Vabbè ma gioco INCREDIBILE.
Insieme a Talos uno dei giochi scritti meglio di sempre.
Sono stato due minuti buoni (spoiler fine Omicron)
A guardare il Simon abbandonato. Poi ho staccato la batteria.
Questo è usare il videogioco tirando fuori gli attributi.
Finito ora ora.
Se il gioco fosse finito ai titoli di coda l'avrei ritenuto se possibile più coraggioso e geniale ancora.
Abbandonati lì, a inveire contro il mondo mentre l'unica amica si spegne davanti a noi e l'incertezza che Ark no. Sia nemmeno mai arrivata oltre l'atmosfera...
Sono rimasto a bofonchiare lodi e a imprecare sul fatto che io, come Simon, avevo dato per scontato che sarei salito su Ark.
Quanto sarebbe stato facile finire con una semplice presa di posizione eroica sul proprio stato e sulle proprie azioni, invece del panico assoluto e del senso di impotenza così umano che ci fa apparire inutile ogni atto che non ci porti un qualche vantaggio. Quanto è umano prendersela con l'unica persona che condivide il nostro stesso destino? Meraviglioso.
Comunque la scena post titoli, con il questionario è il campo lungo finale, è molto acuta e poetica.
Secondo me qui siamo a livelli narrativi raramente raggiunti dal videogioco. Ogni stanza narra la vita e la sorte delle persone che l'hanno abitata, e questo con una marea di dettagli il cui significato non è mai esplicitato. Questa cosa, insieme alla storia originale ed insolitamente profonda, ne fa un capolavoro vero.
P.S. fa paura, sì, ma prendete qualche litro di lexotan e giocateci perché ve lo dovete.
Voi però siete timorati di Dio.
Io amo Satana invece.
Ma Alien Isolation l'ho abbandonato per la strizza :cry:
Non mi ricordo di molti momenti Buh, come già detto.
Bel post orsetto coccoloso, mi trovi daccordo.
Anche se sinceramente sono stato contento della parte post titoli di coda. Perchè un po' di speranza ci vuole, ecchecazzo. Tanto lo abbiamo ben capito che quel Simon resta davvero laggiù. Ma era chiaro da ben prima, solo che lui è tardo e due volte non gli era ancora bastata. Terrorizzante cmq...
bellobello, e mi sto anche cacando sotto in più punti.
Purtroppo è molto più guidato di Amnesia e manca l'elemento "survival", ma ha molto stile.
Il problema è arrivato in questo punto più aperto:
(https://s31.postimg.org/hqaf060vf/Soma_2016_07_08_13_40_35_585.png)
col framerate che sbarella e viene lockato a 30 per colpa di uno schifoso vsync doublebuffering, non riesco ad attivarne uno col triplo.
Graficamente è una fetecchia e pure da problemi, assurdo... m'è passata la voglia :/
Rettifico, più avanti sale moltissimo anche la tensione.
Sono nella parte dove devo trovare una tuta da immersione per grandi profondità per poi scendere all'ARK
Sono d'accordo con Wis. Io ero un po' scettico durante le fasi iniziali, poi è stato un crescendo di coinvolgimento come non mi succedeva da un bel po'.
Tanti momenti di gioco veramente potenti che mi sono rimasti impressi, tipo l'abbandono del primo Simon, l'incontro con l'ultimo essere umano ancora in vita, o il meraviglioso finale.
Per me è uno dei giochi "narrativi" più riusciti, per scrittura e atmosfera ma anche per come sono bilanciate fra loro le componenti di enigmistica, esplorazione e stealth, che sembrano alternarsi quasi sempre al momento giusto senza che nessuna diventi mai troppo invadente. E ho apprezzato tantissimo anche l'assenza di fronzoli che spesso infesta questo tipo di giochi.
Poi sicuramente le singole meccaniche di gioco non sono nulla di che, e la componente tecnica è modesta, ma nel complesso per me questo è il modo giusto di fare giochi di questo genere.
raggiuntowow, le ultime 2 orette di gioco sono state fenomenali. La traversata nell'abisso
è stata super-atmosferica (frame drop a parte -_-)
carini anche gli enigmi. La cosa che più mi è piaciuta del giocato è che il gioco non ti prende per mano, ma lo fa in modo del tutto trasparente limitandoti gli accessi/interazioni finchè non ti ha dato le prime imbeccate sulle varie zone, per poi lasciarti libero di brancolare al buio o quasi.
è una gran bella avventura sto soma, e in generale le tematiche sci-fi sono ben sviluppate.
finito. Le ultime 2 ore non riuscivo più a staccarmi. Titolo bellissimo e il come affronta le tematiche sci-fi in modo asciutto e onesto è quasi commovente.
anche il finaleprevedibile, è a suggello di una chiusura tematica circolare più che del colpo di scena piazzato alla fine che OMG SO DEEP
diciamo che da metà in poi più che lasciarti il terrore e a brancolare nel buio con una serie di sequenze che pongono solo interrogativi, diventa parecchio concreto come trama, brancoli sempre nel buio lol ma c'è una consapevolezza intrinseca nei posti che visiti, nelle reazioni dei personaggi, e nel vissuto che permea pathos II. Ti senti a casa, paradossalmenteil che rende lo stacco sul finale.... e il quiz ripetuto!!!.... un'altra genialata
bello. Bellissimo in effetti.
:)
A che punto sei arrivato?
No no sono praticamente all'inizio
Ho preso il coso palmare e l'ho upgradato dopo che la pelle d'oca si è ritirata dalle mie braccia
ma mamma mia che atmosfera.
Io sto procedendo, l'atmosfera è notevole e il gioco sicuramente merita di essere giocato. :yes:
Anche l'interazione con...boh...ancora non ho capito se sono mutanti o robot o chissà che altro, è divertente.
Non apprezzo molto (e so che qui molti della vecchia scuola mi daranno contro) che il gioco non ti aiuti in nessun modo.
OK non avere le freccine che ti indicano dove andare, ma alcuni enigmi (sopratutto coi computer) mi paiono un po' illogici.
Si procede a tentativi e poi a furia di provare sbrogli la matassa (per dire nel laboratorio con la stanza bloccata uno istintivamente sul terminale cerca di sbloccare la stanza chiusa e non ci si riesce. Non si capisce in nessun modo che bloccando un'altra stanza si libera lo slot per sbloccare quell'altra...io ci sono arrivato per puro culo)
Comunque gran bella avventura, pienissima di atmosfera e tensione. :yes:
OK non avere le freccine che ti indicano dove andare, ma alcuni enigmi (sopratutto coi computer) mi paiono un po' illogici.
Si procede a tentativi e poi a furia di provare sbrogli la matassa (per dire nel laboratorio con la stanza bloccata uno istintivamente sul terminale cerca di sbloccare la stanza chiusa e non ci si riesce. Non si capisce in nessun modo che bloccando un'altra stanza si libera lo slot per sbloccare quell'altra...io ci sono arrivato per puro culo)
Se ho ben capito il punto, in quel terminale c'è scritto che l'energia disponibile è terminata, o una cosa del genere, mi è parso logico dover spegnere qualcosa per poter accenderne un'altra.
Ad un certo punto del gioco ho pensato
che fosse tutta un'allucinazione, che in realtà lui era ancora a Toronto e si sarebbe svagliato, quando ho capito che no nera così mi è preso malissimo.... soprattutto quando si scopre la sua fine...
Se ho ben capito il punto, in quel terminale c'è scritto che l'energia disponibile è terminata, o una cosa del genere, mi è parso logico dover spegnere qualcosa per poter accenderne un'altra.
Può essere fosse scritto, ci mancherebbe.
Io non l'ho notato...ma guardando questa schermata mi sa che hai ragione
(http://guides.gamepressure.com/soma/gfx/word/354471680.jpg)
Ad un certo punto del gioco ho pensato
che fosse tutta un'allucinazione, che in realtà lui era ancora a Toronto e si sarebbe svagliato, quando ho capito che no nera così mi è preso malissimo.... soprattutto quando si scopre la sua fine...
Sì infatti, poi sul terminale si legge che è morto il mese successivo alla visita, e si sentono le registrazioni audio... madò che roba...
Finito. Bello bello. C'è tutta la parte prima della parte finale che è bellissima, qualcosa che ti tiene incollato al gioco. Ambientazione e soprattutto "situazione" originale.
Mi ha ricordato tanto per l'atmosfera la prima parte del primo Unreal (quella dell'astronave) e naturalmente Bioshock ma per le tematiche Talos Principle.
Certo, Talos Principle per me lo batte per il fatto (spoiler su tutti e 2 i giochi)
L'Eden è tipo cento volte più bello dello scorcio di ARK nel finale
, le musiche e la grande libertà che Talos ti dava.
Qui a volte il protagonista si fa qualche domanda di troppo, cosa che faremmo tutti, sicuro, ma che funziona poco per me a livello di trama (e sotto sotto ti spoilera il finale. Che col senno di poi potremo far causa a Black Mirror e il suo San Junipero).
E per me potevano lasciare solo una di scelte morali che ti chiede di fare, il resto è stato parecchio superfluo.
Resta il fatto che SOMA è comunque un gioco da giocare, hanno unito un'avventura grafica (walking Simulator?) agli horror che piacciano tanto agli youtubers, riuscendo alla grande.
Non so quanti sul forum l'hanno giocato...
"You Know, Indians thought photos would steal their souls."
"In This case, they'd be right"
(http://www.haywiremag.com/wp-content/uploads/2015/10/soma6.jpg)
Comuque a giorni di distanza da averlo finito (e aver iniziato Bloodborne.. ahi il dolore..) ancora mi ritornano in mente certe scene di questo gran gioco, e soprattutto una, quando
il pescione gigante ti mangia il robottino che faceva luce.
Tu ti ritrovi lì, senza armi, in balia di una corrente marina devastante, a millemila metri sotto il livello del mare, accanto al palicino luminoso che sembra pronto a staccarsi, con tutt'intorno buio, vuoto e con la consapevolezza che lì vicino c'è il pescione gigante pronto a mangarti.
Scena devastante.
ancora mi ritornano in mente certe scene di questo gran gioco, e soprattutto una, quando
il pescione gigante ti mangia il robottino che faceva luce.
Tu ti ritrovi lì, senza armi, in balia di una corrente marina devastante, a millemila metri sotto il livello del mare, accanto al palicino luminoso che sembra pronto a staccarsi, con tutt'intorno buio, vuoto e con la consapevolezza che lì vicino c'è il pescione gigante pronto a mangarti.
Scena devastante.
Davvero :yes: Quella parte è da brividi veri. Al buio, con le cuffie, ti senti completamente perso.
L'ho recuperato solo ora con colpevole ritardo (a dire il vero ero convinto fosse uscito solo un anno fa!).
Un'esperienza davvero magnifica. Mi ci sono sentito dentro come fosse un sogno.
C'è giusto quel solito problema del "game over", che per il genere segna sempre un brutto risveglio nell'immedesimazione; fortunatemente qui si muore poco ed è mitigato in parte da quella seconda chance che il gioco ti offre senza buttarti fuori. Ad ogni modo, eccettuate un paio di fasi stealth non proprio riuscite, l'atmosfera non ne viene intaccata.
Un titolo davvero memorabile.
Sulla trama ho giusto un piccolo appunto, che non mi ha mai convinto fino in fondo (forse mi è sfuggito qualcosa?):
Non riuscivo a capire quali erano le motivazioni di Simon nell'andare avanti. Una volta realizzato di essere solo la copia digitale del suo vecchio sé in un mondo postapocalittico, 100 anni nel futuro, cosa lo spinge ad aiutare Catherine a completare il lancio della ARK? Dovrebbe essere talmente distaccato dalla realtà da non provare nulla verso quel mondo. Negli ultimi momenti sembra principalmente interessato a ricostruirsi una "vita" nella ARK; ma è un argomento che salta fuori, paradossalmente, proprio quando dovrebbe ormai aver capito che non sarà il suo attuale sé a trasferirsi nel nuovo mondo virtuale.
Intendiamoci, l'atmosfera eccezionale e la voglia di sapere di più ti tirano avanti con una forza irresistibile, ma devo ammettere che per gran parte del gioco ho un po' avvertito questa mancanza.
Cercava solo di sopravvivere e di non restare solo, a mio avviso.
Mmm... Ma nel momento in cui realizzi di essere solamente una copia digitalizzata, quanto davvero puoi restare aggrappato alla vita, quanto davvero puoi considerare reale tutto quello che rimane? Decidere di "spegnersi" per sempre, una volta per tutte, non sarebbe stata una reazione più comprensibile rispetto a quella di affrontare un vero e proprio incubo? Mi rendo conto che è una domanda esistenziale, letteralmente, e che la risposta è del tutto personale. Non dico che quella di Simon sia sbagliata. Solo che non l'ho capita. Voi che avreste fatto in quella situazione? E perché? :)
Non mi riferivo alla simulazione (comunque brutta, perchè bisogna metterla in pausa schiacciando al momento esatto)
piuttosto a quello dell'antenna, per far arrivare lo zeppelin quando siamo nella fase open nell'oceano e a quella prima con una mappa divisa in quadrati.Sono andato per tentativi perchè non avevo di basi da cui partire
Tra l'altro quello che succede qui (cioè riversare un umano in un contenitore digitale
)è anche in un episodio di Black Mirror della nuova stagione
Sì, alcuni non sono nemmeno "enigmi" ma più interazioni che cercano di innestarsi nella narrazione.
Per esempio quello dei quadranti..
in cui si cerca la posizione della ARK. Nel gioco trovi un documento/filmato che illustra la traiettoria di lancio e l'orbita ideale che avrebbe dovuto avere la ARK. Quindi, in teoria, uno avrebbe dovuto prima cercare in quei quadranti. Poi però ti viene il dubbio: "ma vuoi vedere che non è mai partita?", e così ingrandisci i quadranti che portano alla base terrestre, in una sorta di climax che porta alla rivelazione narrativa.
In generale, comunque, non l'ho mai trovati bloccanti. Sono tutti molto facili. Anche quello dello Zeppelin me lo ricordo semplice e comunque sempre con qualche indizio sul funzionamento ;)
Non capisco perchè dopo che i mostri ti colpiscono una volta non si ha la possibilità di guarire dopo poco, costringendoti a camminare in quel modo "ubriaco" che da proprio fastidio.
Cmq io mi cago addosso quando ci sono i mostri in giro. Anche voi chiudevate dietro di voi le porte? io ho scoperto che entrano lo stesso :o Poi non ho ancora capito se mi vedono, sentono o cosa.
Sono appena scappato di corsa con l'ascensore. La prima volta è corso dentro di corsa un mostro e ci son rimasto malissimo.
E son morto anche la seconda volta :no: (pensavo di essere al sicuro)
Finito.
Ha alcuni difetti, ma storia, atmosfera e immersività sono al top.
Uno dei pochi giochi che ti fa sentire di essere lì, nel mondo che hanno creato gli sviluppatori.
E' questo genere di emozioni che vorrei provare con la vr.
Sul finale: io avrei preferito che finisse con noi abbandonati sul fondo dell'oceano, soli. Invece poi c'è la scenetta dopo i titoli di coda...che cmq mi ha dato da pensare: è recente infatti la notizia di quel gruppo di scienziati convinti che noi viviamo all'interno di una simulazione
Chissà se anche noi ci risveglieremo da qualche parte dopo la morte, se avremo l'occasione di scaricare il nostro io dentro a dei simulacri.
Poi una domanda:
quindi nello spazio, in quella simulazione...sono immortali?
Poi una domanda:
quindi nello spazio, in quella simulazione...sono immortali?
L'ho giocato parecchio tempo fa ma se non ricordo male il satellite in orbita, con la simulazione all'interno, aveva un'autonomia di qualche migliaio di anni o giù di lì, poi si sarebbe spento e sarebbe stata la fine anche per loro. Previsione fin troppo ottimistica considerando tutte le problematiche che avrebbe potuto incontrare il satellite in quel lungo lasso di tempo, lasciato solo nell'ambiente spaziale. Mi ricordo che loro si aggrappavano alla possibilità molto remota che un qualche tipo di intelligenza aliena avrebbe potuto, un giorno, recuperare la matrice di memoria in orbita attorno alla terra, e in qualche modo salvarli così dall'oblio ma penso che fosse più che altro una presa per il culo che si dicevano per autoconvincersi di quello che stavano facendo.
Ah ok. In effetti lo diceva Catherine, in quella che pensavo diventasse una scelta da compiere, ossia se lasciare l'ark lì dov'era (sarebbe durata pochi anni)o lanciarla nello spazio (migliaia di anni) Chissà poi perchè non hanno inserito quella scelta?
Finito. Tutto considerato, molto molto bello.
Come ho già detto, il tema portante mi è carissimo al punto che era il fulcro di Vox Mundi, la serie di racconti che scrivevo su Ring, per chi si ricorda di cosa si tratta. Per la stessa ragione ho amato Loop, il romanzo finale della saga di The Ring (l'horror giapponese con Sadako/Samara).
Dato che avevo già analizzato il tema, mi ha fatto un po' sorridere una delle principali preoccupazioni dei personaggi, visto che si tratta di un non-problema
Faccio riferimento al fatto che si preoccupino di quanto possa durare l'alimentazione dell'ARK quando in effetti basta che rimanga acceso per 1 secondo, dopodiché si imposta lo scandire del tempo all'interno della simulazione in modo da garantirsi l'eternità (certo bisogna tener conto del tempo di Plank).
Fa poi un po' sorridere la reazione del protagonista sul finale, dato che al giocatore era abbastanza chiaro come funzionava il sistema, a quel punto.
Sempre nell'ambito del bello-non-bellissimo ci metto il doppiaggio e la scrittura, abbastanza scolastici. Intendiamoci, funzionano entrambi a dovere ma dopo quanto ho letto nelle pagine precedenti della discussione mi aspettavo qualcosa di più sottile e sofisticato. Al contrario ho trovato perfetta la progressione del gioco, con un bellissimo twist iniziale e successivi cambi di direzione. Una composizione eccellente, anche se forse avrebbe potuto durare un filo meno, tagliando completamente la parte della
e qualche altra sezione more of the same.
Detto questo, è stato un viaggio emozionante e sorprendente che, ripeto, sarebbe stato incredibile in VR, tanto che svariati passaggi sembrano pensati con la realtà virtuale in mente. Bellissima la modalità SICURA che mi ha permesso di godermi la storia e l'atmosfera senza fastidi. Ci fosse anche negli AMNESIA non esiterei a giocarli, ma mi pare che così non sia quindi passo.
Momento più suggestivo
La discesa nell'abisso e la camminata sul fondo oceanico
A questo punto sono ben curioso circa il prossimo lavoro dei Frictional :yes:
Void, la modalità Safe non sacrifica affatto la tensione e rende tutto meno frustrante. Dagli una chance, il gioco merita.
Fixed :whistle:è talmente diverso che credo sia stato l'autocorrettore da smartphone e non un tuo sbaglio
Riproverò comunque, ma per la storia.
So già che se non potrò morire andrò verso il nemico a fargli le pernacchie. Ed è un peccato perché è quello che ho sempre ritenuto il punto di forza dei giochi Frictional Games.
Finito.
Che mazzata.
Che esperienza.
Questa è la cosa più vicina a un libro che abbia mai visto.
Mi ha preso tantissimo e le sessioni scorrevano via veloci.
Le cose che meritano: la storia, l'audio, WAU. E tutte le scelte moralmente discutibili che vengono fatte (e che sono state fatte) in nome della continuità - o tale surrogata- della specie umana
.
Unica nota di demerito il caricamento iniziale che è lunghissimo a dir poco.
Ma si fa.
Grazie ragazzi per avermi convinto a vivere questa esperienza
Ma quindi eliminare di fatto la sfida non nuoce alla fruizione completa del gioco. Anzi, forse può esaltare l'immedesimazione e la continuità.... Ho inteso giusto?
Per me cavare i nemici, con tutto che Soma azzecca un elemento horror fondamentale il fatto che guardare i nemici ti faccia strippare, e quindi non capisci mai interamente che mostri siano, sai solo che muori
è davvero un peccato mettere i mostri rincoglioniti.
Cmq capolavoro vero maronn.
ok, non c'è voluto molto alla fine
iniziato ieri, finito pochi istanti fa, in 4 sessioni di gioco tirate e clamorose.
Che bomba!
giocato in Safe-Mode e alla fine si è trattato di una scelta probabilmente giusta, il gioco scorre come un walk-simulator evoluto. La storia è davvero bella, al limite del plausibile ma al contempo credibile e meritevole di essere vissuta. Davvero larger than life.
alcuni aspetti da antologia del media, a mio avviso
la traversata dell'Abisso a piedi? Atmosfera incredibile.
Un'esperienza davvero notevole, che mi sento di consigliare a chiunque apprezzi una storia ben raccontata. Pur trattandosi di un prodotto "indie", i valori grafici e audio sono di primissimo livello, a mio avviso. Soprattutto l'audio, in cuffia, fa la parte del leone.
Se devo fare un appunto, probabilmente lo avrei "condensato" un po': credo che questo tipo di esperienze soffra le durate lunghe, e 10+ ore (non ho tenuto il conto, ma siamo sicuramente lì) sono certamente tante. Fossero rimasti sulle 5/6 ore credo che il tutto ne avrebbe giovato ulteriormente.
una nota di merito per il finale "amaro", agrodolce.
l' "umanità" - in un certo qual senso - è salva, ma a che costo?
Fica la citazione platonica della scena post titoli di coda :)
maaaaa... era possibile evitare la distruzione del WAU ?? Uscire dal cunicolo, senza far nulla?
Io pure l'ho finito.
Bellissimo.
Dal punto di vista narrativo siamo a parer mio sull'eccellenza, tra l'altro senza fare uso di filmati (eccezion fatta per il prologo). Una rarità oggi giorno.
Da parte degli sviluppatori si nota l'impegno profuso e lo studio che c'è dietro; trattare determinate tematiche e sviluppare una storia appassionante, tra l'altro evitando di usare millemila personaggi, è per pochi.
Poi il gioco ha qualche difettuccio che è impossibile non citare: frame rate più che ballerino, fasi stealth stantie e nemici stupidi come capre.
Tra tanti alti, troviamo inevitabilmente qualche basso nel ritmo, con alcune location non proprio azzeccate e fasi di gioco che forse avrei tagliato o evitato. Un esempio su tutti è
la fuga precipitosa da "lampadino" nella nave sommersa.
Detto ciò, quel senso di ansia che non ti abbandona mai, grazie soprattutto al comparto audio, ti rimane dentro per tutta l'esperienza. Un'angoscia continua, anche per via dei risvolti che ci regala la trama.
E poi ci sono diversi passaggi memorabili che faticherò a scordare nel breve, tipo
l'ascensore che ci porta nell'abisso, la successiva "passeggiata" seguendo le luci, i diversi Simon che si susseguono.
Per me il gioco è un crescendo (quasi) continuo. Le fasi finali sono tra le più riuscite in assoluto perché
tu giocatore sai benissimo che Simon-3 non accederà all'Ark, però l'agitazione durante la fase di caricamento dei dati è palpabile e ti tiene incollato allo schermo. Poi la chicca è quando Simon-4 ripete il "quizzone", perché diciamo che chiude il cerchio, tira una riga e regala un finale alternativo di spessore con Catherine ad attenderci.
I pregi sono tanti e non passano inosservati.
Primo #GOTY per me.