente fatte con la speranza di prendere un cinque e mezzo/sei meno meno?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 12 Feb 2015, 15:39
http://steamcharts.com/app/250900

all'uscita c'erano 65 mila utenti CONTEMPORANEAMENTE che giocavano binding of isaac rebirth, su PC. A 15 euro a copia. 

A spanne significa che ha venduto prima del day 250k o 300k. A fare il gioco?Credo solo una persona. Ritorno dell'investimento? elevato N.

Ed il binding of isaac precedente lo trovavi pure nelle patatine, a 2 euro con altri 8 giochi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 15:43
Binding of Isaac, il gioco su cui hanno fatto un film.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 12 Feb 2015, 15:47
il film si chiama indie game the movie, e lì si parla soprattutto di super meat boy. Comunque gatsu, quando la gente ha hype per un gioco, non aspetta lo sconto e non ti insulta se non è a 2 euro, non è un caso isolato binding of isaac, ce ne sono diversi. Ovvio che non può essere per tutti così, torniamo al discorso che le persone che spendono per i videogiochi grossomodo sono rimaste le stesse.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 15:53
Gatsu, ma perchè vedi così male chi fa sacrifici per due anni prima di far uscire il gioco?

Ok che non può essere lo standard di settore, ma non si può neanche pretendere che lo stipendio annuo di qualsiasi dipendente di qualsiasi azienda sia 80k dollari l'anno.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 16:26
Gatsu, ma perchè vedi così male chi fa sacrifici per due anni prima di far uscire il gioco?

Ok che non può essere lo standard di settore, ma non si può neanche pretendere che lo stipendio annuo di qualsiasi dipendente di qualsiasi azienda sia 80k dollari l'anno.

Mi sembra di parlare con dei ritardati mentali. 
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 16:28
Grazie per il complimento. Trattami come malato mentale ma almeno rispondi ai miei semplici quesiti.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Konron - 12 Feb 2015, 16:31
Binding of Isaac, il gioco su cui hanno fatto un film.
E fa pure cacare, ma questo è un altro discorso.

Comunque gatsu io lo dico da tempi non sospetti che regalare tutto col plus non è una grandissima idea perché automaticamente seghi le gambe a tutti gli indie, almeno su PSN.
Ennesima conferma: mio cugino ha preso dopo natale Transistor su Ps4. Un mesetto dopo annunciato sul plus, lo sento e mi fa "non comprerò più indie, tanto li regalano".
E io, sinceramente, faccio lo stesso ragionamento dopo aver comprato nell'ultimo anno almeno 3 indie che regolarmente da lì a 60gg erano diventati "gratis". Non è tanto per i 10€ in sè, è che pagando già il plus ti sembra di comprare le cose due volte e a quel punto dici "mi tengo solo il plus" ovviamente.
Da utente sono felice dell'approccio plus ma ammetto che ho sempre pensato che non fosse una genialata per le aziende a lungo periodo.

Detto questo, però io concordo con Wis:
E come corollario: belli i giochi AAA da 7 godziliardi di diamandollari, per carità, ma se non si riesce a sostenere il mercato io vivo serenamente anche con i giochi indie da 10 euro, eh. Perché ok i Dark Souls e i Bayonetta mi mancheranno, ma se tornassero domani domani a fare solo videogiochi 2D (o 3D a budget ridotto) non è che mi si smonta la passione, anzi. La roba più fresca e interessante che ho giocato negli ultimi anni veniva proprio da quel mercato. Fatta da gente che non aveva il terrore di fallire e l'ossessione di piacere a tutti. Ma tranquillissimo, proprio.
Posto che anche secondo me il plus e gli sconti non fanno benissimo al mercato del videogioco come lo concepiamo oggi, è pur vero che assolutamente NON si può dare la colpa agli acquirenti. Il mercato al ribasso perenne, sempre scontato, è stato creato dall'industria e ora che inizia ad andargli contro ecco che "è colpa degli utenti". Tu per primo in vecchissimi ringcast dicevi spesso "questo gioco è da prendere quando scende a 17£ su play.com", è un atteggiamento normale. Ora che sei dall'altra parte della barricata chiaramente ti spaventa ma ricordati che da semplice utente anche tu hai sempre cercato il minor prezzo, ovviamente.
Personalmente se tutto costasse 60 euro probabilmente comprerei (forse) un gioco all'anno, complessivamente spenderei meno (ma giocherei anche molto meno) ma tutti i miei soldi andrebbero ad una sola azienda che starebbe meglio. Non sono sicuro sia per forza una buona soluzione.

Io comunque sono dell'idea che è l'industria a dover cambiare: o si decide e inizia a dare un prezzo (anche alto) e MANTENERLO dando la percezione di un prodotto che quel prezzo lo VALE, oppure si abbasseranno i costi di produzione in tutti i modi possibili (meno budget, stipendi più bassi, meno personale, programmazione tramite middleware più rapida possibile, ecc ecc).

Ai tempi dei cartuccioni SNES/MD c'erano MOLTI meno sconti e i giochi a 120mila lire si vendevano. Magari la gente comprava meno, ma magari risparmiava per avere i soldi per comprare il gioco, senza star lì a lamentarsi più di tanto: era quello il prezzo dei giochi, era normale.
Ora NESSUNO risparmia per un gioco, NESSUNO. Al massimo aspetti che il gioco sia sceso di prezzo fino al valore da te desiderato. In pratica i giochi ormai si prostrano agli acquirenti e prima o poi raggiungono qualsiasi prezzo, adattandosi loro alle tue tasche, non le tue tasche al costo del gioco.
Chiaramente questo meccanismo svaluta terribilmente il valore del gioco, il prezzo di 60 euro che prima era reputato come normale/giusto ora sembra una presa per il culo, la gente spesso non compra NON perché non ha 60 euro da spenderci, ma perché si sente derubato sapendo benissimo che da lì a 2 mesi lo trova alla metà.
Secondo me la questione del "valore percepito", che è stata disintegrata dai vari sconti, fa si che la gente pensi che il prezzo "giusto" sia 5/10 euro, tutto il resto è una tassa per averlo prima se sei ricco e/o impaziente. Ai tempi 16-bit non era affatto così.

Poi andrebbe pure visto se tutto sommato il mercato non sia meglio oggi che nella prima metà degli anni '90 però, anche perché come dice kabuto non mi stupirei nell'apprendere se 120 dei 150 studi chiusi fossero per robetta F2P per cellulari.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 12 Feb 2015, 16:37
Grazie per il complimento. Trattami come malato mentale ma almeno rispondi ai miei semplici quesiti.

Guarda, sono ancora al lavoro e abbiamo un evento che inizia fra pochi minuti. Sono sicuro che non lo fai apposta ma non c'è una riga della domanda sopra che non travisi quello che ho detto finora. Se devo perder tempo mi ritiro volentieri dalla discussione, tanto ormai il sasso l'ho lanciato.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 12 Feb 2015, 16:42
Oggi il costo di accesso è diminuito, vedi fenomeno indie, ma è aumentato molto quello che è l'apporto minimo per staccarsi dalla base produttiva; ovvero quella che un tempo era la via di mezzo tra i titoletti budget e i titoloni tripla AAA.

Beh ma quello è perchè il "minimo richiesto" da un gioco è notevolmente più alto. Se alzi gli standard tecnologici, visivi etc alla fine alzi anche i costi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 16:50
Va be' Gatsu, non vuoi discuterne e s'è capito. Pace e bene. :pray:


Sottoscrivo il post di Konron al 100%.
Soprattutto
Io comunque sono dell'idea che è l'industria a dover cambiare: o si decide e inizia a dare un prezzo (anche alto) e MANTENERLO dando la percezione di un prodotto che quel prezzo lo VALE, oppure si abbasseranno i costi di produzione in tutti i modi possibili (meno budget, stipendi più bassi, meno personale, programmazione tramite middleware più rapida possibile, ecc ecc).
Vlambeer sta cercando di fare una cosa del genere con Nuclear Throne. Non uno sconto da quando è su steam, e sono abbastanza sicuro che ormai hanno già fatto abbastanza soldi da poter anche permettersi di regalarlo.


Anche io all'inizio rosicavo quando compravo un gioco sul PSN e un mese dopo me lo regalavano col plus. Poi mi sono messo l'anima in pace e ho messo in conto che 10 giochi all'anno dell IGC io magari già ce li ho. Però non mi sento di biasimare chi se la prende e non compra più.
Sarebbe bello cambiare il metodo della ICG concedendo all'utente di scegliere tra un carnet di diversi titoli, aggiornati periodicamente. Esempio: 10 titoli e ne puoi scegliere 1 al mese per 6 mesi, e gli sviluppatori li paghi in base a quanti utenti scelgono il tuo titolo.


Comunque faccio notare che il plus sta sperimentando anche diversi approcci alla vendita, come ad esempio il gioco scontato del 50% al day-one se si è abbonati. Questa potrebbe essere una nuova via.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 12 Feb 2015, 16:57
Ma per quelli che quando vedono un titolo su Plus poi si mangiano le mani perché lo hanno preso magari tempo prima, fatemi capire, succedeva la stessa cosa quando prendevate un titolo magari all'uscita e uno o due mesi dopo stava a metà prezzo o giù di lì?

Non capisco proprio la psicologia. Se un titolo vi interessa fortemente in un dato momento, volete giocarci subito, e pensate che il prezzo sia adeguato, perché dovrebbe essere un problema se un domani il prezzo sarà notevolmente inferiore (cosa che succede con ogni categoria merceologica)?
Perché se l'idea è che un prodotto giustifica il suo costo solo nel momento in cui quest'ultimo è al suo punto più basso, allora finireste per non comprare praticamente nulla. Anche il gioco che oggi costa 2€ su Steam domani potrebbe costare 50 centesimi.

Onestamente, non è una cosa che vedo succedere da nessun'altra parte. Se arrivate a pentirvi in maniera così decisa di aver speso tot per un gioco perché un domani costerà tot - n, significa che non eravate convinti dell'acquisto in primis. E allora diventa un problema di auto-controllo più che altro.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: atchoo - 12 Feb 2015, 16:58
Nuclear Throne è infatti stato regalato a inizio anno a chi già lo possedeva, per girarlo a un suo amico. :yes:
A me ne hanno addirittura regalate due copie: una su Humble Store, dove l’ho acquistato, e uno su Steam, dove l’ho poi attivato. :D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 17:04
E allora ennesima riprova del fatto che Rami Ismail spara un sacco di cazzate. :D

Nihil, io personalmente ci ho messo una pietra sopra e non ci penso più. Il rosicamento iniziale ci sta ma poi me ne faccio una ragione e non me la prendo tanto. Però sono un caso limite con un backlog che farebbe impallidire chiunque anche qui sul TFP. Te pensa che ho comprato Dark Souls 2 al lancio e ancora non l'ho dissigillato.

Però uno che magari ha speso 60 euro per un gioco, magari nei primi due mesi ha pure problemi di bug e cose varie, e quando finalmente funziona come si deve lo ritrova in vendita a 30 euro in meno... Permettigli di rimanerci male.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 12 Feb 2015, 17:14
Però uno che magari ha speso 60 euro per un gioco, magari nei primi due mesi ha pure problemi di bug e cose varie, e quando finalmente funziona come si deve lo ritrova in vendita a 30 euro in meno... Permettigli di rimanerci male.
Allora significa che non era convinto di spenderci su 60€. Ritorniamo al punto di prima.
Ci sta di rimanere delusi da un titolo, ma mai come ora esistono possibilità di avere informazioni anche estese su qualsiasi gioco si desideri, che si tratti di video, recensioni, opinioni di altri giocatori.

Se uno ha proprio il dubbio, aspetta.
Tutti i giochi ed i generale i prodotti di intrattenimento prima o poi calano di prezzo, anche drasticamente. Non può essere una sorpresa e/o un disappunto ogni qualvolta succeda.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 12 Feb 2015, 17:20
E ma qui si sta mettendo in dubbio la legittimità di aspettare il calo di prezzo, come se sia un atteggiamento irresponsabile.

E comunque, nulla cala di prezzo drasticamente tanto quanto i videogiochi, o sbaglio?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 12 Feb 2015, 17:36
le donne dopo i 30
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 12 Feb 2015, 17:47
 :D :D :D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Ivan F. - 12 Feb 2015, 18:35
Ma per quelli che quando vedono un titolo su Plus poi si mangiano le mani perché lo hanno preso magari tempo prima, fatemi capire, succedeva la stessa cosa quando prendevate un titolo magari all'uscita e uno o due mesi dopo stava a metà prezzo o giù di lì?

Non capisco proprio la psicologia.
È all'incirca come il gioco dei pacchi.
Se hai scambiato il tuo pacco e hai vinto 10, il gioco non è finito.
Finisce quando sai quanto c'era nel pacco originario.
Se il valore originario > 10, la gente va in scompenso.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Konron - 13 Feb 2015, 00:24
Ma per quelli che quando vedono un titolo su Plus poi si mangiano le mani perché lo hanno preso magari tempo prima, fatemi capire, succedeva la stessa cosa quando prendevate un titolo magari all'uscita e uno o due mesi dopo stava a metà prezzo o giù di lì?

Non capisco proprio la psicologia. Se un titolo vi interessa fortemente in un dato momento, volete giocarci subito, e pensate che il prezzo sia adeguato, perché dovrebbe essere un problema se un domani il prezzo sarà notevolmente inferiore (cosa che succede con ogni categoria merceologica)?
Secondo me la grossa differenza è data da:
1) il plus è un servizio opzionale a pagamento, se paghi il plus, compri un gioco e poi il gioco diventa gratis sul plus ti sembra di aver buttato via dei soldi per una cosa che hai fondamentalmente comprato due volte
2) il prezzo scende anche nel retail ma non arriva mai a zero, sul plus si. Senza contare che spesso nel retail la ricerca del prezzo inferiore comporta un certo sbattimento
3) se compri un gioco e poi col plus te lo regalano, ti "bruci" pure il gioco del mese (che hai già giocato E pagato). In pratica oltre al danno la beffa.
4) non sempre si vuole "giocare subito", ma quando i giochi indie escono sul PSN spesso hanno uno sconto lancio, quindi magari lo prendi subito per risparmiare. Poi due mesi dopo te lo regalano e tu magari in questi due mesi hai pure avuto poco tempo per giocare. Ad esempio a me è andata così con FEZ.

Insomma saranno pure motivazioni superficiali ma messe insieme magari ti portano a scegliere se comprare i giochi indie oppure fare il plus, perché entrambe le cose spesso vanno in conflitto sul PSN.
E comunque in generale sul calo di prezzo di ogni categoria di merci: non ho mai visto cali così drastici e veloci come nel mondo dei videogiochi e comunque non arrivano mai al prezzo di 0€: i videogiochi si.
Musica e film in digital delivery non hanno mai avuto questi grossi sconti, probabilmente l'industria è più matura e sapeva che a svendere continuamente il proprio prodotto si dà l'impressione che i prezzi regolari siano gonfiati e quindi dopo un po' tutti aspettano l'inevitabile sconto.

Citazione
Perché se l'idea è che un prodotto giustifica il suo costo solo nel momento in cui quest'ultimo è al suo punto più basso, allora finireste per non comprare praticamente nulla. Anche il gioco che oggi costa 2€ su Steam domani potrebbe costare 50 centesimi.

Onestamente, non è una cosa che vedo succedere da nessun'altra parte. Se arrivate a pentirvi in maniera così decisa di aver speso tot per un gioco perché un domani costerà tot - n, significa che non eravate convinti dell'acquisto in primis. E allora diventa un problema di auto-controllo più che altro.
E infatti sta succedendo proprio quello, la gente ormai non compra praticamente più nulla a prezzo pieno ma solo se ha almeno l'80% di sconto. E fa bene, perché ormai praticamente tutti i giochi ci arrivano in tempi ragionevoli.
A furia di offerte il super sconto è diventata la norma, è proprio questo il problema di cui si lamentava gatsu: tra sconti/plus/bundle/regali il prezzo di vendita medio del videogioco è crollato a livelli insostenibili e il trend sembra inarrestabile.
15 anni fa il gioco costava X, se te lo potevi permettere lo prendevi, altrimenti aspettavi di avere i soldi. Ora il gioco costa X, se proprio hai tanta fretta lo prendi subito (e qualche volta ti penti di non aver aspettato) altrimenti anche se puoi permettertelo aspetti almeno il primo sconto decente perché sai che X è un prezzo falso e gonfiato che inevitabilmente si dimezzerà alla velocità della luce.
Secondo me è un meccanismo malato (ma ammetto che da utente pagante spesso godo)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Noldor - 13 Feb 2015, 08:38
Io sono del partito viva lo sconto ed i bundle. Non sono io cliente a dovermi regolare ma è l'industria a doverlo fare. Prima c'erano i cestoni e i giochi da play.com  e ora nell'epoca del videogioco in digitale le possibilità si moltiplicano sempre più ed il cliente informato sceglierà sempre di spendere meno, specie in una situazione di crisi come quella degli ultimi anni.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 13 Feb 2015, 09:03
come ogni prodotto la cui componente tecnologica è forte, i videogiochi seguono l'andamento dei prezzi della tecnologia. Anche i televisori e gli smartphone è così. Semplicemente l'avanzamento della tecnlogia spinge il prezzo verso il basso. L'uso della leva "prezzo zero" serve spesso come leva promozionale per i prezzi futuri, visto che se non hai venduto a x mesi dal lancio difficile che, improvvisamente, inizi a fare il botto, più probabile che non ti si fili più nessuno, quindi per avere stime sul mercato potenziale futuro pensi "vabbe' 1 euro meglio di 0 e magari il prossimo anche se recupero il 20% dei clienti da scatolone sono contento". Poi che ci sia il "cherry picking" (cercarsi lo sconto ovunque) è fisiologico di un'industria in cui le spese per la shop expedition sono zero (andarsi a cercare fisicamente sconti in giro costa più tempo che farlo online).


comunque i reparti di business intelligence delle aziende ste cose le fanno bene. O almeno dovrebbero.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Pila87 - 13 Feb 2015, 09:26
Però l'industria non è mica un'azienda singola, che può decidere di essere più conservativa coi prezzi. Se i concorrenti si sbracano coi -90% dopo un mese e vivono delle proverbiali cipolle del Crai tu non puoi mica fare lo splendido. Secondo molti nemmeno Nintendo ha più la forza commerciale per sostenere la sua storica politica "per la mamma che entra a negozio sono tutti giochi nuovi", figurati Bellesperanze Studios.

Questo ovviamente non vuol dire che i giocatori dovrebbero rinunciare alle offerte: i prezzi li decidono loro, noi compriamo roba mica finanziamo l'Unicef. La faccenda è complicata.

Ma in realtà volevo solo difendere Microids visto che i veri PCisti del forum non si sono offesi e mi tocca fare le loro veci. Kate Walker waifu. <3
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 13 Feb 2015, 09:51
E' anche vero che fare un gioco 'da scantinato' come quelli di una volta ora è immensamente più facile. Tutto il substrato tecnologico ormai esiste già ed è enormemente più accessibile, non devi studiarti dodicimila stringhe di linguaggio macchina o andare a scrivere in zone di memoria normalmente inaccessibili per tirare fuori quello sprite in più a schermo; per un certo tipo di produzione retrò le risorse dei PC di oggi sono quasi illimitate.
Quindi ecco che viene all'esistenza una fascia di prezzo impensabile fino a qualche anno fa, così come il florilegio di titoli (di qualità mostruosamente altalenante) che impestano (non solo con connotazioni negative, ovviamente) ogni tipo di mercato.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Fool - 13 Feb 2015, 10:31
Sì ma un videogioco non c'azzecca niente con uno smartphone, è come un film. È un prodotto artistico. Uno smartphone vecchio è merda, mentre uno Yoshi Island è bello ancora oggi. Hitman Absolution si trova a 10€ quando quello nuovo ancora manco è uscito. Semplicemente vendere a 10€ è meglio che non vendere niente. Quando hai finito gli utenti a 60€ (i fans del gioco in questione), passi a quelli a 30€ e poi a quelli a 10€

Comunque che Sony facesse demagogia per vendere più console io l'ho detto eoni fa a proposito del blocco usato. Sono l'equivalente della Lega di Salvini
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Scorreggione - 13 Feb 2015, 11:57
Io non ho un buon rapporto con gli sconti perché non sono di natura paziente, non mi piace attendere cali e quello che mi piace lo voglio subito, anche prima del previsto.
Quello che mi piace meno, lo metto in stand by, senza impegno allo sconto che dico io e che puntualmente non arriva mai.
Questione psn plus: Alcune giochi che hanno dato col plus li avevo già comprati ma in compenso li ho giocati e finiti secoli prima, quindi il problema non si pone.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 13 Feb 2015, 11:59
Sì ma un videogioco non c'azzecca niente con uno smartphone, è come un film. È un prodotto artistico. Uno smartphone vecchio è merda, mentre uno Yoshi Island è bello ancora oggi. Hitman Absolution si trova a 10€ quando quello nuovo ancora manco è uscito. Semplicemente vendere a 10€ è meglio che non vendere niente. Quando hai finito gli utenti a 60€ (i fans del gioco in questione), passi a quelli a 30€ e poi a quelli a 10€

Comunque che Sony facesse demagogia per vendere più console io l'ho detto eoni fa a proposito del blocco usato. Sono l'equivalente della Lega di Salvini

Sì, infatti, il paragone con il mercato della tecnologia non regge. O quantomeno, sarebbe meglio per gli sviluppatori slegarsene e far sì che un gioco di 2 (non 20, ma 2) anni fa non venga percepito come "vecchio" e quindi di scarso valore.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: keigo - 13 Feb 2015, 18:39
beh ma "sconti e abbonamenti" sono l'evoluzione della filosifa iniziata con "giochi platinum". Che a sua volta sono la riproposizione delle versioni "best seller/tascabile etc" dei libri.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 13 Feb 2015, 18:46
Un evoluzione abbastanza netta, secondo me. Perchè un libro lo trovi a prezzo scontato solo se in edizione Oscar Bestseller (non rilegato, magari tascabile, insomma la differenza si nota), ma la "prima stampa" costa più o meno sempre la stessa cifra, dal primo giorno fino all'eternità. Con i videogiochi non funziona mica così.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Scorreggione - 13 Feb 2015, 19:57
L'evoluzione dei platinum sono le goty edition che prima non c'erano perché non c'erano i dlc.
L'abbonamento è un servizio, un qualcosa di astratto, nulla di concreto, materiale.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Floyd - 13 Feb 2015, 20:47
Citazione
Musica e film in digital delivery non hanno mai avuto questi grossi sconti, probabilmente l'industria è più matura e sapeva che a svendere continuamente il proprio prodotto si dà l'impressione che i prezzi regolari siano gonfiati e quindi dopo un po' tutti aspettano l'inevitabile sconto.

Veramente tra netflix e spotify e tutti i servizi più o meno simili puoi ottenere quantità spropositata di materiale video e audio in streaming a basso prezzo. E succederà anche con i vg (almeno per quelli che hanno connessioni decenti).

Io comunque tutti gli sconti mega frequenti dell'80 per cento dei giochi appena usciti non li vedo eh, magari ci fossero, ho una wish list che non finisce mai. Si, ci sono 3904939 mila bundle, ma il 99 per cento di essi vende il 90 per cento delle volte robbaccia di quinta categoria che nessuno acquisterebbe manco per sbaglio. E l'unico decente, ovvero humble bundle, sta raschiando il barile da mesi. Sarà anche che nel 2014 di giochi indie ottimi ne sono usciti pochi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 13 Feb 2015, 20:52
Nel giro di un anno tutti, e dico tutti, i giochi in DD hanno almeno un periodo di sconto al 75%.

I retail dopo un anno si trovano tutti a non più di 20 euro (eccetto rari cosi come titoli Nintendo o GTA).
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Floyd - 13 Feb 2015, 21:08
Tutti non lo so, non mi metto certo a seguire tutte le migliaia di giochi che possono essere in offerta

Certo dopo un anno probabilmente hai ottime possibilità, ma è passato un anno appunto.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 13 Feb 2015, 21:23
Quando hai un backlog come il mio un anno è una sciocchezza :D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Scorreggione - 13 Feb 2015, 22:23
Nel giro di un anno tutti, e dico tutti, i giochi in DD hanno almeno un periodo di sconto al 75%.

I retail dopo un anno si trovano tutti a non più di 20 euro (eccetto rari cosi come titoli Nintendo o GTA).

Insomma Benso, non è proprio così... Ci sono titoli, a volte anche di nicchia che anche dopo 1 anno e passa costano ancora un fottio di soldi. Altri invece, sputtanati, anche prima di un anno te li tirano dietro a 20 euro. Dipende, non c'è una regola fissa. Per esempio tomb raider per ps4 dopo pochi mesi si trovava a pochissimo mentre uno sniper elite 3 uscito un anno fa, si trova ancora a 70 carte e non c'è verso di trovarlo a meno, nuovo. Gli esempi si sprecano.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: SixelAlexiS - 14 Feb 2015, 00:12
Nel giro di un anno tutti, e dico tutti, i giochi in DD hanno almeno un periodo di sconto al 75%.

I retail dopo un anno si trovano tutti a non più di 20 euro (eccetto rari cosi come titoli Nintendo o GTA).

Insomma Benso, non è proprio così... Ci sono titoli, a volte anche di nicchia che anche dopo 1 anno e passa costano ancora un fottio di soldi. Altri invece, sputtanati, anche prima di un anno te li tirano dietro a 20 euro. Dipende, non c'è una regola fissa. Per esempio tomb raider per ps4 dopo pochi mesi si trovava a pochissimo mentre uno sniper elite 3 uscito un anno fa, si trova ancora a 70 carte e non c'è verso di trovarlo a meno, nuovo. Gli esempi si sprecano.
Toh, 15€  (http://www.amazon.it/505-Games-SP4S01-Sniper-Elite/dp/B00ISSKXOO/ref=sr_1_1_twi_2_twi_3?ie=UTF8&qid=1423869168&sr=8-1&keywords=sniper+elite+3):'D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 14 Feb 2015, 00:26
Immagino Scorre si riferisse alle versioni next-gen. Comunque sono eccezioni, dovute al fatto che su PS4 e Xbox One non c'è ancora un libreria nutrita di titoli tripla A, e i pochi già usciti tentano di mantenere un attimo di più l'asticella alta. Durerà poco, come ogni inizio di generazione.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Scorreggione - 14 Feb 2015, 11:36
Ovviamente mi riferisco alle versioni next gen, visto che ps3/xbox360 sono ormai sul viale del tramonto.
Altri esempi... Shadow Warrior uscito a fine ottobre, oggi si trova a 9 sterline ovunque.
Mentre uno Sherlock Holmes si trova ancora a prezzo pieno. Ed è uscito a settembre.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 16 Feb 2015, 15:38
Da domani Sniper Elite per Xbox One scontato dell'80% su Xbox Live.

:D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Scorreggione - 16 Feb 2015, 15:49
Speriamo che lo mettono pure per ps4. Tra 20 giorni esce l'edizione completa, suvvia, si sbrigassero.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 19 Feb 2015, 01:52
Ascoltata la puntata.

Per riprendere l'argomento della svalutazione dei giochi vorrei farvi una domanda:
quanto e come sono collegati i soldi spesi/investiti e la qualità effettiva del gioco?

Ed è una domanda che si rivolge su due fronti:
- per chi li sviluppa, è proprio vero che più soldi si investono per realizzare un gioco e meglio il gioco riesce?
- per chi li acquista, è proprio vero che più soldi si spendono per comprare un gioco e più lo si apprezza?


Magari crossposto nel topic apposito perchè credo che ciò che avete detto in puntata sia molto interessante e possa ravvivare la discussione.


Almeno per il secondo punto mi piacerebbe focalizzare l'attenzione sull'approccio personale di ognuno, perchè che ciò che pensa laggente ha un importanza relativa per lo sviluppo dell'argomento.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Diegocuneo - 19 Feb 2015, 08:50
dall'alto della mia ignoranza direi che i soldi investiti nello sviluppo sono direttamente proporzionali al focus del progetto.Su cosa punta?Graficone ed impatto estetico?Dimensioni?Coinvolgimento sensoriale?Tante meccaniche amalgamate? Costerà tantissimo.
Punta su una sola idea fatta bene?E questa idea è una meccanica?O cosa?
Credo che ci siano tante di quelle sfumature...
Poi ovvio:avere soldi aiuta sempre,anche se è dalla ristrettezze che escono fuori gli escamotage più interessanti,in tutto,anche nei vg.
Per quanto riguarda il valore che si da ad un gioco in rapporto a quanto si è speso...immagino varii da persona a persona ma,per me,fa.Un gioco prestatomi da qualcuno ha molte meno possibilità di essere approfondito dopo un inizio non esaltante rispetto ad uno comprato coi miei soldi.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 19 Feb 2015, 16:00
Cut/paste dal topic di RingCast in cui rispondevo alla stessa domanda (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=22756.0):


- per chi li sviluppa, è proprio vero che più soldi si investono per realizzare un gioco e meglio il gioco riesce?


No, mi sembra evidente che l'ideale è spendere i soldi in modo EFFICIENTE, non spenderli per spenderli. Ma sicuramente c'è una correlazione diretta fra quello che puoi fare con un gioco e il suo budget. All'inizio semplicemente fai una valutazione: "Se usiamo questo motore ci costa X, se usiamo quel middleware ci costa X-1, Se ci aggiungiamo la musica fatta da Gino Pilotino costa X+5, ecc.".

Poi durante lo sviluppo spesso i piani cambiano e devi fare degli aggiustamenti in corsa. Spesso i giochi che spendono tantissimo hanno avuto anche problemi di gestione, cosa non rara quando i team si allargano e per tenere tutti aggiornati devi fare riunioni in un palasport.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Belmont - 24 Feb 2015, 16:45
Nel recente meeting con gli investitori Iwata ha detto delle cose che mi sembrano pertinenti con questa discussione:

(grassetto mio)

Domanda: Mr. Iwata, how do you think the demand for entertainment will change from now on? Earlier you mentioned consumer behavior, and the way consumers collect and receive information has changed. For the last few years, I think that for the overall entertainment industry, various key trends have transitioned. I would like to know how you think the ultimate demand is changing.

Iwata: I think that the demand itself for entertainment is increasing rather than decreasing. Now that smart devices are a means of entertainment consumption for a number of consumers, I think the total time and consumption of entertainment is increasing. However, the tough issue for this platform is that the platform holders are not so interested in maintaining the high value of the content and instead feel that the cheaper the content, the better or even that the content should be free. On this point, I can empathize with Mr. Kawakami, the chairman of DWANGO Co., Ltd., as he often uses the expression to describe the situation of the content for smart devices with "the eggs are on sale at the supermarket."

In the music and video industries, they made more profits by selling content before, but, because of the digitalization trend, it has become much more difficult to make profits by just selling the content. For example, artists whose CDs sold over one million copies in the past can sell less than one-tenth of them now. It is said that whether they can maintain the revenue or not now is up to the number of people who attend their concerts and other events. Consumers spend money on one-time events like concerts, but once they have regarded as a norm that they can digitally obtain content free of charge, we cannot easily change their minds regarding content value. As for video content, once services offering a library of tens of thousands of videos for only a few hundred yen per month become mainstream, DVDs will not sell as they did in the past. I have heard a Hollywood movie producer say that profit structures for movies have changed, and it is difficult to expect profits from selling DVDs.

Observing these transitions, we can say that the digitalization trend presents not only a promising chance but also a huge crisis for us, so it can be said that we are faced with both an opportunity and a dilemma at the same time. Without thoroughly considering our business approach, the value of our content will instantly be damaged. I have strongly realized the importance of this point from around 2010. At GDC (Game Developers Conference) in 2011, I said that we should think about maintaining the value of game content. At that time, I could not make myself understood well enough as I am afraid my choice of words may not have been appropriate, but now I believe the number of people who understand the point I was trying to make at GDC is increasing. Therefore, this is a big challenge for us to maintain the value of our content, while the demand for entertainment is increasing. If consumers commonly expected content to be free or very cheap and as a result, if a price and service competition occurred on the similar-looking products, we would not have a bright outlook. Therefore, the most important points will be how we produce original content, how we create a way for value of our offerings to be well accepted and how we invent payment methods for new consumers.

Therefore, the demand for entertainment is not small. Rather, in our view, people are richer than in the past as they search for the ways to spend their leisure time more fruitfully. In a broader sense, they are having fun in their spare time in various ways in order to improve their QOL, I think. The ways to have fun have expanded. At the same time, since distribution costs are becoming very close to zero due to digitalization, the number of consumers who do not focus on the value of the content is increasing, based on their idea that content can also be free. How we deal with this situation where there is the pressure to decrease the value of any digital content will be the key point for us. If we find the right answer, Nintendo will prosper as a company that creates content. If we make a big mistake, on the other hand, our business structure will collapse. We know there is criticism that our decision-making or transformation is slow in this field or our activities are not sophisticated, but we would like to take forward steps by considering everything thoroughly and with confidence that our future approach will work. Thus, we have spent time on this, and I believe my current mission is to provide the answers to this question this year, next year and the year after.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Wis - 25 Feb 2015, 08:45
Parole bellissime e (a mio avviso) giustissime che non sembrano venire da una delle aziende più fastidiosamente immobili degli ultimi 150 anni.
Mi chiedo se debba essere frustrante essere Iwata in Nintendo.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Belmont - 25 Feb 2015, 15:52
A me sembra che Nintendo sia l'unica che si sia data una strategia coerente ("immobile" in un certo senso) al riguardo: ovvero quella di non far passare il messaggio che i (suoi) videogiochi valgono zero. Apple ha aperto il vaso di Pandora, ora (e sempre più in futuro) il consumatore viene educato all'idea che il prodotto debba essere gratis (che poi vuol dire ritenere che il prodotto non abbia VALORE).

Nintendo è una compagnia che campa con i videogiochi, se passa il messaggio che i giochi non valgono nemmeno 50 centesimi, per loro sono cazzi. Non è un caso che questo modello dei giochi senza valore si stato reso popolare da compagnie (tipo Apple) che campano con altro.

Io non so se esistano altri tipi di risposte a questo problema. Quella di Nintendo è una risposta. Poi non è detto che funzioni o che sia la migliore.

Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 25 Feb 2015, 16:19
Apple però ha fatto anche passare un messaggio che un cellulare, per essere buono, deve costa almeno 700 euro, e se sei figo devi spenderli ogni anno per il modello nuovo.
Sul costo delle app non so quanto abbia influito Apple stessa, io credo sia più un meccanismo tarato sul pubblico e sul prodotto da esso richiesto.

Il paragone con il mercato mobile per me è fuori luogo, perchè il mercato dell app è in realtà infinitamente diverso da quello dei videogiochi tradizionali, praticamente sotto tutti i punti di vista. C'è qualcuno di voi che gioca anche su mobile e pondera alla stessa maniera l'acquisto di un gioco mobile e di uno per console?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Bilbo Baggins - 25 Feb 2015, 16:27
Nintendo sa benissimo che quello che la tiene a galla sono appunto i CONTENUTI.
Tutte le loro strategie, nuove o vetuste che siano, mirano a conservare quelli.
Iwata è fin troppo scaltro per non capire che una volta perso l'appeal nei propri contenuti, Nintendo è spacciata.

Al di la di alterne fortune, i sistemi Nintendo hanno da tempo rinunciato alla rincorsa tecnologica perchè sanno fin troppo bene che nessuno chiede alla casa di Kyoto un sistema che monti l'ultima scheda grafica, ma piuttosto un nuovo episodio di Zelda.

Fanno benissimo a interrogarsi su come mantenere l'appeal, anche e sopratutto in chiave economica, dei loro contenuti presso un'utenza che è, appunto, sommersa da giochini a 0,79 centesimi da una parte, e tonnellate di indie (e non solo) regalati nei programmi abbonamento dei competitors dall'altra...
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 04 Mar 2015, 00:36
Sto topic vive di crossposting :D

Io non ho nessuno di questi giochi su piattaforme PlayStation, ma OlliOlli 2 l'avrei forse forse comprato in day-one.

Va bene gli sconti e i tagli di prezzo, ma regalare un indie in day-one tutti tutti i mesi dà veramente un'impressione sbagliata alla gente. Mi sa che Gatsu su questo c'ha ragione.

Non so se sia una scelta ben precisa di Sony o solo un ripiego in attesa di tripla A a buon mercato, ma così si rischia che il prezzo del plus aumenti, magari diventando un vero e proprio servizio ad abbonamento per giocare tutto ciò che esce, appena esce.


Qui si va oltre il concetto di sconto e promozione: il Plus sta diventando un servizio che ti dà giochi gratis al day-one.
Per me benone perchè sono tirchio nell'anima, ma non mi pare sostenibile a lungo termine per Sony e i vari sviluppatori, non per 50 euro l'anno. Ora c'è PS4 da tirare che sta facendo fare soldi a palate e a me sembrano tutti di manica più larga, però non so quanto questa cosa possa ancora durare.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: babaz - 04 Mar 2015, 01:09
buh ma capirai... bisognerebbe solo capire quanti soldi ha sganciato Sony per il day-1 su PLUS PS4/VITA agli sviluppatori di OlliOlli2

Secondo me, non cifre folli
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 04 Mar 2015, 01:32
Se ha sganciato poco male per gli sviluppatori, se ha sganciato molto male per Sony.

Per carità eh, a me cliente va di lusso, solo che si fa passare l'idea che i giochi appena usciti possono anche essere gratis (cosa non vera, però la percezione è un po' quella).
Quindi o smettono di dare giochi appena usciti o smettono di far passare la instant game collection come giochi in regalo.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: atchoo - 04 Mar 2015, 06:34
Io OlliOlli 2 non l'avrei mai preso, garantito al limone. Però, a differenza di un Apotheon, mi interessava un minimo, infatti lo scaricherò. Contestualmente ho iniziato a seguire lo sviluppatore su Twitter e mi sono ricordato di Not a Hero, gioco di prossima uscita che potrei acquistare.
Non tutto il male viene per nuocere, pare.

Condivido il punto di vista.

Sai cos é, sarò pure io ancorato ad un vecchio modo di concepire l acquisto di un videogioco.

Un rituale, la cultura del possesso del gioco, del poterlo giocare quando vuoi senza se senza ma perché quel capolavoro, o quel gioco di cui ti sei innamorato, l hai comprato sudandotelo e lo vuoi tenere lì in bacheca anche a prendere polvere dopo averlo strafinito o giusto per poter solo pensare di poterlo tirare fuori dallo scaffale e farci una partita. Anche per dire che l hai comprato, magari al lancio, ed è ancora lì nella tua collezione di pezzi da novanta.

Poi non ho la fortuna di dedicare tante ore del mio tempo ai videogiochi, quindi quello che spendo voglio davvero centellinarlo per il meglio. Nel tuo caso 40 euro l anno sembrano un affare, se riesci a giocare tutta quella roba, a quanto mi pare di capire.

Figurati che io, da piccolo, mettevo sul comodino la confezione del mio gioco preferito, che dormiva insieme a me. Poi si cresce... :)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 04 Mar 2015, 08:57
Cmq l'internet è un posto veramente meraviglioso...
- Prima del Plus:
I giochi costano troppo, è uno scandalo che non giustifica assolutamente la qualità dell'offerta visto che la maggior parte sono giochi di terza fascia, indie o poco più. Danneggeranno il mercato allontanando la gente dai videogiochi.
- Dopo il Plus:
È uno scandalo non possono regalare i giochi! Anche se sono di terza fascia, indie o poco più danneggeranno il mercato facendo fallire gli sviluppatori!

Mia personale opinione senza sapere un cazzo. Non conosco le cifre in ballo ma credo che l'80% giochi indie che Sony mette sul plus non avrebbero venduto un belino cmq e a prescindere. Compreso un gioco come Resogun di cui non conosciamo i retroscena economici ma siamo sicuri che abbia guadagnato meno dall'uscire sul Plus piuttosto che uscire allo sbaraglio?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 04 Mar 2015, 09:06
ma vedi che nessuno si lamenta di questa situazione, a parte Gatsu che pensa ovviamente alla sua pensione.  :hurt:

Per il resto comunque pure io reputo eccessivo dare in noleggio a tempo indeterminato giochi appena usciti.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 04 Mar 2015, 09:24
Eccessivo? Senza dati non possiamo esprimerci. Ad esempio, quanto ha venduto Olliolli? È riuscito a generare utili? La cifra che Sony ha versato per il seguito ripaga del lavoro di sviluppo e pompa visibilità al titolo ed alla casa produttrice? Vero che si rischia di iniettare false aspettative nel mercato ma quanti sono in realtà gli utenti Plus che monitorano lo store per capire se evitare un titolo o meno in base al rischio che venga regalato? E quanti di quelli che non comprano un titolo per tema che venga regalato reinvestono quei soldi in altro sullo store? Non so, senza dati alla mano son solo supposizioni e cmq manca uno dei dati più importanti: quanti studi e sviluppatori sono nati nell'arco di tempo preso in esame per calcolare i famosi 150 sviluppatori falliti? Boh...a conti fatti io un mercato del VG così florido, con così tanta scelta e così tante piattaforme io non lo ricordo proprio.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 04 Mar 2015, 10:00
Boh...a conti fatti io un mercato del VG così florido, con così tanta scelta e così tante piattaforme io non lo ricordo proprio.

neanche io, però fra 5 anni giocherò solo cloni cinesi di lol.  :hurt:
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 04 Mar 2015, 10:11
C'abbiamo tanto di quel backlog che me ne strabatto la ciolla.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 04 Mar 2015, 13:01
Ma che ci vadano a perdere nessuno l'ha detto. Non credo che sia così altrimenti non continuerebbero.

Io parlo più di percezione che si dà all'utente, che viene falsata proponendo il plus come "il servizio che ti dà i giochi gratis in day-one".

Che poi, ragionandoci su, non è poi una mossa così sbagliata: una volta passato il mese in cui il gioco è nella IGC, eviti che qualcuno pensi "non compro il gioco perchè tanto tra qualche mese lo danno col plus".
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 13:03
(http://tapatalk.imageshack.com/v2/15/03/04/05f95f7a6c90b92f1d7753c169b6d9a7.jpg)

uno che Helldivers non lo compra perché se lo aspettava sul Plus.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 04 Mar 2015, 13:08
Giuro che non ho capito il nesso, c'è uno che si aspettava un altro gioco al lancio sul Plus? Come Resogun o Olliolli2. E quindi?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 04 Mar 2015, 14:01
Però agli sviluppatori nessuna punta la pistola alla tempia per entrare nel programma plus, di queste cose voi non ne potete discutere, ma presumo che venga proposto e vengano concesse agevolazioni. Poi, se nel cosmo playstation questo plus ha fatto danni irreparabili, dovremmo assistere ad una fuga verso altri mercati (steam, xbox live, nintendo?), mentre i giochi continuano ad uscire pure su playstation.

Da esterno dico che il tizio Helldivers lo voleva provare gratis, ergo lo valutava 0 o poco più.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 14:02
Giuro che non ho capito il nesso, c'è uno che si aspettava un altro gioco al lancio sul Plus? Come Resogun o Olliolli2. E quindi?

E quindi il fatto che siete tutti degli stronzi che gli indie al lancio non li comprano perché o gratis o sconto dell'80% o morte si rivela vero. Del resto se lo dico io non vale, se lo dice Iwata non vale, chiaramente è un discorso a cui l'utenza è impermeabile.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 04 Mar 2015, 14:06
Ma veramente io OlliOlli 2 l'avrei comprato in day-one...
Se me lo danno col plus io che ci posso fare? :|
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 14:09
Ma veramente io OlliOlli 2 l'avrei comprato in day-one...
Se me lo danno col plus io che ci posso fare? :|

:D In effetti sta cosa del Plus fra le altre cose ti IMPEDISCE di pagare per un gioco. Se ce l'hai con il Plus non lo puoi comprare fino a quando non ti è scaduto il Plus.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nihilizem - 04 Mar 2015, 14:15
E quindi il fatto che siete tutti degli stronzi che gli indie al lancio non li comprano perché o gratis o sconto dell'80% o morte si rivela vero.
Gatsu, con tutto il rispetto che porto per la tua posizione e per il fatto che avrai sicuramente più dati dei nostri rispetto a ciò che succede dall'altra parte della barricata, stai continuando ad affermare questa cosa secondo la quale nessuno più compra giochi indie perché tanto aspettano che esca sul Plus senza però portare nessun dato concreto che non sia commenti random di gente che sta a guardare in bocca al cavallo donato noleggiato. Atteggiamento che si potrebbe riscontrare in qualsiasi ambito.
E questo nonostante siano stati portati più esempi di storie di successo di titoli indie.

Insomma, quali sarebbero gli elementi che rafforzerebbero questa tua idea, a parte gli esempi aneddotici di gente che si lamenta di questo o quello?

Non lo chiedo polemicamente, ma giusto per capire di cosa stiamo parlando.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 14:25
Gli elementi che rafforzano la mia idea è sentire gente del settore, dentro e fuori alla mia azienda, che guarda al trend con enorme preoccupazione.

Oltre al fatto che io Oddworld e Valiant Hearts li ho comprati al Day 1 e adesso mi girano seriamente le palle (con tutto che VH è un gran gioco e quei soldi li vale). Sicuramente mi sento meno invogliato a comprare nuovamente titoli piccoli su PS4. 
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: stone21 - 04 Mar 2015, 14:26
Ma veramente io OlliOlli 2 l'avrei comprato in day-one...
Se me lo danno col plus io che ci posso fare? :|

:D In effetti sta cosa del Plus fra le altre cose ti IMPEDISCE di pagare per un gioco. Se ce l'hai con il Plus non lo puoi comprare fino a quando non è scaduta la promozione corrente.

Fixed
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 04 Mar 2015, 14:29
Gli elementi che rafforzano la mia idea è sentire gente del settore, dentro e fuori alla mia azienda, che guarda al trend con enorme preoccupazione.

Oltre al fatto che io Oddworld e Valiant Hearts gli ho comprati al Day 1 e adesso mi girano seriamente le palle (con tutto che VH è un gran gioco e quei soldi li vale). Sicuramente mi sento meno invogliato a comprare nuovamente titoli piccoli su PS4.

Ma parli degli stessi sviluppatori che mettono il gioco sul plus al day-one? :|
Dalle mie parti si dice "chiagnere e fottere".
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: atchoo - 04 Mar 2015, 14:30
Se un indie che avrei comprato (= *non* OlliOlli 2, quindi) mi arriva gratis faccio in modo di dare il mio contributo in qualche altra maniera.
Come ho fatto con qualsiasi software free io abbia adoperato negli ultimi cinque o sei anni almeno.
Allo stesso tempo *non* scarico un gioco che non ha praticamente attirato il mio interesse (= Apotheon) perché “ma sì, lo scarico, tanto non lo pago”.
OlliOlli 2 sta raccogliendo pareri entusiastici ovunque*, ma è gratuito solo questo mese e solo per chi ha sottoscritto Plus. Non è possibile che attiri l’attenzione di qualcuno che poi l’acquisterà su Steam? :)
 
* nonostante sia “gratis”: evidentemente la teoria “è gratis quindi ci spalo sopra merda” non vale sempre… O i pareri sono tutti di utenti Steam o non Plus? :)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 14:33
Ma parli degli stessi sviluppatori che mettono il gioco sul plus al day-one? :|
Dalle mie parti si dice "chiagnere e fottere".

Questo perché la tua comprensione del mercato è limitata all'esperienza di giocatore. "Mettere il gioco sul Plus" non è sempre una scelta che fai volontariamente, a volte devi, e quello che ne ricavi può non essere soddisfacente e se lo è, sicuramente crea un precedente pericoloso per i tuoi prossimi prodotti. Al momento a me pare più un patto con il diavolo che altro.

Al di là del fatto che ai giocatori non sbatte un cazzo, mi incuriosisce che da APPASSIONATI di videogiochi non riusciate ad intuire che no, non va tutto bene.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 04 Mar 2015, 14:39
Cmq si continua a discutere di qualcosa senza avere il quadro generale ma solo un lato della bilancia (in questo caso solo il negativo) ovvero che alcuni sviluppatori chiudono, qualche cliente non vuole più comprare giochi al lancio aspettandoli sul Plus etc etc.
Quanto avete venduto tra dlc e copie extra Plus? Siete rientrati dell'investimento con quello che ha pagato Sony per avervi al lancio sul Plus? Sony vi ha pagato? Quanti sviluppatori sono sorti nell'arco di tempo preso in esame per calcolare la chiusura degli sviluppatori presi in esame.
Come si fa a portare avanti una discussione sensata?
Son tutti preoccupati ma è una preoccupazione fondata o basata su sensazioni e dati effettivi?
Non ci è dato sapere.

E quindi il fatto che siete tutti degli stronzi che gli indie al lancio non li comprano perché o gratis o sconto dell'80% o morte si rivela vero. Del resto se lo dico io non vale, se lo dice Iwata non vale, chiaramente è un discorso a cui l'utenza è impermeabile.
Però vedi...io di mio, sarei uno che non comprerebbe MAI un gioco al lancio, anzi, di mio li aspetto anche per anni per comprarli al minor prezzo possibile perchè onestamente non mi posso permettere di giocare quanto vorrei prendendo tutto a prezzo pieno. Si da il caso che situazioni come il Plus mi abbiano reintrodotto invece nel mondo dei VG e laddove prima spendevo un sonoro ZERO ora siamo intorno ai...boh...10/15€ al mese? Non solo dei giochi plus infatti mi nutro, oramai. Quindi il servizio ha accalappiato almeno un utente in più. Un piccolo utente, ne convengo, ma che prima non c'era. Chi è lo stronzo ora?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 14:47
Cmq si continua a discutere di qualcosa senza avere il quadro generale ma solo un lato della bilancia (in questo caso solo il negativo) ovvero che alcuni sviluppatori chiudono, qualche cliente non vuole più comprare giochi al lancio aspettandoli sul Plus etc etc.
Quanto avete venduto tra dlc e copie extra Plus? Siete rientrati dell'investimento con quello che ha pagato Sony per avervi al lancio sul Plus? Sony vi ha pagato? Quanti sviluppatori sono sorti nell'arco di tempo preso in esame per calcolare la chiusura degli sviluppatori presi in esame.
Come si fa a portare avanti una discussione sensata?
Son tutti preoccupati ma è una preoccupazione fondata o basata su sensazioni e dati effettivi?
Non ci è dato sapere.

Per contratto non ne posso parlare in dettaglio, ma i numeri sul venduto non sono soddisfacenti, e sicuramente ci stanno facendo tentennare sull'usare ancora il Plus, anche se l'aspettativa del pubblico quella è e alla fine non dipende nemmeno da noi. Ovviamente non tutte le colpe ricadono sul Plus, per esempio penso che Sony XDev abbia fatto un buon lavoro in fase di sviluppo ed una lavoro aberrante in fase di promozione.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 04 Mar 2015, 14:51
Capisco e scusami, lo so che non puoi divulgare cifre, ma così com'è non ci sono le basi per una discussione seria ma solo un pour parler. Altra domanda, secondo voi se foste usciti in completa autonomia con Resogun al lancio di PS4 avreste ottenuto performance migliori?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 04 Mar 2015, 14:52
Ma parli degli stessi sviluppatori che mettono il gioco sul plus al day-one? :|
Dalle mie parti si dice "chiagnere e fottere".

Questo perché la tua comprensione del mercato è limitata all'esperienza di giocatore. "Mettere il gioco sul Plus" non è sempre una scelta che fai volontariamente, a volte devi, e quello che ne ricavi può non essere soddisfacente e se lo è, sicuramente crea un precedente pericoloso per i tuoi prossimi prodotti. Al momento a me pare più un patto con il diavolo che altro.

Al di là del fatto che ai giocatori non sbatte un cazzo, mi incuriosisce che da APPASSIONATI di videogiochi non riusciate ad intuire che no, non va tutto bene.

Ma infatti, da appassionato, io intuisco che si sta dando una percezione sbagliata all'utenza. E la stanno dando Sony e gli sviluppatori che sottoscrivono i suddetti patti. Poi, se questa è una percezione giusta o sbagliata, io utente non ho modo di saperlo. Quello percepisco e mi comporto di conseguenza.

Non è che gli appassionati sono stronzi, semplicemente percepiscono ciò che sviluppatori e i publisher comunicano. E stanno comunicando che la normalità è avere un gioco indie gratis al mese, al day-one. La qual cosa che va oltre i discorsi di sconti, promozioni e tagli di prezzo che si sono fatti nelle pagine precedenti: giochi gratis il giorno dell'uscita non se ne erano mai visti prima di Resogun, mi pare.


Ma parlando più terra terra, io utente appassionato che i soldi li spendo,li avrei spesi per OlliOlli2 e non mi faccio poi tante fisime se mi danno col plus un gioco che 6 mesi fa ho pagato 5 euro, che dovrei fare?
Disdire il plus perchè forse fa male all'industria? Non scaricare OlliOlli2 che voglio tanto giocare?
Posso dispiacermi perchè non ho speso 10 euro? e se anche mi dispiacessi, a che servirebbe?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 14:54
Capisco e scusami, lo so che non puoi divulgare cifre, ma così com'è non ci sono le basi per una discussione seria ma solo un pour parler. Altra domanda, secondo voi se foste usciti in completa autonomia con Resogun al lancio di PS4 avreste ottenuto performance migliori?

Ne abbiamo discusso recentemente e credo di sì. Al lancio PS4 non aveva NIENTE e Resogun è stato per un lungo periodo (anzi, se non sbaglio lo è ancora) il titolo con il Metacritic più alto fra quelli esclusivi per PS4.
Alla fine se uno voleva comprarsi un titolo non scatolato al lancio, Resogun era praticamente l'unica scelta sensata. 
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 14:56

Ma infatti, da appassionato, io intuisco che si sta dando una percezione sbagliata all'utenza. E la stanno dando Sony e gli sviluppatori che sottoscrivono i suddetti patti. Poi, se questa è una percezione giusta o sbagliata, io utente non ho modo di saperlo. Quello percepisco e mi comporto di conseguenza.

Non è che gli appassionati sono stronzi, semplicemente percepiscono ciò che sviluppatori e i publisher comunicano.

M'è giunto un rumor, non so quanto vero, che Sony potrebbe cambiare come PS+ funziona, proprio per darti una migliore percezione ;)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 04 Mar 2015, 14:58
E spara su ;) ;)

Male che vada finisci di nuovo minacciato di morte su Gaf :P
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 04 Mar 2015, 14:58
Quindi sostenere che aver aderito al Plus sia stata un vostro errore di calcolo non è poi così campato per aria, giusto?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 15:01
E spara su ;) ;)

Male che vada finisci di nuovo minacciato di morte su Gaf :P

No il rumor è quello, potrebbe cambiare come distribuiscono la roba sul Plus. Non so altro, ma se devo indovinare stanno dando via troppa roba.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 04 Mar 2015, 15:02
Disdico.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: The Benso - 04 Mar 2015, 15:04
In Giappone ne danno il doppio...

Magari implementano le scelte morali la possibilità di scegliere tra più giochi, o semplicemente aumentano il prezzo.

Domani mi arrivano tre abbonamenti trimestrali, che dite? tento la fortuna e li riscatto subito?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 15:06
Quindi sostenere che aver aderito al Plus sia stata un vostro errore di calcolo non è poi così campato per aria, giusto?

Guarda, definirlo un errore non so. In questo caso non credo avessimo nemmeno scelta. Ha i suoi vantaggi, il gioco viene esposto ad un sacco di persone che altrimenti non lo proverebbero.

Quello che so è che se dai via gratis il miglior gioco di lancio per mesi (negli US è stato free tipo fino a Marzo 2015, in Australia è free adesso ^__^), poi quando non è più gratis venderne copie è difficile. E noi veniamo da Super Stardust HD, che ha fatto numeri mostruosi pur non essendo mai gratis. Quindi sì, Plus per uno sviluppatore come noi ha cambiato le dinamiche di mercato. Quello che faremo in prospettiva futura è cercare di lavorare sapendo a che tipo di clientela andiamo incontro. Una cosa che abbiamo imparato per esempio è che rilasciare DLC un anno dopo, indipendentemente dalla qualità (Defenders sta a 88 su Metacritic) non vale la pena in termini di visibilità e spinta che lo stesso publisher può garantire.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 15:07
In Giappone ne danno il doppio...

Magari implementano le scelte morali la possibilità di scegliere tra più giochi, o semplicemente aumentano il prezzo.

Domani mi arrivano tre abbonamenti trimestrali, che dite? tento la fortuna e li riscatto subito?

Può anche essere che vogliano spostarsi verso il modello Spotify. A questo punto la tecnologia quasi ce l'hanno se usano Gaikai come base.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: atchoo - 04 Mar 2015, 15:11
RESOGUN avrebbe potuto benissimo essere il Geometry Wars: Retro Evolved di PS4, ma, da quello che ho capito, Housemarque aveva accordi contrattuali firmati da tempo.
Però, come dice Kabuto, senza numeri alla mano parliamo proprio sul nulla… Io non so quanti milioni di console abbia venduto PS4, ma di sicuro sono più gli utenti che l’hanno presa dopo il periodo Plus di RESOGUN, o sbaglio?
Cosa ha frenato le vendite del miglior titolo PS4 su Metacritic? I giochi mensili regalati? L’idea che, prima o poi, rifinisse sul Plus?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 15:12
Sul numero di console: erano 4 al lancio, sono a 19 adesso.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 04 Mar 2015, 15:17
Quindi la causa delle scarse vendite non è il Plus, o meglio, la causa principale era la base installata troppo bassa?
Comincio ad essere confuso.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 04 Mar 2015, 15:25
Quindi la causa delle scarse vendite non è il Plus, o meglio, la causa principale era la base installata troppo bassa?
Comincio ad essere confuso.

4 milioni di console con niente da giocare non sono una base installata bassa.
Il gioco è diffuso ma le vendite non sono buone perché quasi tutti se lo sono beccato gratis, e la teoria che "poi vendi i DLC" purtroppo non è rispecchiata dai numeri, nemmeno considerando tutti quelli che il gioco l'hanno platinato (= ovvero, quelli a cui il gioco piace). Sicuramente non è tutta colpa del plus, ma il sospetto che certa gente non apra il portafoglio nemmeno sotto tortura è forte.

Tipo hai platinato il gioco, ci hai giocato gratis, il season pass costa una puttanata e le espansioni hanno voti molto alti e ancora non è abbastanza per farti spendere 3€.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 05 Mar 2015, 09:32
Ho vinto?
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Devil May Cry - 05 Mar 2015, 09:45
Ué, io Reso lo presi col plus, però il Season l'ho preso dopo. Al gioco ho giocato una volta in vita mia ma ci tenevo a dirtelo. :)
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: l'Amico - 05 Mar 2015, 09:57
Gatsu, con tutto il rispetto che porto per la tua posizione e per il fatto che avrai sicuramente più dati dei nostri rispetto a ciò che succede dall'altra parte della barricata, stai continuando ad affermare questa cosa secondo la quale nessuno più compra giochi indie perché tanto aspettano che esca sul Plus
Io di sicuro non li compro piu', son 3 mesi di seguito che m'inculano. Compro Valiant Hearts, dopo 2 settimane gratis sul Plus. Compro Rogue Legacy, dopo 10 giorni gratis sul Plus. E cosi' via. MOBBASTA. E dato che non ho fretta di giocare 'sta roba ma la prendo solo per impulso videogiocoso del momento, li aspetto sul Plus, tanto s'e' capito che i tripla A non si vedranno mai da queste parti. E badate bene, io NON pretendo gli indie gratis al D1, tanti giochi neanche so da quando sono usciti, non e' che sto li ad aspettarli con la bava alla bocca tipo Uiccia 3, se li gioco 3 mesi dopo e' uguale. Vabe' che lo faccio pure coi retail normali, capirai.
Tutto questo per dire che sto con Gazzu : basta indie regalati al D1, regalate i tripla A di 6 mesi prima!!!
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 05 Mar 2015, 15:50
Ué, io Reso lo presi col plus, però il Season l'ho preso dopo. Al gioco ho giocato una volta in vita mia ma ci tenevo a dirtelo. :)

Grazie, vorrei che i soldi arrivassero a me ma quest'anno mi hanno alzato le tasse e prendo meno dell'anno scorso :D
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Konron - 06 Mar 2015, 10:40
Gatsu non mi torna una cosa però: Resogun dici che non se lo sono comprati perché l'hanno preso tutti col Plus. Ma è stato gratis un mese solo, con PS4 a 4 milioni. Oggi siamo a 20+ milioni, vuoi dirmi che avevano tutti già il plus attivo all'epoca di resogun e l'hanno "acquistato" in attesa di prendere la console mesi dopo? Mi pare poco plausibile.
Sulla questione "era meglio non regalare resogun proprio quando non c'era un cazzo da giocare" sono decisamente d'accordo, ma non credo sia nemmeno giusto additare il plus come rovina dell'industria.
Nello specifico non vorrei si facesse lo stesso errore della pirateria: X milioni di download = X milioni di vendite perse. Personalmente "acquisto" tutti i giochi in promozione col plus a 0 euro ma poi ovviamente non li gioco tutti e molti di quelli che gioco non credo li avrei presi, di sicuro non a prezzo pieno.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Nemesis Divina - 06 Mar 2015, 13:20
vuoi dirmi che avevano tutti già il plus attivo all'epoca di resogun e l'hanno "acquistato" in attesa di prendere la console mesi dopo? Mi pare poco plausibile.

Io sono fra questi  :yes:
Lo stesso vale altri tre amici miei.

Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Account_191220 - 06 Mar 2015, 15:58
Io ho Resogun ma non PS4.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 06 Mar 2015, 16:31
http://www.glassdoor.com/Reviews/Cloud-Imperium-Games-Reviews-E776546.htm

è un po' off, ma ci sta pure. Questi qua hanno 80 milioni di dollari raccolti in crowdfunding, i dipendenti dicono che il buon Chris Roberts si sta sparando tutto in coca,mignotte(auto di lusso) e cene sfarzose. Per non parlar di crunch time, nessun tempo libero, oltre 60 ore di lavoro a settimana, etc.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Konron - 07 Mar 2015, 00:51
Io ho Resogun ma non PS4.
Idem. È per questo che dico di non confondere X "acquisti plus" = X vendite perse.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Yoshi - 07 Mar 2015, 10:38
C'è anche una chiara dicotomia, in questa situazione, nel rapporto tra chi produce e sviluppa le macchine da gioco (o le piattaforme di distribuzione nel caso di Steam) e chi invece produce i giochi stessi.
Una cosa che non avevo considerato nel mio intervento a Ringcast su Nintendo, per esempio, è che Nintendo in quanto sviluppatore è praticamente monopolista sulla propria piattaforma, ha sufficiente visibilità e quote all'interno del suo mercato per tenere i prezzi dei giochi più alti. Ovvero, se uno compra un WiiU, Nintendo può essere certa che comprerà almeno un paio di giochi prodotti da loro e possono tenere alto il prezzo. Infatti, al momento, il principale problema di Nintendo è piazzare la console, mentre i giochi hanno sempre portato grandi introiti.
Sony invece, ha come principale focus di business la vendita delle console, quindi è portata a invogliare gli utenti anche abbassando il prezzo del software che ci gira sopra. Dal punto di vista di Sony è un discorso sensatissimo, dato che scarica parte delle proprie spese di promozione della propria piattaforma su chi gli produce il software che, a sua volta, si vede ridurre gli incassi per via dei giochi dati via gratis.
Come risolvere la situazione? Probabilmente si auto-risolverà, gli sviluppatori di giochi tenderanno ad andare sulle piattaforme più redditizie e che gli permetteranno di sopravvivere, mentre le case di produzione di console riusciranno a sopravvivere solo riuscendo ad attrarre, oltre agli acquirenti, anche che chi gli sviluppa dei titoli da pubblicare.
Titolo: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Gatsu - 07 Mar 2015, 10:39
Konron, se leggi qualche post sopra Resogun è stato free per molti mesi negli USA, che a livello di volumi è decisamente più importante dell'Europa. In Australia è free in questo momento per dire.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: xkp - 10 Mar 2015, 17:25
Io non solo compro solo abbonamenti, ma li compro solo se scontati.
in particolare aspetto un bello sconto sul psn plus 365.
Titolo: Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
Inserito da: Panda Vassili - 25 Mar 2015, 11:16
http://www.rockpapershotgun.com/2015/03/25/lively-h1z1-has-sold-over-1-million-copies/

nel frattempo, h1z1 ha venduto 1 milione di copie, nonostante già si sa che all'uscita sarà gratuito e ora si pagano 15 20 euro per giocarlo in alpha.  :-*